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Piano Mattei, incontro tra i Salesiani e Comunità di Sant’Egidio per una linea operativa comune

Lunedì 27 maggio, nella sede della Comunità di Sant’Egidio a Roma, si è svolto un incontro tra i rappresentanti della Comunità e alcuni componenti del Tavolo tecnico istituito dalla Congregazione per il Piano Mattei.

Per il Piano Mattei la Congregazione Salesiana si è dotata di due tavoli, con diverse finalità. Una cabina politica interna e un tavolo tecnico. Il tavolo tecnico è composto da: don Luca Barone – Delegato RM Piano Mattei; don Elio Cesari  – CNOS; don Maximus Okoro –  Don Bosco Tech Africa; dott. ssa Chiara Lombardi – VIS; dott. Riccardo Giannotta – VIS; dott. Marco Faggioli  – MISSIONI DB; dott. ssa Roberta Pinotti – CONSULENTE POLITICO; dott. Piero Fabris – Settore PG- Direttore DB Tech Europe.

Alla Cabina di Regia (https://www.governo.it/it/articolo/riunione-della-cabina-di-regia-il-piano-mattei/25241), istituita dal Governo Italiano, le uniche realtà ecclesiali presenti sono la Congregazione Salesiana e la Comunità di Sant’Egidio. Per meglio concertare l’azione, si è svolto prima un incontro tra don Luca Barone, don Elio Cesari e il presidente della CEI, mons. Matteo Zuppi, per raccogliere le istanze dei Vescovi Italiani, anche tramite il contatto con don Gabriele Pipinato, responsabile dell’ufficio del Servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli.

L’incontro con la Comunità di Sant’Egidio è stato utile per avere un confronto sulle situazioni di guerra nel mondo e per avere una linea comune operativa all’interno della Cabina di Regia. All’incontro ha partecipato parte del tavolo tecnico della Congregazione (Don Luca Barone, don Elio Cesari, la dott.ssa Pinotti e la dott.ssa Lombardi) e Mario Giro, ex viceministro degli Esteri ed esperto in Cooperazione internazionale.

Castel de’ Britti, una casa per profughi eritrei

Su Avvenire è uscito un articolo che racconta l’esperienza di accoglienza e integrazione che si sta realizzando a Caste de’ Britti con una cordata di partner, tra i quali i Salesiani di quella casa.

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Una nuova comunità di accoglienza e integrazione sociale: è quanto sta realizzando a Castel de’ Britti la Cooperativa DoMani, assieme a numerosi partner: Arcidiocesi, Comunità di Sant’Egidio, Caritas Italia, Salesiani e associazione «Amici del Sidamo – in missione Onlus». Il progetto è denominato Casa Bereket, è inserito nella struttura dei Salesiani a Castel de’ Britti ed è destinato ad accogliere i ragazzi arrivati e che arriveranno in Italia attraverso i Corridoi umanitari, progetto nato nel 2017 da Comunità di Sant’Egidio, Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Tavola Valdese, Cei-Caritas e Governo. «Verranno accolti 16 ragazzi eritrei in fuga dal loro Paese a causa della guerra, scoppiata in Etiopia, nella regione del Tigray – spiegano i responsabili della cooperativa -. Come in tutte le guerre molte persone soffrono e sono sempre i più fragili, gli ultimi, a perdere la possibilità di costruirsi un futuro.
Gestiremo la nuova comunità garantendo accoglienza e un percorso personalizzato di integrazione sociale per un anno, con servizi come l’insegnamento dell’italiano, l’inserimento scolastico, corsi di formazione, accompagnamento al lavoro, supporto socio-sanitario». «La nostra cooperativa in collaborazione coi partner si è recata in Etiopia, nei campi profughi – raccontano sempre i responsabili – per prevenire il traffico di esseri umani facilitato dall’emergenza della guerra e per garantire un ingresso legale e sicuro in Italia ai ragazzi, che sono arrivati a Castel dei Britti il 28 maggio. Quel giorno si è svolto un evento non aperto al pubblico per questioni di sicurezza legate alla quarantena dei beneficiari, ma si prevede prossimamente l’inaugurazione ufficiale».