Schio, l’oratorio compie 120 anni. Don Gaetan: “Siamo nati per educare i giovani”
Da La Gazzetta di Vicenza.
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L’oratorio Don Bosco compie 120 anni ed è ancora un punto di riferimento per i giovani, un presidio che calamita ragazzi e ragazze e li sottrae al rischio della devianza. «Centovent’anni sono tanti», esordisce con un certo orgoglio don Enrico Gaetan, direttore dell’istituto salesiano il cui valore socio-educativo non ha perso forza nel tempo, anzi. La struttura ha fondamentalmente ancora la funzione principale di accogliere i ragazzi, tutti, anche quelli che provengono da situazioni di marginalità e border line, è una struttura fatta di persone reali e concrete che si mettono a disposizione senza limiti di tempo. E per sancire l’importante compleanno, l’oratorio si appresta a festeggiare, mercoledì, con una giornata speciale. Il presidio «Sono qui ormai da due anni – continua Don Enrico – e la cosa bella che mi capita quando vado in giro è sentire tutte le persone che ricordano o per una cosa o per l’altra di essere passati per l’oratorio». Nonostante l’età, il cuore dell’oratorio resta giovane e batte per i giovani. Quello di Schio è un oratorio vivo, che ne ha passate di tutti i colori e anche una pandemia. Sono 800 i giovani iscritti alle associazioni sportive quali basket, pallavolo e calcio; 350 i ragazzi che popolano la scuola, 80 quelli del doposcuola per non contare i gruppi di volontariato tra bar, cinema, gruppo missionario, coro.
Un oratorio dalle mille sfaccettature che va dalle attività sportive a quelle culturali, dal formativo all’educativo. «Casa di tutti». «L’oratorio è nato per educare i giovani. Da quando sono stati chiamati qui i salesiani c’è sempre stata un’opera educativa e formativa. Adesso lo fa con due polmoni, quello che è l’oratorio con l’associazionismo e lo sport e quello con la scuola e con la formazione professionale». Vero che l’oratorio ha come scopo principale quello di accogliere i ragazzi meno fortunati e infatti la mission principale resta quella. «L’oratorio di base accoglie ancora molti giovani border line, che vivono per strada in “bande” o gruppi, ma che sanno che qui con regole possono trovare posto – sottolinea don Enrico -. Ci sono ancora molti casi di devianza dove mancano gli adulti di riferimento. Situazioni giovanili difficili anche a Schio. L’oratorio è casa anche per loro. Il cortile è un punto di incontro». La festa e il futuro Mercoledì alle 18.30 nel cortile dell’oratorio si festeggerà l’importante compleanno dove tutti sono invitati. Ma l’oratorio guarda avanti e per adeguarsi alle necessità dei giovani dalla primavera prossima inizierà un importante intervento di ristrutturazione di tutta la struttura, partendo dal campo da calcio, proseguendo con la scuola e poi con il teatro e il cinema. Un lavoro complesso e costoso ma che si rende necessario per adeguarsi alle esigenze di chi lo frequenta.