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Sicilia, undici giovani hanno detto Sì per sempre a Messina

Dall’ufficio di Comunicazione sociale dell’Ispettoria sicula.

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Con grande gioia e gratitudine, l’Ispettoria Salesiana Sicula “San Paolo”, la Comunità Salesiana “San Tommaso” di Messina e le famiglie dei candidati hanno celebrato la Professione Perpetua di undici giovani, che hanno scelto di donarsi completamente al Signore attraverso il carisma di Don Bosco. La cerimonia si è svolta il 5 ottobre 2024, alle ore 17:30, presso la Concattedrale del SS. Salvatore di Messina, durante una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Alphonse Owoudou, Consigliere Regionale per Africa-Madagascar.

I candidati alla Professione Perpetua, provenienti da diverse parti del mondo, si sono formati presso l’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina e, dopo un lungo cammino di discernimento e formazione, hanno offerto la loro vita al servizio di Dio e dei giovani, secondo lo spirito di Don Bosco. Tra loro vi sono: Rogers Berocan, Sérgio A. Dos Santos, Francisco Horta, Fidel Junior, Georges Niyonkuru, U. Frank T. Bayiha, A. Melsior Porseni, Déo Nizirimana. Con loro, anche tre giovani siciliani: Emanuele Geraci di Messina, Vito Mangano di Mascali e Orazio Moschetti della comunità di Biancavilla.

La Professione Perpetua rappresenta uno dei momenti più significativi nella vita di un religioso. Si tratta di un atto solenne che rinnova e conferma l’alleanza battesimale, esprimendo il pieno dono di sé a Dio e alla missione a cui si è chiamati. Le Costituzioni dei Salesiani di Don Bosco, al n. 23, descrivono la professione religiosa come un segno dell’incontro d’amore tra Dio, che chiama, e il discepolo, che risponde con la totale donazione di sé al Signore e ai fratelli.

Durante l’omelia, Don Owoudou ha riflettuto sul ruolo del buon pastore, modello per ogni salesiano. “Il salesiano deve poter dire: ‘Io sono un pastore’. Dio è l’unico pastore e maestro, e noi dobbiamo riconoscere la sua voce e obbedire, sull’esempio di Gesù. Oggi molti giovani si perdono perché mancano di guide sicure, di pastori capaci di indicare loro la via giusta”.

L’impegno del salesiano, ha aggiunto il celebrante, è duplice: seguire il proprio pastore e, allo stesso tempo, essere pastore per gli altri, specialmente per i giovani. Ha sottolineato l’importanza di prendersi cura della propria vocazione e di quella altrui, ispirandosi all’amore e alla libertà. “Curare” è una parola che, come ha ricordato, piace molto a Papa Francesco. “Dovete curare la vostra vocazione per non perdervi e per non fare del male alle anime”.

La vocazione salesiana, ha concluso, si realizza nel servizio ai giovani, specialmente ai più poveri e bisognosi, incarnando la visione di Don Bosco. Il salesiano, nel suo impegno quotidiano, rende visibile e credibile Dio. La cura della propria vocazione richiede una costante relazione con Dio, con i confratelli e con i giovani, per operare insieme al servizio di una missione più grande.

Questa celebrazione segna per questi giovani non solo un passo decisivo nella loro vita personale, ma anche un forte segno di speranza per la Chiesa e la società, che trovano nella loro donazione una testimonianza di fede viva e concreta.

Messina, 11 giovani salesiani hanno ricevuto l’ordinazione diaconale

Pubblichiamo il comunicato dei Salesiani di Sicilia.
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Sabato 18 maggio, nella splendida cornice della Cattedrale Maria SS. Assunta di Messina, 11 giovani salesiani hanno ricevuto l’Ordinazione Diaconale per le mani di S.E. Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo Ausiliare di Messina.
“La grazia – ha affermato Mons. Di Pietro nell’omelia – straordinaria di questa ordinazione diaconale attualizza sacramentalmente e rende visibile e palpabile stasera in una rinnovata Pentecoste l’effusione dello Spirito Santo. Egli fa di tutti i popoli, e tra voi ne sono rappresentati sette, l’unico Popolo Santo di Dio. Egli consacra gli apostoli araldi del Vangelo e fra poco vi sarà consegnato l’Evangeliario con le parole solenni del rito “credi sempre a ciò che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che insegni”. Si tratta di un autentico programma di vita, in questa formula c’è tutta l’essenza del vostro ministero diaconale. Lo stesso spirito vi proietta in una meravigliosa e impegnativa missione. Facendovi immagine e prolungamento di Cristo servo, nel servizio di amore nei ragazzi, nei giovani e a ogni uomo e donna, perché ravvivate nel nostro tempo lo straordinario carisma di San Giovanni Bosco”.
Gli 11 salesiani ordinati provengono da 8 ispettorie e sono: Nicodemus Besigrinee AOS, Danilo Finocchiaro ISI, Olivier Makoroka AGL, James Edward Massawe TZA, Poliansky Lynel Mbatchi ATE, Privat Nizeyimana AGL, Alexander Alfred Noah ZMB, Giuseppe Priolo ISI, Fabrice Michel Razafimandimby MDG, Alessio Tavilla ISI, Clement Thanda ZMB.

Sicilia – il carisma salesiano continua a camminare in modo creativo

Dal sito dell’Ispettoria Sicula l’articolo a cura di Ignazio Coniglio, SDB.

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Al via il 32° Capitolo Ispettoriale dei Salesiani di Sicilia

Con il radunarsi fraterno di 47 capitolari (40 confratelli e 7 laici invitati), negli ambienti dell’Istituto TeologicoSan Tommaso” di Messina, si aprono le porte del 32° Capitolo Ispettoriale in Sicilia, segno che, in questa porzione di terra, il carisma salesiano continua a camminare in atteggiamento di ascolto, umile e al contempo creativo.

Il 27 Dicembre 2023 è stato il primo giorno della prima sessione capitolare e l’intento dei presenti risulta essere chiaro: iniziare il loro incontro sospinti dallo Spirito Santo, una consapevolezza concretizzata nella scelta di avviare i lavori proprio con la Celebrazione Eucaristica.

Don Giovanni D’Andrea, presidente della suddetta, spezzando la Parola del giorno, ha condiviso il desiderio di “correre insieme come San Giovanni e San Pietro verso il sepolcro e non da soli” riportando alla mente l’invito delle nostre Costituzioni a “vivere e lavorare insieme”: anziani e giovani con un cuore solo, favorendo “l’incontro intergenerazionale” e “il dialogo fra le culture” poiché “è lo Spirito Santo che ci rende uniti”.

Non è mancato l’apporto della Famiglia Salesiana con la presenza dell’Ispettrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice della Sicilia Suor Angela Maria Maccioni – e del Sig. Piero Quinci, segretario della Consulta Regionale della Famiglia Salesiana.

Suor Maria, rivolgendosi con voce emozionata all’assemblea capitolare, ha affermato che il “salesiano del XXI secolo non è né pessimista, né ottimista ma un uomo di speranza perché il suo centro risiede in Cristo”. Egli è chiamato a “superare la rassegnazione e la sopravvivenza difensiva per vivere ancora del carisma” di don Bosco, fatto dono a ciascuno di noi.

Ha invitato, infine, i padri capitolari a “centrarsi in Gesù Buon Pastore per essere a nostra volta pastori di molti giovani di oggi, di testimoniare la bellezza della generosità, della lotta per la giustizia ed il bene comune”.

Accanto a questo monito, Pietro Quinci ricorda ai presenti l’interessante e attuale analogia tra il tema capitolare e quello del recente convegno di Famiglia Salesiana che centrava la sua riflessione sui sogni e sulle strategie comuni per le nuove sfide in Sicilia.

A coronare i saluti, è stato il contributo di Salvatore Modaffari che, a nome di tutti i giovani della Sicilia, si è rivolto all’assemblea rileggendo la presenza di Gesù negli innumerevoli luoghi di sofferenza della nostra attualità; nel suo discorso preme un’energica e imperativa certezza: “Io conosco un’altra umanità!”, quella fatta da tanti giovani, semi di rinascita nella società odierna e per i quali ricorda ai confratelli salesiani l’importanza dello “spendersi per la missione giovanile” senza tirarsi indietro davanti agli emarginati.

Oltre ai sentimenti di gratitudine per la testimonianza “dell’incontenibile gioia, segreto del nostro carisma”, il giovane sancataldese non fa mancare parole severe e cariche di responsabilità: “tutto questo passa immancabilmente dalla fedeltà̀, dalla cura della vostra vocazione e dalla capacità di lavorare sempre insieme”.

Invocando ancora una volta lo Spirito Santo e concludendo la celebrazione eucaristica, i capitolari hanno così avviato la prima fase di questo incontro con l’approvazione del Regolamento e l’elezione degli Scrutatori e dei Moderatori.

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Istituto Teologico “S. Tommaso d’Aquino”, inaugurazione dell’anno accademico con il Vescovo Giombanco

Pubblichiamo il comunicato dell’istituto teologico San Tommaso sull’inaugurazione dell’anno accademico.

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È stato inaugurato lunedì 25 settembre, con la messa presieduta dal vescovo di Patti mons. Guglielmo Giombanco, il nuovo anno accademico dell’Istituto Teologico “S. Tommaso d’Aquino”, alla presenza del direttore della facoltà don Giovanni Russo e della comunità don Giuseppe Cassaro, delle religiose e dei religiosi, dei rettori dei seminari di Messina e Patti, dei docenti e degli studenti. Un anno di nuove consapevolezze, da vivere attraverso nuove prospettive: così mons. Giombanco ha sottolineato l’attualità della teologia, “capace di offrire la verità che il mondo cerca anche quando la rifiuta”. Uno studio aperto a tante sollecitazioni, attraverso il quale comprendere meglio non solo le istanze di fede ha spiegato il pastore – membro del consiglio di direzione del San Tommaso – ma anche leggere i segni dei tempi, le grandi questioni esistenziali, il senso della vita, la lotta fra il bene e il male, la responsabilità sociale e l’apertura a nuovi scenari culturali. All’inizio della messa, animata dai giovani salesiani del S. Tommaso diretti da Ignazio Coniglio e Emanuele Geraci, don Russo ha richiamato la responsabilità educativa legata alla formazione dei giovani che scelgono di intraprendere il percorso di studi teologici, per il raggiungimento di obiettivi che siano confacenti alla missione prefissata. L’Istituto Teologico “S. Tommaso d’Aquino” (ITST) è sorto a Messina nel 1932 per iniziativa dell’Ispettoria salesiana sicula, come realtà destinata alla formazione e alla preparazione spirituale e teologica dei giovani salesiani candidati al sacerdozio. Nell’anno accademico 1966/67 la sede fu trasferita dal S. Luigi al nuovo complesso del S. Tommaso e nel 1968, grazie a una convenzione tra l’arcidiocesi di Messina, la provincia messinese dei padri cappuccini e l’ispettoria salesiana sicula vennero unificati i rispettivi studi teologici costituendo l’odierno istituto aperto alle diocesi siciliane e calabresi. L’anno successivo, con decreto del 24 ottobre 1969 della Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica, il San Tommaso venne affiliato alla facoltà di teologia del Pontificio ateneo salesiano di Roma. Oltre a un primo ciclo quinquennale di studi filosofici e teologici e un biennio specialistico per la formazione culturale e teologica dei candidati al sacerdozio e dei laici, l’offerta formativa dell’ITST è arricchita da altri percorsi di studio, quali il master in bioetica e sessuologia (giunto quest’anno alla 26ma edizione) e il diploma universitario di primo livello in Catechesi liturgica, musica, Arte sacra e turismo religioso.

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Messina, inaugurazione dell’anno accademico al S. Tommaso

Dl sito dei Salesiani in Sicilia.

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Prosegue il lavoro formativo e accademico dell’Istituto Teologico “S. Tommaso” di Messina e della Scuola Superiore di Specializzazione in Bioetica e Sessuologia.

Venerdì prossimo, 18 novembre, alle ore 16:00 viene inaugurato il nuovo anno accademico. È un evento solenne e di rilievo, al quale partecipa non solo la comunità accademica del S. Tommaso, ma amici, autorità e figure istituzionali civili e militari.

Il solenne atto accademico vedrà la Prolusione dal titolo “Teologia, immaginazione, creatività”. Quale connessione? del prof. Mons. Valentino Bulgarelli, Sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana, Direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale e Responsabile del Servizio Nazionale per gli Studi Superiori di Teologia e Scienze Religiose della CEI.

Sarà presente Don Giovanni D’Andrea, Ispettore dei Salesiani di Sicilia e Tunisia e Presidente del Consiglio di Direzione dell’Istituto Teologico e Moderatore della Scuola di Bioetica; come anche l’Arcivescovo metropolita di Messina, Mons. Giovanni Accolla.

L’istituto teologico ha un corpo docente composto da 61 professori. Gli studenti iscritti al Filosofico sono 25 e al Tiennio Teologico 75, alla Licenza 21, per un totale di 121, più alcuni uditori. Al Diploma per il Diaconato permanente sono 19; al Diploma per i Ministeri Istituiti sono 11. Al Diploma in Catechesi liturgica, Musica e Turismo religioso 36. Al Master in Pastorale Familiare sono 91. Al Master in Pastoral Counselling 14. Al Diploma in Teologia Pastorale 2. Il numero totale degli iscritti è di 294. Più quelli della Scuola di Bioetica, che quest’anno celebra il 25° anno dall’istituzione: I e II anno sono 46.

L’istituto pubblica regolarmente due riviste: “Itinerarium” e Catechesi – Nuova serie” ed ha attive 5 collane della propria casa editrice.

Sia l’Istituto Teologico che la Scuola Superiore di Bioetica sono diretti da don Giovanni Russo.

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Messina: Seminario di Pedagogia

Oggi, Martedì 25 ottobre, alle ore 17: 00 presso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina si svolgerà il Seminario di Pedagogia dal titolo “Acqualunquecosto: musica, arte e sostenibilità, insieme, a distanza”. Di seguito i dettagli nell’articolo del sito Insieme.

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Martedì 25 ottobre alle ore 17: 00 presso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina si svolgerà il Seminario di Pedagogia dal titolo “Acqualunquecosto: musica, arte e sostenibilità, insieme, a distanza”. L’incontro, che vedrà la partecipazione del prof. Nicola Antonazzo, Coordinatore del Seminario, del prof. Valerio Ciarocchi e del dott. Franco Pistono, restituisce i risultati di un progetto di educazione alla sostenibilità, a distanza, che ha visto coinvolti 2000 bambini delle scuole primarie del Vercellese. La musica e l’arte, veri pilastri dell’educazione, possono contribuire a far sentire uniti i giovani, nonché le famiglie, offrendo loro un lavoro di sintesi in cui specchiarsi come società. Il Seminario è altresì occasione per offrire un contributo in termini di riflessione al Global Compact on Education, il Patto Educativo Globale promosso da Papa Francesco nel 2020.

Il Seminario, promosso dall’ Istituto Teologico San Tommaso in collaborazione con il anni Centro di Pedagogia Religiosa “Giovanni Cravotta”, la Biblioteca “Don Candido Ravasi” e l’Osservatorio  Mditerrneo della gioventù, segna l’inizio dei Pomeriggi di Panteno e delle attività di Formazione continua previste dall’Istituto per l’anno accademico 2022-2023. Un cartellone ricco di eventi caratterizzati dall’interesse culturale aperto oltre i confini della teologia.

Quest’anno saranno offerti tre tipologie differenti di eventi: a) conferenze magistrali con tematica unificata; b) simposi di studio a tenore accademico aperti a tutti; c) incontri liberi a piccoli gruppi: presentazione di libri e ricerche, discussioni a tema con esperti. Incontri che si snoderanno lungo i prossimi mesi e che costituiscono un servizio qualificato alla cultura e all’educazione nello stile salesiano. La partecipazione è libera, gratuita e aperta a tutti.

I Pomeriggi di Panteno si tengono a cadenza programmata il martedì dalle 17:00 alle 18:00; le Conversazioni letterarie si tengono periodicamente il martedì alle ore 18:00; le altre attività seguono
una programmazione specifica.

Per info è possibile contattare i Referenti di Istituto all’indirizzo itst@itst.it

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Salesiani Sicilia, Don Stefano Martoglio presenta la strenna 2021

Dal notiziario dell’ispettoria Siciliana.

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Il Movimento Giovanile Salesiano e la Famigli Salesiana di Messina, il 5 febbraio, organizza la presentazione della strenna 2021 “Mossi dalla Speranza”, il messaggio annuale di don Ángel Fernández Artime, successore di don Bosco. L’evento vedrà anche la presenza di don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore. Durante la presentazione sono previsti i saluti dell’Ispettore don Giovanni D’Andrea e dell’Ispettrice suor Maria Pisciotta.

L’appuntamento previsto per le 18.30, sarà trasmesso sul Canale a YouTube Salesiani Sicilia, grazie alla regia dell’Equipe Ispettoriale di Comunicazione Sociale.

L’incontro rientra nel programma dei festeggiamenti in onore di Don Bosco, che quest’anno sono stati rimodulati in una nuova versione per far fronte all’emergenza sanitaria.

Pierpaolo Galota

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Ispettoria ISI: terzo incontro dei genitori dei Salesiani di Don Bosco

L’incontro annuale delle famiglie dei salesiani dell’Ispettoria Siciliana presso la comunità del San Tommaso di Messina. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato ieri sulla rivista digitale dell’Ispettoria Salesiana Sicula “San Paolo” – Insieme – a cura di Giuditta Garufi.

Da Nazareth ai Becchi: sognare la Famiglia
III incontro dei genitori dei Salesiani di Don Bosco

In data 29 e 30 agosto 2020, si è svolto, nella comunità del San Tommaso di Messina, l’incontro delle famiglie dei salesiani dell’Ispettoria Siciliana, appuntamento annuale che va avanti dal 2018. Due mezze giornate all’insegna dell’ascolto e del confronto tra le varie famiglie circa le proprie esperienze, in quanto tutti accomunati da un figlio/fratello/cognato che ha fatto la scelta di intraprendere la vita salesiana.

Il “titolo” che ha guidato le famiglie è stato: da Nazareth ai Becchi: sognare la Famiglia, tema che è stato possibile approfondire grazie a due relazioni, tenute rispettivamente da don Giuseppe Cassaro – direttore della casa ospitante – e don Alfredo Calderoni – nuovo responsabile delle famiglie SDB. La prima ha avuto per soggetto la famiglia di Gesù, mediante la quale sono state analizzate le quattro “stagioni dell’amore” e le conseguenti fasi dell’ascolto, azione che racchiude la chiave divina per vivere bene l’amore in famiglia ed è altresì l’attitudine umana che rende gli uomini più simili a Dio. Nella seconda relazione è stata presentata la famiglia di don Bosco, da cui Giovannino ha imparato tutto ciò che ha a sua volta trasmesso ai ragazzi di cui si è preso cura. Grazie agli scritti di don Bosco, infatti, sappiamo che entrambi i suoi genitori lo hanno educato secondo valori e principi che lo hanno formato come uomo e come santo. Mamma Margherita in particolare, avendo seguito maggiormente la crescita di don Bosco, è diventata una figura fondamentale per chiunque sia legato alla congregazione. Giovannino è difatti cresciuto all’interno di una “chiesa domestica” fatta di una fede semplice, spicciola, in cui la preghiera e il rapporto con Dio, misericordioso e presente, occupavano un ruolo indispensabile. Proprio per questo, per don Bosco, e di conseguenza per tutti i salesiani da 160 anni a questa parte, lo spirito di famiglia è una caratteristica che non può mancare all’interno delle “case” sparse per il mondo. Mamma Margherita non può che essere esempio per ogni genitore di un SDB, poiché ha da sempre desiderato la “salute dell’anima” dei suoi tre figli, ed è stata in grado di farsi ed essere madre per ogni ragazzo che don Bosco le ha affidato.

Una piacevole sorpresa è stata rappresentata dalla presenza del Rettor Maggiore emerito, don Pascual Chavez, che con il suo saluto iniziale, la classica buonanotte salesiana e con l’omelia della messa domenicale, ha accompagnato le famiglie e i salesiani presenti con semplici parole che hanno centrato il tema dell’incontro, anche attraverso il racconto di un aneddoto della sua esperienza personale. Il IX successore di don Bosco, inoltre, ha esortato famiglie e salesiani a diffondere, in questo periodo di pandemia – ma soprattutto dopo –, una sempre maggiore globalizzazione della fratellanza, per far sì che sentimenti negativi come l’ingiustizia e l’egoismo abbiano sempre meno spazio all’interno della società.

Tra momenti di condivisione, confronto e fraternità, l’incontro delle famiglie SdB si è concluso con la Celebrazione Eucaristica, durante la quale 5 giovani salesiani hanno rinnovato i voti temporanei, circondati dalle loro famiglie e da persone che scelgono ogni giorno di essere per loro genitori, fratelli e sorelle, in quanto parte di una Famiglia ancora più grande, i cui componenti sono legati dalla preghiera reciproca.

Giuditta Garufi

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