Papa Francesco in visita all’Università Pontificia Salesiana

Dal sito dell’Università Pontificia Salesiana.

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Martedì 11 giugno, alle ore 16, la visita di Papa Francesco presso la nostra Università. L’occasione è stata data da un incontro privato che il Pontefice ha tenuto con i preti di fascia “media” (dagli 11 ai 39 anni di ordinazione sacerdotale) di Roma e grande è stato l’eco nel quartiere con i tanti cittadini giunti davanti all’UPS per salutarlo.

Arrivato in prossimità dell’Aula Paolo VI, il Papa è stato accolto dal Cardinale Ángel Fernández Artime, Gran Cancelliere dell’UPS e Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana, dal Rettor Magnifico prof. don Andrea Bozzolo e da tutte le autorità accademiche e religiose dell’UPS che lo hanno salutato con affetto. Subito dopo il Papa si è avvicinato ai tanti docentistudenti collaboratori presenti salutandoli uno ad uno e facendo festa con loro tra canti ed entusiasmo incontenibile. Non è mancato un fraterno saluto ai Salesiani anziani, alla novantaseienne mamma del Rettore e alle suore che li accudiscono nell’infermeria interna.

Alle 16:15 Papa Francesco è entrato in Aula per l’incontro, a porte chiuse, con il clero invitato al termine del quale ha firmato, alla presenza del Rettore, il “Libro d’onore” dell’Università su cui ha scritto: “Molto contento di quest’incontro con i sacerdoti. Pregate per me. Fraternamente, Francesco”.

Il Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana nominato presidente della Conferenza dei Rettori delle Università e delle Istituzioni Pontificie Romane

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Durante l’Assemblea Generale della Conferenza dei Rettori delle Università e Istituzioni Pontificie Romane (CRUIPRO), tenutasi nel pomeriggio del 17 giugno 2024, è avvenuto l’avvicendamento alla presidenza dell’Associazione: il prof. padre Luis Navarro, Rettore della Santa Croce, ha terminato il suo mandato e l’Assemblea ha eletto Presidente per il prossimo triennio il Rettore dell’Università Pontificia Salesiana, prof. don Andrea Bozzolo, SDB.

La CRUIPRO, che rappresenta le università e le istituzioni pontificie romane, ha il compito di promuovere la cooperazione culturale e scientifica tra le diverse istituzioni che ne sono membri, favorendo iniziative comuni caratterizzate da interdisciplinarità e trans-disciplinarità; collaborando stabilmente col Dicastero vaticano per la Cultura e l’Educazione e l’Agenzia della Santa Sede per la Valutazione e la Promozione della qualità delle università e facoltà ecclesiastiche (AVEPRO) per favorire l’eccellenza e la qualità delle sue istituzioni; e svolgendo funzioni di rappresentanza dei suoi membri presso lo Stato Italiano e altri organismi internazionali.

Il prof. Bozzolo ha espresso a nome di tutta l’assemblea la gratitudine al prof. Navarro per il servizio svolto con competenza, generosità e saggezza, e ha accolto il nuovo incarico con spirito di servizio in questa delicata fase di transizione delle istituzioni accademiche della Santa Sede.

“La comunità accademica della nostra università guarda con fiducia al futuro della CRUIPRO sotto la guida di don Bozzolo, certa che saprà portare avanti con dedizione e competenza l’importante lavoro della Conferenza a servizio del bene comune delle università e istituzioni pontificie romane” hanno commentato dall’Ufficio di Comunicazione Sociale dell’UPS.

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Italia – Visita d’Insieme alla Visitatoria dell’Università Pontificia Salesiana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Sabato 1° giugno e domenica 2 si è svolta la Visita d’Insieme alla Visitatoria “Maria Sede della Sapienza” dell’Università Pontificia Salesiana (UPS). Il Rettor Maggiore, il suo Vicario, i Consiglieri di Settore e il Delegato per la Famiglia Salesiana hanno incontrato il Superiore della Visitatoria e il suo Consiglio, il Rettore e il Consiglio dell’Università, i Direttori delle comunità e alcuni altri salesiani, in un clima di confronto sereno e di serio approfondimento.

Si è trattato, certamente, di una Visita d’Insieme particolare, perché non destinata ad una Regione, ma ad una struttura che svolge uno specifico servizio formativo, di grande rilievo per la vita della Congregazione. Questo importante appuntamento istituzionale è stato preceduto dalla Visita Straordinaria compiuta nei mesi scorsi dal Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, e in qualche modo ne ha raccolto i frutti e rilanciato le conclusioni.

La Visitatoria UPS è costituita da otto comunità, di cui sei all’interno del campus universitario. Ne fanno parte 100 Figli di Don Bosco incardinati e 146 salesiani studenti, cui si aggiungono 50 preti diocesani o religiosi di altre congregazioni che sono ospitati per gli studi. Costituisce, quindi, un unicum per l’internazionalità dei membri, la ricchezza interculturale e l’intreccio di esperienze di vita e di pensiero.

Le tre relazioni di don José Aníbal Mendonça, Superiore della Visitatoria, don Andrea Bozzolo, Rettore Magnifico dell’UPS e di don Renzo Barduca, Economo di entrambe le istituzioni, hanno ripercorso l’evoluzione avvenuta negli ultimi sei anni.

Il Superiore ha presentato le statistiche circa le comunità e la provenienza dei religiosi, evidenziando risorse e sfide per la vita della Visitatoria. Il Rettore Magnifico ha offerto un quadro sulla situazione attuale dell’UPS, evidenziando la complessità della realtà universitaria e i cammini che si devono intraprendere in futuro a seguito delle trasformazioni culturali e dei cambiamenti ecclesiali. In particolare l’Università è chiamata a scommettere su un incremento della ricerca accademica, sulla chiara identificazione carismatica della sua offerta formativa e sull’inserimento strategico nella rete delle istituzioni accademiche. L’Economo, da parte sua, ha presentato lo statuto giuridico e il modello organizzativo dei diversi enti operanti all’interno della Visitatoria, la gestione dei servizi e la gestione economica amministrativa, nonché i lavori straordinari compiuti in questi anni.

Il Vicario del Rettor Maggiore, condividendo i risultati della Visita Straordinaria, ha aperto una riflessione sulla forma canonica della Visitatoria, sul rapporto tra identità religiosa e professionalità accademica dei salesiani, sulle dinamiche della vita fraterna nelle comunità e sulla loro composizione, sulla missione dell’UPS nella visione strategica della Congregazione e sulla relazione tra l’Università e la Sede Centrale. Significative, al riguardo, risultano le indicazioni che la Santa Sede ha dato alle istituzioni accademiche pontificie romane per una maggiore collaborazione, una semplificazione istituzionale e una caratterizzazione della proposta culturale secondo la specificità dei carismi.

Nella Solennità del Corpo e del Sangue del Signore, domenica 2 giugno, il Rettor Maggiore ha presieduto la celebrazione eucaristica, invitando a leggere la vita fraterna e la missione universitaria nella logica dell’Alleanza che Dio offre agli uomini e che si rinnova ogni volta che viene celebrato il mistero eucaristico. Poi, nell’incontro conclusivo della visita, ha offerto preziosi spunti e indicazioni di cammino, riprendendo numerosi dei temi emersi negli incontri. Ha riaffermato la missione principale dell’Università, come espressione culturale del carisma salesiano a servizio della formazione dei salesiani e di tanti altri che si attendono dall’UPS una qualificata riflessione educativa e pastorale sulle sfide della Chiesa e della società nel mondo contemporaneo. Ha riconosciuto la crescita nel rapporto tra l’Università e il governo della Congregazione, recependo l’esigenza di forme nuove e allargate di accompagnamento istituzionale e di sinergia tra i Settori della Sede Centrale e le proposte culturali dell’università.

Anche i momenti informali, vissuti in un clima di grande familiarità e amicizia, hanno contribuito ad arricchire il confronto di questi giorni, incoraggiando a guardare al futuro con fiducia e rinnovato impegno.

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Il prof. don Andrea Bozzolo, SDB, Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana per un secondo triennio

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Nel giorno della Festa di Maria Ausiliatrice, 24 maggio 2024, con decreto Prot. N. 02906/2024 – 467/2021, il Dicastero vaticano per la Cultura e l’Educazione ha nominato il Prof. don Andrea Bozzolo, SDB, Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) per il triennio 2024-2027. Don Bozzolo, che già serve l’UPS nel medesimo incarico dal 3 agosto 2021, inizierà il suo secondo mandato a partire dal 3 agosto 2024.

Nato a Mondovì, in Provincia di Cuneo, nel 1966, Andrea Bozzolo è salesiano dal 1986 e sacerdote dal 1995. È diventato Dottore in Lettere Classiche con una tesi difesa nel 1992 a Torino su “L’ermeneutica di Agostino. Teoria e lettura dell’Enarratio in Ps. 103”.

Nel 2002, presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, ha conseguito il Dottorato in Teologia Sistematica con una tesi dal titolo: “L’effettività sacramentale della fede. Mistero, simbolo e rito in Odo Casel”, pubblicata integralmente con il titolo “Mistero, simbolo e rito in Odo Casel” (Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2003). Il suo curriculum vitae è ricco di pubblicazioni nell’area della teologia sistematica e liturgica, e della pastorale e spiritualità salesiana.

Il prof. Bozzolo è docente dell’Università Pontificia Salesiana dal 1999. Ha servito come Professore Ordinario di Teologia Sistematica della Facoltà di Teologia, nella sezione di Torino-Crocetta dell’UPS, Facoltà di cui è stato anche Preside dal 2008 al 2017. È stato anche Professore incaricato di Teologia Sistematica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano e ha insegnato Teologia del Matrimonio presso l’Istituto Giovanni Paolo II per gli studi su matrimonio e famiglia.

Ha collaborato con il Pontificio Consiglio per la Famiglia e ha partecipato come esperto alla XV (2018) e alla XVI (2023) Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, sui temi dei giovani e della sinodalità.

Dal 2021, come Rettore Magnifico dell’UPS, dirige e promuove l’identità e l’attività della comunità accademica. Cura l’esecuzione delle indicazioni normative della Sede Apostolica, della Congregazione Salesiana e del Gran Cancelliere dell’UPS, il Rettor Maggiore, nonché l’osservanza degli Statuti, dell’Ordinamento degli studi e dei Regolamenti dell’UPS. Attenziona la cooperazione delle Facoltà e degli Istituti e cura l’inserimento dell’UPS nella rete delle Università e nel contesto diplomatico e accademico.

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Collegi universitari, la proposta dei Salesiani per gli studenti

La rete dei collegi dei Salesiani in Italia ha prodotto un documento locandina per promuovere le strutture sul territorio nazionale.

I Collegi Universitari offrono agli studenti uno spazio familiare di accoglienza, con ambienti idonei e confortevoli per lo studio e un progetto di formazione umana e cristiana. Generalmente si trovano associati a un’opera salesiana, nella quale sono presenti altre proposte ( oratorio centro giovanile, parrocchia, scuola ecc), e nella quale si integrano e si inseriscono. In tal modo, gli studenti sono accompagnati nel loro cammino dalla Comunità Salesiana responsabile dell’Opera. La gestione operativa è affidata generalmente a un responsabile laico o salesiano, insieme ad altri tutori e al personale di servizio. In quanto opere educative salesiane, i Collegi Universitari sono chiamati a promuovere delle comunità in cui si elabori un progetto di formazione e si offra un’esperienza di accompagnamento educativo e pastorale. In Italia i Collegi Universitari sono 16.

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IUSTO: conferenza continentale delle IUS

Notizia a cura di IUSTO.

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Il 18 e 19 aprile, i responsabili ed i coordinatori delle Istituzioni Salesiane d’Educazione Superiore (IUS) d’Europa si sono riuniti a IUSTO, Istituto Universitario Salesiano Torino-Rebaudengo aggregato all’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma per la conferenza continentale delle IUS, per condividere le Politiche e il Programma Comune emanati dall’VIII Assemblea Mondiale delle IUS (Roma, 24-28 gennaio 2022) nella realtà di ogni continente.

Obiettivo dell’incontro, guidato dal coordinatore continentale prof. Alessio Rocchi, Amministratore Delegato di IUSTO, è stato  ragionare in termini comuni sulle attività e sulle prospettive delle IUS europee con un focus sulle politiche e sul piano d’azione, interrogandosi sulle sfide, sugli obiettivi strategici e sulle prospettive di sviluppo futuro, anche con un progetto collaborativo di ricerca riguardante l’impatto dell’intelligenza artificiale.

Durante le due giornate si è svolto anche un momento dedicato agli animatori pastorali delle IUS europee per un confronto sugli orientamenti pastorali comuni delle IUS.

La prossima conferenza continentale delle IUS si terrà a Barcellona il 3 e 4 aprile 2025.

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Nuove competenze, attitudini e sbocchi professionali. Tra Intelligenze Umane e Artificiali, nasce l’Osservatorio IUSVE “Giovani e futuro”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Mestre) – È stato presentato ufficialmente ieri, mercoledì 17 aprile 2024, l’Osservatorio IUSVE “Giovani e futuro”, che ha l’obiettivo fondamentale di offrire uno sguardo originale, puntuale e coerente con il carisma salesiano sulle coorti giovanili e sui processi che li riguardano, con attenzione al contesto nazionale, in una più ampia ottica comparativa di transizione ecologica e sociale. È questa la grande novità al centro del tradizionale appuntamento di confronto all’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE), nel convegno annuale che si è tenuto il 16 e 17 aprile presso la sede dei salesiani di Mestre.

Chiaro e significativo il titolo prescelto per il convegno, “Intelligenze Umane”, accompagnato dalla citazione di un passo della Laudate Deum di Papa Francesco “Un essere umano che pretende di sostituirsi a Dio diventa il peggior pericolo per sé stesso” (LD, 73).

Nel corso dell’appuntamento si sono confrontati in presenza studiose e studiosi di informatica, tecnologia, filosofia, teologia, pedagogia, psicologia, sociologia insieme a studentesse e studenti, tutti chiamati alla sfida di governare con creatività e responsabilità i modelli linguistici di grandi dimensioni come, ad esempio, “ChatGPT”.

Durante la prima sessione i lavori hanno messo al centro alcuni assunti fondamentali per tutto il confronto, come lo scenario attuale dell’ecologia integrale e la grammatica dell’intelligenza artificiale. Successivamente si è compiuto un passo ulteriore andando a discernere le questioni di senso e le implicazioni etiche per discernere tra le forme dell’intelligenza umana, tra naturale e artificiale. E la prima giornata si è conclusa con lo sguardo già proiettato al futuro, con una relazione sulla necessità del cambiamento e l’importanza di essere formati per affrontarlo.

Nella seconda giornata le relazioni sono scese più nel dettaglio nel mondo dell’educazione, con interventi sulle realtà scolastiche d’eccellenza nel campo della robotica nella cosiddetta “Robot Valley” dell’Emilia-Romagna e sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e mondo educativo, per concludere poi con una proiezione sul mondo del lavoro in un’ottica sempre di inclusività. E contemporaneamente per i giovani studenti era previsto anche un laboratorio specifico su ChatGPT.

I lavori si sono infine conclusi con la presentazione ufficiale dell’Osservatorio “Giovani e Futuro”. “Con la nascita dell’osservatorio – ha spiegato don Nicola Giacopini, Direttore di IUSVE – il nostro Istituto desidera consolidarsi anche come piattaforma di ricerca, di documentazione e di approfondimento sui temi d’interesse per attori accademici e non accademici, privati e pubblici. Le attività di ricerca potranno essere legate sia ai progetti di ricerca interni, sia ad attività di ricerca esterne, provenienti da soggetti pubblici e privati”.

Ad esempio, già durante il convegno è stata illustrata una ricerca congiunta IUSVE-Ipsos dalla quale è emerso che i giovani sono più aperti (46%) della media degli italiani (37%) ai miglioramenti introdotti dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e che credono che essa potrà migliorare il loro lavoro – anche se contestualmente preoccupati da alcune storture di cui essa potrebbe essere protagonista.

Per questo Davide Girardi, Responsabile dell’Osservatorio “Giovani e futuro” ha affermato: “Nell’ambito del paradigma dato dall’ecologia integrale, l’attenzione ai giovani e alla loro centralità strategica è il quadro di riferimento che fonderà ogni attività posta in essere dall’Osservatorio”.

L’Osservatorio IUSVE “Giovani e futuro” intende essere un punto d’incontro tra l’istituto Universitario e il territorio, consolidando le collaborazioni non solo sul piano della ricerca, ma anche della formazione e aprendosi alla sinergia, tanto con attori pubblici, quanto con quelli privati.

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Italia – Gli Esercizi Spirituali, in simultanea a due modalità, della comunità internazionale Zeffirino Namuncurà

Notizia a cura di don Silvio Roggia per l’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Come ogni anno, gli Esercizi Spirituali della comunità internazionale Zeffirino Namuncurà di via della Bufalotta, Roma, degli studenti di Teologia, si svolgono a partire dalla conclusione delle lezioni all’Università Pontificia Salesiana, prima della pausa pasquale, fino al Giovedì Santo.

Quest’anno però c’è stato un elemento di novità che li ha caratterizzati. Ospiti del Centro di Spiritualità di Sacrofano, si sono svolti in simultanea sia il corso di esercizi, con la predicazione guidata da don Gianni Ghiglione con una rilettura in chiave spirituale e carismatica delle Memorie dell’Oratorio – in linea con il bicentenario del sogno dei nove anni – sia gli Esercizi, personalmente guidati per 12 confratelli che han fatto questa scelta.

Gli Esercizi Spirituali personalmente guidati sono un’esperienza che è al cuore della Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano (SSA), che nel mese di aprile giungerà alla sua settima edizione e che è già stata frequentata da oltre 160 salesiani dalle 7 regioni. Nella Scuola, che si svolge a Valdocco e al Colle per 5 settimane tra aprile e maggio per la lingua inglese e tra agosto e settembre per le lingue neolatine (italiano, spagnolo, francese e portoghese), la settimana di esercizi personalmente guidati è, a dire dei partecipanti, l’esperienza più intensa e qualificante, che permette di valorizzare al meglio anche tutto ciò che la precede e la segue.

In cosa consistono gli esercizi spirituali personalmente guidati? È un tempo di silenzio dove chi intraprende questo tipo di esercizi dedica 4 o 5 tempi di un’ora di preghiera ogni giorno. In comune si celebra l’Eucaristia. Una volta al giorno ogni partecipante si incontra con la sua guida degli esercizi che suggerisce alcuni passi della Scrittura e piste di meditazione, non prestabilite ma rispondenti a quanto la persona sta vivendo in quel periodo della sua storia e cammino spirituale. È quanto si vive nei momenti di preghiera del giorno precedente a orientare il prosieguo del cammino. Gli appuntamenti della giornata sono: l’Eucaristia, i momenti di preghiera, l’incontro con la guida, i pasti in silenzio. Il resto del tempo viene liberamente organizzato attorno a questo ritmo contemplativo, con ampio spazio al riposo e al contatto con la natura.

Nell’insieme si tratta di un percorso di preghiera semplice e lineare, ma proprio per questo capace di mettere la persona e la sua storia di fronte a Dio, lasciando a Lui l’iniziativa principale, di cui la guida si fa come specchio, per cogliere e dare forza a quanto ciascuno vive nell’intimo dialogo con il Signore.

Poter fare congiuntamente queste due esperienze è un dono ulteriore che ci si offre reciprocamente: ciascuno ha un suo ritmo e cammino e, rispettando la libertà di ogni cuore, ci si può stimolare e aiutare a vicenda, vivendo in fraternità di spirito la più bella e feconda delle nostre diversità: quella delle nostre anime. Diceva infatti Santa Teresa d’Avila che la differenza tra i nostri volti è insignificante rispetto alla unicità e originalità dell’anima che ognuno è e vive. Camminare insieme rispettando il passo e l’andatura di ogni pellegrino, pur orientati alla stessa meta, è una forma di sinodalità che può avere una sua peculiare valenza formativa, significativa non solo per le tappe iniziali.

Un ringraziamento a don Gianni Ghiglione, al sig. Raymond Callo, Coordinatore della Scuola di Accompagnamento Spirituale Salesiano, e padre Jesus Maria Velasco, che hanno accompagnato con saggezza in questo percorso.

-don Silvio Roggia

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“Educazione e cultura del safeguarding nello sport. Verso la costituzione di modelli di tutela e prevenzione”: convegno della PGS con l’UPS

La sinergia tra le Polisportive giovanili salesiane e l’Università Pontificia Salesiana ha dato vita al convegno “Educazione e cultura del safeguarding nello sport. Verso la costituzione di modelli di tutela e prevenzione” che si svolgerà il prossimo 13 aprile, ore 9:00-12:45, presso l’Università Salesiana in Roma.

L’esigenza di affrontare questo tema, come affermato dal Presidente delle PGS Avv. Ciro Bisogno, nasce dall’esigenza di dare risalto a quel segmento della Riforma dello Sport che costituisce un passaggio fondamentale per costruire una vera cultura dello Sport. Temi quali la tutela dei minori ed il contrasto e la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione non possono lasciare indifferenti un Ente di Promozione Sportiva che ha a cuore le sorti dei giovani ed è impegnato a fornire il proprio quotidiano contributo nei contesti sociali del Paese. E’ necessario, oggi più che mai, un impegno collettivo nella costruzione di un associazionismo sportivo che sappia rispondere a tutte le esigenze del mondo giovanile e della società.

L’obiettivo primario del convegno, ha affermato il Prof. Andrea Farina, docente di Legislazione minorile della Facoltà di Scienze dell’Educazione, è anzitutto quello di dedicare un momento di confronto di carattere nazionale alla tematica legata alle politiche di Safeguarding in ambito sportivo.  Si vuole inoltre favorire una cultura di prevenzione nello sport e la comprensione di quali modelli di tutela di tipo organizzativo meglio si adattano alle realtà associative in tale ambito.

Interverranno relatori esperti come il prof. Emanuele Isidori, il Dott. Ugo Taucer, il Dott. Valerio de Gioia, la Dott.ssa Clotilde Scolamiero e l’Avv. Gianluca Mulé. Parteciperà, attraverso un video di saluto, l’Autorità Garante per l’infanzia e l’Adolescenza Dott.ssa Carla Garlatti.

“Shaping Tomorrow”, mantenendo sempre l’etica nella comunicazione

Dall’agenzia ANS.

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Mentre la tecnica e gli strumenti della comunicazione richiedono sempre un continuo aggiornamento, c’è qualcosa che resta immutabile: sono i principi etici da adottare nel servizio comunicativo.

Shaping Tomorrow”, il Convegno Comunicazione 2024, in programma dal 1° al 7 agosto 2024 presso le strutture dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, in quanto evento salesiano non può non comprendere al suo interno un’attenzione specifica all’etica della comunicazione.

Ci sono molti sistemi etici nel mondo, con il risultato che non esistono “principi etici universali” chiaramente definiti e accettati da tutte le persone nel mondo. Lo stesso vale per i principi etici della comunicazione umana. Tuttavia, esiste un accordo su alcuni principi etici fondamentali che operano anche nel mondo della comunicazione sociale.

“Shaping Tomorrow” nella comunicazione salesiana consiste nel farsi guidare dall’etica cristiana nelle attività di comunicazione e nel rispettare i principi etici generalmente accettati.

Eccone alcuni:

  • Il principio dell’umanesimo (dignità umana) – ogni persona ha un valore e deve essere trattata con dignità e rispetto.
  • Il principio di giustizia – tutte le persone devono essere trattate secondo i principi di uguaglianza ed equità.
  • Il principio di onestà e verità – tutte le azioni devono essere oneste e caratterizzate dalla verità.
  • Il principio di non nuocere – evitare le attività che causano danni ad altre persone.
  • Il principio di autonomia – rispettare i diritti delle persone a fare scelte libere e a dirigere la propria vita.
  • Il principio del rispetto dell’alterità e della privacy – un individuo deve rispettare le differenze culturali, religiose, razziali o di visione del mondo.
  • Il principio del bene generale – perseguire il bene generale della comunità umana.
  • Il principio di beneficenza (sussidiarietà) – tutti sono tenuti ad agire per il bene degli altri, ad aiutare chi ha bisogno e a contribuire al bene generale della società.
  • Il principio di reciprocità – le persone devono agire verso gli altri come vorrebbero che gli altri agissero verso di loro (la cosiddetta Regola d’oro).
  • Il principio di responsabilità – le persone sono responsabili delle loro decisioni e delle conseguenze delle loro azioni.
  • Il principio dell’integrità – le persone devono agire secondo le proprie convinzioni morali e attenersi ai propri valori.

L’etica è un insieme di principi morali che condizionano le scelte di una persona. Allo stesso modo, in un ambiente di comunicazione sociale, l’etica indica i principi e i criteri per scegliere il comportamento buono e cattivo quando si comunica con gli altri. Specifica anche gli elementi che hanno un impatto significativo sulla comunicazione responsabile. Possiamo trovare molti dei suddetti principi etici nei documenti della Chiesa Cattolica.

Nel documento Etica nelle Comunicazioni Sociali del 2000, leggiamo:

“In tutte e tre le aree, messaggio, processo, questioni strutturali e sistemiche, il principio etico fondamentale è il seguente: la persona umana e la comunità umana sono il fine e la misura dell’uso dei mezzi di comunicazione sociale. La comunicazione dovrebbe essere fatta da persone a beneficio dello sviluppo integrale di altre persone” (n. 21).

E in un altro luogo:

“Anche se la comunicazione ha spesso conseguenze impreviste, le persone scelgono se utilizzare i mezzi di comunicazione sociale a buon fine o a cattivo fine, in modo buono o cattivo” (n. 1).

Questi principi etici di base, che pongono al centro la persona e la sua dignità, danno speranza allo “Shaping Tomorrow” della comunicazione nella Famiglia Salesiana, in accordo con la dottrina della Chiesa Cattolica e nello spirito dell’etica con un fondamento personalista.

La comunicazione da una prospettiva personalista pone grande enfasi sul rispetto della persona umana, sulla sua dignità e sulla sua libertà. Sottolinea il valore della persona umana, la sua integrità, oltre a dimostrare la grande importanza della comunità e della cooperazione. Il personalismo pone l’accento sulla libertà delle scelte di ogni persona e sulla responsabilità delle sue azioni.

La norma personalista descritta da Giovanni Paolo II indica il primato della persona sulla tecnologia. Secondo questo principio, la persona deve essere sempre trattata come un fine, mai come un mezzo.

In base a quanto detto, anche qualsiasi azione nel campo della comunicazione sociale deve mirare al bene della persona e alla sua dignità, che sono di fondamentale importanza.

“Shaping Tomorrow” si occupa di coltivare la comunicazione secondo una norma personalista e con una solida antropologia ed etica cristiana.

Vi invitiamo al Convegno Comunicazione che si terrà dall’1 al 7 agosto 2024, a Roma” concludono dal Settore per la Comunicazione Sociale, che promuove l’evento.

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