Al “Don Bosco Ranchibile” di Palermo una mostra fotografica itinerante dal titolo “Anna Frank: una storia attuale”

Palermo, Italia – dicembre 2024 – Dal 10 al 20 dicembre l’Istituto “Don Bosco -Ranchibile” ospita la mostra fotografica itinerante dal titolo “Anna Frank: una storia attuale”. Prodotta e allestita dall’associazione “Anne Frank House” di Amsterdam è giunta al centro salesiano di Palermo grazie al contatto con il Console onorario dei Paesi Bassi, il dott. Emanuele Pirazzoli, ed al suo invito a partecipare ad un progetto che vede coinvolti studenti selezionati di quattro licei palermitani: Regina Margherita, Gonzaga, Vittorio Emanuele II e Don Bosco. Prima della mostra, sei alunni che frequentano l’ultimo anno dei vari indirizzi del liceo “Don Bosco Ranchibile”, nei giorni 6 e 7 novembre 2024, hanno vissuto un’esperienza formativa: due giornate di laboratorio, a cui hanno preso parte anche studenti di altri istituti di Palermo, nelle quali dei tutor provenienti dall’associazione “Anne Frank Youth Network” (AFYN) li hanno formati come guide della mostra. Il tutto si è svolto in maniera interattiva, tramite attività di gruppo e dibattiti, analizzato a fondo il contesto storico partendo dall’ascesa in Germania del partito Nazionalsocialista, e soffermandosi poi in particolare sulla vita di Anna Frank, giovane ebrea tedesca vittima dell’Olocausto. Nonostante la complessità dei temi trattati i tutor riusciti a coinvolgere a pieno gli studenti, insegnando loro anche come assemblare l’intera mostra, composta da 34 pannelli. L’esposizione è molto apprezzata dai numerosi visitatori che arrivano presso il centro salesiano, molti dei quali sono studenti delle scuole vicine che manifestano una particolare sensibilità alla storia di Anna e al tema della discriminazione razziale, purtroppo attuale ancora oggi.

Nomina di don Domenico Saraniti, nuovo Ispettore dei Salesiani di Sicilia per il sessennio 2025-2031

Il 9 dicembre 2024, durante l’ultima sessione plenaria del Consiglio Generale prima del Capitolo Generale 29° della Congregazione Salesiana, don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore con il parere favorevole del Consiglio Generale, ha reso noto la nomina di Don Domenico Saraniti, come Ispettore dei Salesiani di Sicilia per il sessennio 2025-2031.

Don Domenico Saraniti succede a don Giovanni D’Andrea, che conclude il suo mandato di Ispettore, a cui va un sentito grazie, per il servizio reso in questi anni a favore dei giovani, delle famiglie e di tutte le comunità educativo pastorali di Sicilia.

La nomina è stata resa nota secondo quanto prevedono le Costituzioni Salesiane per la scelta dell’Ispettore. A comunicarlo in serata all’Ispettore uscente è stato don Juan Carlos Perez-Godoy. Per don Domenico Saraniti, l’inizio del suo servizio da Ispettore è previsto il 25 di gennaio 2025, infatti prenderà parte al Capitolo Generale che si svolgerà da Torino Valdocco dal 16 febbraio al 12 aprile 2025.

Don Domenico che fino ad oggi ha ricoperto l’ufficio di Direttore dell’Istituto Salesiano Don Bosco Ranchibile di Palermo, a cui va un grande grazie per il servizio reso in questo ultimo anno, è nato a Paternò il 14-12-1979 ed è cresciuto presso l’oratorio di Cesarò, dove operano le Figlie di Maria Ausiliatrice.

Don Domenico Saraniti, dopo gli studi superiori al Liceo Classico “Capizzi” di Bronte, decide di entrare in noviziato il 08-09-1999, vive l’anno di preparazione alla prima professione a Pinerolo – Monteoliveto, professa a Torino Valdocco il 08-09-2000. Vive gli studi filosofici a Roma San Tarcisio e frequenta i corsi dell’Università Pontificia Salesiana di Roma dal 2000 al 2002. Svolge il tirocinio a Palermo presso l’Istituto Gesù Adolescente dal 2002 al 2004.

Attende agli studi teologici presso l’Istituto Teologico San Tommaso di Messina dal 2004 al 2007. Don Domenico emette la professione perpetua il 16-09-2007, viene ordinato sacerdote per le mani di Mons. Ignazio Zambito, Vescovo di patti, a Cesarò il 10-05-2008.

Da diacono e nel primo anno di sacerdozio vive l’esperienza presso la Comunità San Tommaso D’Aquino di Roma presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma. Ha conseguito la Laurea in Pedagogia all’Università degli Studi di Palermo e quella in Filosofia all’Università Roma Tre.

Da sempre con i giovani e per i giovani la sua prima obbedienza, dopo gli anni della formazione, è stata quella di Incaricato d’Oratorio a Palermo – Don Bosco Ranchibile e docente di Storia e Filosofia presso il locale Liceo. Nel 2017, è nominato Direttore della Casa. Dal 28 aprile 2018 ad oggi è Consigliere Ispettoriale. Delegato dei Salesiani Cooperatori del centro di Palermo – Ranchibile fino a ottobre 2024.

Sicilia, undici giovani hanno detto Sì per sempre a Messina

Dall’ufficio di Comunicazione sociale dell’Ispettoria sicula.

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Con grande gioia e gratitudine, l’Ispettoria Salesiana Sicula “San Paolo”, la Comunità Salesiana “San Tommaso” di Messina e le famiglie dei candidati hanno celebrato la Professione Perpetua di undici giovani, che hanno scelto di donarsi completamente al Signore attraverso il carisma di Don Bosco. La cerimonia si è svolta il 5 ottobre 2024, alle ore 17:30, presso la Concattedrale del SS. Salvatore di Messina, durante una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Alphonse Owoudou, Consigliere Regionale per Africa-Madagascar.

I candidati alla Professione Perpetua, provenienti da diverse parti del mondo, si sono formati presso l’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina e, dopo un lungo cammino di discernimento e formazione, hanno offerto la loro vita al servizio di Dio e dei giovani, secondo lo spirito di Don Bosco. Tra loro vi sono: Rogers Berocan, Sérgio A. Dos Santos, Francisco Horta, Fidel Junior, Georges Niyonkuru, U. Frank T. Bayiha, A. Melsior Porseni, Déo Nizirimana. Con loro, anche tre giovani siciliani: Emanuele Geraci di Messina, Vito Mangano di Mascali e Orazio Moschetti della comunità di Biancavilla.

La Professione Perpetua rappresenta uno dei momenti più significativi nella vita di un religioso. Si tratta di un atto solenne che rinnova e conferma l’alleanza battesimale, esprimendo il pieno dono di sé a Dio e alla missione a cui si è chiamati. Le Costituzioni dei Salesiani di Don Bosco, al n. 23, descrivono la professione religiosa come un segno dell’incontro d’amore tra Dio, che chiama, e il discepolo, che risponde con la totale donazione di sé al Signore e ai fratelli.

Durante l’omelia, Don Owoudou ha riflettuto sul ruolo del buon pastore, modello per ogni salesiano. “Il salesiano deve poter dire: ‘Io sono un pastore’. Dio è l’unico pastore e maestro, e noi dobbiamo riconoscere la sua voce e obbedire, sull’esempio di Gesù. Oggi molti giovani si perdono perché mancano di guide sicure, di pastori capaci di indicare loro la via giusta”.

L’impegno del salesiano, ha aggiunto il celebrante, è duplice: seguire il proprio pastore e, allo stesso tempo, essere pastore per gli altri, specialmente per i giovani. Ha sottolineato l’importanza di prendersi cura della propria vocazione e di quella altrui, ispirandosi all’amore e alla libertà. “Curare” è una parola che, come ha ricordato, piace molto a Papa Francesco. “Dovete curare la vostra vocazione per non perdervi e per non fare del male alle anime”.

La vocazione salesiana, ha concluso, si realizza nel servizio ai giovani, specialmente ai più poveri e bisognosi, incarnando la visione di Don Bosco. Il salesiano, nel suo impegno quotidiano, rende visibile e credibile Dio. La cura della propria vocazione richiede una costante relazione con Dio, con i confratelli e con i giovani, per operare insieme al servizio di una missione più grande.

Questa celebrazione segna per questi giovani non solo un passo decisivo nella loro vita personale, ma anche un forte segno di speranza per la Chiesa e la società, che trovano nella loro donazione una testimonianza di fede viva e concreta.

Assemblea Ispettoriale in Sicilia

Il primo settembre si è svolta a Catania, per tutte le CEP dell’Ispettoria Salesiana Sicula, l’Assemblea per l’avvio dell’anno pastorale, che ha visto coinvolte 200 persone tra SDB, Laici e giovani.

Dopo il momento di preghiera iniziale, don Alberto Anzalone, delegato di PG della ISI, ha presentato il sussidio, edito dal settore di PG della Congregazione, sull’Oratorio Centro Giovanile.

Successivamente, guidati da don Antonio Lauretta, incaricato dell’OCG di Gela, è stata presentata la proposta educativo pastorale dell’OCG attraverso l’esperienza di don Elio Cesari, direttore del Centro Nazionale e segretario della CISI, e dalla famiglia Cannizzaro (Roberto e Giulia) salesiani cooperatori ed educatori di un OCG dell’Ispettoria a gestione laicale “San Filippo Neri”.

Nel pomeriggio, dopo un momento di confronto dei diversi consigli delle CEP sul modello educativo-pastorale dell’OCG, la Consigliera per la Pastorale Giovanile delle Figlia di Maria Ausiliatrice di Sicilia, sr. Maria Grazia Tripi, ha presentato la proposta pastorale dell’Italia salesiana per il nuovo anno: “Attesi dal suo Amore. Gioiosi nella Speranza”.

Al termine don Franco Di Natale, Vicario ispettoriale, ha presentato la scheda di programmazione per la formazione e la PG. Infine 4 giovani, che hanno partecipato al sinodo salesiano mondiale, hanno raccontato la loro esperienza nel MGS, manifestando un grande senso di appartenenza al Movimento che in Sicilia festeggia, proprio nel 2025, cinquant’anni dalla sua fondazione.

La giornata si è conclusa con la Santa Messa presieduta dall’ispettore don Giovanni D’Andrea, durante la quale 5 giovani confratelli hanno rinnovato la Professione religiosa.

Sicuri di aver ricevuto le basi per iniziare il nuovo anno pastorale con entusiasmo e passione educativa, ognuno è tornato a casa pronto per avviare al meglio le attività pastorali.

Un ringraziamento speciale a Salesiani per il Sociale, infatti anche grazie al progetto “Campi estivi SxS” si è potuto realizzare l’evento.

Concluso il 32° Capitolo dell’Ispettoria Salesiana Sicula

“Veni Creator Spiritus!” Quando un’Assemblea intona questa solenne e suggestiva invocazione allo Spirito Santo, significa che si sta preparando a qualcosa di importante, proprio come è accaduto ieri – domenica 2 giugno – quasi a conclusione della seconda sessione del XXXII Capitolo Ispettoriale dei Salesiani di Sicilia.

I 43 Capitolari – 36 salesiani votanti e 7 invitati, tra questi 6 laici – sono stati, infatti, chiamati a un importante adempimento: l’elezione del Delegato, nella persona di don Arnaldo Riggi, e del Delegato supplente, Don Gianni Russo, che, insieme all’Ispettore, parteciperanno al 29° Capitolo Generale della Congregazione Salesiana.

Il Capitolo Generale è l’assemblea dei rappresentanti di tutti i Salesiani del mondo e ad esso compete – a norma dell’art. 120 delle Costituzioni Salesiane – “l’autorità suprema su tutta la Congregazione”. Questa importante assise – che sarà chiamata a confrontarsi sul tema “Appassionati per Gesù Cristo, dedicati ai giovani” – si svolgerà a Torino/Valdocco dal 16 febbraio al 12 aprile 2025 e in preparazione allo stesso, ciascuna Ispettoria è chiamata a celebrare il proprio Capitolo Ispettoriale.

Per tale motivo anche i Salesiani di Sicilia hanno celebrato il XXXII Capitolo Ispettoriale in due distinte sessioni, la prima dal 27 al 29 dicembre 2023 e la seconda dal 31 maggio al 2 giugno 2024, entrambe svoltesi presso l’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina.

La preparazione e la realizzazione del Capitolo è stata curata dal Regolatore, don Vincenzo Timpano. Il regolatore è stato collaborato da tre moderatori: don Gianni Russo, don Domenico Saraniti e don Arnaldo Riggi. A curare la Segreteria del Capitolo: don Emanuele Geraci e Sig. Luciano Arcarese. Infine, Don Paolo Fichera ha accompagnato l’Assemblea con specifici momenti di riflessione.

Nel corso delle due sessioni i Capitolari si sono confrontati su tre distinti nuclei tematici:

  1. «Animazione e cura della vita vera di ciascun Salesiano»
  2. «Insieme Salesiani, Famiglia Salesiana e Laici “con” e “per” i Giovani»
  3. «Una coraggiosa verifica e riprogettazione del governo della Congregazione a tutti i livelli»

per ciascuno dei quali è stato portato avanti un discernimento secondo tre passi: “ascolto”, “interpretazione” e “scelte”.

La riflessione è stata, poi, estesa a tutti i Salesiani di Sicilia durante la cosiddetta “intersessione”, ovvero il periodo intercorrente tra la prima e la seconda sessione, pervenendo così alla redazione di tre distinti documenti che sono stati oggetto di ulteriore confronto e votazione durante la seconda sessione, fino alla stesura delle versioni finali che saranno trasmesse alla Segreteria del Capitolo Generale, come specifico contributo dell’Ispettoria.

Poiché altro importante compito del Capitolo Ispettoriale è quello di affrontare temi rilevanti per l’intera Ispettoria, concluse le operazioni inerenti agli adempimenti per il Capitolo Generale, in Assemblea è stata presentata – da parte del Delegato per la Pastorale Giovanile, don Alberto Anzalone – la bozza del nuovo P.E.P.S.I. (Progetto Educativo Pastorale Salesiano Ispettoriale), documento che serve a guidare e orientare, nello specifico, la proposta educativo pastorale.

Anche su tale importante documento i Capitolari hanno offerto specifici contributi in vista della redazione finale dello stesso.

A conclusione dei lavori, l’Ispettore ha ringraziato quanti – singoli confratelli, Comunità, laici … – hanno reso possibile la realizzazione del Capitolo Ispettoriale e l’elaborazione dei contenuti, e ha dichiarato chiuso il XXXII Capitolo dell’Ispettoria Salesiana Sicula “San Paolo”.

Complesso dei salesiani di Gela, firmato accordo per i lavori

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Gela) – È stato firmato da tutte le componenti l’Accordo Attuativo per gli interventi di ristrutturazione dell’Oratorio dei Salesiani e del complesso parrocchiale. I rappresentanti di Eni Spa, Francesca Zarri, di Eni Mediterranea Idrocarburi, Alina Pomar, e il Sindaco del Comune di Gela, Lucio Greco, hanno siglato l’intesa, che prevede un finanziamento complessivo superiore ai 3 milioni di euro.

Sono tre le linee di intervento che saranno seguite ed in particolare:

–       Riqualificazione complesso edilizio e struttura sportiva dell’oratorio salesiano;

–       Riqualificazione cortile esterno dell’oratorio salesiano;

–       Cofinanziamento del progetto della nuova chiesa;

L’intervento sarà direttamente realizzato e gestito dal Comune e coinvolgerà il cortile, compresa la recinzione del “Paladonbosco”, la pavimentazione sportiva ed i prospetti esterni.

I locali di culto, chiusi in via cautelativa dal settembre 2020 a motivo della fragilità del terreno su cui sorgeva, saranno radicalmente demoliti, mentre con i fondi della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ricavati dall’8×1000, sarà successivamente ricostruita la chiesa dedicata a San Domenico Savio.

Gli interventi dell’ENI a favore dell’oratorio salesiano di Gela vogliono rappresentare anche un sentito “grazie” alla formazione professionale salesiana, e in particolare ai corsi di tubistica e saldatura, apprezzati ancora oggi in molte aziende metallurgiche di tutto il mondo.

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Messina, 11 giovani salesiani hanno ricevuto l’ordinazione diaconale

Pubblichiamo il comunicato dei Salesiani di Sicilia.
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Sabato 18 maggio, nella splendida cornice della Cattedrale Maria SS. Assunta di Messina, 11 giovani salesiani hanno ricevuto l’Ordinazione Diaconale per le mani di S.E. Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo Ausiliare di Messina.
“La grazia – ha affermato Mons. Di Pietro nell’omelia – straordinaria di questa ordinazione diaconale attualizza sacramentalmente e rende visibile e palpabile stasera in una rinnovata Pentecoste l’effusione dello Spirito Santo. Egli fa di tutti i popoli, e tra voi ne sono rappresentati sette, l’unico Popolo Santo di Dio. Egli consacra gli apostoli araldi del Vangelo e fra poco vi sarà consegnato l’Evangeliario con le parole solenni del rito “credi sempre a ciò che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che insegni”. Si tratta di un autentico programma di vita, in questa formula c’è tutta l’essenza del vostro ministero diaconale. Lo stesso spirito vi proietta in una meravigliosa e impegnativa missione. Facendovi immagine e prolungamento di Cristo servo, nel servizio di amore nei ragazzi, nei giovani e a ogni uomo e donna, perché ravvivate nel nostro tempo lo straordinario carisma di San Giovanni Bosco”.
Gli 11 salesiani ordinati provengono da 8 ispettorie e sono: Nicodemus Besigrinee AOS, Danilo Finocchiaro ISI, Olivier Makoroka AGL, James Edward Massawe TZA, Poliansky Lynel Mbatchi ATE, Privat Nizeyimana AGL, Alexander Alfred Noah ZMB, Giuseppe Priolo ISI, Fabrice Michel Razafimandimby MDG, Alessio Tavilla ISI, Clement Thanda ZMB.

Chiusa l’inchiesta diocesana su Nino Baglieri, si aprirà ora la fase romana

Pubblichiamo il comunicato dei Salesiani di Sicilia.

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Con una solenne celebrazione all’interno della splendida Chiesa Madre di San Pietro si è conclusa l’inchiesta diocesana su Nino Baglieri.

Diversi i fedeli provenienti dalla diocesi di Noto e dalle varie opere salesiane di Sicilia. Una celebrazione emozionante e solenne presieduta da mons. Salvatore Rumeo con diversi sacerdoti diocesani e salesiani

A concelebrare con lui mons. Angelo Giurdanella, vescovo di Mazara e don Pascual Chavez, IX successore di don Bosco. All’inizio della celebrazione il vescovo di Noto ha portato i saluti di mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo e di Mons. Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina, impossibilitati a prendere parte al solenne atto per motivi istituzionali.

Presenti tutti i famigliari di Nino Baglieri, con loro i Volontari con Don Bosco, i Salesiani  di Sicilia, le Figlie di Maria Ausiliatrice, i Cooperatori Salesiani e le Volontarie con don Bosco.

All’inizio dell’omelia Mons. Salvatore Rumeo ha sottolineato “oggi 5 maggio 2024 la Chiesa di Noto, la Famiglia Salesiana e la città di Modica sono in festa per la chiusura della Fase Diocesana della Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio di Nino Baglieri che proprio come oggi – era il 5 maggio 1951 – ricevette il Santo Battesimo divenendo cristiano”.

Il Vescovo Rumeo, nel corso della omelia ha ripercorso e riletto la vita di Nino, che in questi lunghi 12 è stata scandagliata in lungo e largo. In particolare si è soffermato sui tratti salienti della spiritualità del servo di Dio.

Nino come tutti era alla ricerca di senso, si è posto domande, e il vescovo Rumeo ha ricordato “A queste domande ognuno dà delle risposte che sono conformi alla propria fede che offre la luce per vedere le cose nel modo giusto, cioè come le vede Dio. Ed è per questo che abbiamo bisogno della preghiera, di entrare in un dialogo d’amore con il Signore. La preghiera è il respiro dell’anima” ha spiegato mons. Rumeo.

“Nino – ha detto ancora mons. Rumeo – non si è appartenuto, si è annullato nel crogiuolo della croce a tal punto da essere strumento di salvezza nelle mani di Dio. Ha vissuto la sua giornata terrena immerso nella preghiera e, nel silenzio della sua anima, ha portato, sul Tabor luminoso della sua vita, tutti coloro che incontrava. La preghiera per Nino era tutto: nonostante le sue sofferenze, come luce che risplende e arde, ha saputo contagiare gli altri del senso della vera preghiera”.

Nino nonostante la sua sofferenza è stato un missionario del Vangelo, un apostolo della quotidianità. Ha sposato la sua croce ed è stato scelto “da Dio per una missione d’amore, ha risposto con fedeltà e amore. Quanti giovani, adulti e famiglie incontrando Nino hanno riscoperto la fede e dato valore cristiano alle loro sofferenze. Il senso del vero apostolato si misura a partire dal dolore e dalla partecipazione alle sofferenze di Cristo” ha affermato mons. Rumeo.

Nino è stato  testimone dell’amore misericordioso, uno dei germogli di questi 180 anni di cammino che la Diocesi di Noto ha vissuto e si appresta a celebrare

Nel chiudere la sua omelia mons. Rumeo si è rivolto direttamente a Nino “Ti siamo grati per il tuo evangelico insegnamento, perché nella tua vita scorgiamo il passaggio della grazia di Dio che continua a parlarci di santità”.

Il momento cruciale è stata la firma solenne dei verbali finali a sancire la fine del lavoro svolto dal tribunale in questi 12 anni.

Durante l’ultima seduta del tribunale, la 86esima, presieduta da don Ignazio La China si è prestato giuramento davanti ai fedeli, sigillato e firmato 8 plichi di documentazione che saranno inviati nei prossimi giorni in Vaticano. I faldoni, infatti, sono stati affidati don Pier Luigi Cameroni che curerà adesso la fase romana.

All’inizio don Ignazio La China ha ripercorso le tappe salienti di questi 12 di inteso lavoro. Alla chiusura e alla firma dei verbali erano presenti anche i notai Pietro Di Rosa e Daniela Vindigni.

Oltre 6000 pagine di atti, contente scritti, lettere, messaggi e testimonianze di Nino e sulla sua vita.

Alla celebrazione hanno preso parte le autorità civili e militari di Modica. Il sindaco della Città, Maria Monisteri, diversi membri della sua giunta e consiglieri comunali.

Presente anche la deputazione regionale, gli onorevoli Ignazio Abbate e Nello Dipasquale.

Sicilia – Attesa per la chiusura della fase diocesana del processo di Beatificazione e Canonizzazione di Nino Baglieri

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Modica) – Sono passati 12 lunghi anni dall’avvio del processo diocesano di beatificazione e canonizzazione di Nino Baglieri, Volontario con Don Bosco (CDB), celebratosi il 3 e 4 marzo 2012, alla presenza dell’allora Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Pascual Chávez; ora la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione, un momento importante di inchiesta, di studio, di ricerca e di raccolta delle informazioni, volge al termine: il prossimo 5 maggio 2024 a Modica, nella Chiesa Madre di San Pietro, è infatti previsto il rito di chiusura dell’inchiesta.

Il 3-4 marzo 2012 sono date da ricordare: un grande evento che coinvolse l’intera città di Modica e la diocesi di Noto. Non solo per la richiesta di avvio ufficiale del lungo iter di avvio dell’inchiesta diocesana per la causa di beatificazione di Nino Baglieri, ma anche perché a chiedere l’introduzione del processo fu lo stesso Rettore Maggiore dell’epoca, Don Chávez, in visita per la prima volta in questi luoghi.

Il rito venne presieduto dal Vescovo ordinario del luogo, Mons. Antonio Staglianò, alla presenza dei Vescovi emeriti Salvatore Nicolosi e Giuseppe Malandrino, che avevano conosciuto Nino Baglieri in vita. Inoltre, era presente don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi per la Famiglia Salesiana, che in tutti questi anni ha seguito la causa.

In questi anni il Tribunale Nominato dal Vescovo e i Censori Teologi e la Commissione storica hanno compiuto tutti i passi necessari. La Commissione Storica, in particolare, ha ricercato, raccolto, studiato e presentato le tante fonti documentali afferenti alla Causa: i documenti personali di Nino (civili, religiosi, medici, ecc.); Scritti – editi e non – del Servo di Dio (come le Lettere e i fondamentali Quaderni-Diario ‘boccascritti’); Scritti significativi al Servo di Dio e scritti sul Servo di Dio (dai libri agli articoli, dai resoconti di grazie a tante attestazioni del bene fatto da Nino e di iniziative in suo onore). La Commissione storica ha consegnato al Tribunale plichi con oltre quindicimila pagine di scritti, oltre a una Relazione che illustra il lavoro svolto, valuta le fonti e presenta una prima Biografia critica del Servo di Dio.

Il Tribunale ha focalizzato la sua attenzione sull’ascolto, sotto giuramento, di oltre 100 testimoni: familiari, amici (compresi quelli di Nino adolescente) e conoscenti. Essi hanno riferito con precisione fatti, eventi, parole ed esperienze vissute con Nino.

Ora una nuova tappa si aggiunge a questo processo: la chiusura dell’inchiesta diocesana. Completata questa fase tutti i documenti prodotti dalla diocesi saranno inviati in Vaticano presso la Congregazione delle Cause dei Santi, per iniziare un’altra fase del processo, dove sia il Dicastero per le Cause dei Santi in Vaticano, sia la Postulazione Generale Salesiana, lavoreranno alle tappe successive.

Per vivere al meglio questi momenti la Diocesi di Noto, insieme alla Famiglia Salesiana locale, ha pensato di realizzare diversi momenti di riflessione.

Il programma prevede il prossimo giovedì 2 maggio, alle ore 20:00 il musical “Sulle ali dell’Amore”, curato dal Cinecircolo Giovanile Socioculturale (CGS) Life di Biancavilla, presso il teatro “Garibaldi” di Modica, con spettacolo gratuito, con prenotazione obbligatoria.

Venerdì 3 maggio, nella mattinata, sarà proiettato il film su Nino Baglieri, presso alcune istituzioni scolastiche, mentre nel pomeriggio, presso il Palazzo della Cultura, si terrà un seminario giornalistico aperto alla cittadinanza, intitolato: “Comunicare il sacro. La croce e la luce, il caso del Servo di Dio, Nino Baglieri”.

Alla vigilia della celebrazione di chiusura dell’inchiesta diocesana, sabato 4 maggio, alle ore 20 locali, don Cameroni presiederà una meditazione e una preghiera itinerante sui luoghi di Nino Baglieri.

I momenti più importanti sono in programma il 5 maggio e il 6 maggio. Domenica 5, alle ore 18:00, nella Chiesa Madre di San Pietro a Modica Bassa, il vescovo di Noto, Mons. Salvatore Rumeo, presiederà la Celebrazione Eucaristica con il rito di chiusura dell’inchiesta diocesana del processo di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio.

Lunedì 6 maggio, festa di San Domenico Savio per la Famiglia Salesiana e anniversario della caduta dal ponteggio su cui stava lavorando, da cui derivò la paralisi che lo accompagnò per tutta la vita, alle 18:30 avrà luogo una celebrazione presso l’oratorio salesiano di Modica, presieduta proprio da Don Chávez, al termine della quale ci sarà un momento di agape fraterna tipica della tradizione salesiana.

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Salesiani Sicilia, 16 Salesiani del San Tommaso hanno ricevuto il ministero del lettorato e dell’accolitato

Dal sito dei Salesiani di Sicilia.

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Sabato 27 Aprile 2024, presso la comunità salesiana dell’Istituto Teologico “San Tommaso” (ME), 16 confratelli Salesiani di varie nazionalità, studenti della medesima comunità, si sono trovati fraternamente riuniti in festa, per ricevere, con gratitudine ed entusiasmo, il dono dei ministeri istituiti.

L’assemblea alla quale si è rivolto l’Ispettore dei Salesiani di Sicilia, nel suo essere variegata, rifletteva e incarnava già dal principio le parole consegnate durante l’omelia, impregnate di un forte sapore ecclesiale: il Signore ci chiama anzitutto a essere suoi figli tramite la vocazione battesimale, all’interno della quale maturano e crescono tutte le altre vocazioni specifiche, qualsiasi esse siano.

Prendendo a modello le parole ascoltate nella prima lettura, rivolte alla comunità di Antiochia, don Giovanni d’Andrea ricorda la necessità di imparare a camminare assieme oltre le invidie e le gelosie: tutti noi, religiosi e religiose, presbiteri diocesani, giovani, uomini e donne celibi o sposati, siamo chiamati a mettere da parte il nostro “io” per riconoscere Cristo e servirlo sinodalmente nelle società odierna.

Motivata da questo auspicio, al termine della Celebrazione Eucaristica, la missione della Congregazione Salesiana si ritrova rinvigorita dalle energie pastorali di quattro nuovi lettori e di dodici neo-accoliti salesiani, pronti a servire con il loro ministero specifico, l’unica Chiesa alla quale appartengono.

 

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