Articoli

Il fantastico mondo di Emilio Salgari: in omaggio allo scrittore l’istituto Salesiano San Zeno organizza la “Settimana Salgariana’’

Dal sito La Cronaca di Verona.

***

I suoi personaggi hanno fatto sognare i lettori di tutto il mondo, immergendoli in avventure fantastiche a cominciare da quelle dell’indimenticabile Sandokan. In omaggio allo scrittore veronese Emilio Salgari, l’Istituto Salesiano San Zeno di Verona organizza dal 17 al 22 aprile la “Settimana Salgariana”, evento culturale aperto a tutti organizzato con il patrocinio e contributo del Comune di Verona, la collaborazione della Biblioteca Civica di Verona, A.Ge.S.C. Associazione Genitori Scuole cattoliche e BCC Valpolicella Benaco Banca.

Sette giorni quindi alla scoperta di Sandokan, Le Tigri di Monpracem e il Corsaro Nero, solo per citarne alcuni, immergendosi nei testi ma anche nella cinematografia salgariana, per coglierne il fascino e la contemporaneità e per far conoscere il romanziere alle nuove generazioni. Un viaggio a 360 gradi con anche la possibilità di visitare i luoghi della città legati ad Emilio Salgari ed una mostra a lui dedicata, curata dall’Associazione “Il Corsaro Nero”, che da anni organizza e promuove eventi salgariani in tutta Italia, e impreziosita dai lavori degli studenti e delle studentesse del settore Grafica e Comunicazione della Scuola di Formazione Professionale San Zeno. L’evento è stato presentato in Sala Arazzi dall’assessora alle Politiche educative e scolastiche Elisa La Paglia. Sono intervenuti per la Scuola Formazione Professionale Istituto Salesiano San Zeno il direttore Francesco Zamboni, il docente e Curatore della “Settimana Salgariana” Lamberto Amadei, il Coordinatore Tecnico Settore Grafica e Comunicazione Scuola Professionale San Zeno Luca Chiavegato, il Direttore della rivista “Il Corsaro Nero” Claudio Gallo, il presidente BCC Valpolicella Benaco Banca Daniele Maroldi e degli studenti della scuola. “E’ bello che sia la nostra scuola professionale ad ospitare questo evento – sottolinea il direttore Francesco Zamboni – perché ci permette di arricchire il percorso formativo a 360 gradi. Per noi è fondamentale la dimensione tecnica, ma amiamo valorizzare anche quella culturale”.

“La passione per la letteratura, l’insegnamento e i ragazzi sono stati il motore di tutto – spiega il docente e curatore Lamberto Amadei -. Verona ha fatto ma può fare ancora tanto per Salgari, e per questo è importante partire dalle scuole”. “E’ bello che una scuola professionale esplori il campo letterario – ha affermato Claudio Gallo -. Spesso ci sono molti pregiudizi a riguardo, e sono sbagliati. C’è un patrimonio straordinario legato ad Emilio Salgari, legato al materiale presente alla Biblioteca Civica di Verona. I classici continuano a parlare nel tempo, perché trattano argomenti universali, quindi anche alle nuove generazioni”. “Il Comune di Verona è un sostenitore convinto di questa iniziativa – ha detto l’assessora Elisa La Paglia – Nei patti educativi territoriali, di cui ci stiamo occupando a vari livelli, questi eventi si inseriscono con finalità didattiche e di responsabilizzazione e partecipazione attiva degli studenti e studentesse, per un coinvolgimento più ampio del territorio. Il programma della settimana. Sono previsti una serie di eventi legati alla figura di Emilio Salgari, con il coinvolgimento diretto degli studenti guidati dai loro docenti e da esperti studiosi, ricercatori, professori, cultori e appassionati.

L’Arena – Formazione e lavoro, sostegno dai Comuni

Dal quotidiano L’Arena della città di Verona.

***

Occupazione giovanile e primo impiego: problemi dell’economia quotidiana. Eppure a Sant’Ambrogio di Valpolicella c’è, dal 1986, il centro di formazione professionale «Arte e Automazione del Marmo», conosciuto comunemente come scuola del marmo. Dalle sue porte rimbalza un dato rilevante. Il 70 per cento dei diplomati, terminato il triennio di studi, fino al 2019 ha trovato impiego nel settore lapideo entro pochi mesi; l’altro 30 per cento ha proseguito gli studi fino alla maturità. Il centro è gestito dai salesiani del centro di formazione professionale San Zeno di Verona; è finanziato, in parte, con contributi regionali. Al termine del triennio di studi, l’allievo consegue la qualifica professionale di operatore meccanico con valenza di programmatore ed utilizzatore di macchine a controllo numerico oppure operatore delle lavorazioni artistiche orientato alla progettazione e realizzazione di opere in marmo. A questo punto può continuare gli studi, ottenendo il diploma professionale di tecnico di automazione industriale o tecnico delle lavorazioni artistiche. Ulteriore opzione è rappresentata dal passaggio all’istituto tecnico San Zeno o in altri istituti per completare il quinquennio e conseguire il diploma di maturità. Con una apposita deliberazione, condivisa dai 16 sindaci dei Comuni appartenenti al Distretto del Marmo di Verona, è stato approvato il sostegno al Distretto del Marmo ed alla scuola. «I numeri occupazionali sono di assoluto rilievo», sottolinea il sindaco di Sant’Ambrogio, Roberto Albino Zorzi, nell’illustrare la deliberazione; «sosteniamo una realtà che plasma figure fondamentali per le aziende, alla ricerca di personale specializzato nel funzionamento di frese e macchine a controllo numerico, conoscenza di prodotti e di materiali trattati e lavorati». La richiesta dei sindaci è quella di istituire, dopo il triennio obbligatorio, un quarto anno cosiddetto «duale». In sintesi: gli studenti frequentino contemporaneamente le lezioni e lavorino nelle ditte del settore. Il tutto in sinergia con i territori del distretto. Rappresentati dal Verona Stone District presieduto da Filiberto Semenzin, Consorzi Asmave da Donato Larizza e Valpantena da Renato Dal Corso. Fondamentale la prosecuzione dell’attività formativa. «Il Comune di Sant’Ambrogio ha sottoscritto una convenzione di gestione della scuola con l’istituto San Zeno fino al 2025», conclude Dario Marconi, coordinatore della scuola del marmo.