Dal sito dei Salesiani dell’Italia centrale.
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Consegnati ufficialmente alla comunità i beni immobili confiscati alla criminalità organizzata. Verranno destinati per finalità sociali un complesso immobiliare sito nel comune di Bordighera che verrà utilizzato a favore di ragazzi diversamente abili e una parte di terreni agricoli siti nel comune di Vallecrosia che serviranno a favorire percorsi di formazione per giovani dell’Istituto Don Bosco e del Centro Formazione Professionale Salesiano CNOS FAP per acquisire le professionalità utili anche per sbocchi lavorativi nell’agricoltura.
La cerimonia di consegna, che si è svolta questa mattina presso l’Istituto Don Bosco di Vallecrosia, ha rappresentato il momento conclusivo di un percorso di sensibilizzazione alla cultura della legalità, svolto dalla Prefettura in sinergia con l’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, i comuni di Bordighera e Vallecrosia e la rete di volontariato del territorio guidata dalle associazioni Libera e Spes, Caritas e l’Istituto Don Bosco di Vallecrosia. La riappropriazione e riassegnazione di questi luoghi permetterà la creazione di spazi che, nella loro nuova funzione, verranno gestiti da associazioni impegnate nel sociale e a favore dei giovani.
Per l’occasione sono intervenuti il prefetto della provincia di Imperia Valerio Massimo Romeo, il senatore Gianni Berrino, il direttore della sede di Milano dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata Simona Enrica Ronchi, il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito, il sindaco di Vallecrosia Armando Biasi, i rappresentanti delle associazioni, Maura Orengo, referente provinciale di Libera, e Matteo Lupi, presidente della Spes, alla presenza di autorità civili, militari e religiose, locali, provinciali, regionali e nazionali.
Il vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, Monsignor Antonio Suetta, ha dato il via alla cerimonia con una riflessione, una preghiera e una benedizione. Sono poi stati letti messaggi rivolti al prefetto da parte di Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, e di Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. “Esprimo profonda soddisfazione per l’importante traguardo raggiunto nella provincia di Imperia con la riqualificazione di immobili appartenenti a esponenti di spicco della criminalità organizzata. Il riutilizzo per finalità sociali dei beni sottratti alle consorterie criminali assume un rilevante significato, anche simbolico, perché solo con la restituzione alla comunità di ciò che ha rappresentato il frutto di profitti illeciti può dirsi davvero compiuta l’opera di contrato alle mafie. Con la riappropriazione di spazi criminali la società civile diviene protagonista, riconsegnare alle comunità beni appartenenti alla criminalità organizzata significa, infatti, dare un segnale credibile di presenza attiva delle istituzioni sui territori“ – ha scritto il ministro Matteo Piantedosi.
“Desidero esprimere il mio apprezzamento per il significativo impegno profuso al fine di rafforzare e diffondere la cultura della legalità, come la lodevole iniziativa di consegna del complesso immobiliare e dei terreni agricoli siti nei comuni di Bordighera e Vallecrosia. La restituzione alla cittadinanza e al mondo dell’agricoltura di terreni confiscati alla criminalità può contribuire a contrastare la desertificazione economica e sociale di alcune aree della nostra nazione. E’ intendimento di questo ministero coinvolgere anche le associazioni interessate per promuovere le più ampie sinergie e rilanciare il sistema Italia. Il nostro obiettivo è quello di mettere a reddito il cospicuo patrimonio assegnato allo Stato nell’interesse della collettività” – ha sottolineato il ministro Francesco Lollobrigida.
“Sono beni appartenuti al clan dei Pellegrino che verranno destinati per fini sociali” – ha detto il prefetto della provincia di Imperia Valerio Massimo Romeo – “Le ville a Bordighera saranno destinati ai ragazzi della Spes per iniziative di crescita e aiuto mentre i terreni a Vallecrosia verranno usati dai ragazzi del Don Bosco per percorsi di formazione in vista di un possibile sblocco professionale. Questi beni che erano il simbolo di affermazione e potere della mafia oggi diventano simbolo di bene grazie allo stato italiano e questa è una bellissima cosa che ci soddisfa molto”.
E’ intervenuto anche il senatore Gianni Berrino: “Oggi è un giorno importante e gioioso che trova le sue radici nello sforzo che la magistratura insieme alle forze dell’ordine fanno quotidianamente in Italia per combattere la criminalità organizzata. Oggi è un giorno di ringraziamenti, il primo va alle donne e agli uomini in uniforme che, unitamente alla magistratura e alle forze inquirenti e giudicanti, hanno reso possibile tutto questo. Senza il loro sacrificio, senza il loro lavoro e il loro coraggio tutto questo oggi non sarebbe stato possibile. Non sarebbe stato possibile vivere questo giorno di gioia, speranza e impegnativo perché quando lo Stato restituisce alle comunità locali beni che sono stati utilizzati per altri motivi, rende e dà un forte impegno alla comunità affinché questi beni vengano custoditi e impiegati per il futuro dei giovani. E’ bella la durezza del lavoro. Per arrivare ad oggi c’è stato un lavoro duro, lo stesso che viene richiesto ai nostri giovani, alle comunità, per il futuro, per dimostrare a tutti noi che il bene vince sempre e che l’impegno, unito alla fatica e alla costanza, sono l’unica via per un futuro migliore di quello che abbiamo oggi, per un futuro di democrazia e di libertà a cui quotidianamente le forze dell’ordine e la magistratura sovrintendono. Senza l’impegno quotidiano delle donne, degli uomini e delle forze dell’ordine questo non sarebbe possibile, voglio ringraziare, perciò, tutti coloro che hanno contribuito ad arrivare qua, a questo momento”.
“E’ sempre un piacere per l’agenzia essere presente alla cerimonia di consegna dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata in particolare oggi visto che verranno destinati per finalità sociali” – ha dichiarato il direttore della sede di Milano dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata Simona Enrica Ronchi – “La cerimonia di oggi rappresenta un momento particolarmente significativo perché è la conclusione di un lavoro immenso fatto dalle forze dell’ordine e dai tribunali per sottrarre i patrimoni alla criminalità organizzata. La legalità vince sempre”.
“Se ognuno fa qualcosa allora si può fare molto” – ha affermato Maura Orengo, referente provinciale di Libera – “Quando abbiamo iniziato questo percorso, il timore che un po’ vagava nella comunità era che le mafie vincono sempre e invece ce l’abbiamo fatta. Ora sappiamo di avere le spalle coperte e faremo il massimo. Questi beni ci permettono di far conoscere ai ragazzi e agli adulti come funziona l’attività e la mente mafiosa. Scuole, organizzazioni civili e adulti stanno venendo a vedere e toccare con mano quello che è successo. Ormai si è squarciato un velo”.
“E’ stato un momento di testimonianza di quanto lo Stato sia stato forte e presente sempre in questa grande sfida” – ha commentato Matteo Lupi, presidente della Spes – “Ringraziamo tutti, in particolar modo la dottoressa Ronchi, che ci è stata vicina nel suo ruolo di Agenzia, e la professoressa Orengo di Libera, che sta svolgendo un lavoro straordinario nelle scuole e nella società civile per rendere tutta la comunità più consapevole. Oggi siamo qui a cogliere tutto il peso della responsabilità che spetterà alla Spes e a una grande rete di soggetti. Simo lieti di poter intraprendere questo cammino insieme a Libera, al Don Bosco e alla Caritas. Sentiamo il peso di creare, insieme alle istituzioni, le condizioni di lavoro per aiutare alcuni ragazzi a crescere con un lavoro vero e serio e un’opportunità vera di cittadinanza che sia d’esempio per tutti”.
“Quando ancora non esisteva il termine legalità Don Bosco parlava ai suoi ragazzi e diceva a loro di diventare dei buoni cristiani, onesti cittadini e abitatori del cielo” – ha aggiunto don Stefano Aspettati, Superiore della Circoscrizione salesiana dell’Italia Centrale – “Il terreno degli onesti cittadini ci mette in comunione con tutti”.
L’evento, che si è concluso con un ricco buffet, è stato curato dagli allievi dei corsi del Centro Formazione Professionale Salesiano CNOS FAP che, in un’occasione così importante, sono stati anche loro protagonisti di una giornata preziosa per la collettività.