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Trento, l’iniziativa degli studenti delle scuole medie: Voglio starti accanto, per far fiorire chi si sente solo

di Francesca Bonotto

“Voglio starti accanto. Per far fiorire chi si sente solo” è il progetto realizzato da più di 150 studenti della scuola media dell’Istituto Salesiano “Maria Ausiliatrice” di Trento, guidato da don Andrea Lovisone, salesiano della comunità e insegnante di religione presso l’Istituto.

Tutto nasce da una riflessione sui tempi difficili che stiamo vivendo e dalla voglia dei ragazzi di comunicare vicinanza e altruismo, affinché nessuno si senta solo o dimenticato.
Gli studenti, nonostante non possano frequentare l’Istituto, ognuno dalla propria abitazione e collegati on-line, hanno contribuito a creare un libricino dove all’interno sono raccolti i loro pensieri e le loro riflessioni a proposito della situazione che stiamo attraversando.

Il libro è stato un mezzo per farli restare in contatto e per spingere le persone ad avere speranza e fiducia.
La premessa è il sogno di don Bosco, “La zattera salvatrice”, che più ha colpito i ragazzi e che racconta una situazione di difficoltà che si trasforma in salvataggio, grazie alla fiducia e alla speranza nella fede. Nel racconto, don Bosco e i suoi ragazzi si salvano proprio grazie alla comparsa di una zattera che li porta in salvo dall’inondazione. Non tutti riescono a salvarsi, solo chi ascolta nel cuore le parole di don Bosco, “Maria è la stella del mare e porterà tutti alla salvezza”. La preghiera diventa il porto sicuro per ognuno: “Se voi sarete i miei figli devoti, io sarò la vostra madre amorosa”. L’unione fa la forza, grazie ad una fede sincera e devota. Gli studenti trasportano l’immagine dell’acqua in modo similare alla vicenda della pandemia globale che stiamo vivendo, creando messaggi di speranza, vicinanza e amorevolezza verso il prossimo.

A sostegno del progetto, un video racconto dove don Andrea, accompagnato dai ragazzi, spiega come questa iniziativa abbia rappresentato un “raggio di sole” per tutta l’opera coinvolta ma soprattutto per chi leggerà il racconto.

L’obiettivo è distribuirlo nelle case di riposo di Trento e dintorni, e divulgarlo on-line.