Spagna – Oltre 2.200 giovani del Movimento Giovanile Salesiano in Spagna parteciperanno alla GMG di Lisbona

Dall’Agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Mancano meno di 90 giorni alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che riunirà migliaia di giovani a Lisbona con Papa Francesco dal 1° al 6 agosto. Più di 2.200 giovani del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) in Spagna si sono già iscritti all’evento.

È una grande gioia vedere come tanti giovani, salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e membri di altri gruppi della Famiglia Salesiana delle nostre case abbiano scelto di vivere questa forte esperienza che si integra in modo naturale nei processi e negli itinerari della nostra Pastorale Giovanile Salesiana

viene affermato in un comunicato dell’MGS. Xabier Camino, Delegato per la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM), da parte sua sottolinea che “questa capacità di attrarre persone è il riflesso di un lavoro costante nei centri giovanili, negli itinerari di educazione alla fede, nei progetti educativo-pastorali…”.

L’MGS di tutto il mondo avrà una sua speciale celebrazione nell’ambito della GMG di Lisbona.

“Abbiamo riservato il 2 agosto all’incontro del Movimento Giovanile Salesiano del mondo. L’appuntamento avrà due parti: al mattino, un momento di forum, riflessione, dialogo, con un rappresentante di ogni Ispettoria; nel pomeriggio, la grande festa che terremo a Estoril, un incontro di giovani nel più puro stile salesiano, con Gesù Cristo al centro, e vissuto nella piena gioia salesiana”

spiega don Jordi Lleixà, Delegato per la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX).

Durante i mesi che precedono la Giornata Mondiale della Gioventù, i giovani degli ambienti salesiani avranno l’opportunità di prepararsi a questo incontro. Il Movimento Giovanile Salesiano ha lanciato una serie di “pillole formative” in preparazione all’evento, volte ad offrire, a livello locale, un tempo e uno spazio di convivenza, formazione e riflessione che servono a prepararsi all’esperienza.

È una proposta formativa affinché i giovani possano riflettere su cosa significhi per la loro vita cristiana la partecipazione a questo incontro. Vuole essere un modo per preparare il cuore di ciascuno e del gruppo alla ricchezza e alla bellezza che potranno sperimentare nel condividere la gioia e la bellezza della fede con tanti giovani cristiani provenienti da diverse parti del mondo, dei più disparati ambienti e carismi

afferma María José Silva, Figlia di Maria Ausiliatrice (FMA), Delegata per la Pastorale Giovanile delle FMA della Spagna.

Un’altra delle iniziative che l’MGS ha lanciato è un concorso per scegliere la maglia che i giovani pellegrini degli ambienti salesiani spagnoli indosseranno durante la Veglia finale e l’Eucaristia di invio con Papa Francesco.

Abbiamo voluto dare voce ai giovani delle nostre case salesiane attraverso l’arte. In questo modo, inoltre, i giovani degli ambienti salesiani di tutta la Spagna avranno l’opportunità di sentire più da vicino l’appartenenza al Movimento Giovanile Salesiano, uniti dalla medesima identità

chiarisce Álex Redondo, coordinatore del Movimento Giovanile Salesiano in Spagna.

Merita di essere sottolineato, infine, che la festa non sarà solo a Lisbona. Nei giorni che precedono la GMG, le case salesiane in Spagna si stanno preparando ad accogliere più di 2.000 pellegrini provenienti da altri Paesi che soggiorneranno in varie città spagnole.

Portogallo – 27° edizione dei Giochi Nazionali Salesiani

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Évora) – Dal 28 aprile al 1° maggio, la città di Évora, in Portogallo, ha ospitato la 27ª edizione dei Giochi Nazionali Salesiani. Dopo una pausa di tre anni dovuta alla pandemia, 760 atleti, supportati da 80 membri dello staff tecnico, si sono sfidati nelle gare di Futsal, Pallavolo, Pallacanestro e Ping-Pong, per l’edizione 2023 dei Giochi Nazionali Salesiani.

Sotto il motto “Dai il meglio di te”, l’evento, organizzato dalla “Fundação Salesianos” e dai salesiani di Évora, ha voluto promuovere valori come il lavoro di squadra, il rispetto, la solidarietà e la sportività tra i giovani di diverse scuole e centri giovanili dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice di tutto il Paese.

L’organizzazione della competizione ha coinvolto anche 150 volontari, tra alunni, loro genitori, tutori e parenti, e circa 100 persone tra insegnanti e personale scolastico.

Per il Direttore dei salesiani di Évora, don Sebastião Coelho, lo svolgimento di questa edizione nella città è motivo di grande gioia. “È stato un bellissimo evento di convivialità, sport e vita di valori. È anche un momento di famiglia, che ha riunito le varie case dei Salesiani e delle FMA. Ed è qualcosa di molto positivo, perché gli studenti si preparano durante tutto l’anno con l’aspettativa di partecipare ai Giochi Nazionali Salesiani”.

E riguardo al senso della competizione, il salesiano aggiunge: “Non si tratta di essere i migliori, ma di dare il meglio di sé, alla squadra, all’evento, alle delegazioni”.

Il 28 aprile, alle 21:00, l’arena sportiva di Évora ha ospitato la cerimonia di apertura. La celebrazione ha previsto anche gli interventi del sindaco di Évora, Carlos Pinto de Sá, del Vicario dell’Ispettoria del Portogallo (POR), don João Chaves; di don Sebastião Coelho; e del direttore di Artisport dei Salesiani di Évora, Jorge Malarranha.

Dopo il giuramento degli atleti e degli arbitri, il palco dello spazio polifunzionale è stato affidato agli studenti della scuola ospitante, per uno spettacolo di apertura che ha previsto varie coreografie.

Le gare sono poi proseguite nei giorni 29 e 30 aprile, a partire dalle 9 del mattino. Parallelamente, l’organizzazione ha previsto un programma culturale, con una passeggiata al termine della giornata di sabato, una visita ad alcuni monumenti della città di Évora, e varie attività di animazione presso i locali dei salesiani di Évora, al termine delle gare di domenica.

Lunedì, alle ore 10, si è svolta la cerimonia di chiusura, con l’Eucaristia e la consegna dei premi.

La prima edizione dei Giochi Salesiani si svolse a Torino, nel 1914, nell’ambito delle celebrazioni del 50° anniversario della fondazione della Congregazione. L’evento fu un successo e da allora i Giochi Salesiani si tengono regolarmente in diversi Paesi, con l’obiettivo di promuovere l’integrazione dei giovani salesiani provenienti da diverse regioni, incoraggiando la pratica dello sport e promuovendo valori come l’amicizia, la solidarietà e la fraternità.

In Portogallo, la prima edizione dei Giochi Nazionali Salesiani si è svolta nel 1992, a Mogofores. L’evento riunì gli atleti e le comunità educativo-pastorali dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice in un incontro familiare, di celebrazione e di festa, secondo il particolare stile educativo e di evangelizzazione salesiano.

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Spagna – La sfida dell’educazione affettivo-sessuale dei giovani

Dall’agenzia ANS.

(ANS – Roma) – Venerdì scorso, 14 aprile, il Centro Nazionale Salesiano di Pastorale Giovanile (CNSPJ, in spagnolo) e la casa editrice salesiana “Central Catequística Salesiana” (CCS) hanno organizzato la prima edizione dei “Dialoghi di Pastorale Giovanile”, un forum in prospettiva salesiana pensato per promuovere la riflessione sull’educazione affettivo-sessuale degli adolescenti e dei giovani.

Secondo don José Miguel Núñez, Direttore del CNSPJ, si tratta di un “tema di riflessione necessario e urgente”. Nel suo discorso di apertura, don Núñez ha affermato che “il contesto attuale ci sta sfidando e come Chiesa dobbiamo continuare a maturare una riflessione per poter essere influenti, per accompagnare e illuminare gli adolescenti e i giovani”. Per questo ha incoraggiato lo sviluppo di una proposta di educazione affettivo-sessuale che “nasca da Gesù, dal Vangelo, e possa dialogare con la cultura attuale, senza perdere il sentire con la Chiesa”.

In questo “sentire con la Chiesa”, possono citarsi anche le parole di Mons. Arturo Ros, vescovo ausiliare di Valencia e Presidente della Sottocommissione per l’infanzia e la gioventù della Conferenza Episcopale Spagnola. Per il presule in questa riflessione e proposta educativo-pastorale sull’educazione affettivo-sessuale, “bisogna svegliarsi” e alle istituzioni ecclesiali si deve chiedere di “contribuire con la creatività, di essere attenti alla realtà”, per offrire ai giovani una risposta che si articoli attorno a tre assi: l’accompagnamento, l’affetto e l’insegnamento ad amare a partire dal Vangelo.

Per questo motivo, ha chiesto di rafforzare la pastorale dell’ascolto, di stare in mezzo alla vita degli adolescenti e dei giovani. Ha insistito sulla necessità di educare all’affetto, “perché anche loro hanno bisogno di affetto, di affetto vero, non di manipolazione” e ha sottolineato che bisogna “insegnare loro ad amare, e a sapersi amati, suscitando e accompagnando i processi, non imponendo percorsi”.

Il primo intervento della giornata è stato tenuto dal gesuita padre Pablo Guerrero, che ha parlato di come l’esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco illumini l’educazione affettivo-sessuale. Da questa prospettiva, ha evidenziato alcune idee, già presenti nei testi del Concilio Vaticano II, per recuperare il valore del corpo e uno sguardo positivo sul linguaggio affettivo e sessuale. Ha ricordato come il Papa insista sul fatto che, all’interno delle famiglie, sia necessario “rafforzare l’educazione dei bambini”, un’educazione graduale, affinché crescano “nella loro capacità di amare” e di esprimere tale amore.

La giornata è proseguita con una tavola rotonda, moderata dal salesiano don Koldo Gutiérrez, alla quale hanno partecipato il sessuologo domenicano padre Cosme Puerto, la Coordinatrice dell’Orientamento dei Salesiani dell’Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM), Irune López, e la Consigliera per l’Orientamento dei salesiani di Triana, Sofía Velasco. I tre hanno sottolineato che l’educazione affettivo-sessuale è ancora un tema in sospeso nella Chiesa, ribadendo il ruolo fondamentale, ma sussidiario della scuola insieme alle famiglie, che sono le prime responsabili dei loro figli.

Nel pomeriggio, il giornalista del COPE, Ángel Expósito ha intervistato la filosofa e scrittrice, docente all’Università di Oviedo, Amelia Valcárcel, che in un divertente scambio con l’intervistatore ha affrontato vari temi sulla condizione sessuata dell’essere umano, l’”anomia” (assenza di regole) che esiste attualmente su questo tema e che si riflette nelle attuali leggi sulle politiche di genere, l’influenza perversa della pornografia nell’infanzia, l’educazione etica in famiglia e in classe attraverso l’esempio, e la netta differenza tra femminismo e teoria queer.

Infine, Javier de la Torre, docente all’Università di Comillas, ha affrontato il tema di come guidare l’educazione affettivo-sessuale degli adolescenti e dei giovani da una prospettiva cristiana. Si è rivolto al Vangelo, scoprendo in Gesù un’accoglienza e un rispetto assoluto per i bambini, un trattamento della donna rispettoso della sua dignità e più avanzato di quello dell’epoca, un tentativo di ricostruire le famiglie e un atteggiamento misericordioso incentrato sulle persone e non sulle regole. Ha concluso sottolineando che, su questo tema delicato, gli adolescenti e i giovani hanno bisogno degli adulti, della loro vicinanza e soprattutto del loro esempio.

In conclusione, don Núñez ha commentato: “È stata una giornata splendida, con relatori di prim’ordine, interventi eccellenti e un’ottima partecipazione di educatori provenienti da diversi ambienti ecclesiali. Da quanto abbiamo riflettuto, siamo convinti che dobbiamo continuare a maturare un approccio educativo che, dall’interno della cultura in cui viviamo, possa far emergere dall’antropologia cristiana; con l’intenzione di influire, illuminare e accompagnare la crescita e la maturazione di persone equilibrate e felici”.

“Sono certo che le diverse prospettive da cui abbiamo riflettuto durante la giornata hanno contribuito ad arricchire la nostra visione e ci stimoleranno a continuare a maturare proposte e itinerari concreti”, ha concluso.

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Spagna – Quasi 2.000 giovani dei centri salesiani parteciperanno agli incontri pasquali

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Dal 6 al 9 aprile, i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice in Spagna organizzano i tradizionali incontri di Pasqua, che aiutano a vivere intensamente gli eventi centrali della fede cristiana durante la Settimana Santa: la Passione, la Morte e la Resurrezione del Signore. Anche quest’anno, gli adolescenti e i giovani associati alle case salesiane in Spagna avranno l’opportunità di vivere la Settimana Santa in uno dei tradizionali incontri pasquali. In questa occasione, circa 2.000 partecipanti, di età compresa tra i 16 e i 25 anni, sono attesi da questa esperienza spirituale.

Insieme ai giovani, diverse centinaia di animatori, salesiani ed FMA accompagneranno i partecipanti durante questi giorni, organizzando momenti di preghiera, di gruppo, di riflessione personale e le celebrazioni religiose del Triduo Pasquale. Va notato che il numero di partecipanti ha superato le aspettative degli organizzatori, che hanno dovuto aumentare la capacità di accoglienza.

Nel caso dell’Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM), il tema scelto per gli incontri è “La strada che porta all’amore”, in linea con la campagna pastorale di quest’anno, con l’invito a contemplare Gesù: via, verità e vita. “Anche quest’anno siamo chiamati a celebrare il Triduo pasquale con profondità e senso della fede, accompagnando il Signore nella sua Passione, Morte e Risurrezione, impegnandoci insieme ai giovani a costruire il Regno di Dio”, ha spiegato don Xabier Camino, Delegato per la Pastorale Giovanile di SSM.

Come nelle precedenti occasioni, gli incontri di Pasqua avranno tre livelli, a seconda dell’età dei partecipanti. Ci saranno anche incontri per giovani e famiglie a Mohernando e Somalo. Inoltre, ci sarà anche l’opportunità di vivere la Pasqua lungo il Cammino di Santiago.

In linea con il tema pastorale di quest’anno si presenta anche la proposta pasquale dell’Ispettoria salesiana di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) e dell’omonima Ispettoria delle FMA, con il motto “Camminiamo con te”, rivolta ai giovani delle presenze salesiane di Andalusia, Aragona, Isole Baleari, Isole Canarie, Catalogna, Valencia, Estremadura e Murcia.

“Sono parole suggestive che ci lanciano all’incontro con il Signore e con i nostri fratelli e sorelle. Ci aiutano a vivere la doppia esperienza: da un lato, il Signore diventa il nostro compagno di strada e ci accompagna lungo ogni passo che facciamo; e dall’altro esprime che altri camminano con noi: è la dimensione comunitaria e la necessità di vivere la fede insieme agli altri”, condivide don José Luis Navarro, Coordinatore ispettoriale dell’Itinerario di Educazione alla Fede dei Salesiani SMX.

Inoltre, “il motto ‘Camminiamo con te’ ci coinvolge, ci mette al fianco di Gesù per trovare la vita e una vita in pienezza con Lui, ci rende Chiesa in cammino verso la Pasqua”, aggiunge suor María José Silva, Coordinatrice della Pastorale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Le case salesiane della Spagna hanno approfittato anche della Quaresima, i 40 giorni proposti dalla Chiesa in preparazione alla Pasqua, per offrire diverse esperienze di fede.

Gli Esercizi Spirituali sono una proposta comune in questo periodo dell’anno. I coordinatori della Pastorale dell’Ispettoria di San Giacomo Maggiore hanno avuto l’opportunità di farli a Mohernando, mentre 32 insegnanti delle scuole di questa Ispettoria hanno partecipato agli Esercizi Spirituali a Torino, un’esperienza per conoscere, riflettere, condividere la vita e pregare nei luoghi di Don Bosco.

Da parte loro gli Ispettori della Regione Mediterranea si stanno riunendo proprio in questi giorni in Terra Santa per il loro ritiro spirituale.

Sulla stessa linea, sono state sviluppate le cosiddette “giornate di convivenza cristiana”, una delle quali, ad esempio, ha riunito gli educatori ad Allariz nella settimana antecedente la Domenica delle Palme.

Un’altra esperienza tanto originale, quanto comune, in questo periodo dell’anno è il Cammino di Santiago. Migliaia di studenti e insegnanti delle scuole salesiane indossano gli scarponi e caricano gli zaini per seguire le orme dell’Apostolo. Fede e condivisione sono le principali attrattive di questa proposta in piena Quaresima. Sul Cammino Francese, ad esempio, si sono ritrovati, negli stessi giorni e negli stessi luoghi, diversi gruppi giovanili salesiani di Ciudad Real, Cordoba e Cartagena.

Ancora, attingendo alla tradizionale passione salesiana per il teatro, in alcune case salesiane vengono rappresentate opere teatrali sulla Passione di Cristo. Di particolare rilievo sono le rappresentazioni “Getsemaní” (a Palma del Río e Utrera, ad esempio), “Agnus Dei” (a Trinidad-Siviglia) e “La Pasión” (a Huesca). Inoltre, 29 confraternite salesiane animeranno le loro processioni pasquali: come quelle de “La Borriquilla”, a Ciudad Real; “La Santa Cena”, ad Alicante; “El Despojado”, a Cadice; “El Prendimiento”, a Córdoba; e “Las Penas”, a Malaga.

Come è stato anche negli anni passati, #PascuaSalesiana è l’hashtag proposto da condividere sulle reti sociali.

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Spagna – Lo sport “salesiano”: un elemento umanizzante, educativo e pastorale

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Sabato scorso, 25 marzo, la Casa Ispettoriale dei Salesiani a Madrid, Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM) ha ospitato la Giornata Salesiana dello Sport. Circa 40 responsabili delle attività sportive delle diverse case salesiane hanno partecipato all’evento.

L’incontro, organizzato dalla Commissione Sport Educativo delle Ispettorie salesiane di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) ed SSM, è stata una celebrazione dello sport educativo da parte dei salesiani di Spagna, e ha visto la partecipazione dei responsabili locali dello sport educativo, degli insegnanti di educazione fisica, dei responsabili delle attività sportive, delle associazioni e dei club sportivi.

Il programma di quest’anno ha previsto le presentazioni di Iñaki Alonso, Responsabile della protezione dell’Athletic Club, che ha parlato della protezione e della creazione di spazi sicuri nello sport; di Alberto Martín, Direttore dell’area metodologia di allenamento del Real Betis, che ha spiegato l’applicazione di questi metodi nello sport di base; e di Gonzalo Quintana, della segreteria tecnica dell’Atletico Madrid, intervenuto sul tema del lavoro con il vivaio della società. Tre proposte sulla protezione dei minori nello sport, sulla metodologia e sul lavoro con i giovani nello sport.

“È stato un grande spazio per poter condividere le esperienze relative alla protezione dei minori nello sport, condividendo un tavolo con persone di altri club importanti. È stato molto bello”, ha manifestato Iñaki Alonso.

Inoltre, nel pomeriggio, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di dialogare in forma più ristretta.

Don Xabier Camino, Delegato di Pastorale Giovanile per i Salesiani di SSM, ha commentato lo stesso sabato su Twitter: “Oggi abbiamo celebrato la giornata salesiana dello sport educativo. Siamo stati accompagnati da esperti di tre importanti club, che ci hanno incoraggiato a curare lo sport nelle nostre case come elemento umanizzante, educativo e pastorale”. Sulla stessa linea si è espresso Diego Pérez Ordoñez, membro della Commissione per lo Sport Educativo di SMX.

Lo sport è educativo, nella varietà delle opere e delle presenze salesiane, quando è inquadrato nel Progetto Educativo-Pastorale del Centro, con obiettivi chiari e concreti, una struttura definita, al di là di ogni improvvisazione, e animato con concretezza da persone serie, responsabili e portatrici di valori. Questi elementi possono senza dubbio convalidare lo sport come mezzo educativo integrale, con la sua ricca gamma di possibilità.

Ma lo sport è anche una meravigliosa piattaforma per l’azione pastorale. Ci sono una serie di elementi che fanno dello sport un luogo di proposta evangelica e pastorale in chiave salesiana per bambini e ragazzi, come la sua ampia capacità di aggregazione e formazione di gruppo; lo sviluppo di valori come l’impegno, la solidarietà, la disciplina, l’altruismo, la preoccupazione per il lavoro degli altri; la possibilità di condividere esperienze e modelli di identificazione, con un grande senso di fiducia e di apertura verso gli altri membri della squadra e gli educatori sportivi.

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Portogallo – WYD DON BOSCO 23 lancia due importanti campagne in vista della prossima GMG di Lisbona 2023

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Lisbona) – Mentre si avvicina sempre di più la data di inizio della prossima Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che si terrà a Lisbona nel mese di agosto 2023, WYD DON BOSCO 23 – l’organizzazione del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) responsabile per la convocazione e la partecipazione dei giovani dei vari ambienti di tutto il mondo alla GMG – ha lanciato due importanti campagne. La prima si concentra su come poter attirare i giovani volontari, mentre la seconda vuole sensibilizzare tutti coloro che ne hanno la possibilità a diventare famiglie ospitanti.

I volontari sono un grande sostegno per svolgere i numerosi compiti che un evento di queste dimensioni richiede. Oltre all’aspetto organizzativo, saranno anche un volto amico, sicuro e disponibile, in grado di aiutare chi ha bisogno e di provvedere a qualsiasi necessità. Per diventare volontario è necessario aver compiuto 18 anni ed essere disposti a lavorare alla “maniera salesiana”, ossia mettendo i giovani al centro di tutto.

Per organizzare al meglio tutto il lavoro, i volontari di WYD DON BOSCO 23 saranno suddivisi in gruppi, accompagnati e formati dall’organizzazione stessa in base alle diverse attività in cui verranno coinvolti. A seconda delle esigenze, infatti, ci saranno varie categorie di volontari. Nello specifico saranno distribuiti tra: volontari occasionali, volontari dello staff e volontari del Festival MGS. Ad ogni modo, tutte le informazioni sono reperibili a questo link.

Per quanto riguarda invece le famiglie ospitanti, dovranno essere disposte ad accogliere i pellegrini nella settimana che va dal 31 luglio al 7 agosto. La campagna si rivolge a famiglie legate a qualche presenza salesiana (scuola, parrocchia o altro), che ospiteranno pellegrini salesiani, per lo più giovani.

Nello specifico, le famiglie che accetteranno questo ruolo dovranno garantire l’accoglienza di un minimo di due pellegrini, mettendo loro a disposizione un letto o un materasso o un divano letto o comunque uno spazio dove i pellegrini possano riposare. Devono garantire inoltre l’igiene quotidiana, offrendo un bagno con doccia, e la colazione. Se possibile, devono anche facilitare il trasporto del pellegrino dalla sua casa alla casa salesiana.

I gruppi di pellegrini salesiani arriveranno alla casa salesiana che sarà loro assegnata e saranno successivamente distribuiti alle famiglie. Tuttavia, la famiglia conosce in anticipo il numero di giovani che dovrà accogliere e l’orario del loro arrivo.

“L’accoglienza dei pellegrini è un modo per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù, accogliere Cristo in casa e offrire ai giovani la migliore esperienza possibile”, scrivono da WYD DON BOSCO 23.

Tutte le informazioni e i moduli di iscrizione sono disponibili qui.

WYD DON BOSCO 23 è il nome dell’organizzazione del Movimento Giovanile Salesiano responsabile della convocazione e della partecipazione dei giovani di diversi ambienti salesiani del mondo alla GMG di Lisbona 2023, per farla vivere secondo il carisma di Don Bosco. WYD DON BOSCO 23 vuole motivare i giovani a percorrere questo cammino come un pellegrinaggio che rafforzi la loro fede e che sfidi gli altri giovani più lontani dalla fede a conoscere e riconoscere Cristo vivo.

Il nome dell’organizzazione, WYD DON BOSCO 23, è frutto della combinazione dell’acronimo in inglese che si riferisce alla Giornata Mondiale della Gioventù (WYD), e della parola inglese “with”, che significa “con”; il riferimento a Don Bosco, fondatore della Famiglia Salesiana; e la data dell’evento.

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Spagna – Il Premio Nazionale Don Bosco consolida l’impegno dei Salesiani per l’innovazione

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Saragozza) – Una turbina eolica realizzata con prodotti riciclati, cassette per uccelli con sensori per rendere meglio l’aspetto di un paesaggio naturale, la scienza nascosta dietro le bolle di sapone e uno studio sul recupero delle lesioni al midollo spinale: sono questi i quattro grandi progetti vincitori della 36ª edizione del Premio Nazionale “Don Bosco”, che si è svolta nei giorni 15 e 16 marzo 2023 dai salesiani di Saragozza.

Durante i due giorni della mostra, i 137 partecipanti hanno esposto i loro 58 progetti, presentandoli e spiegandoli a tutte le persone che hanno visitato i diversi padiglioni, compresa la giuria, composta da professionisti del settore e da aziende. A questa edizione hanno preso parte anche due membri del Ministero dell’Educazione, a dimostrazione del sostegno del governo spagnolo a questo premio, giunto alla 36ª edizione.

I progetti vincitori di questa edizione sono stati:

nella categoria Tecnologie industriali, il progetto “Aeromimetics”, una turbina eolica realizzata con prodotti riciclati, creata da Daniel Ferriz ed Elena Sáez, di Villena (Alicante); nella categoria Tecnologia dell’Informazione, “Monitoraggio della Nidificazione”, cassette per uccelli con sensori per rendere meglio l’aspetto di un paesaggio naturale, di Víctor Gea e Alberto Cánovas di Orihuela (Alicante); nella categoria Scienza, “Bolle di sapone”, che analizza la scienza che ne è alla base, grazie al lavoro di Paula Gómez, di Lleida; infine, nella categoria Scienze della Salute, “Studio comparativo di diverse terapie cellulari”, sul recupero delle lesioni al midollo spinale, realizzato da Estel Gubianes, di Sabadell.

Il Premio per l’Impegno è andato al Gruppo Editoriale “Edebé”, per il suo sostegno al Premio Nazionale “Don Bosco” sin dalle sue origini.

Alla serata di gala hanno partecipato numerose personalità del mondo dell’economia, dell’educazione e della congregazione salesiana. Inoltre, il gala è stato concluso da Felipe Faci, Consigliere di Educazione e Cultura del Governo di Aragona.

Per la Direttrice della scuola salesiana di Saragozza, Merche López, la 36ª edizione dell’evento, “è stata molto interessante: per i partecipanti, per vivere l’atmosfera che si genera in questo evento, condividere esperienze e buone pratiche; e per le aziende, per conoscere i loro progetti e interessarsi al loro talento e al loro futuro, cosa che li incoraggia a continuare a lavorare con entusiasmo”.

Nel corso delle diverse edizioni, un numero sempre maggiore di aziende e organizzazioni è stato coinvolto, poiché vede in questo evento un bacino di talenti e di progetti interessanti.

Quest’anno hanno partecipato scuole pubbliche, sovvenzionate dallo Stato e private, di 12 comunità autonome. I tipi di progetti sono stati molto vari e afferenti alle seguenti aree: industriale, che comprende meccatronica, elettronica e robotica; l’area delle comunicazioni, con telecomunicazioni, tecnologie audiovisive, tecnologie dell’informazione e della comunicazione; l’area delle scienze, che comprende fisica, chimica e matematica; e l’area delle scienze della salute e delle scienze sociali e giuridiche, che valuta progetti di medicina, psicologia e scienze umane.

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RMG – Incontro di coordinamento dei Delegati per la Comunicazione Sociale della Regione Mediterranea

Dall’agenzia ANS.

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RMG – marzo 2023 – Per continuare a coordinare il lavoro dei Delegati Ispettoriali per la Comunicazione Sociale e animarli nel loro compito, il 16 marzo si sono riuniti online i responsabili di comunicazione delle Ispettorie della Regione Mediterranea. L’incontro, promosso dal Settore per la Comunicazione Sociale della Congregazione Salesiana, è stato guidato da don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale e da don Maciej Makuła, membro del Settore Comunicazione Sociale. Nella riunione, ciascuno dei Delegati ha potuto esporre le iniziative più significative che si stanno realizzando in ogni Ispettoria in questo campo. Sono state presentate, tra le altre cose, le attività relative alla formazione delle équipe di comunicazione, i progetti per una maggiore presenza nelle reti sociali e il coordinamento della presenza delle Ispettorie negli ambienti digitali. A nome del Settore per la Comunicazione Sociale sono stati ringraziati i Delegati per il loro lavoro e sono stati presentati i prossimi appuntamenti, come l’Incontro Mondiale dei Direttori del Bollettino Salesiano, che si svolgerà a Valdocco dal 21 al 25 aprile 2023, e il Convegno Internazionale sulla Comunicazione, che si celebrerà a Roma presso l’Università Pontificia Salesiana dal 1° al 7 agosto 2024.

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Portogallo – Seimila giovani del Movimento Giovanile Salesiano si sono già iscritti alla GMG di Lisbona 2023

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Lisbona) – Seimila giovani del Movimento Giovanile Salesiano del Portogallo e di molti altri Paesi si sono già iscritti per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), che si terrà a Lisbona nel mese di agosto 2023.

Provenienti da Paesi diversi come Germania, Costa Rica, Nicaragua, Angola, Cina, Corea, Pakistan, Repubblica Dominicana, Papua Nuova Guinea, Pakistan e Polonia – tra i tanti in elenco – questi 6.000 giovani che si sono già iscritti attraverso WYD DON BOSCO 23 non vogliono perdersi questo grande incontro dei giovani di tutto il mondo con il Papa.

Attraverso WYD DON BOSCO 23, l’organizzazione del Movimento Giovanile Salesiano (MGS) responsabile per la convocazione e la partecipazione dei giovani dei vari ambienti di tutto il mondo alla GMG di Lisbona 2023, i ragazzi e le ragazze dell’MGS di ogni latitudine e realtà geografica potranno vivere questa festa della gioventù secondo il carisma di Don Bosco. La WYD DON BOSCO 23, infatti, vuole anche integrare la GMG 2023, accompagnandone tutte le dinamiche e i momenti previsti nel programma ufficiale dell’evento, oltre a valorizzare, in un giorno particolare – quello del “SYM Day” – tutta la sua dimensione associativa e giovanile tipicamente salesiana.

La presenza di giovani animati dal carisma salesiano al più grande evento della gioventù e della Chiesa mondiale, dimostra che i giovani seguaci di Don Bosco oggi fanno sentire ancora la loro voce, partecipano attivamente alla società e si impegnano a livello ecclesiale.

Per questa grande celebrazione a Lisbona sono attesi in totale circa 8.000 giovani del Movimento Giovanile Salesiano. Quando mancano poco meno di 5 mesi all’inizio dell’evento, i 6.000 già iscritti rappresentano certamente un buon punto di partenza.

Il Movimento Giovanile Salesiano è un movimento di comunione di vari gruppi e associazioni giovanili integrati nella pastorale giovanile dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Uniti dalla proposta educativa ed evangelizzatrice ispirata allo spirito e allo stile di San Giovanni Bosco e di Santa Maria Domenica Mazzarello, i giovani dell’MGS sono soggetti e protagonisti della loro crescita umana e cristiana.

WYD DON BOSCO 23 è il nome dell’organizzazione del Movimento Giovanile Salesiano responsabile della convocazione e della partecipazione dei giovani di diversi ambienti salesiani del mondo alla GMG di Lisbona 2023, per farla vivere secondo il carisma di Don Bosco. WYD DON BOSCO 23 vuole motivare i giovani a percorrere questo cammino come un pellegrinaggio che rafforzi la loro fede e che sfidi gli altri giovani più lontani dalla fede a conoscere e riconoscere Cristo vivo.

Il nome dell’organizzazione, WYD DON BOSCO 23, è frutto della combinazione dell’acronimo in inglese che si riferisce alla Giornata Mondiale della Gioventù (WYD), e della parola inglese “with”, che significa “con”; il riferimento a Don Bosco, fondatore della Famiglia Salesiana; e la data dell’evento.

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Portogallo – Una vasta collaborazione, nel segno di Don Bosco, a favore dei giovani “NEET” e nei percorsi di reinserimento sociale

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Porto) – Sin dalla sua fondazione, nel 2019, le iniziative del Servizio Sociale dei Salesiani (SolSal) di Porto si concentra sulla creazione di opportunità di formazione e lavoro per i giovani “NEET” (Not in Education, Employment or Training), cioè giovani che non frequentano la scuola, né sono inseriti nel mercato del lavoro o nella formazione tecnica. Uno dei progetti di SolSal attualmente in corso è il “Circo Elettrico”, una risposta ispirata a San Giovanni Bosco, che utilizzava alcune tecniche circensi per motivare i giovani a sognare e a progettare il loro futuro.

Il “Circo Elettrico” è il risultato di una collaborazione della divisione “SolSal” di Porto con il Centro Sociale “Soutelo” di Rio Tinto, la Compagnia “Erva Daninha” e la Fondazione “Salesianos”; gode, inoltre, del finanziamento del programma “Cittadini Attivi” di EEA Grants per il potenziamento sociale dei gruppi vulnerabili, e il sostegno del consorzio composto dalla Fondazione “Calouste Gulbenkian” e dalla Fondazione “Bissaya Barreto”, che gestisce il programma in Portogallo.

Il progetto, iniziato nel maggio 2022, continuerà fino a luglio 2023, coinvolgendo circa 30 giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni dei comuni di Porto e Gondomar.

Il “Circo Elettrico” si basa metodologicamente sulle arti circensi come processo motivazionale e di rafforzamento sociale e responsabilizzazione dei giovani NEET. In questa logica, l’obiettivo principale è quello di avviare questi giovani verso il lavoro, attraverso l’animazione di laboratori settimanali sulle competenze personali e sociali, sull’occupabilità e sulle arti circensi, concentrandosi sullo sviluppo personale. Oltre ai laboratori, e sulla base di una visione sistemica, il progetto prevede anche un sostegno psicosociale individualizzato e laboratori occasionali di rafforzamento delle competenze per le famiglie e le aziende.

Più recentemente, “SolSal” Porto e i suoi collaboratori del Centro Sociale “Soutelo” e della Companhia “Erva Daninha” hanno unito le forze per applicare le basi di questo progetto ad un’altra realtà. Nell’ottobre 2022 è nato “Q-CIRCO”, per costruire una risposta all’inserimento professionale dei giovani accolti nei percorsi di reinserimento sociale del Centro Educativo “Santo António” di Porto e del Centro di Riabilitazione “Areosa”.

Questo secondo progetto è iniziato ad ottobre 2022 e durerà fino al 2025, ed è realizzata con il sostegno della Fondazione “Calouste Gulbenkian” e della Fondazione “La Caixa”, attraverso l’iniziativa “Partis & Arts For Change”.

Il 18 gennaio scorso, inoltre, il “Q-CIRCO” è stato uno dei progetti visitati dal Ministro della Cultura Pedro Adão e Silva, nell’ambito del percorso “Cultura che siamo”, dedicato alle iniziative di inclusione attraverso le arti. In quell’occasione i ragazzi del Centro educativo “Santo António” hanno ricevuto il Ministro, la Supervisora dell’Istituto, Catarina Sarmento e Castro, e il Segretario di Stato per l’Inclusione, Ana Sofia Antunes, che hanno potuto conoscere l’azione di “Q-CIRCO” e comprendere l’impatto di questo intervento sui che stanno scontando misure detentive.

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