Consulta nazionale di PG: Biodiversità dei carismi, chiave efficace per la pastorale giovanile

Dal sito del servizio di Pastorale Giovanile della CEI.

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È da poco terminata la prima Consulta di Pastorale Giovanile CEI del 2024 (19 e 20 gennaio) tenutasi a Roma presso Casa San Juan de Avila.

La convocazione è giunta dal nuovo direttore (settembre 2023) del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI, don Riccardo Pincerato.

Un invito che ha coinvolto gli incaricati regionali (laici e presbiteri) degli Uffici di Pastorale Giovanile, i referenti di movimenti, associazioni, comunità, istituti di vita religiosa femminile e maschile.

Una grande tavola rotonda di circa 50 persone, rappresentante l’attenzione alle giovani generazioni della Chiesa italiana. È stata un’occasione per rincontrare amici e conoscerne altri, per raccontarsi, sognare e camminare insieme. In continuità con il lavoro degli anni precedenti, è sempre bello godere del dialogo tra tutti i mondi vitali italiani rappresentati in questa Consulta nazionale.

Di cosa si è parlato? Mi piace sottolineare l’interessante approccio che don Riccardo ci ha invitato a vivere. Ci ha parlato di “Servizio di immaginazione”, uno spazio per immaginare scenari, spazi, visioni, tramite un piccolo gioco d’insieme, partendo da un gioco: scrivere un articolo di un cronista del futuro che racconta la Chiesa vicino ai giovani nei prossimi anni. Ne è nato uno spaccato di vita pieno di fragilità, dubbi, insieme a speranze, sogni, ambizioni e desideri.

Abbiamo ribadito che per stare con le giovani generazioni serve alimentare un personale incontro simpatico con il Signore che ti spinge a cercare altri incontri. Il bene va fatto bene e in tanti hanno sottolineato l’importanza della formazione permanente degli educatori e accompagnatori come tratto imprescindibile. Solo così possiamo parlare di adulti significativi, capaci di instaurare una alleanza educativa consapevoli che «quello che fai grida molto più forte di quello che dici» (cit.).

Una biodiversità di carismi è molto più efficace delle singole parti. E quindi la pastorale vocazionale, i percorsi educativi, scolastici ed universitari, la pastorale sociale del lavoro, Missio, la pastorale famigliare, la catechesi, Caritas, i percorsi di tutela minori, i percorsi ecumenici, la pastorale dello sport e del tempo libero, sono chiamati sempre più a collaborare insieme nei territori.

Quali prospettive? “La realtà non si lascia prendere, l’uscita fa la Chiesa” ha detto don Riccardo. Con questo spirito, aperto al nuovo, serve giocarsi questo lavoro d’equipe. Correndo rischi, uscendo dalla nostra zona di comodo, entrando in una dimensione in cui non conosciamo tutto.

«Occorre cercarsi» conclude don Riccardo ricordandoci che questo momento nazionale a Roma è bello e importante ed è altrettanto importante che altri incontri così significativi continuino a moltiplicarsi a livello nazionale, regionale, locale. In questa esortazione risuonano le parole di don Oreste Benzi alle Settimane sociali del 2007: “…Il vento è favorevole, perché il cuore dei giovani, ve lo dico – e non badate alle “cassandre” – oggi batte per Cristo. Però ci vuole chi senta quel battito, chi li organizzi e li porti avanti in una maniera meravigliosa…”.

Il prossimo passo lo vivremo insieme al Convegno del Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile a Sacrofano (Roma), presso “Fraterna Domus”, dal 6 al 9 maggio 2024.

Matteo Santini, rappresentante della Comunità Papa Giovanni XXIII presso la Consulta Nazionale CEI di Pastorale Giovanile.