Italia – I salesiani da 60 anni a Potenza

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Potenza) – Nella città di Potenza, tra i tanti servizi, i quartieri popolari e il cemento, i salesiani hanno fatto fiorire, 60 anni fa, una magnifica casa con il cuore aperto ai giovani e alle famiglie. In questo spazio, è possibile, oggi, crescere sia dal punto di vista cristiano che umano. Ma quanto è rilevante la presenza salesiana per questa città?

“Dal punto di vista ecclesiale, siamo un punto di riferimento fondamentale soprattutto per la Pastorale Giovanile della città e della Diocesi. Siamo l’unico oratorio in città che offre quotidianamente un servizio educativo coinvolgendo animatori, adulti, famiglie e salesiani,” spiega il Direttore e Parroco, don Emidio Laterza. Anche la società civile riconosce la presenza salesiana come un centro pastorale, educativo, culturale e ludico di eccellenza. La parrocchia, l’oratorio, il centro giovanile, il convitto universitario, il cineteatro e i cortili attrezzati formano un polo educativo e pastorale di alta qualità. Il riscontro più efficace di questa opera è la numerosa presenza di famiglie, adulti, ma soprattutto di tanti ragazzi e giovani.

Potenza è il capoluogo di regione della Basilicata nonché il più alto d’Italia, posto geograficamente nel cuore del Meridione.  Era il 1964 quando i Salesiani tornano a Potenza per dar vita ad una parrocchia e all’oratorio, dopo aver retto in passato per un biennio, agli inizi del ’900, il Seminario diocesano.

Da questo momento la storia della presenza salesiana nel capoluogo lucano è una storia di sviluppo e crescita costante. Nel 1966 viene inaugurato l’oratorio e posta la prima pietra della nuova Chiesa, consacrata nel 1973. Tra fine anni ’70 e anni ’80 la casa cresce con la costruzione del complesso dell’oratorio, della cappella di San Domenico Savio, del Cineteatro, dell’ambulatorio e di altri ambienti funzionali. Gli anni ’90 vedono la crescita del gregge della parrocchia con l’ingresso di molte contrade nel nucleo originario del Rione Risorgimento. Sono inoltre anni di un’intensa attività educativa: viene formato il gruppo dei ministranti e vengono seminate esperienze fondamentali per il contatto con la realtà cittadina, come quelle “Savio Estate” e “Festinsieme”.

È proprio in quegli anni che iniziano a fiorire molte vocazioni alla vita consacrata e non, offrendo un contributo importante all’Ispettoria Meridionale, in una scia che si prolunga fino ai giorni nostri. Attualmente l’opera salesiana di Potenza è composta dalla Parrocchia, dall’Oratorio Centro Giovanile e dal convitto universitario.

L’Oratorio Centro Giovanile salesiano di Potenza ha ospitato negli anni migliaia di ragazzi e ragazze, aiutandoli a crescere nella fede e nella vita: circa 800 sono gli iscritti ogni anno. Da giugno a luglio va invece in scena la Savio Estate, che porta nel cortile dell’oratorio 400 bambini e preadolescenti oltre ai 100 animatori, mentre la catechesi riguarda più di 500 ragazzi e ragazze. Si tratta di giovani di tutte le estrazioni sociali, provenienti in maniera abbastanza eterogenea da tutte le zone della città. Nell’orbita della Parrocchia e dell’Oratorio viaggiano le tante associazioni formatesi nel corso degli anni, tra cui i Salesiani Cooperatori, la Caritas parrocchiale, le Famiglie Don Bosco, l’Associazione di Maria Ausiliatrice, i Testimoni del Risorto 2000, gli Exallievi, il laboratorio Mamma Margherita, o – tra le più dinamiche – le Polisportive Giovanili Salesiane (PGS) e i Cinecircoli Giovanili Socioculturali (CGS).

Un’altra esperienza interessante, ormai diventata tradizionale, è quella del “Vangelo in Famiglia”. Durante l’Avvento e la Quaresima, una sera a settimana, un sacerdote, un animatore e una coppia di laici vengono ospitati da alcune famiglie della parrocchia. In queste occasioni si presenta il Vangelo della domenica, si condividono momenti di preghiera e si conclude con attimi di convivialità.

L’attenzione presso la casa salesiana è a tutto l’arco della vita umana ma con un occhio particolare alla vita dei giovani. Per questo motivo è nato da poco, in uno dei locali dell’Opera Salesiana, un nuovo punto d’aggregazione per i giovani: il centro 40° 15’. Esso riprende proprio le coordinate geografiche della città di Potenza e si propone come luogo di incontro e di crescita aperto a tutti.

A Potenza, infine, continuano a fruttificare ancora oggi le testimonianze di alcune persone che hanno dato tanto per l’opera salesiana, ma che hanno lasciato prematuramente questa vita. È il caso di figure come quelle di Domenico Lorusso, Maurizio Ciriello, Linda Catalano, diventati animatori dal Cielo di gruppi che hanno trovato, dopo il dolore, la voglia di continuare a fare il bene. A Domenico Lorusso è stata intitolata la PGS “Don Bosco” mentre è ormai giunta alla decima edizione un’altra iniziativa importante che inaugura l’estate salesiana a Potenza: la “StradonBosco con Domenico”. Poi, grazie al contributo dell’associazione “Con gli Occhi di Maurizio” sono stati donati all’oratorio dei campetti polifunzionali nuovi di zecca, e per far vivere il suo ricordo gli sono stati dedicati gli “Happy Days”, giornate in cui vengono presentate alla città le attività oratoriane svolte durante l’anno. “Semi di girasole” è invece l’associazione che vedrà la vita nei prossimi mesi, uno strumento importante per la crescita della comunità, che verrà dedicato a Linda Catalano, educatrice e animatrice scomparsa da pochi mesi.

“Le vite di questi giovani entrano a far parte dei pilastri della casa di Potenza, per rendere il sogno di don Bosco ancor più tangibile, emozionante, da continuare” conclude don Laterza.