Pubblichiamo l’articolo di Bergamo News sull’impresa ciclistica organizzata dai salesiani come un pellegrinaggio al Santuario di Oropa.
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In questa estate un po’ anomala, i salesiani hanno deciso di organizzare un’esperienza inedita e straordinaria nel vero senso della parola, qualcosa mai sperimentato prima, una vera e propria impresa ciclistica. Punto di partenza: la casa di Treviglio; destinazione: santuario di Oropa (Biella). Una sorta di pellegrinaggio che ci ha portato a scoprire questo magnifico e maestoso santuario nel bel mezzo delle alture piemontesi.
Il giorno della partenza, il 17 luglio, ci siamo ritrovati nel cortile della scuola con un misto di entusiasmo, un po’ di “tensione” data la particolarità dell’evento, ma soprattutto la consapevolezza che sarebbe stata un’esperienza da ricordare. Infatti in quei quattro giorni e in quelle tre notti (fino al 20 luglio) all’interno del gruppo, formato dai catechisti, dai professori e da ragazzi provenienti da classi e da indirizzi diversi, si è creato uno straordinario senso di comunità, di familiarità e di amicizia. Tutto ciò grazie alle ”peripezie” e alle avventure affrontate insieme: dalle ore sotto il sole in bici alle visite a metà giornata nei piccoli borghi di campagna, dalle serate a base di pizza o pasta/riso freddo, alle notti passate a giocare a risiko o a carte presso gli oratori e le case salesiane che ci hanno offerto ospitalità durante il pellegrinaggio. Tutte queste esperienze hanno contribuito a rendere il gruppo sempre più affiatato.
La parte più significativa, in termini di impegno e di sforzo fisico, è stata senza dubbio la salita di 10 km di Oropa, in cui ciascuno di noi ha dovuto dare il massimo; per questo mi è piaciuto il paragone proposto da don Giovanni e da Eddy con cui hanno accostato la salita in bici e più in generale il ciclismo alle nostre vite: un paragone apparentemente stravagante o quantomeno astratto, ma appunto solo in apparenza. Infatti nella salita in bici si può intravedere quello che è il nostro percorso durante la vita: durante una salita dura, tosta e impegnativa (come quella di Oropa) possiamo anche avere la migliore bici, le migliori vitamine, la migliore borraccia, la migliore compagnia e la migliore safety car ma arriveremo in cima e raggiungeremo la meta solo se avremo quella determinazione necessaria per portare a termine questa ardua impresa. Penso che tutto ciò valga anche nella vita di tutti i giorni, perché uno può avere ogni comodità o agevolazione possibile, ma per raggiungere un obiettivo quello che conta in fondo è la passione, la forza di volontà, l’impegno e la grinta che uno ci mette nel perseguirlo.
Questa è stata la prima impresa ciclistica dei Salesiani di Treviglio, speriamo sia la prima di una lunga serie… c’é solamente una parola per descrivere la riuscita di questa scommessa: un successo!! Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a rendere realtà questo progetto.