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Salesiani per il Sociale, lo sguardo al futuro per costruire comunità solidali nella rete sociale salesiana

Tre giorni per guardare al futuro, per “organizzare la speranza” costruendo comunità solidali. Salesiani per il Sociale ha radunato a Roma, dal 9 all’11 giugno quasi centro soci e rappresentati di associati da tutta Italia per presentare il documento di restituzione del processo dal basso, un cammino iniziato a settembre 2022 e che durante i mesi scorsi ha toccato dodici sedi incontrando operatori, educatori, volontari, salesiani e laici.

Il Presidente, don Francesco Preite, molto soddisfatto dell’Assemblea, ha detto: “Dare la possibilità di confrontarsi con esperti ed operatori sulle questioni sociali più urgenti del mondo giovanile italiano e restituire le varie riflessioni dei soci nel documento “Organizzare la speranza” è il modo migliore per festeggiare i 30 anni della rete sociale salesiana Salesiani per il sociale. La prossima tappa sarà quella di aiutare i territori a confrontarsi con le linee di azione condivise emerse nel documento e provare a concretizzarle per rendere concreta la speranza di comunità più solidali con e per i giovani”.

Il tema centrale dell’attività di Salesiani per il Sociale sono i giovani poveri, come ha sottolineato don Stefano Aspettati, ispettore delegato per l’Emarginazione e il disagio giovanile. “Questo è un momento favorevole per l’associazione, che è nata per federare tante realtà e che oggi ha il compito di svolgere un ruolo culturale e di animazione per tutta la rete che si occupa di giovani poveri”.

Una rete sociale “coesa, perché tutte le nostre attività si fanno all’interno di ambienti educativi che hanno dentro la scuola, la formazione professionale, l’oratorio, le parrocchie…noi offriamo una pluralità di inserimento educativo e lavoriamo in interazione con tante realtà”, ha detto don Roberto Dal Molin, presidente del Centro Nazionale delle Opere Salesiane.

Il dibattito e la riflessione attorno al tema delle comunità solidali è iniziato con un panel dedicato alla povertà educativa e al fenomeno dei giovani NEET: a discuterne, Antonio Russo, Portavoce Alleanza contro la povertà; Marco Pagniello, Direttore Caritas italiana; Orazio Giancola, Università La Sapienza di Roma; Vanessa Pallucchi, Portavoce Forum Terzo Settore. Insieme, hanno ragionato su come la povertà educativa non sia solo un fenomeno che riguarda i giovanissimi, ma anche una fetta di popolazione adulta, perché riguarda la competenza acquisita e non solo il livello di istruzione. Si tratta di un problema di opportunità, come ha sottolineato don Marco Pagniello, di un “pavimento appiccicoso” per il quale i figli subiscono la condizione culturale, sociale ed economica delle famiglie. Educativamente povero è chi, arrivato a 15 anni, abbandona la scuola perché sente che si tratta di un luogo non suo. Per contrastare questo fenomeno c’è bisogno di “politiche di ampio respiro”, ha spiegato Antonio Russo, ovvero riforme strutturali per mettere al centro dell’agenda politica la scuola, l’istruzione. Da parte sua, il Terzo Settore, aggiunge Vanessa Pallucchi, deve continuare a lavorare in rete, non perdere il cammino comune per rimanere un soggetto che dialoga con le istituzioni con proposte educative integrate.

Gli oltre 500 contributi raccolti sulla piattaforma digitale Organizzare la speranza oppure durante gli incontri territoriali hanno formato il documento di restituzione presentato in assemblea. “Si tratta di un materiale di sintesi prezioso, che racconta l’Italia salesiana, una base da ascoltare, da prendere in considerazione per la progettazione del sociale delle realtà associate a Salesiani per il Sociale. Un processo che non è stato facile far partire, ma che poi ha coagulato attorno a sé consenso, idee, spunti. Un documento di restituzione che potrà diventare un documento programmatico”, ha sottolineato don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale.

Il documento è stato discusso con i coordinatori dei comitati territoriali, coloro che hanno accolto nei territori la cabina di regia e l’ufficio nazionale: hanno avuto un ruolo attivo negli incontri, e per questo a loro è stata chiesta una restituzione dal lor punto di vista: don Domenico Luvarà, Coordinatore Comitato Sicilia; don Davide Perego, Incaricato Presidio Lombardo-Emiliana; don Emanuele De Maria, Coordinatore Comitato Italia Centrale; don Gianpaolo Roma, Coordinatore Comitato Italia Meridionale, don Massimo Zagato, Incaricato Presidio Nord est e don Stefano Mondin, Coordinatore Comitato Piemonte Valle d’Aosta hanno sottolineato ricchezze e criticità del documento, dal punto di vista di quanto hanno raccolto dopo gli incontri territoriali.

Cura della formazione, co-progettazione, dialogo costruttivo con la formazione professionale per dare accoglienza e inserimenti lavorativi ma anche un momento bello per la vita delle ispettorie, per la cura delle relazioni con le associative dei territori. Serve darsi organizzazione per poter lavorare e proseguire il processo iniziato con gli incontri territoriali.

Come costruire la comunità solidale: tema sul quale hanno ragionato Ciro Bisogno, Presidente PGS; Cristiano Tanas, Presidente CGS; Fabio Attard, Coordinatore Don Bosco Formation; Lorenzo Napoli, Presidente TGS e Rafael Bejarano, Referente per le Opere e Servizi Sociali del Settore PG – sede centrale.

Quanto emerso è che serve andare incontro all’altro per fare comunione, aprire il dialogo nella rete associativa per lavorare insieme e per tornare a parlare con i giovani che non sono solo i destinatari delle opere, ma ne sono i protagonisti. Lavorare in rete con chi persegue i nostri fini, anche con ambienti laici. Dobbiamo insistere sulla rete, che è la chiave per lavorare bene insieme. Alimentare e accendere i riflettori sui problemi dei nostri territori, per non essere considerati solo come erogatori di servizi, ma come mezzi che costruiscono comunità, per arrivare a tutti i nostri giovani.  C’è il desiderio di non perdere l’identità e il carisma, perché noi siamo nati così, siamo nati con l’invito di “conoscere la città”, così come fece don Giuseppe Cafasso con Don Bosco, appena arrivato a Torino. Gli dice: conosci la città! Il tema della corresponsabilità è legato a quello della rete, per collaborare, per lavorare insieme: sensibilità e ascolto devono essere le chiavi per entrare nelle esigenze dei territori.

Il panel Next Generation ha avuto al centro la testimonianza dei giovani volontari del Servizio Civile di ritorno dall’esperienza all’estero. Ciascuno ha scelto una sfida del documento Organizzare la speranza e molti di loro hanno testimoniato la loro volontà di discutere, dire la loro sul tema del lavoro, della scuola, del futuro. Meglio di chiunque altro hanno saputo raccontare i loro territori, le esperienze dei loro coetanei, la difficoltà per alcuni di riuscire a frequentare la scuola. La tenacia, la passione educativa e la voglia cambiare la loro vita e quella di chi incontrano hanno toccato tutti i presenti. Le loro storie, quelle dei loro amici, le riflessioni delle sfide scelte hanno offerto spunti di riflessione per tutti. Le loro speranze guardano al futuro (“come diceva il beato Rosario Livatino, alla fine non ci verrà chiesto se siamo stati credenti ma credibili”, ha citato Valeria) ma sono concentrati sul presente, perché è nel presente che si costruisce la vita delle persone.  “Spero che i giovani possano avere un lavoro dignitoso che possa farli tornare a casa con serenità e con dignità”, ha concluso Valeria.

 

“Costruiamo comunità solidali – 30 anni di rete sociale salesiana in Italia”: a giugno assemblea nazionale

Si terrà a Roma, all’istituto Pio XI, dal 9 all’11 giugno l’assemblea nazionale 2023 di Salesiani per il Sociale “Costruiamo comunità solidali – 30 anni di rete sociale salesiana in Italia” . Continua il percorso intrapreso a settembre 2022 di Organizzare la Speranza che, a giugno, vedrà la condivisione di quanto raccolto in questi mesi di incontri territoriali e la presentazione delle linee programmatiche per i prossimi tre anni.

“Il prossimo 9 luglio festeggeremo i 30 anni della nostra rete sociale salesiana, fondata da salesiani lungimiranti e profetici – dichiara don Francesco Preite, presidente di Salesiani per il Sociale -. Un evento che ci riporta alle origini della scelta salesiana di una pastorale giovanile italiana che includa la dimensione del disagio e dell’emarginazione giovanile, e che oggi viene rilanciata fortemente dal Rettor Maggiore con l’opzione salesiana per i giovani ad alto rischio sociale come impegno per la giustizia, la pace e la cura del creato. L’emarginazione e disagio giovanile della Pastorale Giovanile Salesiana è denominata nella lettera del Rettor Maggiore con un’accezione più inclusiva: opere e servizi sociali. Le opere ed i servizi sociali sono una dimensione ed un ambiente della nostra Pastorale Giovanile che incontriamo nelle Comunità Educative Pastorali da Nord a Sud”.

I tre giorni di assemblea saranno organizzati con momenti formativi, tavole rotonde per discutere della rete associativa e conoscere l’esperienza dei territori. Ci sarà modo di ascoltare la voce delle istituzioni sulla riforma del Terzo Settore e gli aggiornamenti in corso.

“Insieme salesiani e laici possiamo compiere il passaggio verso una pastorale giovanile aperta, corresponsabile e connessa con i problemi del mondo e della gente: passare dall’io al noi, dal “si è sempre fatto così” alla novità dei segni dei tempi che richiedono competenze, innovazione, rinnovata passione educativa”, conclude don Francesco Preite.

Il programma:

 VENERDÌ 9 GIUGNO    

Ore 14,00 Arrivi e registrazione Assemblea

Ore 15,00 Saluti istituzionali

Presentazione Assemblea

Ore 15,30 Lectio Lc 7,11-17

Ore 16,00 I panel: Povertà educativa e giovani neet: quali risposte del Terzo Settore e quali le misure del governo italiano?

Ore 17,30 Break

Ore 18,00 II panel: Il processo dal basso visto dai territori.

Ore 20,00 Cena

Ore 21,30 Incontro per Comitati territoriali SxS

 SABATO 10 GIUGNO    

Ore 8,00 Santa Messa

Ore 9,00 III panel: L’opzione salesiana per i giovani ad alto rischio sociale e la corresponsabilità laicale nella costruzione di Comunità Educative Pastorali solidali. Come coniugare Pastorale Giovanile, corresponsabilità laicale e opere sociali nelle CEP locali?

Ore 11,00 Break

Ore 11,30 Laboratori di scrittura dal basso

Ore 13,00 Pranzo

Ore 15,30 Laboratori di scrittura dal basso

Ore 17,00 Break

Ore 17,30 Restituzione in Assemblea Salesiani per il sociale

Dialogo in Assemblea

Votazione del documento programmatico ad experimentum per un anno

Ore 20,00  Cena

Serata libera

 DOMENICA 11 GIUGNO      

Ore 9,00 Relazioni del presidente e presentazione del bilancio Elezione Organo di controllo

Interventi dei Soci, dibattito e votazioni Presentazione programmazione 2023-2024

Ore 12,00 Santa Messa

Ore 13,00  Pranzo

Per iscriversi c’è tempo fino al 21 maggio cliccando sul link sotto.

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