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Anem’e pizza, un nuovo forno (e opportunità) per i giovani del Don Bosco Napoli

Pubblichiamo l’iniziativa di Salesiani per il Sociale APS che, grazie alle donazioni, ha potuto acquistare un nuovo forno per il laboratorio per pizzaioli dell’istituto Don Bosco di Napoli.

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Il desiderio era di donarlo ai ragazzi in occasione della festa di Don Bosco e ci siamo riusciti!

Da oggi i giovani accolti presso l’Istituto salesiano Menichini di Napoli, socio di Salesiani per il Sociale APS, hanno un laboratorio per pizzaioli rinnovato, con un forno più veloce e sicuro. Quest’ultimo, infatti, è adatto anche ai processi di panificazione e ciò permetterà a molti di loro di seguire più corsi specialistici come quello di panettiere o pasticcere.

«Da un’indagine che abbiamo condotto sul territorio – ci spiega Don Fabio, direttore della casa di Napoli – ci siamo resi conto che una figura molto richiesta ma poco presente, è quella del panettiere. Nel territorio napoletano (e non solo) ci sono tanti bravi pizzaioli in formazione ma pochissimi artigiani del pane. Così, ci è venuto in mente di ripensare il laboratorio per pizzaioli  – che già da alcuni anni formava professionisti della pizza – per dare un ulteriore possibilità ai nostri ragazzi che cercano un’occupazione. Qualche mese fa abbiamo chiesto un contributo a Salesiani per il Sociale e siamo felicissimi che questo 31 gennaio lo stiamo donando ai ragazzi!».

Significativo anche il logo del laboratorio ispirato al progetto di vita salesiano riassunto nella frase “Da mihi animas”. Così lo spiegano i realizzatori:

Il logo del laboratorio include i processi del laboratorio: l’impastare con le mani, le mani del “maestro” e le mani del ragazzo, la pasta che va lavorata con costanza pazienza e forza, il forno in cui mandare a cottura l’impasto lavorato. Sotto c’è il prodotto di questo processo, la pizza, ma il condimento sono i simboli che richiamano il Da mihi Animas, “dammi le anime”, che è il progetto di vita di don Bosco e dei salesiani. L’ancora è il simbolo della speranza, che è la virtù più importante di un educatore, ma l’ancora richiama anche che un laboratorio e un educatore possono essere un’ancora di salvezza per il ragazzo, perché per don Bosco i ragazzi hanno “l’intelligenza nelle mani”. Il cuore che arde è il simbolo stesso del processo educativo perché per don Bosco l’educazione è cosa di cuore. La stella richiama il bisogno di Dio, il bisogno di guardare il cielo, il bisogno di avere una stella da seguire. La foglia richiamo il bosco, don Bosco, l’albero sotto il quale tanti ragazzi trovano ristoro e protezione.

Se anche quest’anno, nonostante l’emergenza sanitaria, stiamo donando accoglienza, sostegno e strumenti essenziali per la formazione dei ragazzi più fragili, è grazie ai nostri benefattori, che insieme a noi scommettono sul futuro dei giovani, specialmente i più fragili. Don Bosco è ancora oggi presente, buona festa a tutti noi!

IME, Convegno di Pastorale Giovanile: “Far crescere le sinergie lavorare insieme”

Pubblichiamo il resoconto del convegno di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Meridionale che si è svolto al Don Bosco di Napoli dal 28 al 30 agosto.

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Dal 28 al 30 agosto 2020, presso l’Istituto salesiano “don Bosco” di Napoli, si è svolto l’annuale convegno di Pastorale Giovanile al quale hanno preso parte tutti i salesiani e i laici delle Comunità Educativo-Pastorali dell’Ispettoria Salesiana Meridionale. La proposta della Pastorale Giovanile per l’anno 2020-2021 ha fatto da sfondo alle riflessioni delle tre intense giornate di convegno.

Nella prima giornata, con la rilettura della Lettera a Diogneto a cura di don Daniele Merlini, direttore del Borgo don Bosco di Roma, si sono distinte diverse parole chiave: mondo, cittadinanza, empatia, speranza. Parole che risuonano e che ben si associano all’obiettivo pastorale che quest’anno verrà affrontato come comunità ispettoriale: “Attraverso il sogno di 9 anni, consapevoli della chiamata ad essere santi, vogliamo provare a guardarci attorno con altri occhi (CV 6). Con questo sguardo rinnovato impariamo a cogliere l’amore di Dio per il mondo che ci spinge al dialogo con esso, per poter essere sale e luce (Mt 5)”. Certamente la lettera a Diogneto ha dato diversi spunti per aiutarci a guardare attorno con uno sguardo nuovo.

La seconda giornata di sabato 29 è stata, invece, caratterizzata dall’introduzione biblico-teologica al tema pastorale a cura di S.E. Mons. Luigi Renna, vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano: “Dio ha tanto amato il mondo”. L’intervento ha dato modo di riflettere sulle caratteristiche dell’amore di Dio. L’universalità, in quanto si parla di salvezza universale, e personalizzazione dell’amore di Dio: Gesù ama il mondo nell’universalità ma incontra le persone una ad una. La sua parola giunge al fondo dei cuori.
A seguito dell’intervento i convegnisti hanno avuto modo di confrontarsi sugli input ricevuti, suddividendosi in tre gruppi di lavoro e altrettanti tempi di studio, lasciandosi guidare dai temi proposti nel volume delle “Linee Progettuali della PG” (a cura della CEI): ESSERCI, il COMUNICARE e l’APRIRE LUOGHI. Tali temi sono stati accompagnati dalla condivisione di esperienze virtuose messe in atto da alcune realtà della nostra ispettoria salesiana.
In particolare, riguardo all’ ”ESSERCI insieme per testimoniare la comunione”, l’esperienza del progetto “Ri-Generazioni” dei Salesiani di Foggia, presentata da Massimo Marino, ha dimostrato come poter inserirsi efficacemente in un territorio complesso in rete alle iniziative diocesane per animare i diversi luoghi e coinvolgere le risorse presenti. Le pastorali giovanili possono progettare insieme o in parallelo, differenziando l’offerta per incontrare sempre più giovani.
“COMUNICARE”, invece, non solo per pubblicizzare iniziative ma come una competenza essenziale per l’incontro e il dialogo nella relazione educativa, è il tema approfondito dalla testimonianza di Federico Silvestro che ha raccontato la struttura organizzativa dell’ufficio di comunicazione “Don Bosco” di Napoli.
In ultimo, “APRIRE LUOGHI”, Giovanni Monaco e Francesco Abbruzzese della comunità di Andria hanno raccontato il processo di realizzazione dell’aula studio per gli studenti universitari concentrato intorno all’idea di accoglienza dei più giovani, tenendo aperta la porta di casa della comunità, affinché possano entrare senza difficoltà e senza sentirsi giudicati, rispondendo alle loro richieste, anche implicite, di stare insieme, di trovare appartenenza e di sperimentare nuovi legami.
Al termine delle testimonianze, i tre diversi gruppi hanno avuto un momento di studio personale e la possibilità poi di confronto e condivisione.

La giornata conclusiva di domenica 30, invece, si è incentrata sul confronto e sulla programmazione degli obiettivi di ciascun settore di animazione ispettoriale, concludendosi con la Celebrazione Eucaristica, presieduta dall’Ispettore don Angelo Santorsola.

«Anche quest’anno giunge al termine il nostro convegno di Pastorale Giovanile. Ci siamo trovati ad approfondire il tema pastorale di quest’anno, un tema affascinante e attuale. La relazione di don Daniele Merlini e l’introduzione biblico-teologica al tema pastorale da parte di sua eccellenza Mons. Luigi Renna, ci hanno fatto respirare in profondità i contenuti della proposta pastorale. Ci hanno fatto toccare con mano, che essere cristiani nel mondo, in ogni tempo, pone problemi e sfide non così distanti da oggi. L’impegno è quello di combattere gli idoli di oggi, perchè si possa realizzare la nostra missione.  Far crescere la collaborazione, le sinergie. lavorare insieme, pensare insieme, decidere insieme, salesiani, laici, giovani. Accettare quello che siamo e la nostra comunità. Questa è la comunità da amare, queste sono le comunità, educative pastorali, in cui oggi dobbiamo essere nel cuore del mondo.» (don Angelo Santorsola)

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La Rete dei Sogni: l’Estate Ragazzi del Don Bosco Napoli riparte in sicurezza con le mascherine donate da Salesiani per il Sociale APS

Lunedì 22 giugno 2020, dopo 105 giorni, riapriranno i cancelli dell’Istituto salesiano Don Bosco di Napoli per i giovani del quartiere.

Un lockdown che non ha fermato la voglia e il lavoro dei tanti educatori e volontari dell’Istituto Salesiano. Durante questi mesi attraverso i canali social e le piattaforme digitali, gli educatori hanno seguito i giovani che spesso vivono in contesti familiari difficili senza mai abbandonarli, continuando costantemente la loro azione educativa.

Oggi però si riparte con un’azione educativa diretta attraverso il progetto estivo “La Rete Dei Sogni – #ogunoalsuoposto” nel quale si mette in relazione la rete internet, l’unico strumento che in questi mesi ha permesso ai giovani di essere collegati tra loro, con la rete di relazioni che prenderà forma attraverso una serie di attività ricreative e formative. L’hashtag #ognunoalsuoposto aiuterà non solo a mantenere le distanze ma permetterà ai giovani di ristabilire le relazioni quotidiane che in questi mesi sono venute a mancare. Il progetto, ideato e presentato dallo staff dell’Istituto salesiano, è frutto di un lavoro accurato che permetterà di svolgere le attività estive in completa sicurezza senza perdere la gioia e la passione educativa nello stile salesiano di Don Bosco.

Quattro settimane di attività divise in 3 fasce orarie dal lunedì al venerdì dove saranno coinvolti i giovani iscritti in oratorio per un totale di circa 300 minori dai 6 ai 17 anni.
Le attività si svolgeranno nel grande cortile dell’Istituto Salesiano in completa sicurezza, rispettando le regole del distanziamento. Saranno disposte due postazioni per il triage all’ingresso della struttura dove verrà misurata la temperatura attraverso i termoscanner e successivamente sarà garantita l’igienizzazione delle mani per tutti i giovani e gli operatori coinvolti.

Inoltre tutti i partecipanti saranno muniti di mascherine, progettate ed acquistate grazie a Salesiani per il Sociale APS , organizzazione non profit dei Salesiani d’Italia che da oltre 25 anni attua e sostiene progetti a favore dei minori e dei giovani, in particolare di coloro che si trovano in condizioni di emarginazione, disagio ed esclusione sociale.
Le mascherine, di 4 colori diversi, sono state donate attraverso Salesiani per il Sociale APS da una donatrice napoletana di nome Giovanna, da anni sostenitrice dei giovani in difficoltà. A Napoli l’anno scorso aveva deciso già di investire sui giovani che vivono il Don Bosco di Napoli, precisamente nel laboratorio di parrucchiere “CapAppost” inaugurato nel novembre scorso. Anche in un momento così delicato che stiamo vivendo non si è tirata indietro ed ha voluto sostenere il progetto estivo “La Rete Dei Sogni – #ogunoalsuoposto”. Il Covid non ha fermato né la provvidenza né la solidarietà. Grazie Giovanna!

Per l’occasione ci sarà una cerimonia di presentazione lunedì 22 giugno alle ore 19:00 nel grande cortile. Saranno presenti don Angelo Santorsola (ispettore dei Salesiani del sud Italia) e don Fabio Bellino (direttore dell’Istituto Salesiano).