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Genzano, presentato il rapporto sulla povertà del Centro Caritas: “Disuguaglianze in aumento” – Castelli Notizie

Si riporta di seguito la notizia apparsa sul sito Castelli Notizie.

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Il Centro di ascolto-caritas San Tommaso da Villanova di Genzano di Roma ha presentato il rapporto sui dati della povertà sul territorio cittadino per il periodo dello scorso anno, il 2023. La Caritas genzanese raggruppa le tre parrocchie Santissima Trinità, San Giuseppe Lavoratore e Santissimo Salvatore che si sono riunite per rendere più forte il processo di sostegno alle famiglie meno abbienti.

L’incontro, giunto all’ottava edizione, è stato ospitato presso l’opera salesiana “Casa Versiglia” e si è concentrato dapprima sull’intervento di Don Maurizio Verlezza, sacerdote salesiano di Don Bosco, presente a Genzano da diversi anni, che ha scritto quest’anno la prefazione al libretto con i dati sulla povertà realizzato.

Don Maurizio ha fatto riferimento anche alla sua nuova esperienza di cappellano presso la Casa circondariale di Velletri, dove non sono poche le difficoltà e le storie di persone che hanno sbagliato ma che lo hanno compreso e ora vogliono riscattare la loro vita e trasformarla nel bene. Dai dati emersi grazie alle statistiche dell’anno 2023, ben presentati dal referente Caritas di Genzano, Mario Verde, le difficoltà e le disuguaglianze si sono aggravate, seguendo la linea nazionale con i dati Istat.

“Fa paura il dato, al limite della follia, che ci dice come chi era già più abbiente, si è arricchito ancora di più, mentre i poveri sono diventati ancora più poveri, anche con nuove povertà”.

Pur evidenziando una decrescita demografica della popolazione residente (rallentata rispetto al 2022), gli accessi al centro di ascolto sono aumentati e l’incremento ha riguardato 42 nuove famiglie. In tutto, quindi, le famiglie assistite dal Centro Interparrocchiale sono 160, provenienti da 18 nazioni diversi ma con una prevalente porzione di famiglie italiane (delle 42 nuove famiglie per un totale di 105 nuove persone nel 2023, quelle italiane sono 26):

Il compito della Caritas è prendere per mano chi non ce la fa da solo, ma per un periodo perché miriamo al miglioramento dello stato delle famiglie assistite”

ha detto il referente cittadino.

Un forte grido di allarme è stato lanciato rispetto al tema della denatalità, evidenziando come il dato nazionale riguardi anche Genzano. Mancano forti ed incisive politiche per la natalità e sostegno della famiglia e per questo si rinuncia a fare figli e le coppie che decidono di mettere al mondo un figlio si fermano al primo, senza intenzione di dare un fratello al primogenito.

Da gennaio a dicembre 2023, in media, sono stati distribuiti 96 pacchi mensili, coinvolgendo 240 persone. In un anno, sono state 60 le tonnellate di aiuti alimentari distribuiti insieme a 6 tonnellate di pane e pizza donati dai commercianti e circa 5.000 euro di aiuti economici, il 10% in più del 2022. A dicembre 2023 si è concluso il progetto “Emergenza Ucraina”, durato ventuno mesi e che ha coinvolto sette famiglie ucraine di profughi di guerra.

Tutte le famiglie sono state integrate nel contesto sociale italiano e lavorano, mentre due hanno desiderato tornare in Patria. Il progetto ha avuto un costo totale di 15.000 euro e ha visto mettere in campo tante forze, con l’aiuto di Salesiani Don Bosco, Forze dell’Ordine, Amministrazione Comunale e Caritas Diocesana, il cui direttore Alessio Rossi era presente all’incontro insieme al sindaco Carlo Zoccolotti, all’assessora Francesca Piccarreta, al presidente della BCC Colli Albani Maurizio Capogrossi insieme a quello della Fondazione BCC dei Colli Albani Flavio Napoleoni.

Anche i due dei tre parroci Don Pietro Massari e Don Andrea Giovannini hanno preso parte all’assemblea del centro di cui sono, di fatto, i primi referenti essendo la Caritas, appunto, un progetto delle comunità parrocchiali.

Ulteriore progetto quello denominato “Anziani meno soli”, che punta a combattere il fenomeno della solitudine delle persone nella terza o quarta fascia d’età. Le attività svolte sono svariate e sono messe in campo anche grazie al contatto con le strutture di accoglienza di anziani esistenti nel territorio. Tutto nasce dalla Via Crucis del Venerdì Santo 2023, dove si è riflettuto sui Mali della Città insieme alle associazioni del CCTS di Genzano.

La rete di collaborazione in cui lavora la Caritas consente di risolvere più efficacemente le problematiche delle persone che chiedono aiuto, in quanto ogni realtà del coordinamento ha la possibilità di indicare la strada e l’ente migliore per la risoluzione del disagio.

L’incontro, che ha rappresentato come sempre l’occasione per ragionare su quanto si è fatto e soprattutto quanto è ancora necessario fare e in misura più ampia, è stato moderato dal giornalista Rai Gian Mario Nucci, che ha guidato anche il dibattito aperto ai diversi cittadini intervenuti.

Italia – Don Tadeusz Rozmus insediato come nuovo Direttore della casa di Castel Gandolfo, dipendente dal Rettor Maggiore

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Castel Gandolfo) – È stato direttamente il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, a presiedere, durante i vespri di mercoledì 1° settembre, l’insediamento del nuovo Direttore dell’opera e della comunità salesiana di Castel Gandolfo, nella persona di don Tadeusz Rozmus, già Consigliere per la Regione Europa Centro e Nord, nel sessennio (2014–2020). E questo perché, a seguito della decisione presa col consenso del Consiglio Generale, l’opera salesiana di Castel Gandolfo è stata incorporata tra le comunità del Rettor Maggiore (RMG), per le quali egli è direttamente responsabile.

Questo insediamento segna pertanto anche il cambio di Ispettoria della comunità di Castel Gandolfo, perché dopo molti anni di cura pastorale da parte Circoscrizione Italia Centrale (ICC), e precedentemente dell’Ispettoria Romana (IRO), la comunità con tutte le sue attività pastorali è passata direttamente sotto il coordinamento delle comunità RMG, per permetter una maggiore e migliore organizzazione di tutte le case che svolgono la loro attività con la Santa Sede: la comunità del Vaticano, la comunità delle catacombe di San Callisto ed ora anche la parrocchia pontificia di Castelgandolfo.

L’atto dell’insediamento si è svolto durante nella Chiesa Pontificia “San Tommaso da Villanova” a Castel Gandolfo, presieduto come detto dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e accompagnato da diversi altri salesiani, tra cui il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, il Superiore della Circoscrizione Italia Centrale (ICC) don Stefano Aspettati, il Direttore della Comunità della Sede Centrale Salesiana, don Jean-Claude Ngoy Wa Kayumba, e altri religiosi delle comunità salesiane.

Prossimamente è previsto l’ingresso di don Rosmuz anche come parroco della parrocchia pontificia di Castel Gandolfo.

Don Tadeusz Rozmus è presente in Italia dal 2006 quando, dopo il suo sessennio come Ispettore di Cracovia (PLS), venne chiamato a Roma dall’allora Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez, come Direttore dell’opera salesiana di San Callisto. Successivamente è stato Direttore dell’opera di Perugia e per alcuni anni ha lavorato anche nella Congregazione vaticana per il Clero. Il CG27 lo ha eletto come membro del Consiglio Generale responsabile per la Regione Europa Centro e Nord (2014-2020).

Nell’occasione il Rettor Maggiore ha speso delle parole di ringraziamento anche verso il Direttore uscente, don Enzo Policari, sottolineandone la sua grande generosità ed esperienza come Direttore e Parroco delle comunità salesiane – Roma-Don Bosco, Roma-Borgo Ragazzi Don Bosco, Roma-Sacro Cuore, Civitavecchia e infine Castel Gandolfo – e verso don Aspettati e verso tutti i salesiani che in questi anni hanno lavorato con grande dedizione al servizio di questa parrocchia pontifica.

La celebrazione è stata completata da un momento di condivisione e fraternità.

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