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Mattarella in Costa D’Avorio e Ghana in visita al «modello Italia» di Avsi, Salesiani e Sant’Egidio

Da Avvenire.

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Un “modello Italia” che tiene insieme il nostro sistema produttivo, con Eni e Confindustria in prima fila, la cooperazione internazionale e la presenza missionaria della Chiesa. In grado di fornire sbocchi nuovi al nostro fabbisogno energetico, ma senza intenti neo-colonialisti. C’è tutto questo nella visita di Sergio Mattarella, che sarà in Costa d’Avorio, prima visita ufficiale di un capo di Stato italiano, da martedì 2 a giovedì 4 aprile e, poi, in Ghana, fino a sabato. Mattarella, che è già stato in Etiopia nel 2016 e in Mozambico e Zambia nel luglio 2022, torna nel continente africano, entrato tra le priorità della politica estera italiana del governo Meloni, visitando anche tre iniziative della cooperazione italiana, sostenute da Avsi, Salesiani e Comunità di Sant’Egidio.

Due democrazie africane a ridosso della turbolenta area del Sahel attraversata da conflitti e colpi di Stato. Energia e istruzione sono al centro della visita in Costa d’Avorio dove Mattarella arriva accompagnato dalla figlia Laura – mentre il governo sarà rappresentato dal viceministro agli Esteri, Edmondo Cirielli -, a seguito dell’invito formale del presidente Alassane Ouattara, in visita a Roma nel settembre 2022. Domani giornata di incontri istituzionali, con la significativa cerimonia della consegna delle chiavi del distretto di Abidjian, che si concluderà con un incontro con la comunità italiana e un pranzo di Stato. La giornata di giovedì, prima di ripartire, sarà dedicata invece alle esperienze ”sul campo”. In mattinata la visita al giacimento di Baleine – un impianto off shore, di grosse potenzialità, ancora tutte da sviluppare -, cruciale nel nostro piano di autosufficienza energetica, il primo in Africa a “emissioni zero” gestito da Eni in partnership con la società nazionale di estrazione (Petroci). Ma a suggellare il rapporto con il Paese ivoriano c’è anche, sul versante della formazione, un piano di grossa portata sostenuto da Eni e Petroci e gestito da Avsi: Mattarella si recherà in visita al complesso scolastico Vidri Canal , una scuola che si inserisce in un piano nazionale di consolidamento delle istituzioni scolastiche che saranno implementate nel quadro delle iniziative finanziate dal “piano Mattei”, che riguarda ben 20 scuole pubbliche. Il solo complesso di Vidri Canal comprende 4 scuole e conta 1.450 alunni, avvalendosi anche di altri contributi, fra cui quello del governo americano. Una collaborazione con il governo, attraverso il ministero dell’Educazione nazionale e alfabetizzazione, che toccherà anche 3mila biblioteche e finanzierà mense scolastiche per 125mila allievi delle zone rurali. «Siamo orgogliosi di questa collaborazione», dice Giampaolo Silvestri, segretario generale di Fondazione Avsi. Il piano prevede il coinvolgimento di 8.500 studenti, 2mila genitori e circa 150 insegnanti e consulenti pedagogici. «Un esempio di successo della cooperazione italiana, un modello che funziona solo se si costituisce davvero una partnership alla pari, e che ora – conclude Silvestri – potrà essere implementato mobilitando fondi a effetto moltiplicatore della Global Partership for Education».

Ultima visita, giovedì, alla casa della Comunità di Trechville (Abidjan), sede centrale della Comunità di Sant’Egidio, presenza storica nel Paese ivoriano, impegnata fin dagli anni Ottanta nei quartieri più poveri, con i ragazzi di strada e gli anziani, e per promuovere le “scuole di pace”, un percorso pedagogico di prevenzione dei conflitti che valorizza un’antica vocazione della Comunità, nel continente africano, in grado di promuovere lo storico processo di pace in Mozambico, nel lontano ottobre 1992.

Nel pomeriggio di giovedì Mattarella si sposterà in Ghana, ad Accra, dove il presidente Nana Addo Dankwa Akufo-Addo lo aveva invitato e dove, prima di lui, era stato in visita di Stato il solo Giorgio Napolitano, nel luglio 2007. Il capo dello Stato visiterà una nave italiana, la “Bettica”, parte di una missione di monitoraggio per combattere la pirateria e altre forme di criminalità in mare, nel golfo di Guinea. Evocativa anche la visita al castello di Christiansborg, sulla costa dell’Atlantico, da cui partivano le navi degli schiavi.

In Ghana, Mattarella visiterà anche, sabato, una scuola dei salesiani volta alla formazione professionale di operai e cuochi realizzata d’intesa con Confindustria Alto Adriatico (vedi intervista qui sotto) che sarà in grado di generare, in Friuli Vnezia Giulia, un flusso migratorio regolare e qualificato. Una presenza radicata, quella di Confindustria in Africa, che nel solo arco di tempo fra il 2016 e il 2022 ha visto aumentare l’interscambio commerciale del 105 per cento. I principali prodotti importati dall’Africa, manco a dirlo, sono il gas naturale (39,4%) e il petrolio (27,5%), costituendo l’Africa una crescente opportunità per la nostra autosufficienza energetica. Ma sempre rispettando il “modello Italia”. Quello di Enrico Mattei, l’ex partigiano cattolico fattosi petroliere che, ricorda Massimo Dal Checco, presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, «lasciava ricchezze nei territori. Sappiamo bene che il modello cinese non lascia nulla, ma oggi non bisogna essere predatori».

Mattarella in missione in Africa: visita al don Bosco di Ashaiman – La Verità

Si riporta di seguito la notizia apparsa su La Verità.

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Storica visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in Africa occidentale. Accompagnato dalla figlia Laura e dal viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli , Mattarella è arrivato ieri sera in Costa d’Avorio, per la prima visita ufficiale di un capo di Stato italiano.

Da domani, giovedì, a sabato, Mattarella sarà in Ghana. Ieri sera Mattarella è stato accolto all’aeroporto di Abidjan dal vice presidente della Repubblica della Costa d ‘Avorio, Tiemoko Meyliet Koné, e dal ministro degli Esteri, dell ‘integrazione africana e degli ivoriani all’estero, Kacou Houadja Léon Adom, alla presenza dell’ambasciatore Arturo Luzzi.

Fittissimo il programma della missione, che sarà certamente importante anche nell’ottica del Piano Mattei, pilastro della politica estera del governo guidato da Giorgia Meloni. Questa mattina al palazzo presidenziale Mattarella incontra il presidente della Repubblica della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara. Dopo le dichiarazioni alla stampa dei due presidenti, è prevista la cerimonia di consegna delle chiavi del distretto di Abidjan, un riconoscimento di estrema importanza che fino a ora era stato assegnato solo a presidenti francesi come Emmanuel
Macron e François Hollande.

Un particolare da non sottovalutare assolutamente: nel 2025 in Costa d’Avorio sono in programma le elezioni presidenziali, il cui esito potrebbe cambiare l’orientamento filo francese del Paese: una finestra di opportunità che l’Italia potrebbe sfruttare al meglio.

Mattarella poi parteciperà al pranzo ufficiale offerto dal presidente della Costa d’Avorio. Domani, giovedì, tappa al giacimento di Baleine, scoperto dall’Eni in acque profonde nel 2021 e dove, come ricorda l’agenzia Nova, la produzione è stata avviata lo scorso 27 agosto.

Per il giacimento di Baleine è stato stimato un investimento da 10 miliardi di dollari, un progetto che avrà un impatto duraturo sull’economia ivoriana e nelle intenzioni di Eni non verrà sfruttato solo per l’esportazione. Mattarella visiterà la stazione a terra del giacimento, dove verranno anche illustrate le attività del gruppo sulla cooperazione italiana in ambito energetico e le attività sociali nel Paese.

È legata a Eni anche la visita del complesso scolastico di Vridi, una scuola che la compagnia italiana ha ristrutturato nel contesto di un piano nazionale governativo di ristrutturazione e consolidamento di tutte le istituzioni scolastiche. Piano che per le sue peculiarità, e per la centralità della Costa d’Avorio nel Piano Mattei, verrà replicato anche in altre zone del Paese, con l’obiettivo, sottolinea Palazzo Chigi, di piantare dei semi per la crescita del capitale umano che favorirà lo sviluppo del benessere del Paese.

Nel pomeriggio, prima della partenza per il Ghana, Mattarella visiterà alle 16 la casa della comunità di Sant’Egidio ad Abidjan, dove incontrerà un gruppo di bambini delle scuole della pace, gli ex ragazzi di strada ora accolti dalla comunità, alcuni anziani e il movimento giovanile di Sant’Egidio.

Da domani pomeriggio Mattarella e la delegazione italiana saranno in Ghana, dove il capo dello Stato incontrerà una delegazione della comunità italiana. Nella mattinata di venerdì 5 aprile, invece, Mattarella sarà ricevuto alla Jubilee house, per un colloquio con il presidente della Repubblica del Ghana, Nana Akufo-Addo.

Il programma prevede poi la visita al Memoriale di Kwame Nkrumah, dove la delegazione sarà accolta dal sindaco di Accra, dal direttore del Memoriale, Edward Quao, e dalla figlia dell’ex presidente ghanese, Samia Nkrumah.

Nel pomeriggio Mattarella è atteso al Castello di Christiansborg e in serata parteciperà al pranzo di Stato organizzato alla Jubilee house.

Sabato 6 aprile, nella prima parte della mattinata, il capo dello Stato sarà al Centro di Formazione Professionale don Bosco di Ashaiman, in Ghana, gestito dai padri salesiani e creato grazie al contributo di Confindustria Alto Adriatico.

Qui Mattarella parteciperà alla inaugurazione dell’academy che Confindustria Alto Adriatico ha realizzato, con l’obiettivo di formare manodopera locale con profili professionali sovrapponibili a quelli ricercati dal tessuto produttivo del Friuli Venezia Giulia.

L’obiettivo è quello di fornire a 250 giovani una formazione di qualità nell’ambito del Ghana project messo a punto da Confindustria Alto Adriatico.

Principale partner dell’operazione è Umana, agenzia per il lavoro, ma sono stati coinvolti anche la Regione e i sindacati.

A seguire, Mattarella si trasferirà presso il porto di Tema, dove è ormeggiato il pattugliatore d’altura della Marina militare italiana Bettica, impegnato in operazioni di monitoraggio nel Golfo di Guinea, nell’ambito di un programma di lotta alla pirateria e ad altre forme di criminalità in mare. Il presidente della Repubblica incontrerà comandante e membri dell’equipaggio. Al termine, è previsto il rientro in Italia.

La Verità