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GMS 2023 a Lisbona, si farà dall’1 al 6 agosto

Dal sito Vatican News, l’annuncio delle date della GMG del 2023, con un articolo di Benedetta Capelli.

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È nel giorno di San Francesco d’Assisi che arriva la data della prossima Giornata Mondiale della Gioventù, inizialmente prevista per l’estate 2022 a Lisbona, e spostata a causa della pandemia nell’agosto 2023. La Gmg si terrà – si legge in un comunicato del Comitato Organizzatore – dal primo al 6 agosto.

Era stato il cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, il 27 gennaio 2019 a Panama, al termine della Gmg, ad annunciare la sede dell’incontro mondiale dei giovani. Risale all’ottobre 2020 il lancio del logo mentre il 22 novembre, nella Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, nel corso della Messa celebrata dal Papa c’era stata la consegna della Croce della Giornata Mondiale della Gioventù. A gennaio 2021, il Comitato Organizzatore di Lisbona aveva presentato l’inno ufficiale intitolato Há Pressa no Ar (C’è fretta nell’aria), ispirato al tema della prossima Gmg: “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39).

“È da tanto – si legge nel comunicato – che i giovani di tutto il mondo desiderano conoscere la data della Gmg Lisbona 2023 per preparare nel dettaglio la loro venuta a Lisbona”. L’auspicio, sottolinea il cardinale Manuel Clemente, patriarca di Lisbona, è che i 22 mesi che “ci separano dalla Gmg siano un tempo di evangelizzazione per tutti”. Sono oltre 400, in maggioranza portoghesi, i volontari che stanno preparando l’evento. In ognuna delle 21 diocesi del Portogallo sono presenti anche Commissioni Organizzatrici Diocesane, responsabili della promozione del cammino di preparazione alla Gmg, istituita da Papa Giovanni Paolo II nel 1985, e da allora si è distinta come un momento di incontro e di condivisione per milioni di persone in tutto il mondo.

La prima edizione si è svolta nel 1986 a Roma, e da allora è stata celebrata nelle seguenti città: Buenos Aires (1987), Santiago di Compostela (1989), Czestochowa (1991), Denver (1993), Manila (1995), Parigi (1997), Roma (2000), Toronto (2002), Colonia (2005), Sidney (2008), Madrid (2011), Rio de Janeiro (2013), Cracovia (2016) e Panama (2019).

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 3 persone e il seguente testo "GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÃ LISBONA 2023 01-06 AGOSTO IMI 021 lisboa2023.org GMG"

 

VITA Online – La DAD? A Napoli si fa in oratorio

Sul sito di Vita è uscito un articolo in cui si racconta l’esperienza delle aule DAD dell’istituto salesiano Don Bosco di Napoli e di Torre Annunziata.

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Iniziativa di Salesiani per il Sociale: all’istituto Don Bosco di Napoli e all’oratorio salesiano di Torre Annunziata sono state allestite aule con computer, connessione e soprattutto con la presenza di un educatore

Aule attrezzate per seguire la didattica a distanza, con un computer, una connessione e, soprattutto, con la presenza di un educatore. Perché l’hardware non basta. Salesiani per il Sociale aps è partita ad offrire questo nuovo servizio dalla Campania, regione in cui dal marzo 2020 ad oggi i ragazzi hanno fatto in presenza sei settimane di scuola in tutto. Ecco allora che i salesiani hanno aperto ai ragazzi le porte degli oratori, creando “aule Dad” per tutti quei ragazzi che a casa non hanno un computer o la connessione, o ancora adulti in grado di seguirli, banalmente perché al lavoro.

La didattica a distanza, come è stato più volte sottolineato, ha accentuato in alcune zone del nostro Paese quel disagio che sfocia nell’abbandono scolastico: in Europa siamo al 4° posto tra i Paesi con il più alto tasso di abbandono scolastico, con un 14,5% ben lontano da quel 10% indicato dall’Europa come obiettivo da raggiungere per il 2020. La Campania in particolare, secondo la ricerca “Le mappe della povertà educativa” condotta da Openpolis in collaborazione con l’impresa sociale Con i bambini, ha un tasso di abbandono scolastico del 18,5%.

Ecco quindi che all’istituto Don Bosco di Napoli e all’oratorio salesiano di Torre Annunziata sono nate le aule Dad: oltre allo spazio, però c’è anche un educatore che segue i ragazzi durante l’orario scolastico e il pomeriggio nello svolgimento dei compiti e nello studio. A Torre Annunziata, in provincia di Napoli, se nella prima fase del lockdown gli educatori seguivano da casa i ragazzi, in autunno vista la possibilità di spostamento, hanno accolto i ragazzi nelle aule attrezzate: «Grazie ai progetti “Dare di più a chi ha avuto di meno” (sostenuto dall’Impresa Sociale con I bambini e coordinato da Salesiani per il Sociale aps) e “La risposta del VIS, Salesiani per il Sociale APS e Cnos Fap all’emergenza COVID-19 in Italia”», racconta Rino Balzano, assistente sociale ed educatore, «abbiamo avuto a disposizione PC per i ragazzi. Non solo, anche la scuola “Giacomo Leopardi” di Torre Annunziata ha messo a disposizione i suoi computer in comodato d’uso per i ragazzi che venivano da noi a seguire le lezioni». Attualmente l’aula DAD di Torre Annunziata ospita 25 ragazzi, divisi in gruppi da 3/4 ragazzi, ciascuno seguito da un educatore, con mascherina, distanziati e in sicurezza. «L’educatore non è solo una presenza che garantisce un supporto didattico, ma segue il ragazzo, lo accoglie e lo sostiene anche dal punto di vista educativo ed emotivo», prosegue Balzano.

All’Istituto Salesiano “E. Menichini”- Don Bosco di Napoli, invece, sono stati i servizi sociali del Comune a segnalare ai salesiani alcune situazioni difficili. Anche qui la presenza degli educatori è determinante. «Oltre ai ragazzi dell’oratorio abbiamo accolto anche quelli che ci hanno indicato i servizi sociali», spiega don Fabio Bellino, direttore dell’Istituto. Il passaparola ha fatto il resto, fino a riempire le aule DAD del numero massimo consentito dalle norme di sicurezza. «Abbiamo dovuto fare dei turni extra per accogliere quanti più ragazzi possibile: molti di questi ragazzi avevano entrambi i genitori al lavoro, fuori casa, per tutto il giorno. Da soli, non avrebbero mai potuto seguire le lezioni e rimanere così in pari con il programma». Ogni giorno così entrano circa 20 ragazzi, divisi in due aule, anche nel pomeriggio.

«Mettere a disposizione gli spazi per seguire in sicurezza le lezioni a distanza non basta», sottolinea don Roberto Dal Molin, presidente di Salesiani per il Sociale APS. «Come ha anche detto in una recente intervista Marco Rossi-Doria, neo presidente dell’impresa sociale Con i Bambini, l’unico modo per uscire dalla piaga dell’abbandono scolastico è implementando e rafforzando le “comunità educanti” come sistema nazionale e a livello territoriale. Per questo motivo abbiamo rafforzato la nostra presenza mettendo a disposizione dei ragazzi in DAD anche gli educatori: seguire nei compiti, ma anche accompagnare nel percorso difficile delle lezioni a distanza è un modo per creare rete e per sostenere il cammino scolastico accidentato di questo ultimo anno e mezzo».

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