Inaugurazione dell’Anno Accademico al San Tommaso di Messina

Prosegue il lavoro formativo e accademico dell’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina e della Scuola Superiore di Specializzazione in Bioetica e Sessuologia.
Lo scorso 24 novembre alle ore 16.00 è stato inaugurato il nuovo anno accademico 2023-2024. Il solenne evento accademico, si è tenuto nell’aula magna “D. Conti” dell’Istituto Teologico “S. Tommaso”.  Quest’anno il tema è stato focalizzato sul “sogno dei nove anni” di don Bosco, visto che nel 2024 ricorre il bicentenario di ricordo di questo evento, si è voluto però leggere questa tematica attraverso una prospettiva teologica. Per questo la solenne Prolusione accademica è stata tenuta da don Andrea Bozzolo, Magnifico Rettore dell’Università Pontificia Salesiana di Roma e grande conoscitore della figura di don Bosco.
In apertura dei lavori don Giovanni Russo, direttore dell’Istituto Teologico e della Scuola di Specializzazione in Bioetica, ha dato un saluto ai presenti, a seguire ha preso la parola Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Messina.
Al tavolo di presidenza anche don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia, che ha sottolineato nel suo saluto l’importanza di questo evento per la comunità salesiana di Sicilia e per quella diocesana che fa riferimento all’Istituto Teologico per gli studi.
Prima della Prolusione di don Bozzolo, il direttore dell’Istituto ha illustrato l’anno accademico concluso e le prospettive a cui tende l’Istituto.

Il Rettor Magnifico dell’UPS di Roma, don Andrea Bozzolo, ha tratteggiato con garbo e professionalità il sogno dei nove anni di don Bosco, rileggendo passo passo l’episodio e presentando gli spunti teologici in esso contenuti. In particolare si è soffermato sul sogno in una chiave Pasquale, sottolineando come il sogno è un’energia della natura umana, sull’impossibile di Maria legandolo al sogno di don Bosco dove l’impossibile Dio lo rende possibile.

Nel corso della serata si è reso omaggio al prof. don Nino Meli, docente emerito di Scienze delle Comunicazione, oltre alla consegna di due borse di studio per merito a due giovani studenti francescani.
Oltre agli studenti dell’Istituto erano presenti le autorità civili, militari e religiose, amici del San Tommaso.
L’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina è una fucina di idee, al suo interno accoglie oltre all’Istituto Teologico anche la Scuola Superiore di Specializzazione in Bioetica e Sessuologia che quest’anno è giunta al 25° corso di Master.
Il Polo Universitario del San Tommaso di Messina offre corsi di primo e secondo livello: studi filosofici, teologici, specializzazione in teologia catechistica. Attività post-lauream come il master di specializzazione in Bioetica e Sessuologia. Inoltre offre diversi diplomi universitari e di formazione per diversi ambiti teologici: teologia pastorale, catechesi liturgica, muschi, arte sacra e turismo religioso, pastorale counselling, formazione per il diaconato permanente, e ministeri istituiti.

Italia – Inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-24 dell’Università Pontificia Salesiana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Si è svolta martedì 17 ottobre l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2023-2024 dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), con la concelebrazione eucaristica presieduta dal Cardinal Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco e Gran Cancelliere dell’UPS e la Prolusione tenuta dal Mons. Giovanni Cesare Pagazzi, Segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione.

È stata per tutti i presenti una mattinata di gioia e di ritrovo, nella quale l’intera comunità accademica e studentesca dell’UPS si radunata per trascorre del tempo insieme, con l’augurio di vivere per l’intero anno che si va ad aprire un’esperienza di crescita culturale, umana e spirituale.

Nel presiedere l’Eucaristia mattutina il Cardinale Á.F. Artime si è soffermato sul tema scelto per il nuovo anno: “Abitare la soglia. Frontiere dell’umano e esperienza di Dio” e ha commentato: “Vi auguro che lo Spirito Santo vi accompagni ad abitare la soglia dell’esistenza degli uomini e delle donne di oggi, in particolare dei più giovani e dei più poveri. Abitare la soglia delle loro domande e della loro sete significa non avere paura di ‘salire sul carro’ dei giovani di oggi, entrare nel loro mondo e avviare percorsi di ascolto, di dialogo e di accompagnamento. Significa aiutare i giovani ad ascoltare la loro sete più profonda, che a volte è soffocata dalla cultura del consumo immediato di cose, esperienze e relazioni. Quella sete profonda c’è: tocca a noi riconoscerla, abitarla e indicare l’acqua viva che solo può saziarla per sempre”.

A termine della celebrazione, animata dal Coro Universitario, si è tenuto nell’Aula Paolo VI dell’UPS l’Atto Accademico, alla presenza di Autorità Ecclesiastiche, Civili e Militari e di tutta la Comunità Accademica dell’UPS.

Nella propria relazione introduttiva il Rettor Magnifico dell’UPS, prof. don Andrea Bozzolo, ha ripercorso i momenti più significativi dell’anno accademico trascorso, informato sulle nuove nomine e ringraziato, in particolare, il Santo Padre per l’elezione del Gran Cancelliere a Cardinale.

Spiegando i motivi della scelta del tema dell’anno, ha precisato: “La missione di un’università è quella di abitare le inquietudini del proprio tempo, sostare con le risorse del pensiero sulle grandi domande della propria epoca, intercettare e dare forma agli interrogativi dell’esistenza quotidiana che spesso faticano a giungere a parola. Cogliere tali inquietudini con rispetto, attraversarle senza accontentarsi di risposte preconfezionate e riconoscervi un’apertura sempre nuova al mistero della verità è il senso del nostro impegno culturale”.

Ha poi illustrato il programma del convegno “Giovani e sessualità. Sfide, criteri, percorsi educativi”, che si terrà dal 1° al 3 marzo 2024 e che costituirà il punto di arrivo del progetto triennale “Giovani, affetti, identità” che ha visto impegnati nel lavoro comune i professori di tutte le Facoltà e il punto di avvio di un nuovo per- corso formativo.

Il Rettor Maginfico ha poi parlato del nuovo curricolo dedicato al Terzo settore, attivato nel nuovo anno, con il quale si vuole offrire una preparazione mirata alle esigenze specifiche di questo ambito di attività, unendo la visione umanistica e solidale che promana dall’insegnamento sociale della Chiesa alle competenze tecniche (giuridiche, economiche, amministrative, gestionali) necessarie per operare nell’economia sociale.

Interessantissima la prolusione di Mons. Giovanni Cesare Pagazzi, Segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, che ha sottolineato, in particolare, l’importanza della formazione e dell’aggiornamento culturale di ognuno. “È necessario interrompere il proprio tempo e dedicarne una parte al proprio accrescimento culturale” ha sottolineato nel suo ricco e articolato intervento il relatore, Professore Ordinario di Teologia sistematica a Piacenza, a Lodi, a Milano e poi di Ecclesiologia e Comunità Familiare presso il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II di Roma – un docente che ha collaborato con molte Facoltà teologiche e Università pontificie e che è anche autore di numerose pubblicazioni.

Sono seguite le premiazioni del Prof. Tadeusz Lewicki, che ha raggiunto l’emeritato, e degli studenti e delle studentesse che hanno concluso i propri studi nei tempi e con il massimo dei voti.

L’evento è terminato con la proclamazione ufficiale dell’apertura dell’anno accademico 2023/2024 da parte del Card. Ángel Fernández Artime.

Francesco Langella

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Italia – L’UPS si appresta all’Inaugurazione del nuovo Anno Accademico, in compagnia del Cardinale Ángel Fernández Artime

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Si svolgerà martedì prossimo, 17 ottobre 2023, l’atto solenne dell’Inaugurazione del nuovo Anno Accademico 2023-2024 dell’Università Pontificia Salesiana (UPS). Un appuntamento annuale eppure sempre nuovo, come sempre nuovi sono i temi dell’indagine scientifica, gli studenti che si iscrivono, la passione per l’educazione nello stile di Don Bosco. L’evento vedrà anche la partecipazione del Rettor Maggiore dei Salesiani e Gran Cancelliere dell’UPS, in quella che sarà la sua prima visita ufficiale all’UPS dalla creazione a cardinale.

Come da tradizione, la giornata inaugurale si comporrà di due momenti, quello comunitario-ecclesiale e quello accademico.

Alle ore 9:30 (UTC+2) è prevista la concelebrazione eucaristica presieduta dal Card. Fernández Artime, presso la Chiesa parrocchiale di Santa Maria della Speranza, (Piazza Fradeletto), adiacente al campus universitario.

Alle ore 11, nell’Aula “Paolo VI” dell’Università, si svolgerà invece l’atto accademico inaugurale, con la Prolusione tenuta da Mons. Giovanni Cesare Pagazzi, Segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, sul tema “Abitare la soglia. Frontiere dell’umano ed esperienza di Dio”.

Il tema della prolusione sarà anche il filo rosso che vuole guidare le attività del nuovo anno accademico e, come ha spiegato il Rettore Magnifico dell’UPS, don Andrea Bozzolo, “è un tema suggestivo: abitare la soglia significa che con il nostro impegno culturale vogliamo frequentare quelle domande antropologiche più profonde dell’uomo del nostro tempo per scoprirne tutte le dimensioni e renderle un luogo abitato dal Vangelo”.

Nell’ambito della cerimonia di apertura ci sarà anche tempo per la relazione sull’anno accademico passato e la consegna dei riconoscimenti a docenti e allievi distintisi nei rispettivi ruoli. L’evento si concluderà con un momento di agape fraterna.

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Istituto Teologico “S. Tommaso d’Aquino”, inaugurazione dell’anno accademico con il Vescovo Giombanco

Pubblichiamo il comunicato dell’istituto teologico San Tommaso sull’inaugurazione dell’anno accademico.

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È stato inaugurato lunedì 25 settembre, con la messa presieduta dal vescovo di Patti mons. Guglielmo Giombanco, il nuovo anno accademico dell’Istituto Teologico “S. Tommaso d’Aquino”, alla presenza del direttore della facoltà don Giovanni Russo e della comunità don Giuseppe Cassaro, delle religiose e dei religiosi, dei rettori dei seminari di Messina e Patti, dei docenti e degli studenti. Un anno di nuove consapevolezze, da vivere attraverso nuove prospettive: così mons. Giombanco ha sottolineato l’attualità della teologia, “capace di offrire la verità che il mondo cerca anche quando la rifiuta”. Uno studio aperto a tante sollecitazioni, attraverso il quale comprendere meglio non solo le istanze di fede ha spiegato il pastore – membro del consiglio di direzione del San Tommaso – ma anche leggere i segni dei tempi, le grandi questioni esistenziali, il senso della vita, la lotta fra il bene e il male, la responsabilità sociale e l’apertura a nuovi scenari culturali. All’inizio della messa, animata dai giovani salesiani del S. Tommaso diretti da Ignazio Coniglio e Emanuele Geraci, don Russo ha richiamato la responsabilità educativa legata alla formazione dei giovani che scelgono di intraprendere il percorso di studi teologici, per il raggiungimento di obiettivi che siano confacenti alla missione prefissata. L’Istituto Teologico “S. Tommaso d’Aquino” (ITST) è sorto a Messina nel 1932 per iniziativa dell’Ispettoria salesiana sicula, come realtà destinata alla formazione e alla preparazione spirituale e teologica dei giovani salesiani candidati al sacerdozio. Nell’anno accademico 1966/67 la sede fu trasferita dal S. Luigi al nuovo complesso del S. Tommaso e nel 1968, grazie a una convenzione tra l’arcidiocesi di Messina, la provincia messinese dei padri cappuccini e l’ispettoria salesiana sicula vennero unificati i rispettivi studi teologici costituendo l’odierno istituto aperto alle diocesi siciliane e calabresi. L’anno successivo, con decreto del 24 ottobre 1969 della Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica, il San Tommaso venne affiliato alla facoltà di teologia del Pontificio ateneo salesiano di Roma. Oltre a un primo ciclo quinquennale di studi filosofici e teologici e un biennio specialistico per la formazione culturale e teologica dei candidati al sacerdozio e dei laici, l’offerta formativa dell’ITST è arricchita da altri percorsi di studio, quali il master in bioetica e sessuologia (giunto quest’anno alla 26ma edizione) e il diploma universitario di primo livello in Catechesi liturgica, musica, Arte sacra e turismo religioso.

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Università Pontificia Salesiana, nuovo corso di laurea in Terzo Settore

Pubblichiamo il comunicato dell’Università Pontificia Salesiana.

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L’Università Pontificia Salesiana, dal prossimo anno accademico 2023/24, avvia una nuova proposta formativa con l’obiettivo di preparare operatori e dirigenti qualificati ad affrontare le sfide connesse alla recente riforma del Terzo Settore.

Una proposta che mira a formare figure professionali che operano o opereranno nel mondo delle Organizzazioni di volontariato, delle Associazioni di promozione sociale, delle Fondazioni, delle Reti di secondo livello e delle Realtà imprenditoriali del Terzo Settore, come le imprese sociali e le cooperative sociali.

Particolare attenzione verrà rivolta anche a quegli operatori, dirigenti, economi che lavorano o lavoreranno nel mondo degli Enti religiosi, che attraverso le proprie opere svolgono attività di interesse generale anche mediante la costituzione di specifici “rami” dedicati al Terzo Settore.

Operare nell’ambito dell’economia sociale richiede, oggi più che mai, di coniugare competenze che tradizionalmente sono offerte attraverso percorsi accademici distinti, come quello etico-umanistico, economico, giuridico, aziendale, della progettazione sociale e altri ancora.

La novità del nuovo corso di laurea in Terzo settore è quindi proprio quella di sviluppare, in un unico percorso, conoscenze e competenze nella cultura del bene comune e del volontariato, nell’amministrazione, gestione e rendicontazione, nella progettazione sociale e nel fund raising, nella pianificazione fiscale e finanziaria degli enti.

Il percorso formativo si articola in:

Speciale attenzione è accordata al collegamento tra la formazione accademica e i modelli operativi e gestionali degli enti religiosi e del terzo settore grazie a un programma di tirocini che vede il coinvolgimento degli studenti nelle attività delle più importanti realtà del terzo settore e delle opere svolte dagli enti religiosi.

Informazioni:
email: terzosettore@unisal.it
tel.: 06 87290229

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Social Media Essentials: aperte, all’Università Pontificia Salesiana, le iscrizioni al corso in Social Media Management

Dal sito infoANS.

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La Facoltà di Scienze della comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) organizza, dal 15 settembre prossimo, quattro giornate di formazione teorico-pratica sul Social Media Management con uno sguardo al mondo del terzo settore, organizzazioni non-profit, istituzioni religiose.

Lezioni pratiche, esercitazioni di gruppo e sessioni di confronto con esperti permetteranno ai partecipanti di imparare a sviluppare una strategia di comunicazione efficace, identificare il target di riferimento, creare contenuti di valore e a ottimizzare le campagne pubblicitarie sui social media.

Inoltre, saranno utilizzati strumenti e tecniche fondamentali per monitorare l’andamento delle attività, analizzare i dati e misurare l’impatto delle azioni comunicative.

I destinatari del corso sono studenti di comunicazione, operatori della comunicazione digitale e dell’informazione, tirocinanti e addetti allacomunicazioneinaziende, associazioni, istituzioni, congregazioni.

Al termine delle quattro giornate ogni partecipante avrà acquisito conoscenze e sviluppato competenze per affrontare in autonomia, a un primo livello, la progettazione e la gestione della comunicazione social di un’azienda, istituzione, ente.

Le lezioni frontali saranno condotte da docenti ed esperti del mondo accademico e della comunicazione digitale su tematiche specifiche nell’ambito della gestione dei Social Media.

Sono previsti, inoltre, momenti di incontro e dialogo (Parola di SMM!) con diversi professionisti che condivideranno la propria esperienza maturata in settori specifici di lavoro (istituzionale, commerciale, non-profit, editoriale).

Maggiori informazioni sul corso, il programma, i costi e le modalità di iscrizione è possibile consultare il sito web dell’UPS o scrivere a: formazione.fsc@unisal.it.

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IUSVE: avvio del percorso universitario per un futuro da manager della Comunicazione Sociale

Notizia apparsa su infoANS.

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Prende il via il prossimo ottobre il primo Diploma/Master universitario di I livello in Comunicazione Sociale per imprese profit e non profit organizzato dall’Istituto Salesiano di Venezia e Verona (IUSVE).

Si tratta di un Diploma universitario pensato anche per chi lavora, dato che i corsi si tengono online di venerdì e sabato (solo i laboratori sono in presenza, 5 fine-settimana a Verona e 3 a Mestre), ed è nato per formare i futuri professionisti nel campo della Comunicazione Sociale, tanto per le imprese profit quanto per quelle non profit.

Si aprono così le strade per una nuova figura manageriale, esperta nell’attivismo sociale, vera e propria professione del futuro: lo testimonia l’adesione entusiasta, quali partner del percorso, di realtà autorevoli quali “Studio LAND”, “H2O Milano”, “Telefono Amico Italia”, “Fondazione Iris Ceramica Group”, “Grenze Arsenali Fotografici”, “Fondazione ISMU”, “Worldrise onlus”, “Greencity Italia”, “Libera – Associazioni nomi e numeri contro le mafie”.

Queste figure professionali saranno partecipi alle dinamiche strategiche di un settore delicato e in piena evoluzione, capaci di sviluppare campagne di comunicazione integrata, in sinergia tra online e offline, formate per diffondere, con i dovuti e corretti contenuti, la sostenibilità ambientale, sociale, economica e culturale, rispondendo così a una domanda del mercato lavorativo in costante crescita.

Gestire i processi della comunicazione di pubblica utilità permette, infatti, di aprire alle collaborazioni nelle agenzie, nel reparto comunicazione di aziende, organizzazioni non profit, quali Organizzazioni di Volontariato (ODV) e Organizzazioni Non Governative (ONG) o fondazioni.

Per imparare a far coesistere strategia e creatività, scrittura e immagine, rapporto con le istituzioni e i media, i partecipanti vivranno un percorso con ben nove insegnamenti frontali e cinque laboratori, per un totale di 344 ore di didattica (60 ECTS), con l’opportunità di svolgere 250 ore di tirocinio presso una delle realtà partner. A questo si aggiungono testimonianze, casi di studio ed esperienze dal vivo presso aziende, fiere ed eventi a tema.

“Gli interessi dei consumatori stanno cambiando e anche le dinamiche della comunicazione devono adattarsi alle nuove esigenze di un mercato sempre più attento alla sostenibilità ambientale e sociale, all’economia circolare e all’impegno etico a favore del benessere della collettività – afferma il Direttore Esecutivo del corso, il Prof. Paolo Schianchi –. Questo Diploma Universitario di primo livello è stato pensato per risponde a una tale richiesta del mercato lavorativo. L’idea è quella di formare professionisti in grado di gestire le future frontiere di ogni forma divulgativa. La nuova figura del Manager della Comunicazione Sociale è quindi pronta a fare il suo ingresso nelle aziende, nelle fondazioni e nel terzo settore per promuovere il corporate social activism”.

“Nella mia lunga esperienza in associazioni di volontariato – aggiunge la prof.ssa Mariagrazia Villa, vicedirettrice del Diploma universitario – ho imparato che la buona volontà non basta per comunicare le proprie attività e coinvolgere la comunità nella propria visione e missione. Occorre acquisire e sviluppare delle competenze specifiche, di natura tecnico-manageriale, che consentano di diffondere il bene in modo più professionale e, dunque, efficace. Insomma: le soft skills vanno bene, ma servono anche quelle hard che il nostro diploma universitario si prefigge di far acquisire e sviluppare ai partecipanti”.

Per ulteriori informazioni sul Diploma/Master universitario IUSVE:

Per prenotare i prossimi open day online, che si terranno nei giorni 5 luglio, 23 agosto, settembre alle ore 18:30, il link è QUESTO.

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Nomina del nuovo Superiore della Visitatoria dell’UPS

Dal sito infoANS.

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Nell’ambito dei lavori della sessione plenaria estiva 2023 del Consiglio Generale, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, con il consenso degli altri membri del suo Consiglio, ha nominato come prossimo Superiore della VisitatoriaMaria Sede della Sapienza” dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) don Josè Anibal Milhais Mendonça Pinto, attualmente Ispettore del Portogallo. Egli succederà in questo compito, nel prossimo mese di settembre, a don Maria Arokiam Kanaga, che ha terminato l’incarico triennale che il Rettor Maggiore gli aveva richiesto al termine del Capitolo Generale 28° (CG28).

Josè Anibal Mendonça è nato a Murça, in Portogallo, il 10 luglio 1967. Ha svolto il noviziato salesiano a Vilarinho, emettondovi i primi voti l’8 settembre del 1985. Completata la formazione iniziale tra il Portogallo e l’Italia, con studi teologici presso Torino-Crocetta, ha emesso i voti perpetui il 18 luglio 1992 a Vila do Conde, ed è stato ordinato sacerdote a Porto il 10 luglio 1994.

I suoi primi incarichi pastorali da neo-sacerdote sono stati quelli di Consigliere dell’opera di Manique (1994-95) e Vicario (1995-97) e poi Economo (1998-2000) presso il Prenoviziato di Porto. Di nuovo Consigliere a Manique (2000-03), ha servito poi come Direttore sia a Poiares da Régua (2003-09), sia a Manique (2014-2017).

Negli anni ha servito anche l’Ispettoria “Sant’Antonio” del Portogallo (POR) con diverse responsabilità: Consigliere ispettoriale per due trienni (2009-15), Delegato per la Pastorale Giovanile (2009-15), l’Animazione Sportiva (2009-11) e la Pastorale Vocazionale (2011-15), infine Ispettore, venendo insediato a tale incarico nel luglio del 2017.

Nel comunicare la notizia della nomina di don Mendonça ai salesiani dell’UPS, il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, ha tenuto ad omaggiare don Kanaga per il suo servizio:

“Il ringraziamento a don Maria Arokiam è grande, per l’impegno profuso e la disponibilità dimostrata al Rettor Maggiore nell’accogliere questo servizio e portarlo avanti. Lo accompagniamo con la preghiera riconoscente e la fraterna cordialità”.

Da parte sua anche don Kanaga ha voluto salutare i suoi confratelli dell’UPS con un’accorata lettera, nella quale scrive tra l’altro:

“Alla conclusione del CG28, il Rettor Maggiore mi aveva chiesto di assumere tale incarico per un periodo di tre anni. Dopo due sessenni di lavoro come Consigliere Regionale per l’Asia Sud, non è stato facile accettare subito un’altra responsabilità impegnativa. Ma in obbedienza al Rettor Maggiore, sono venuto con gioia in mezzo a voi. Ho trovato un’accoglienza gioiosa e piena di fede da parte vostra. Qui, in mezzo a voi, sono stato felice e sereno… Sono venuto in semplicità e speranza, senza alcuna pretesa di competenza. Ora me ne vado con sincera gratitudine e gioia. Qui ho ricevuto dal Signore grazie incalcolabili e inaspettate, soprattutto l’opportunità di vivere in mezzo a grandi confratelli salesiani, sostenuto dal vostro amore e apprezzamento con la comprensione verso i miei limiti. I ruoli cambiano, ma le relazioni continuano. Mi affido alla vostra preghiera e aiuto”.

Ora don Kanaga potrà godere di un tempo di formazione, non rientrando subito nella sua Ispettoria d’origine.

“Nella sua bontà il Rettor Maggiore mi ha concesso, su mia richiesta, un tempo per la formazione permanente personale. Non ho avuto tale opportunità dal momento della mia ordinazione nel lontano 1986. Considero questo breve periodo una grazia”

conclude don Kanaga.

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La Nuova di Venezia e Mestre – IUSVE e alta formazione, migliaia di studenti nel campus dei Salesiani

Pubblichiamo un lungo reportage dallo IUSVE, uscito sulle pagine del quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre.

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di Marta Artico

A Mestre, in via Asseggiano, c’è un polo formativo articolato e poliedrico che rientra sotto alla voce Salesiani Don Bosco Mestre, guidato da don Silvio Zanchetta, e che ospita in tutto oltre 3mila studenti. All’interno del complesso pulsa una realtà universitaria che accoglie, ogni giorno, migliaia di studenti che vengono per imparare, confrontarsi e avere la certezza di trovare un lavoro che soddisfi bisogni e competenze, e che nel giro di una decina di anni è cresciuto diventando un punto di riferimento nel territorio. È l’Istituto Universitario Salesiano Venezia, conosciuto come Iusve, di cui è direttore don Nicola Giacopini, promosso e gestito dai Salesiani di don Bosco dell’Italia Nordest, aggregato alla Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. Attorno allo Iusve, ruotano 1.700 studenti universitari che hanno a disposizione un campus attrezzato e tecnologia all’avanguardia, ai quali si aggiungono i 700 della sede di Verona. In tutto, 2.400. Il polo educativo ha anche un ufficio di comunicazione strutturato di cui è direttore istituzionale don Marco Sanavio. Le frontiere dello IusveSono tre le macro aree abbracciate dallo Iusve: Comunicazione, Pedagogia e Psicologia. Solo all’interno della prima area, quella relativa alla comunicazione, due lauree triennali: Advertising & marketing e digital & graphic design; due licenze, vale a dire lauree magistrali in web marketing & digital communication, e design della comunicazione con ben 4 corsi post laurea, alcuni all’avanguardia (Food & wine 4.0, comunicazione sociale per imprese profit e non, photography & communication, digital communication, reputation & brand management). L’area pedagogica conta due triennali (educatore professionale sociale e educatore dei servizi educativi per l’infanzia); due magistrali (progettazione e gestione degli interventi socio-educativi e scienze pedagogiche) e addirittura due master (sindrome di Asperger e il pedagogista a scuola). Altrettanto specialistica l’area psicologica, con triennale in scienze e tecniche psicologiche, magistrali in psicologia clinica e dinamica e clinico-giuridica e tre corsi post lauream che aprono al mondo del lavoro, tra cui counseling educativo, criminologia e psicologia investigativa e psicopedagogia forense. Ciò che però rende grande l’articolato progetto Salesiani Don Bosco Mestre, tante realtà in una sola che le abbraccia tutte, è il percorso di studi completo a disposizione del territorio, che va dai 14 anni ai master all’alta formazione.  Un filo rosso che accompagna lo studente a muovere i primi passi e a capire quali sono le proprie abilità. Il Centro di formazione professionale, da cui è partito l’Istituto Salesiano San Marco, che conta 15 corsi triennali e prepara i ragazzi che entrano a prendere tre qualifiche professionali – meccanica, elettrico-elettronica e grafica e comunicazione – con diversi indirizzi, per consentire al termine del percorso formativo l’inserimento nel mondo del lavoro o il proseguimento degli studi verso il diploma di maturità. In più l’anno duale, che alterna ore di formazione in aula ed altre trascorse in aziende. Di seguito, l’Istituto tecnico tecnologico (due indirizzi) paritario, della durata di 5 anni, al quale sono iscritti oltre 300 studenti e l’istituto superiore, con indirizzi in meccatronica e grafica. I ragazzi che si iscrivono a 14 anni, possono decidere di trovare subito un lavoro e poi proseguire con gli studi, fare il quarto anno, iscriversi allo Iusve. Un’unica casa madre salesiana con ha una filiera di possibilità per ogni competenza.

Tra le parole chiave dei Salesiani Don Bosco Mestre, il polo educativo che comprende ogni grado di formazione, c’è il “lavoro”, inteso come parte integrale della persona. Il grande progetto a Mestre è nato come Centro formazione professionale triennale di cui fu pioniere don Bosco, dal quale poi si sono articolati i gradi del polo educativo (Istituto tecnico tecnologico San Marco e Iusve), che conta 336 docenti la maggior parte dei quali laici, professori di facoltà e università statali, accademici, professionisti, e persino docenti che si sono formati allo stesso Iusve. Alcuni indirizzi e corsi, aprono le porte del mondo del lavoro, ancor prima di terminare gli studi e sono richiesti da aziende, cooperative, enti accreditati, scuole.Tra i più gettonati, c’è il diploma-master universitario di primo livello in Criminologia, psicologia investigativa e psicopedagogia forense, che consente di trovare lavoro nell’ambito delle consulenze tecniche e delle perizie disposte dai giudici all’interno di un procedimento civile o penale. Tutta l’area forense necessita di questa specifica competenza che in questo momento storico ha un grande sbocco. Tra le novità originali in cui si sta specializzando l’università salesiana, c’è la Psicologia dello sport, percorso che allo Iusve ha un ufficio e una responsabile, Marcella Bounous: non è stato ancora attivato un corso aperto alle iscrizioni, ma a stretto giro lo sarà. La referente segue, a livello nazionale, sportivi e olimpionici che nei momenti difficili di crisi, infortuni, fragilità, hanno bisogno di un sostegno nel loro specifico campo, che arrivi da qualcuno preparato nella materia: un sostegno costante che si serve di apparati tecnologici molto avanzati, che leggono i segnali elettrici del cervello, per accompagnare gli atleti nel loro percorso di miglioramento e riabilitazione.Il Corso di alta formazione Il pedagogista a scuola, che ha origine da una collaborazione tra il dipartimento di Pedagogia dell’Istituto universitario salesiano di Venezia, l’Istituto superiore di ricerca educativa (Isre) e l’Associazione unione italiana dei pedagogisti (Uniped), forma pedagogisti che lavorano nelle scuole a supporto dei dirigenti, figure di cui oggi c’è sempre più bisogno e che si sposano con i valori salesiani legati all’educazione e al riconoscimento integrale della persona. Gettonatissimo anche il master Food & Wine 4.0, con l’obiettivo, molto pratico, di formare figure professionali in grado di gestire i processi del marketing e della comunicazione delle aziende agroalimentari con le competenze e le grammatiche richieste dai nuovi contesti digitali. E poi tutta la partita all’avanguardia dell’area relativa alla comunicazione sociale per imprese profit e non profit.

«Sono due i punti centrali a cui teniamo maggiormente e che sono dirimenti: il primo che per noi è importantissima, è la centralità del ragazzo-studente; il secondo è il fatto che chi lavora qui ne sia davvero orgoglioso e fiero». Don Silvio Zanchetta, il direttore generale dei Salesiani Don Bosco Mestre, la madre di tutte le realtà che gravitano attorno al polo formativo e universitario, mette in evidenza due fattori centrali: la persona, ossia lo studente centro gravitazionale dei percorsi, e la soddisfazione del personale a tutti i livelli, oltre 400 persone, che ci lavora tra Venezia e Verona. E annuncia anche alcuni progetti: il primo è quello di creare, in un terreno in cui a breve inizieranno i lavori, delle aule studio “outdoor” dove gli studenti possano incontrarsi, socializzare, pranzare, studiare. Di seguito, in un altro spazio vicino a Cube Radio, un’area invece che sarà adibita alle lezioni open air, con tanto di anfiteatro, obiettivo all’avanguardia. C’è poi un ulteriore progetto che sta a cuore al direttore, che è quello di arrivare all’auto-sostentamento energetico degli edifici, in linea con i principi dell’ecologia integrale e della transizione ecologica di Papa Francesco. Tra i punti che il direttore salesiano sottolinea, anche in questo caso apprezzati da studenti e famiglie, oltre che ammirati dal mondo scolastico di fuori, c’è quello del Punto di ascolto e prevenzione. A tutti i livelli di istruzione, dalla formazione professionale a quella tecnica e tecnologica, istituto superiore, università, c’è la possibilità di usufruire di un “punto di ascolto” e di prevenzione – spiega il sacerdote -. Che abbraccia sia la parte relativa all’orientamento, che quella inerente eventuali “dipendenze”. E ancora fragilità o debolezze. I ragazzi possono accedere a 4 incontri con una psicologa, presente in loco, che può supportare, aiutare, accompagnare chi lo richieda. Anche questo, è uno strumento in più, di cui i salesiani vanno fieri, perché rientra nella formazione integrale complessiva della persona, fondamentale per l’ordine.

La Nuova Venezia e Mestre

 

 

 

Università Salesiana, un evento per celebrare Federico Fellini, uno dei più grandi registi della storia del cinema

Dal sito dell’università pontificia Salesiana.

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Ho bisogno di credere. È un bisogno né vivo né maturo, per la verità, un bisogno infantile di sentirmi protetto, di essere giudicato benevolmente, capito, e possibilmente perdonato“, raccontava Federico Fellini in una conversazione con il giornalista e amico Sergio Zavoli.
Il “bisogno” di ricordare uno dei maggiori registi della storia del cinema, ha dato spunto all’organizzazione di un doppio evento dal titolo “Fellini tra cielo e terra. Testimonianze e studi sul Sacro in Federico Fellini“.
L’immagine che accompagna il convegno è un volto della luna, quello di Gelsomina/Giulietta, protagonista del film premio Oscar nel 1957. Gelsomina interpreta proprio quel “soffio” che vince la Forza e la Ragione, rappresentati rispettivamente da Zampanò e dal Matto. Una luna che sembra fare capolino da dietro le quinte, proprio a suggerire come in Fellini, la Scena è il luogo in cui accade la magia dell’incontro tra l’Uomo e il Mistero. In questo spazio rituale e Sacro, si affaccia il tema della Fede che prende le forme della Poesia e del Mito, a tratti clownesco e irriverente, ma sempre vivo come lo stupore di chi assiste ad uno spettacolo meraviglioso. Una Fede nascosta; eppure, presente già nel nome di battesimo di Fellini, come in una profezia. La stessa che il regista suggerisce a padre Fantuzzi al termine di una lunga conversazione citando Carl Gustav Jung: “Il sentimento religioso ci dice che l’uscita è verso l’alto”. Verso la luna, appunto.
L’evento, che si svolgerà il 5 maggio all’Università Pontificia Salesiana, prevede due momenti: uno seminariale e una serata di Gala.
Per partecipare, è necessario iscriversi attraverso una form dedicata.
Momento seminariale
ore 15:00 | Aula Paolo VI
Intervengono: Davide Bagnaresi (Università di Bologna), Gianluca Arnone (Giornalista e critico cinematografico e Caporedattore Rivista Cinematografo), Renato Butera (Università Pontificia Salesiana), Guido Benzi (Università Pontificia Salesiana), Guido Bertagna (Teologo e critico d’arte e cinema), Claudia Caneva (Università Pontificia Salesiana) e Cecilia Costa (Università degli Studi di Roma Tre).
Serata di Gala in onore di Fellini
ore 18:00 | Aula Paolo VI
Saluto del Rettore, prof. don Andrea Bozzolo
Video: “Fellini e il sacro”, realizzato dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale
Fellini tra cielo e terra
Dialogo tra Mons. Dario Viganò e Gianfranco Angelucci (Esperto Cinematografico)
Mosaico moderato da Fabio Falzone
  • Mario Sesti (Critico e giornalista cinematografico)
  • Marco Leonetti (Direttore Fellini Museum Rimini)
  • Chiara Sbarigia (Presidente Cinecittà)
  • Silvia Scola (Regista)
  • Andrea Monda (Giornalista, Direttore dell’Osservatore Romano)
  • Antonio Monda (Scrittore ed Esperto Cinematografico) in collegamento da New York
Dialogo tra Vincenzo Mollica e Fabio Zavattaro (in video)
La serata sarà animata da alcuni momenti musicali tratti dai film di Fellini eseguiti dal Sebes Trio composto da Alberto D’Annibale (violino), Giovanna Magliocca (pianoforte) e Alessandro Papotto (clarinetto)
L’evento “Fellini tra cielo e terra. Testimonianze e studi sul Sacro in Federico Fellini” si inserisce all’interno di un progetto più ampio che prevede una Rassegna cinematografica presso il Cinema Greenwich grazie al supporto di Mediaset Group-RTI: “I Vitelloni” (02.05.2023 ore 16:00) e “La dolce vita” (03.05.2023 ore 16:00).
Fino al 25 maggio, l’Università ospita due Mostre “Fellini e il Sacro” e “Il Divino Amore di Fellini”.