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Collegi universitari, la proposta dei Salesiani per gli studenti

La rete dei collegi dei Salesiani in Italia ha prodotto un documento locandina per promuovere le strutture sul territorio nazionale.

I Collegi Universitari offrono agli studenti uno spazio familiare di accoglienza, con ambienti idonei e confortevoli per lo studio e un progetto di formazione umana e cristiana. Generalmente si trovano associati a un’opera salesiana, nella quale sono presenti altre proposte ( oratorio centro giovanile, parrocchia, scuola ecc), e nella quale si integrano e si inseriscono. In tal modo, gli studenti sono accompagnati nel loro cammino dalla Comunità Salesiana responsabile dell’Opera. La gestione operativa è affidata generalmente a un responsabile laico o salesiano, insieme ad altri tutori e al personale di servizio. In quanto opere educative salesiane, i Collegi Universitari sono chiamati a promuovere delle comunità in cui si elabori un progetto di formazione e si offra un’esperienza di accompagnamento educativo e pastorale. In Italia i Collegi Universitari sono 16.

 

 

Seguire l’innovazione nella didattica e nella formazione professionale: le sfide per i Salesiani dopo Didacta

Dall’8 al 10 marzo, nella Fortezza Da Basso a Firenze , i Salesiani in Italia hanno partecipato a Didacta, la principale fiera sull’innovazione del mondo della scuola.

Con uno stand animato da CNOS-FAP e CNOS-Scuola, i Salesiani hanno potuto presentare la loro offerta formativa anche attraverso workshop e convegni.

“È importante per noi essere qui a Didacta perché come CNOS-FAP abbiamo bisogno di innovare il nostro modo di fare formazione, di stare la passo dei tempi per rendere i giovani sempre pronti ad affrontare le sfide nuove, con i valori antichi che la tradizione porta con sé”, ha detto don Fabrizio Bonalume, direttore generale del CNOS-FAP.

“Il 90% delle persone che è passato al nostro stand ha avuto un aggancio con i salesiani: sono stati exallievi, o hanno un familiare che frequenta le scuole o l’oratorio. I docenti e le maestre ci chiedono come abbiamo attualizzato il nostro sistema attraverso progetti concreti sull’innovazione, come l’educativa digitale – spiega invece don Stefano Mascazzini, Presidente nazionale del CNOS Scuola – Salesiani per la scuola. – Noi ci presentiamo come Salesiani di Italia con il FAP ed è importante per noi che formazione e istruzione siano visti dalle persone come un’unica cosa, e la nostra presenza dà l’idea di quanto in questi anni il sistema preventivo sia attuale per i docenti che vengono a visitare questa fiera. Il sogno che abbiamo è che le persone sappiano che il sistema preventivo di Don Bosco è vivo e opera in più di 144 scuole e in 62 CFP, con un numero considerevole di alunni”.

Il workshop “Educazione e innovazione”, svolto il 9 marzo, ha voluto presentare l’esperienza salesiana nel sistema scolastico formativo. Uno dei momenti di approfondimento è stato quello di presentazione dell’esperienza della scuola digitale di Sesto San Giovanni, tenuto da Tommaso Franchini, docente scuola secondaria e  responsabile della didattica ed educativa digitale, membro della consulta Scuola-IEFP per l’Ispettoria Lombardo Emiliana e da Raffaele Gallo, docente e animatore digitale.

“Dopo Didacta – spiega Tommaso Franchini –  la sfida della scuola salesiana è quella di proseguire in questa direzione, quindi trovare i nuovi punti, i nuovi cambi di paradigma che aspettano la scuola come l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata, integrarle nelle nostre lezioni per dare sempre di più ai ragazzi nella loro corsa verso il domani”.

“Il servizio dei Salesiani a favore dei giovani nella Scuola e nella Formazione professionale”, è stato invece il titolo del panel tenuto da don Fabio Attard, coordinatore formazione salesiani e laici in Europa. “La presenza dei giovani nelle nostre scuole salesiane continua a richiamare quello che la loro storia ha richiamato a Don Bosco: grande attenzione alla loro storia, al contesto che vivono, la grande capacità nostra di saperli incontrare là dove si trovano e la nostra capacità di offrire loro tutte le opportunità possibili per un futuro dignitoso che abbia la dimensione culturale, umana, raffinata, come anche quella valoriale”.

Didacta è anche l’occasione per tessere una rete di relazioni, come racconta Fabrizio Tosti, direttore nazionale dell’offerta formativa del CNOS –FAP:  “Questo è un momento per creare relazioni, reti e sinergie tra istituzioni educative ma soprattutto, per la formazione professionale, con i fornitori di tecnologia che possono diventare contatti di eccellenza per i nostri CFP, con tanti fornitori stiamo già programmando appuntamenti futuri per collaborare. Il significato della presenza salesiana a Didacta è continuare a percorrere il solco tracciato già da Don Bosco: per lui l’innovazione nei primi laboratori creati nella Torino nel 1850 era l’elemento fondamentale”. E conclude: “Le persone che incontriamo mostrano stupore e meraviglia perché non conoscono la Formazione Professionale così come è strutturata da noi salesiani, poi ci chiedono dove siamo presenti, se tutti possono accedere ai nostri percorsi e se è previsto l’accompagnamento dei ragazzi nel mondo lavorativo”.

Quello che verrà dopo Didacta lo delinea Luca Caputo, Segretario nazionale Area Digitale CNOS-FAP: “La sfida che attende CNOS-FAP dopo Didacta è quella di approfondire ulteriormente l’educativo digitale così come lo abbiamo introdotto più di dieci anni fa per farlo diventare una scelta di sistema di sistema vincente, attuale e concretamente realizzata dal maggior numero possibile dei nostri centri”.

Per don Roberto Dal Molin, presidente del Centro Nazionale Opere Salesiane, la partecipazione dei Salesiani a Didacta serve a “presentare ed esporre le idee e le belle esperienze in atto nelle nostre realtà scolastiche e di formazione professionale in Italia e lasciarci contagiare dalle idee che nell’innovazione della scuola ci sono oggi in Italia. Una bella e ricca esperienza di presentazione e di contagio”. Quello che invece il mondo salesiano può portare a casa è il “contagio” di altre esperienze e idee, per fare in modo che “l’innovazione sia un riflesso della passione educativa che abbiamo e non andare a traino del moderno”.

Durante la fiera, l’ispettoria salesiana del Piemonte ha presentato l’esperienza Maker Lab allestiti in diversi Oratori grazie al progetto Labs To Learn che si propone di offrire una “seconda occasione” a minori e adolescenti a rischio di esclusione dai percorsi scolastici e formativi e promuovere il rafforzamento delle loro competenze logiche (STEM), delle life skills, dell’auto-stima, degli alfabeti indispensabili per la continuità formativa. Il progetto, finanziato da “Impresa Sociale con i Bambini” nell’ambito del Bando “Un Passo Avanti”, si sta realizzando nelle Case Salesiane dei territori di Torino, Bra, Vercelli, Alessandria e Casale, in partenariato con 9 Istituti Comprensivi e vede coinvolti, nell’ottica di un’alleanza educativa, gli educatori degli Oratori, i formatori delle sedi CNOS-FAP, i docenti delle scuole e le famiglie.

“Come Pastorale giovanile salesiana del Piemonte siamo contenti di questa presenza a Didacta, perché per la pastorale giovanile l’istruzione è fondamentale, e siamo contenti di esserci con un progetto che ha saputo mettere insieme tanti ambienti della nostra realtà, quello dell’oratorio con quello della scuola. Per dire che come salesiani riusciamo a curare meglio i ragazzi nel momento in cui riusciamo a prenderli nella loro integralità. Non solo una scuola secondo i canoni ordinari, non solo un oratorio che non sa interfacciarsi con il territorio ma mettendo insieme la sapienza dei due ambienti, ecco che siamo riusciti a esprimere qualcosa di nuovo con il progetto LabsToLearn di AGS e con il Maker Lab che presentiamo a Didacta”, dice don Alberto Goia, delegato di Pastorale Giovanile del Piemonte.

LabsToLearn con i Maker Lab ha intercettato molti dei giovani considerati in difficoltà: “Il mondo degli ultimi è un mondo che viene intercettato sia dall’oratorio che dalla scuola, quindi abbiamo provato a immaginare come questi due mondi – abbastanza istituzionali – potevano mettersi insieme per creare attorno a questi ragazzi un progetto unico che lavorasse insieme con loro a 360 gradi – racconta Valentina Bellis, responsabile dell’ufficio Emarginazione e Disagio giovanili del Piemonte – . Nascono così alcune sperimentazioni che noi abbiamo chiamato Maker Lab, dove proviamo a sperimentare dei luoghi dove la didattica diventa tempo libero e dove studiare diventa divertente e dove, come diceva Don Bosco, noi abbiamo dei ragazzi con l’intelligenza nelle mani, quindi li aiutiamo a creare dei prodotti e poi gli spieghiamo che proprio facendo quel lavoro che è divertente loro hanno appreso dei contenuti importanti della didattica. La presenza di un oratorio a Didacta, fiera per la scuola, è la classica innovazione che nasce più di cento anni fa, quella più grande che va riscoperta ogni giorno, ovvero la possibilità di stare in un luogo con altri ragazzi dove ci sono degli adulti significativi per la vita dei ragazzi e che sanno stare con loro, l’innovazione sta nel verbo “stare”, stare insieme”.

“Siamo qui a raccontare questi tre anni di progetto sulla lotta alla dispersione scolastica e contrasto alla povertà educativa, progetto che si avvale anche delle tecnologie digitale, in particolare nel nostro Maker Lab abbiamo provato a lavorare con la didattica digitale, con la robotica e i Lego Spice per lavorare sull’apprendimento laboratoriale. Ci sono anche dei ragazzi che hanno lavorato sui Maker lab per far vedere a tutti il percorso che hanno fatto”, conclude Alessandro Brescia, responsabile del progetto LabsToLearn.

 

 

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24 novembre, giornata di preghiera per la pace in Ucraina

Pubblichiamo l’invito alla preghiera per la pace in Ucraina promosso dall’ufficio nazionale di Animazione Missionaria dei Salesiani in Italia e dalle FMA Italia.

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In questi mesi stiamo continuando a seguire la situazione del Conflitto in corso nell’Est  Europa. Durante i mesi estivi si sono susseguite iniziative frutto dell’impegno di ciascuna  ispettoria e di ciascun territorio, che non hanno mai smesso di rendere sostegno e vicinanza  alle Case salesiane presenti in Ucraina e a quelle della Polonia che si sono trovate da subito  in prima linea a dare il loro sostegno alle popolazioni compite dal conflitto. 

Insieme all’impegno di sensibilizzazione e di solidarietà, siamo vicini a questi nostri  fratelli e sorelle ucraini attraverso un impegno di preghiera congiunta per chiedere insieme  il dono della Pace, preghiera che si sussegue in tutti i nostri ambienti educativi come una  staffetta continua. Insieme alla guerra in Ucraina sappiamo che attualmente sono presenti altri conflitti nel mondo. 

È l’esortazione rivolta ai fedeli da Papa Francesco al termine dell’udienze generali e degli Angelus in Piazza San Pietro nelle ultime settimane. E proprio nell’Angelus di domenica  23, Giornata Missionaria Mondiale il Papa ha annunciato: “Dopodomani, martedì 25 ottobre,  mi recherò al Colosseo a pregare per la pace in Ucraina e nel mondo, insieme ai  rappresentanti delle Chiese e Comunità cristiane e delle Religioni mondiali, riuniti a Roma  per l’incontro “Il grido della pace”. Vi invito ad unirvi spiritualmente a questa grande  invocazione a Dio: la preghiera è la forza della pace, preghiamo, continuiamo a pregare per  l’Ucraina così martoriata”. 

Come Ufficio Nazionale di Animazione Missionaria e come FMA Italia sentiamo quindi  l’urgenza di proporre uno Spazio di Preghiera comunitaria per tutte le realtà salesiane in  Italia. Per questo motivo, giovedì 24 novembre, giorno dedicato al ricordo e alla preghiera  a Maria Ausiliatrice, tutte le Comunità Educative Pastorali e le Comunità Educanti sono  chiamate a trovare un tempo per proporre in ogni ambiente educativo questa invocazione  per la Pace (es. Buongiorno, Buonanotte, Celebrazione Eucaristica, Adorazione Eucaristica,  Rosario, ecc…). Nel momento di preghiera individuato, invitiamo a inserire il testo della  preghiera per la Pace che Papa Francesco ha già utilizzato in altre occasioni. 

All’Ausiliatrice, Madonna dei tempi difficili, affidiamo la nostra Europa e il nostro  Mondo. 

 

PREGHIERA PER LA PACE 

Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!  

Abbiamo provato tante volte e per tanti anni 

a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi;  

tanti momenti di ostilità e di oscurità;  

tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… 

Ma i nostri sforzi sono stati vani.  

Ora, Signore, aiutaci Tu! 

Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, 

guidaci Tu verso la pace. 

Apri i nostri occhi e i nostri cuori 

e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; 

“con la guerra tutto è distrutto!”. 

Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti 

per costruire la pace. 

Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, 

Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, 

donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; 

donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli 

che incontriamo sul nostro cammino. 

Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini 

che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le  nostre tensioni in perdono. 

Tieni accesa in noi la fiamma della speranza 

per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo 

e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. 

E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare  sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen. 

(Papa Francesco)