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Due salesiani nella lista dei nuovi cardinali annunciati

Papa Francesco ha annunciato, dopo la preghiera mariana del 29 maggio, la convocazione del concistoro del 27 agosto per la creazione dei 21 nuovi cardinali. Nella lista sono presenti anche due salesiani: Mons. Virgilio Do Carmo Da Silva, S.D.B. – Arcivescovo di Dili (Timor Est) e Mons. Lucas Van Looy sdb – Arcivescovo emerito di Gent (Belgio).

Di seguito è riportato l’articolo pubblicato su ANS

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(ANS – Roma) – Oggi 29 maggio, domenica dell’Ascensione e 56ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, Papa Francesco dopo la preghiera mariana del Regina Coeli e la riflessione sul Vangelo, ha annunciato la convocazione del concistoro del 27 agosto per la creazione dei 21 nuovi cardinali. È una gioia notare che due salesiani sono nella lista dei nuovi annunciati: mons. Virgilio Do Carmo Da Silva, S.D.B. – Arcivescovo di Dili (Timor Est) e mons. Lucas Van Looy sdb – Arcivescovo emerito di Gent (Belgio).

Lucas Van Looy è nato il 28 settembre 1941 a Tielen, Belgio. Ha studiato presso i Gesuiti a Turnhout e presso il Collegio Don Bosco a Hechtel. Entrato nei Salesiani di Don Bosco, ha emesso la prima professione il 25 agosto 1962 e successivamente la professione perpetua il 6 marzo 1968. È stato ordinato sacerdote il 12 settembre 1970.  Ha lavorato in Corea del Sud dal 1972 al 1984. In seguito, ha ricoperto diverse responsabilità di leadership nella Congregazione: Consigliere generale per le Missioni salesiane dal 1984 al 1990, Consigliere generale per la Pastorale giovanile dal 1990 al 1996 e Vicario del Rettor Maggiore dal 1996 al 2003.  È stato nominato vescovo della dioesi di Gent da Papa Giovanni Paolo II il 19 dicembre 2003 e consacrato vescovo dal cardinale Godfried Danneels il 1° febbraio 2004. Papa Francesco ha accettato il suo ritiro nel dicembre 2018, ma gli ha chiesto di rimanere come vescovo fino alla nomina del suo successore. Il 27 novembre 2019, Papa Francesco ha accettato le sue dimissioni e ha nominato Lode Van Hecke come suo successore.

Virgílio do Carmo da Silva è nato il 27 novembre 1967 a Venilale, Timor Est. Dopo aver frequentato le scuole primarie e secondarie salesiane a Fatumaca, è entrato nei Salesiani di Don Bosco e ha emesso la prima professione il 31 maggio 1990. Ha emesso la professione perpetua il 19 marzo 1997 ed è stato ordinato sacerdote il 18 dicembre 1998.Dal 1999 al 2004 e di nuovo dal 2007 al 2014 da Silva è stato maestro dei novizi per i Salesiani. Dal 2005 al 2007 ha conseguito la licenza in Spiritualità presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma. Dal 2009 al 2014 è stato direttore della Scuola Tecnica di Nossa Senhora de Fátima a Fatumaca. Nel 2015 è diventato Ispettore di Timor Est e visitatoria d’Indonesia. Il 30 gennaio 2016 è stato nominato da Papa Francesco Vescovo di Dili. Nel settembre 2019, Papa Francesco ha nominato Mons. Virgílio do Carmo da Silva come primo arcivescovo di Timor Est.

I festeggiamenti di Maria Ausiliatrice a Torino – 24 maggio 2022

“Ricordatevi, dolcissima Vergine, che Voi siete mia Madre e che io sono vostro figlio […]”

Preghiera a Maria di S.Francesco di Sales

Nella giornata di ieri, martedì 24 maggio 2022, si sono svolti i festeggiamenti dedicati alla memoria di Maria Ausiliatrice. In particolare, nel cuore salesiano di Valdocco, presso la Basilica Maria Ausiliatrice, si sono tenute le tradizionali celebrazioni lungo tutto la giornata, fino alla processione per le strade di Torino gremite da numerosi fedeli che attendevano ormai da 3 anni questo evento così sentito e intriso di preghiera. Grazie ai social, le principali celebrazioni e la processione sono state visibili da tutti i 135 Paesi del mondo dove opera la Famiglia salesiana.

Un’occasione davvero speciale «per ringraziare la Nostra Madre che continua a fare miracoli», come ha affermato il Rettor Maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime durante la giornata.

La S. Messa delle ore 8.30 è stata presieduta dall’Ispettore don Leonardo Mancini con la presenza di tutti i ragazzi e le ragazze delle scuole medie di Valdocco.

Alle ore 11.00 la S. Messa è stata presieduta da Mons. Gabriele Mana, Vescovo emerito di Biella, alla presenza delle autorità civili.

Photo Gallery Celebrazione ore 11.00

Alle 18.30 invece, con tutti i giovani del Movimento Giovanile Salesiano, la celebrazione è stata presieduta dal Rettor Maggiore, il quale ha introdotto l’omelia con il messaggio ricevuto da Papa Francesco in occasione della festa:

La nostra assemblea radunata per questa Eucarestia nella quale celebriamo la solennità di Maria Ausiliatrice può contare oggi su una parola unica e speciale che ci dice:

Caro fratello, grazie per la tua email. Con queste righe vorrei unirmi spiritualmente alla celebrazione del prossimo 24 maggio nella Basilica di Maria Ausiliatrice; sarò spiritualmente unito a voi pregando per la Chiesa, per le famiglie, per gli anziani e per i giovani e per favore vi chiedo di pregare per me. A tutti i partecipanti a questa celebrazione invio la mia benedizione: che Gesù vi benedica e che la Vergine Santa vegli su di voi.

Fraternamente,
Francesco

Città del Vaticano – 20 maggio 2022

Photo Gallery Celebrazione ore 18.30

L’arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia, che ha presieduto la processione, ha infine salutato tutti i presenti:

“Maria ci dia l’aiuto di cui tante famiglie, lavoratori, malati e sofferenti per la crescente povertà, tantissimi giovani in particolare e tanti profughi dalla guerra in Ucraina hanno bisogno”.

Photo Gallery Processione

Annunciato il Concistoro per la Canonizzazione del Beato Artemide Zatti, SDB

Durante l’Udienza concessa sabato 21 maggio 2022 a Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il Santo Padre ha deciso di convocare un Concistoro, che riguarderà la canonizzazione del Beato Artemide Zatti, salesiano coadiutore nato il 12 ottobre 1880 a Boretto, in provincia di Reggio Emilia, ma trasferitosi giovanissimo in Argentina. Qui portò avanti il suo apostolato soprattutto al servizio dei malati e dei poveri. Morì il 15 marzo 1951. È stato beatificato nel 2002, e il miracolo che lo porterà alla gloria degli altari è stato riconosciuto con decreto del 9 aprile 2022.

Con Artemide Zatti sarà canonizzato anche il Beato Giovanni Battista Scalabrini, Vescovo di Piacenza, Fondatore della Congregazione dei Missionari di San Carlo e della Congregazione delle Suore Missionarie di San Carlo Borromeo, nato a Fino Mornasco (Italia) l’8 luglio 1839 e morto il 1° giugno 1905 a Piacenza (Italia), apostolo dei migranti.

Info ANS

Vaticano – Il “fiuto” di Giovanni, il coraggio di Pietro e lo sguardo su Maria: così Papa Francesco anima i giovani ad andare avanti

Lunedì dell’Angelo 18 aprile, in una Piazza San Pietro gremita di adolescenti giunti in pellegrinaggio da tutte le parti d’Italia, Papa Francesco ha accolto e parlato ai ragazzi. Ha poi preso parola il presidente della CEI card. Gualtiero Bassetti con un momento di preghiera e meditazione, seguito da alcune testimonianze da parte dei ragazzi in relazione al capitolo 21 del Vangelo di Giovanni. L’incontro si è concluso con la preghiera della pace davanti all’immagine della Madonna Salus Popoli Romani, la Professione di fede e la benedizione finale del Santo Padre, che ha salutato i giovani con un augurio pasquale. Di seguito l’articolo pubblicato dal sito dell’ANS il 19 aprile 2022.

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(ANS – Città del Vaticano) – Come dopo un digiuno si mangia di più per recuperare le energie perdute, così Piazza San Pietro, dopo l’astinenza dalle celebrazioni affollate a motivo della pandemia, si è riempita ieri, Lunedì dell’Angelo, 18 aprile 2022, di una marea di adolescenti italiani – circa 100mila, secondo le stime – giunti in pellegrinaggio a Roma da tutte le diocesi della penisola. È stato lo stesso Papa Francesco, con il linguaggio semplice e accattivante che usa con i ragazzi, ad utilizzare la metafora del digiuno, in apertura del suo amichevole e paterno discorso ai convenuti.

La piazza era gremita sin dalle prime ore del pomeriggio delle migliaia e migliaia di giovani partecipanti al pellegrinaggio promosso dal Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) sul tema #Seguimi. Dapprima ad intrattenere i giovani c’erano ospiti famosi e giovani cantanti amati dai teenager; ma l’entusiasmo è salito alle stelle verso le 17:30 circa, quando Papa Francesco è arrivato la “papamobile” in mezzo ai giovani, compiendo un lungo giro tra i vari settori per salutare da vicino quanti più adolescenti possibile.

Ha poi preso la parola il Presidente della CEI, card. Gualtiero Bassetti, che ha dato inizio al momento di preghiera con una meditazione, cui hanno fatto seguito alcune testimonianze da parte di diversi ragazzi in relazione al capitolo 21 del Vangelo di Giovanni, e in particolare la pagina dedicata alla pesca miracolosa nel Lago di Tiberiade, dopo una notte di tentativi infruttuosi.

Dopo aver ascoltato con attenzione tutti gli interventi, il Santo Padre ha preso la parola. E ha parlato chiaro ai ragazzi, senza negare le difficoltà: “Sono ancora dense le nubi che oscurano il nostro tempo. Oltre alla pandemia, l’Europa sta vivendo una guerra tremenda, mentre continuano in tante regioni della Terra ingiustizie e violenze” ha esordito.

Anche il brano evangelico meditato dai ragazzi nel loro pellegrinaggio inizia col buio delle tenebre notturne. Gli apostoli, dopo che Gesù è già risorto, sono tornati alla loro vita normale di pescatori e non mancano loro le delusioni, come le reti vuote dopo una nottata di lavoro. Capita anche oggi, anche ai ragazzi. E il Papa si immedesima bene nella loro situazione:

“Che delusione! Quando mettiamo tante energie per realizzare i nostri sogni, quando investiamo tante cose, come gli apostoli, e non risulta nulla…”

Eppure, come per gli apostoli, anche per i giovani c’è la possibilità all’alba dell’incontro con Gesù, che dà la possibilità di recuperare fatiche e tempo perso con abbondanti frutti. Per questo il Papa invita a non avere paura: del buio delle tenebre, dei propri limiti, delle difficoltà, e piuttosto esorta ad aprirsi.

“A chi? Al papà, alla mamma, all’amico, all’amica, alla persona che può aiutarvi… Non scoraggiatevi: se avete paura, mettetela alla luce e vi farà bene!”.

Poi offre loro alcuni esempi da cui trarre spunti per il successo come persone e come cristiani. Da Giovanni, il discepolo più giovane, “il fiuto”, quell’intuito tipico dei giovani che gli fa capire le cose in anticipo; e infatti Giovanni è il primo che riconosce il Signore sulla riva; da Pietro, il coraggio, quello che lo porta a buttarsi in acqua per raggiungere Gesù.

E, nei momenti di difficoltà, il Pontefice rimanda all’umanissimo gesto di ritornare a chiedere aiuto alla propria madre, in particolare a Maria, la Mamma Celeste. “Che la Madonna, la mamma che aveva quasi la vostra età quando ha ricevuto l’annuncio dell’angelo ed è rimasta incinta, che lei vi insegni a dire: ‘Eccomi!’” ha concluso il Santo Padre.

L’incontro si è concluso con la preghiera della pace davanti all’immagine della Madonna Salus Popoli Romani, la Professione di fede e la benedizione finale del Santo Padre. Che alla fine ha salutato i giovani con un augurio pasquale: “Gesù risorto sia la forza della vostra vita: andate in pace e siate felici, tutti voi: in pace e con gioia!”

 

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Artemide Zatti, SDB, sarà santo!

Durante l’Udienza del 9 aprile concessa al Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Papa Francesco ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare il Decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione del Beato Artemide Zatti, Laico Professo della Società Salesiana di San Giovanni Bosco (12 ottobre 1880, Boretto, Italia – 15 marzo 1951, Viedma, Argentina). Ciò significa che il Beato Artemide Zatti sarà riconosciuto dalla Chiesa universale come santo.

Di seguito le varie comunicazioni ANS inerenti alla canonizzazione del Beato Zatti e il rimando al messaggio del Rettor Maggiore.

>> Vai anche all’articolo su Avvenire

>> Intervista a don Pierluigi Cameroni, SDB, Postulatore Generale

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È una Pasqua speciale quella che ci apprestiamo a vivere. Abbiamo accolto con immensa gioia il grande dono della notizia che il Sommo Pontefice ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione del Beato Artemide Zatti, Laico Professo della Società Salesiana di San Giovanni Bosco; nato il 12 ottobre 1880 a Boretto (Italia) e morto il 15 marzo 1951 a Viedma (Argentina). Con questo atto del Santo Padre si apre la via alla Canonizzazione del Beato Artemide Zatti.

Don Ángel Fernández Artime – Rettor Maggiore

La data della Canonizzazione sarà decisa dal Sommo Pontefice nel corso di un Concistoro ordinario.

Tra i motivi peculiari per cui la Congregazione Salesiana si rallegra all’annuncio di questa notizia c’è anche il fatto che Artemide Zatti sarà il primo salesiano coadiutore – consacrato, ma non sacerdote – ad essere proclamato santo.

Inoltre, merita di essere ricordato anche il fatto che pure il Santo Padre nutre grande devozione per Artemide Zatti, perché grazie alla sua intercessione, quando era Provinciale dei Gesuiti in Argentina, ottenne numerose vocazioni di fratelli laici per la Compagnia di Gesù. Fu lui stesso a testimoniarlo, in una lettera che scrisse ad un salesiano argentino nel 1986, e che Don Juan Edmundo Vecchi, VIII Successore di Don Bosco alla guida della Congregazione Salesiana, accluse nella Lettera pubblicata in vista della beatificazione di Artemide Zatti, avvenuta poi il 14 aprile 2002 ad opera di Papa san Giovanni Paolo II.

La guarigione inspiegabile che apre la strada alla canonizzazione di Artemide Zatti è avvenuta nelle Filippine nell’agosto del 2016 e riguarda un uomo che era stato colpito da un ictus ischemico, accompagnato da ulteriori complicazioni.

Per accedere alla biografia completa del futuro santo salesiano, cliccare qui.

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Messaggio RM
Biografia

150° anniversario di fondazione dell’Istituto FMA – Festa del Grazie

In occasione dei 150 anni dalla fondazione delle Figlie di Maria AusiliatriceFMA (1872-2022) è stato realizzato un sito internet dedicato – www.festadelgrazie.org –  con tutti i materiali utili per vivere al meglio la preparazione alla grande “Festa del Grazie 2022” che si svolgerà domenica 24, lunedì 25 e martedì 26 aprile 2022 a Torino, Mornese e a Nizza Monferrato sul tema “Sono mie figlie”.

La festa ha come centro Maria Ausiliatrice, i luoghi scelti sono di fatto, luoghi dove sin dall’origine hanno visto l’intervento di Maria Ausiliatrice, come ha ricordato Papa Francesco durante la sua visita al XXIV incontro del capitolo generale alle FMA. Nell’ambito della celebrazione del 150° anniversario di Fondazione dell’Istituto FMA, la Festa della Riconoscenza mondiale è espressione di gratitudine al Signore della Vita  per il sì generoso della Madre Generale, suor Chiara Cazzuola, che con fede e disponibilità vive il servizio di animazione e governo.

Lo slogan “Siamo tue Figlie” ha come ispirazione il sogno che ebbe don Bosco, dove si trovava in Piazza Vittorio e vide un gruppo di ragazze supplicanti di essere aiutate da lui, e dopo una donna dal volto splendente che lo incoraggiava a prendersi cura di quelle che lei chiamava sue figlie. 

Di seguito 3 video in preparazione alla festa, realizzati con il supporto dell’Ufficio di Comunicazione Sociale della Pastorale Giovanile del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania.

1° Video in preparazione : CHIAMATA  – “Don Bosco non dimentico il tuo sogno”

 

2° Video in preparazione : IDENTITÀ  – “Per sempre tue Figlie”

 

3° Video in preparazione : ACCOMPAGNAMENTO – “La Madonna è proprio qui, in questa casa”

Sito Festa del Grazie

Agasso Domenico portavoce del Papa e dei suoi messaggi incontra la Scuola Media di Lombriasco (TO)

Nella mattina di oggi, giovedì 17 marzo, i ragazzi della Scuola media Salesiana di Lombriasco (TO) hanno potuto assistere ad una lezione tenuta dal giornalista Domenico Agasso, Vaticanista de “La Stampa”, il quale ha raccontato la sua esperienza giornalistica come reporter dei viaggi del Papa, affrontando anche alcune tematiche di rilievo come la fraternità, la pace, il lavoro, l’accoglienza, l’immigrazione, la guerra e la salvaguardia dell’ambiente.

Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’opera.

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Il 17 marzo 2022, la Scuola media Salesiana di Lombriasco ha avuto l’occasione di ospitare Domenico Agasso. L’incontro con i ragazzi ha riguardato la sua esperienza giornalistica come reporter dei viaggi del Papa e del rapporto, diventato ormai amicale, con il Santo Padre.

Il quarantenne scrittore e giornalista del quotidiano “La Stampa“, ha raccontato, con calore e coinvolgimento, in che modo è riuscito nel proprio progetto di vita lavorativa (e spirituale) a diventare cronista-vaticanista per un giornale di portata nazionale, offrendo anche resoconti recentissimi sugli ultimi viaggi di Papa Francesco: le tappe a Lesbo e Cipro in Grecia, in Madagascar e in Iraq sono stati punti di arrivo e di ritorno, ma allo stesso tempo mete di discussione e di risoluzione. Viaggiando in queste terre, il Papa offre al mondo e alla politica messaggi di sensibilizzazione, rendendo conosciuti e documentati i problemi che queste nazioni “straniere” si trovano a dover affrontare.

Siamo tutti nella stessa casa comune, la Terra. Aiutare un nostro fratello di un altro Paese, in difficoltà, può portare ad evitare anche conseguenze difficili che possono sfociare nell’immigrazione. Non significa che l’immigrazione è un fatto negativo, ma come dice il Papa, l’immigrazione è qualcosa da gestire al meglio, per fare in modo che il razzismo non prevalga e che le persone fragili e povere non diventino vittime della malavita.

Nel suo intervento ai ragazzi, Domenico Agasso ha affermato che “viaggiare con il Papa” significa “sposare i suoi scopi di amore” in senso ampio e assoluto, conoscere realtà e vite, spingersi con la mente oltre le sicure soglie, avendo altresì una cura particolare per la terra e per l’ecologia.

Papa Francesco grida al mondo, a noi e a voi (che magari sarete i politici del futuro) che occorre pensare al mondo in un modo più aperto e fraterno, affinché non scoppino le guerre, avendo anche un occhio di riguardo dal punto di vista ambientale affinché non si arrivi ad effetti problematici per noi, i nostri figli e nipoti.

Durante l’incontro, è stata inoltre espressa l’attenzione verso la questione attuale dell’Ucraina e la linea netta e decisa di Papa Francesco sull’argomento, per la quale viene invocata una pace imminente e urgente.

Il Papa è molto turbato in merito alla situazione attuale dell’Ucraina. Ha voluto parlare con la Chiesa Russa. Durante l’ultimo Angelus ha pregato per il paese aggredito, ha chiesto di fermare l’invasione e soprattutto la guerra, ma senza tuttavia specificare nomi.
Il Papa sta cercando infatti di tenere a bada gli animi senza pronunciare nomi, dando segnali di pace, al fine di evitare rotture.
Il 25 marzo Papa Francesco consacrerà, alla protezione della Madonna, la Russia e l’Ucraina.

Infine, Domenico Agasso ha voluto lasciare ai ragazzi i tre principali consigli riportati nel libro “Dio e il mondo che verrà” di Papa Francesco:

Nel libro ci sono tre consigli per i giovani:
1- essere i giovani dell’amore (inteso in senso ampio) nella solidarietà, pensando al prossimo per non essere egoisti;
2- avere un’attenzione ecologica;
3 – essere i giovani della conoscenza: la conoscenza e la curiosità vi spingono sempre di più ad aprire gli orizzonti.

Non perdete mai è la voglia di sognare perché il sogno, insieme alla conoscenza, vi darà la forza per lottare.

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Il 25 marzo il Papa consacrerà Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria

Il prossimo 25 marzo, Papa Francesco consacrerà la Russia e l’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria durante la Celebrazione della Penitenza alle ore 17.00 nella Basilica di San Pietro. Lo stesso atto, lo stesso giorno, sarà compiuto a Fatima dal cardinale Krajewski, elemosiniere pontificio, in risposta a quello che la Madonna chiese proprio a Fatima durante l’apparizione del 13 luglio 1917.

Di seguito l’articolo pubblicato su Vatican News.

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“Venerdì 25 marzo, durante la Celebrazione della Penitenza che presiederà alle 17 nella Basilica di San Pietro, Papa Francesco consacrerà all’Immacolato Cuore di Maria la Russia e l’Ucraina. Lo stesso atto, lo stesso giorno, sarà compiuto a Fatima dal cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio, come inviato dal Santo Padre”. Lo rende noto in una dichiarazione il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni. Per la consacrazione è stato scelto il giorno della festa dell’Annunciazione del Signore. Lo annuncia in un tweet anche il Papa, invitando a pregare per la pace.

La Madonna, nell’apparizione del 13 luglio 1917 a Fatima, aveva chiesto la consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato, affermando che, qualora non fosse stata accolta questa richiesta, la Russia avrebbe diffuso “i suoi errori per il mondo, promuovendo guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni – aveva aggiunto – saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, varie nazioni saranno distrutte”. Dopo le apparizioni di Fatima ci sono stati vari atti di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria: Pio XII, il 31 ottobre 1942, consacrò tutto il mondo e il 7 luglio 1952 consacrò i popoli della Russia al Cuore Immacolato di Maria nella Lettera apostolica Sacro vergente anno:

“Come pochi anni fa abbiamo consacrato tutto il mondo al Cuore immacolato della vergine Madre di Dio, così ora, in modo specialissimo, consacriamo tutti i popoli della Russia al medesimo Cuore immacolato”.

Paolo VI, il 21 novembre 1964, rinnovò la consacrazione della Russia al Cuore Immacolato alla presenza di Padri del Concilio Vaticano II. Papa Giovanni Paolo II compose una preghiera per quello che definì “Atto di affidamento” da celebrarsi nella Basilica di Santa Maria Maggiore il 7 giugno 1981, solennità di Pentecoste. Questo il testo:

O Madre degli uomini e dei popoli, Tu conosci tutte le loro sofferenze e le loro speranze, Tu senti maternamente tutte le lotte tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre che scuotono il mondo, accogli il nostro grido rivolto nello Spirito Santo direttamente al Tuo cuore ed abbraccia con l’amore della Madre e della Serva del Signore coloro che questo abbraccio più aspettano, e insieme coloro il cui affidamento Tu pure attendi in modo particolare. Prendi sotto la Tua protezione materna l’intera famiglia umana che, con affettuoso trasporto, a Te, o Madre, noi affidiamo. S’avvicini per tutti il tempo della pace e della libertà, il tempo della verità, della giustizia e della speranza.

Poi, per rispondere più pienamente alle richieste della Madonna, volle esplicitare durante l’Anno Santo della Redenzione l’atto di affidamento del 7 giugno 1981, ripetuto a Fatima il 13 maggio 1982. Nel ricordo del Fiat pronunciato da Maria al momento dell’Annunciazione, il 25 marzo 1984 in piazza San Pietro, in unione spirituale con tutti i Vescovi del mondo, precedentemente “convocati”, Giovanni Paolo II affida al Cuore Immacolato di Maria tutti i popoli:

E perciò, o Madre degli uomini e dei popoli, Tu che conosci tutte le loro sofferenze e le loro speranze, Tu che senti maternamente tutte le lotte tra il bene e il male, tra la luce e le tenebre, che scuotono il mondo contemporaneo, accogli il nostro grido che, mossi dallo Spirito Santo, rivolgiamo direttamente al Tuo Cuore: abbraccia con amore di Madre e di Serva del Signore, questo nostro mondo umano, che Ti affidiamo e consacriamo, pieni di inquietudine per la sorte terrena ed eterna degli uomini e dei popoli. In modo speciale Ti affidiamo e consacriamo quegli uomini e quelle nazioni, che di questo affidamento e di questa consacrazione hanno particolarmente bisogno.

Nel giugno del 2000 la Santa Sede ha rivelato la terza parte del segreto di Fatima e l’allora arcivescovo Tarcisio Bertone, segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, sottolineò che suor Lucia, in una lettera del 1989, aveva confermato personalmente che tale atto solenne e universale di consacrazione corrispondeva a quanto voleva la Madonna: “Sì, è stata fatta – aveva scritto la veggente – così come Nostra Signora l’aveva chiesto, il 25 marzo 1984”.

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I festeggiamenti per Don Bosco a Valdocco

Domenica 30 e lunedì 31 gennaio, grande festa nel cuore di Torino-Valdocco per la solennità di San Giovanni Bosco: lungo il corso di entrambe le giornate, presso la Basilica Maria Ausiliatrice, si sono svolte le tradizionali celebrazioni in onore del santo dei giovani. Tra le principali, quella delle ore 11:00 di domenica 30 presieduta dal Rettor Maggiore dei Salesiani Ángel Fernández Artime e trasmessa in diretta su RAI 1, per la quale Papa Francesco, durante l’Angelus (vedi il video dal minuto 16), ha voluto esprimere la sua vicinanza a tutta la famiglia salesiana:

Alla vigilia della festa di San Giovanni Bosco, vorrei salutare i salesiani e le salesiane, che tanto bene fanno nella Chiesa. Ho seguito la Messa celebrata nel santuario di Maria Ausiliatrice [a Torino] dal Rettore maggiore Ángel Fernández Artime, ho pregato con lui per tutti. Pensiamo a questo grande Santo, padre e maestro della gioventù. Non si è chiuso in sagrestia, non si è chiuso nelle sue cose. È uscito sulla strada a cercare i giovani, con quella creatività che è stata la sua caratteristica. Tanti auguri a tutti i salesiani e le salesiane!

(Papa Francesco)

Lunedì 31 gennaio, invece, il Rettor Maggiore ha presieduto la S.Messa delle ore 9:30, animata dalla corale di Maria Ausiliatrice.

È bello trovarsi una mattina come oggi qui, per celebrare con tanta solennità San Giovanni Bosco: è espressione di come, per grazia di Dio, è entrata nel cuore l’ammirazione per un prete “piccolo” e umile come Don Bosco che è stato invece un “gigante” proprio per grazia di Dio […]. Don Bosco è frutto di una ispirazione dello Spirito Santo: è stato Dio che nel suo spirito ha scelto quel giovanetto delle colline dei Becchi per seminare nel suo cuore questa predilezione per i ragazzi più poveri […].

Carissimi, io penso che non ci sia nella storia della salvezza e nella storia della Chiesa neanche un caso dove sia stato facile per un uomo di Dio portare avanti il progetto e il sogno pensato per lui. Per Don Bosco è stato lo stesso. La vita per Don Bosco è stata innanzitutto una vita con un grande amore per Dio, per Gesù e per la Madonna.

(Don Ángel Fernández Artime – Rettor Maggiore)

Alle ore 11:00 la celebrazione ha visto invece la presenza di Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Torino, la quale ha sottolineato, durante l’omelia, quanto sia importante ancora oggi accogliere l’esempio di Don Bosco e la sua azione educativa come “un forte appello a stimare i giovani capaci di grandi cose e a spronarli a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà“:

Per questo dico ai giovani in questa festa di Don Bosco: «Abbiate il coraggio di raccontare con gioia ed entusiasmo ai vostri coetanei l’esperienza cristiana che state facendo, invitandoli a sperimentare l’amicizia in un gruppo alternativo ai tanti che frequentano; un gruppo dove non ci si accontenta di stare insieme per parlare, discutere o organizzare feste, gite e iniziative, ma dove si impara anche a pregare insieme, ad accostare la Bibbia, a celebrare l’Eucaristia, a servire con amore e solidarietà i piccoli, i poveri e sofferenti; un gruppo dove è possibile anche oggi fare esperienza di incontro con Gesù, nella sua comunità».

(Mons. Cesare Nosiglia – Vescovo)

Alle ore 18:30 si è poi tenuta la S.Messa presieduta da don Leonardo Mancini, Ispettore dei Salesiani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania, con la partecipazione di tutti i giovani del Movimento Giovanile Salesiano.

La festa di don Bosco vissuta alla sua presenza ha senz’altro un fascino unico al mondo. Lo celebriamo perciò festosamente per il dono che è lui ancora oggi per noi e per tutti i giovani […]. Per tutti don Bosco è potenzialmente un dono. La festa di don Bosco ci interroga, suscita in noi il desiderio di imitarlo nella santità e ci interroga in modo particolare attraverso la Parola di Dio […].

È don Bosco, padre maestro dei giovani, la risposta più esauriente nella Chiesa alla domanda di Gesù ai suoi discepoli di “lasciare che i ragazzi possano avvicinarsi a lui”, perché ne hanno il diritto. E noi siamo qui a prendere il suo testimone […]. Nessuno può impedirci di consegnare Gesù ai giovani del mondo, ai giovani del Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania. E noi lo facciamo e lo faremo con gioia e con impegno rinnovato […].

Don Bosco aiutaci ad imitarti, a difendere il diritto dei giovani ad incontrare Gesù e ad accogliere le sfide che il Signore ci lancia in questa direzione, anche quando sembrano superare le nostre forze.

(Don Leonardo Mancini – Ispettore)

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