CNOS-FAP Piemonte: giornata di inizio anno a Valdocco

Martedì 6 settembre circa 450 persone dai 13 centri CNOS-FAP del Piemonte si sono riversati nel Teatro Grande di Valdocco per l’assemblea annuale dell’Associazione.

 

 

Ad aprire la giornata il saluto dell’Ispettore don Leonardo Mancini, che ha parlato della necessità di lavorare in rete tra le varie scuole e della sostenibilità ambientale, ribadendo l’importanza della presenza educativa salesiana sul territorio.

Don Alberto Martelli, delle risorse umane, ha poi parlato delle persone che compongono il CNOS-FAP e della loro importanza, legata al cambiamento che ha come obiettivo migliorare e migliorarci guardando sempre al futuro, un concetto cardine del dna di Don Bosco e dei salesiani.

A seguire Fabrizio Berta, a carico della progettazione, ha parlato delle modifiche in programma nella formazione professionale in Piemonte, che aprirà le porte a nuovi soggetti, e dell’importanza di raccogliere questa sfida. Ha poi proseguito citando il modo in cui le soft skills, sempre più richieste dalle aziende, siano parte intrinseca della pedagogia salesiana che punta da sempre a trasmettere valori, esempi e modi di affrontare la vita ai ragazzi, e vadano perciò inserite a piene mani negli zainetti degli studenti.

A concludere gli interventi Carlo Vallero dell’area finanziaria, che ha parlato dell’importanza degli investimenti per continuare ad offrire un’offerta formativa e gli strumenti necessari per garantire alle persone una scelta.


Dopo gli interventi si è tenuta la premiazione dei dipindenti che hanno festeggiato il 25° anno all’interno dei centri, seguita dalla messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice alle ore 12:00. A concludere la giornata il pranzo tutti insieme.

 

La notizia è stata riportata anche sul settimanale della Diocesi “La Voce e il Tempo” con un articolo a cura di Marina Lomunno:

Il Cnos-Fap riparte da Valdocco

 

«L’intelligenza nelle mani»

come la definiva don Bosco, ovvero la formazione professionale, riparte da Valdocco dov’è nata e si è diffusa in tutti i 5 continenti dove sono presenti i salesiani. Martedì 6 settembre, l’associazione Cnos-Fap (l’ente di formazione professionale dei salesiani) Regione Piemonte, dopo due anni di pausa forzata a causa del covid, ha iniziato ufficialmente l’anno formativo 2022-2023 nella Casa madre a Maria Ausiliatrice: 450 formatori delle 13 sedi presenti Piemonte che erogano corsi di formazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro, si sono ritrovati a Torino Teatro Grande di Valdocco per confrontarsi, programmare e condividere le strategie per affrontare il futuro secondo la mission salesiana del

«Dare di più a chi ha avuto di meno».

E ripartire da Valdocco, dove opera il primo Centro di Formazione professionale e dove è nato, grazie a don Giovanni Bosco, il primo contratto di apprendistato, è un segno di continuità: la Torino dell’Ottocento con tanti ragazzi in difficoltà a progettare il proprio futuro ha molte analogie con il nostro tempo. Ha aperto l’incontro il presidente del Cnos regionale, don Leonardo Mancini, ispettore dei salesiani del Piemonte e della Valle d’Aosta, che ha sottolineato l’importanza del dialogo e del confronto nei centri e tra i centri, sul valore della presenza salesiana quale strumento educativo e

«sulla priorità assoluta che hanno i giovani, in modo particolare quelli più fragili».

Don Alberto Martelli, direttore dell’area Risorse umane, ha evidenziato alcune parole chiave: cambiamento per migliorare e non rimanere fermi, strutturale nel sistema salesiano, e gli obiettivi del cambiamento,

«in particolar modo verso un modello di più grande corresponsabilità».

Fabrizio Berta, direttore regionale dell’area Progetti, ha illustrato come muterà la Formazione professionale nel prossimo futuro e Carlo Vallero, direttore regionale dell’area Finanza, dopo aver presentato la situazione economica delle sedi piemontesi ha evidenziato la centralità dei Servizi al lavoro e dell’orientamento offerti dal Cnos in una congiuntura di cambiamenti e di crisi occupazionale. La mattinata, prima della celebrazione della Messa in Basilica e del pranzo insieme, si è conclusa con la premiazione dei formatori che hanno raggiunto 25 anni di attività nel Cnos-Fap.

Animazione Missionaria: percorso missionario 2022-2023

ICP – Tutto pronto per il percorso #sharethedream dell’edizione 2022 – 2023 organizzato dall’équipe dell’Animazione Missionaria Salesiana.

Un percorso rivolto ai giovani per conoscere meglio ciò che conta: Dio, il mondo e sé stessi.

Alcuni incontri per conoscere il mondo e come viverlo da “buoni cristiani e onesti cittadini” (don Bosco). Ulteriori incontri per chi desidera partire per un’esperienza di missione estiva.

“Abbiamo proseguito imperterriti pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato. È tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa”.
Papa Francesco

I primi incontri del cammino sono aperti a tutti gli interessati. La preparazione all’esperienza estiva in terra di missione è invece riservata a quanti scelgano di fare tutto il percorso, avendo all’orizzonte una scelta di impegno concreto nell’estate 2023. Parte integrante del cammino sono le proposte di attività di volontariato e formazione. Il corso si rivolge principalmente ai giovani dai 20 ai 30 anni provenienti da oratori e scuole salesiane, e non solo…

PRIMO INCONTRO

L’incontro iniziale è domenica 16 Ottobre 2022 dalle ore 16:00 alle ore 22:00 per la conoscenza e la presentazione.

Scarica il volantino CORSO PARTENTI 2022-2023

Fronte

Retro

PERCORSO MISSIONARIO NEL CUORE DEL MONDO

Il percorso sarà strutturato su più tappe la cui presenza sarà necessaria. La partenza per la missione invece non sarà in alcun modo obbligatoria ma una scelta personale. Ecco gli appuntamenti:

PER I FUTURI PARTENTI

PER VIVERE AL MEGLIO I TEMPI FORTI

PER INFO ED ISCRIZIONI

  • rivolgersi al responsabile del proprio centro,
  • in assenza, contattare direttamente gli incaricati di animazione missionaria.

L’esperienza estiva non si configura come una forma di turismo alternativo, un campo di lavoro oppure di Volontariato sociale, bensì come un’esperienza forte di fede vissuta in gruppo a contatto con una comunità che lavora in terra di missione. Può essere un modo pratico per aprirsi alla missionarietà tipica della spiritualità giovanile salesiana, una forma di confronto con altre culture mettendosi in gioco in prima persona nel servizio dei più poveri.

L’esperienza si può vivere in una missione salesiana, in opere diocesane o di altre congregazioni religiose e in centri di accoglienza nel mese di Agosto 2022. Rivolto principalmente ai giovani dai 20 ai 30 anni provenienti da oratori e scuole salesiane e non solo …

Corso Partenti 2022 - 2023

Don Bosco San Salvario: “A Torino Nessuno è Straniero” – Labs To Learn e Migrazioni di Parole

I ragazzi dell’oratorio San Luigi di San Salvario a Torino hanno pubblicato il video della canzone “A Torino Nessuno è Straniero”, frutto del progetto “Migrazioni di Parole” e inserito all’interno del più grande “Labs To Learn, che racconta come in un quartiere multietnico i giovani possano vivere esperienze concrete di crescita umana e sociale attraverso l’arte. Di seguito la notizia riportata dal sito di Labs To Learn.
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È finalmente online il video della canzone “A Torino Nessuno è Straniero”. Con musica e testo del salesiano Giorgio Ramundo, racconta come in un quartiere multietnico i giovani possano vivere esperienze concrete di crescita umana e sociale attraverso l’arte.
Il punto di partenza è l’accoglienza di ogni persona umana indifferentemente dall’età, dalla provenienza o dal suo previssuto. Si passa poi all’integrazione attraverso l’incontro culturale, lo scambio di racconti di storia vissuta, la risoluzione anche di qualche piccolo conflitto relazionale, per approdare finalmente all’inclusione, la fase più bella e creativa in cui si condividono e insieme si realizzano i sogni.
I ragazzi dell’Educativa di Strada, di Estate Ragazzi, di Estate Giovani e i minori stranieri di due comunità sono stati coinvolti dagli animatori e dagli educatori in più laboratori artistici: il writing che ha permesso la realizzazione del progetto “Migrazioni di Parole” si è svolto all’interno del parco del Valentino, sede storica dell’educativa di strada degli oratori di San Salvario. Il video editing, il musical lab e il digital lab all’interno del progetto “Labs To Learn”, grazie al quale i ragazzi hanno potuto suonare, filmare  incidere, cantare e montare il brano.

Un testo che i ragazzi sentono loro perché parla di loro. Una canzone orecchiabile che è diventata la colonna sonora di un’estate vissuta semplicemente insieme.  Girando per il quartiere di San Salvario, anche se ormai l’estate sta finendo, i ragazzi passeggiano e giocano insieme indossando fieri la maglietta con un’impronta digitale, il volto di don bosco e la scritta: “A Torino Nessuno è Straniero”!

Guarda il video su Youtube

ICP – Il 10 Settembre ritrovo MGS al Colle don Bosco

Ripartono le attività, inizia un nuovo Anno Pastorale all’insegna del #ShareTheDream “Noi Ci S(t)iamo”, ed è tempo di ritrovo MGS al Colle don Bosco (Piemonte).

L’appuntamento è in programma il 10 settembre dalle ore 09:30 alle ore 21:30 ed è rivolto a ragazzi e ragazze del Movimento Giovanile Salesiano che inizieranno dalla prima alla quinta superiore.

Il contributo all’iniziativa è di € 10 comprensivo di pranzo, apericena e maglietta. Chi partecipa all’evento è invitato a portare la cena al sacco ed una biro.

Informazioni:

Don Alberto Goiaalberto.goia@31gennaio.net
Suor Carmela Busiapastorale@fma-ipi.it

Iscrizione:

Iscrizioni entro mercoledì 8 settembre presso il responsabile del proprio centro.
A breve il link dedicato ai responsabili per l’iscrizione dei gruppi.

Programma della giornata:

 

  • Accoglienza

    H. 09:30
  • Gioco

    H. 10:30
  • Momento formativo

    H. 11:00
  • Pranzo

    H. 13:00
  • Gioco

    H. 13:30
  • Attività

    H. 15:00
  • Apericena e cena al sacco

    H. 19:30
  • Serata

    H. 20:15
  • Buona notte

    H. 21:30

 

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Pellegrinaggio MGS Piemonte e Valle d’Aosta a Napoli

Il delegato di Pastorale Giovanile, don Alberto Goia, racconta la profonda esperienza spirituale che ha coinvolto i giovani del Movimento Giovanile Salesiano di Piemonte e Valle d’Aosta, nel pellegrinaggio tenutosi a Napoli dal 9 al 13 agosto.

Il pellegrinaggio MGS 2022 a Napoli, in linea con le esperienze degli anni passati, si è rivelato un momento di grande festa, di profonda spiritualità, di gioia intensa e di vera comunione.

Di grande festa perché il fatto di ritrovarsi insieme, 250 giovani, da diverse case salesiane, nello spirito di don Bosco, non poteva che far nascere un grande senso di allegria e di gioia, e così è stato: nella semplicità, nel canto, nel gioco, nei momenti di festa sia organizzati sia improvvisati.

Profonda spiritualità: l’incontro con le testimonianze di santità dei primi cristiani nelle catacombe di san Gennaro e della figura di San Giuseppe Moscati, l’incontro con la vita di don Peppe Diana, un prete semplice, ucciso dalla camorra nel ’94, i racconti degli educatori e dei salesiani che quotidianamente danno fondo alle loro energie per educare i giovani in territori nei quali farlo è tutt’altro che scontato e senza pericoli, la presenza concreta di Maria nel santuario di Pompei e in ogni rosario pregato insieme ogni mattina, tutto questo e molto altro ancora ci ha fatto incontrare alcuni aspetti della vita dei quali finora avevamo tenuto poco conto. Non sempre ciò che abbiamo per diritto è scontato in altre parti del mondo, e la santità è davvero possibile, ovunque, lì dove sei, e solitamente fa rima con verità, giustizia e libertà.

Gioia intensa: sì, quella vera. Quella che avverti in fondo al cuore anche se hai solo quattro o cinque ore di sonno alle spalle. Quella che ti permette di sopportare i disagi e le scomodità dei viaggi, delle temperature prima elevate e poi al di sotto della media, del cibo sempre ottimo, ma sempre “al sacco”.

Quella gioia che nasce dalla Comunione. La Comunione con Cristo, presente in ogni giornata nell’incontro nei sacramenti, nella preghiera, e presente nella comunione tra di noi, quella che diventa quasi palpabile quando nelle condivisioni ti accorgi che chi ti sta di fronte è disposto a mettere nelle mani degli altri quella parte di cuore che pochi conoscono.

 

Ecco cosa è stato il pellegrinaggio MGS: festa, spiritualità, gioia e comunione.

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Online il catalogo della Mostra “Francesco di Sales 400”

Di seguito l’articolo del Museo Casa Don Bosco, relativo alla pubblicazione del catalogo digitale sulla mostra temporanea “Francesco di Sales 400”.

Vai sul sito del Museo per scaricare il Catalogo.

In occasione del quarto centenario della morte di San Francesco di Sales, il Museo Casa Don Bosco ha realizzato la mostra “Francesco di Sales 400”, un percorso espositivo che racconta la vita, la fede e la spiritualità del salesiano.

E’ possibile ammirare un ritratto di San Francesco di Sales del 1618, il parato liturgico, detto “di San Francesco di Sales” (ante 1622), il parato liturgico di San Francesco di Sales con ricami eseguiti da Santa Giovanna F. Frémiot de Chantal (1610-1622), una lettera olografa del 1608, e ancora, stampe, libri, oggetti molto particolari come un medaglione in osso di manifattura piemontese del 1613, ricordo coevo dell’ostensione della Sindone del 1613.

Tutto questo ora è consultabile sul catalogo digitale della mostra.

Di seguito si riportano i credits:
TESTI e RICERCHE: don Cristian Besso, don Morand Wirth, dott.ssa Stefania De Vita
GRAFICA: Mattana Grafica & Servizi
ALLESTIMENTO: Marco Berrone
CURATELA: dott.ssa Stefania De Vita, don Cristian Besso
PROGETTO EDITORIALE CATALOGO ONLINE: dott.ssa Camilla Mrad
FOTOGRAFIE: © Museo Casa Don Bosco

Per qualsiasi richiesta di informazione scrivere a info@museocasadonbosco.it.

 

 

San Francesco di Sales, esempio per i giovani: recensione del libro Elledici: “Verso l’alto”

Il settimanale diocesano di Torino La Voce E il Tempo in uscita (domenica 31 luglio 2022), dedica un’articolo al libro Elledici di don Gianni Ghiglione “Verso l’alto“. Di seguito la recensione a cura di Marina Lomunno.

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«A tutti i giovani che sognano di diventare un capolavoro. A tutti coloro che aiutano i giovani a camminare verso il Signore».

È la dedica che l’autore, salesiano, studioso di san Francesco di Sales – il Vescovo di Ginevra dottore della Chiesa di cui quest’anno ricorre IV centenario dalla morte – ha scelto per il suo ultimo libro sul santo, «Verso l’alto. Cammino di vita cristiana in compagnia di san Francesco di Sales» (Elledici).

Francesco di Sales del resto è il patrono a cui don Bosco ha voluto consacrare la sua congregazione e don Ghiglione si è sempre occupato di pastorale giovanile e universitaria. Già la copertina – un giovane escursionista che cammina su una vetta innevata verso una croce – invita in questa torrida estate a mettere il libro nello zaino. Sì perché don Gianni apre il suo testo colloquiando con san Francesco chiedendogli di dargli una mano ad essere fedele al suo carisma per «far nascere nei più giovani il desiderio di una vita cristiana orientata verso l’altro».

San Francesco in questo dialogo immaginario risponde all’autore: «Perché hai scritto queste pagine?» dal momento che don Gianni con numerosi studi ha già scandagliato la vita e le opere del santo di Ginevra… «Per proporre ai più giovani la ‘Filotea’ o ‘Introduzione alla Vita Devota’, l’opera più famosa di san Francesco».

Don Gianni è convinto che il carisma di san Francesco di Sales possa guidare anche i ragazzi e le ragazze che oggi vogliono puntare in alto, per «vivere e non vivacchiare», come diceva un altro giova- ne torinese, tal beato Pier Giorgio Frassati… E il testo di don Gianni è proprio concepito come una guida «spirituale», una lettura che può accompagnare l’estate mentre si è in viaggio unendo i passi lungo la strada con quelli dell’anima ispirati alle parole del santo. Sfogliamo l’indice: primo capitolo «La mappa e il sentiero» che prevede una sosta: «il desiderio». Segue «L’attrezzatura nello zaino»: preghiera, Parola di Dio, Eucaristia e riconciliazione. Il terzo capitolo si intitola «Il cammino continua», non ti fermare.

San Francesco, tramite don Gianni, ci suggerisce come proseguire l’itinerario spirituale: con quali atteggiamenti si deve salire verso l’alto? Ecco gli ingredienti: «Pazienza, dolcezza, mitezza e bontà, umiltà. E ancora amicizia e prudenza nel parlare».

Nell’ultimo capitolo troviamo le «coordinate» per «Raggiungere la vetta»: «l’abbandono alla volontà di Dio». «Il titolo ‘Verso l’alto’ e la fotografia della copertina dicono che il testo usa la metafora di un’escursione in montagna», spiega don Ghiglione. «Come la Filotea, anche il mio libro si può considerare un manuale verso una vita cristiana santa in compagnia e sotto la guida di Francesco di Sales, un Santo! In ogni escursione ci sono delle tappe, così anche il libro offre al lettore delle tappe. La prima è la più importante, quella che dà il via a tutto il resto e consiste nel passare da un iniziale desiderio di incontrare Dio alla ferma decisione di raggiungerlo e di rimanervi fedele. La vita santa verso la quale Francesco guida è aperta a tutti e tutti ce la possono fare e questo è incoraggiante: tutti, ciascuno con il proprio passo, senza lasciare la propria vita quotidiana, possono arrivare in cima. È una bella notizia!». Infatti san Francesco di Sales è sta- to un grande comunicatore di buone notizie, del Vangelo: noti sono i manifesti che faceva affiggere ai muri di Ginevra e i foglietti che infilava sotto le porte delle case. Per questo è anche patrono dei giornalisti.

Marina LOMUNNO

Elledici

Don Rossano Sala – Nuovo Direttore Editoriale presso l’Editrice Elledici

L’Editrice Elledici nel segno di Don Bosco, leader nel campo della catechesi con più di 80 anni di storia nella diffusione della “buona stampa” a livello nazionale ed internazionale, è lieta di annunciare l’ingresso del nuovo Direttore Editoriale don Rossano Sala, salesiano di don Bosco, a partire dal 1° settembre 2022.

La nomina ufficiale, datata 14 luglio, è ad opera di don Leonardo Mancini, Superiore della Circoscrizione Piemonte e Valle d’Aosta nonché Presidente dell’Editrice Elledici, in dialogo con il Vicario del Rettor Maggiore dei Salesiani don Stefano Martoglio, e si colloca all’interno del piano di sviluppo proposto dalla Casa Editrice che potrà così avvalersi del prezioso bagaglio di professionalità ed esperienza, maturato in contesti ecclesiali, pastorali ed accademici, del neo direttore.

Don Rossano Sala

Licenziato e Dottorato in Teologia Fondamentale alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, don Rossano è Professore Ordinario di Teologia Pastorale e Pastorale Giovanile presso l’Università Pontificia Salesiana; Consultore nella Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi; Direttore della rivista «Note di pastorale giovanile»; Membro del Centro Nazionale Opere Salesiane d’Italia; Membro del Consiglio di Amministrazione dell’editrice Elledici; Già Segretario Speciale della XV Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.

“Dopo l’esperienza del Sinodo sui Giovani, insieme con gli incarichi accademici e pastorali ed in continuità con la direzione di «Note di pastorale giovanile», sono grato di poter continuare il mio servizio alla Chiesa e a don Bosco offrendo le competenze maturate e il mio lavoro per la Casa Editrice della Congregazione salesiana.

Le sfide che i giovani ed il contesto culturale odierno pongono alla catechesi, all’evangelizzazione e alla pastorale, ci esortano a proseguire con slancio e determinazione nell’elaborare un pensiero profondamente cristiano e nell’offrire proposte editoriali capaci di trasmettere la bellezza del messaggio evangelico, secondo percorsi rinnovati ed attuali”.

Don Rossano Sala – Direttore Editoriale

Il nuovo incarico di don Rossano Sala si colloca al termine del percorso di riorganizzazione e risanamento dell’Editrice portato a conclusione negli ultimi due anni con grande successo.

Nonostante le difficoltà imposte da una crisi generalizzata dell’editoria cattolica e dallo sconvolgimento creato dalla pandemia, la Casa Editrice, che nel 2021 ha realizzato più di 130 titoli tra novità a ristampe insieme a tre riviste tra le quali spicca Dossier catechista, leader assoluto nel settore da più di 30 anni, ha saputo ristrutturare la propria organizzazione, mantenere la qualità della sua offerta ed è ormai pronta a progettare il proprio futuro nel solco della missione conferita a don Bosco nella Chiesa.

“Siamo particolarmente lieti di poter accogliere don Rossano Sala come nuovo Direttore Editoriale della Elledici. Le sue competenze e la sua esperienza esprimono la concretezza del piano di sviluppo che l’editrice sta portando avanti con risultati sempre migliori.

Siamo felici di poter così mettere in gioco le migliori energie possibili per continuare a rispondere con determinazione e in modo efficace e innovativo alle mutate esigenze della società, mantenendoci fedeli alla missione formativa nel segno di don Bosco”.

Luca Priuli – Amministratore Delegato

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Tirocini, stage, apprendistato, l’importanza del tutor aziendale – LA STAMPA

Il 30 giugno 2022, il quotidiano LA STAMPA nella sezione Tuttosoldi, a cura di Sandra Riccio, ha ripreso e pubblicato l’articolo dell’evento Step-Up progetto Erasmus+ svoltosi a Torino Valdocco.

 

Scrive così:

Si è svolto a Torino l’evento conclusivo dedicato a Step-Up progetto Erasmus+ nella Sala Sangalli dell’istituto salesiano Valdocco. L’evento, promosso dall’Associazione Cnos-Fap Regione Piemonte, ha permesso di presentare il percorso svolto da Step-up fino ad oggi nell’identificare un modello di formazione per i tutor aziendali che hanno in carico i giovani in tirocinio, stage, apprendistato e formazione duale. La formazione in impresa è infatti parte integrante del percorso formativo ed educativo dei ragazzi e delle ragazze; inoltre le figure chiave dei tutor aziendali sono la base per la buona riuscita di questa attività che ha come scopo finale l’inserimento lavorativo.

Dopo l’introduzione ai lavori di Fabrizio Berta della Direzione Generale Cnos-Fap Regione Piemonte, si è passati al primo momento di confronto sul tema «Il tutor aziendale fa la differenza se…» moderato da Andrea Gavosto, direttore Fondazione Agnelli, al quale hanno preso la parola il vice direttore Unione Industriali Torino Riccardo Rosi, la responsabile del Settore Studi, Statistica e Orientamento al lavoro e alle professioni della Camera di commercio di Torino Barbara Barazza, il direttore generale Api Torino Luca Sanlorenzo, e il direttore del Centro Einaudi Giuseppe Russo. […]

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Articolo completo LA STAMPA
STEP UP Project

Ordinazione Presbiterale di don Marco Cazzato, don Caius, don Gerald, don Matteo Vignola

Sabato 25 giugno 2022, presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino Valdocco per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di S. Ecc.za Rev.ma Mons. Roberto Repole Arcivescovo di Torino, è stata celebrata l’ordinazione presbiterale di quattro diaconi:

  • don Marco Cazzato
  • don Caius Tobechukwu Ugwu
  • don Gerald Alakwe Oshiobugie
  • don Matteo Vignola

Alla celebrazione erano presenti diversi salesiani provenienti dalle varie ispettorie del Piemonte, familiari, amici, giovani dell’MGS e non solo, felici di poter condividere con loro un momento come questo, di forte emozione e vicinanza con il Signore, che sicuramente rimmarrà impresso nel loro cuore.

Ringrazio il Signore dal più profondo del mio cuore per tutti i doni che ha riversato nella mia vita. E’ proprio vero ciò che dice san Paolo: “Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto, ciò che nel mondo è debole, ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio”. (1Cor 27-29). Nell’ordinazione capita qualcosa che supera enormemente le possibilità della persona che la riceve. Quello che il Signore chiede è la disponibilità, “vieni e seguimi”, è poi Lui il sostegno nel cammino. Davvero Dio può riempire una vita. Il Signore mi ha donato amore e misericordia e ora mi chiede di essere strumento del suo amore e della sua misericordia.

Don Marco Cazzato

Ho avuto l’impressione di ricevere tutto: sono stato travolto dall’affetto delle persone a me più care, provenienti da diversi pezzi della mia vita. In quel momento erano tutte riunite lì per me, a dimostrazione che quell’affetto è in realtà ciò che Dio trasforma nella vita sacerdotale.

Don Matteo Vignola

Colmi di gioia, al termine dell’ordinazione i neo sacerdoti hanno ringraziato i presenti:

Infine, il nostro pensiero e il nostro cuore va a tutti voi giovani, che abbiamo incontrato e che incontreremo nella nostra vita di salesiani. La Chiesa ci “fa” sacerdoti per voi! Aiutateci ad essere salesiani con il cuore di don Bosco. Non abbiate timore di ricordarci questo giorno e il dono che oggi abbiamo ricevuto. Non abbiate timore di chiederci che la nostra vita parli di Dio. Non abbiate timore di portarci via il tempo, perché è vostro. E poi, non abbiate timore di donare a Dio la vita: egli sa come riempirla di gioia.

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