Il 6 e 7 aprile si è svolta a Cagliari l’Assemblea nazionale CGS, alla quale hanno partecipato 30 rappresentanti dei circoli locali provenienti da nove regioni d’Italia, insieme con il presidente dell’Ente CNOS, don Roberto Dal Molin, e la delegata nazionale CIOFS, suor Palma Lionetti. Lo slogan scelto per quest’anno (SpettAttori – Non stare a guardare, entra in scena), si inserisce nel tema formativo “Io sono una Missione #perlavitadeglialtri”, che pone il giovane al centro del percorso educativo come vero attore protagonista, in un’ottica di servizio responsabile: io non solo “ho” una missione da compiere in questo mondo, ma “sono” una missione; noi non condividiamo una missione da fare, ma “siamo” missione.
“Ho visto un’associazione che sta bene, con un volto più giovane di quanto si potesse pensare. Persone entusiaste, giovani, accanto a chi invece ha esperienza – dice Cristiano Tanas, presidente nazionale del CGS -. L’associazione deve essere giovane, deve curare il ricambio. Per il futuro, continueremo nell’impegno di sollecitare le regioni dove c’è un’attività socioculturale ma manca l’aspetto associativo, e proseguiremo con il lavoro in collegamento con MGS e Pastorale Giovanile”.
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Questo il racconto dell’assemblea di Nadia Ciambrignoni, vicepresidente nazionale:
Un weekend piovoso ed intenso, quello del 6 e 7 aprile scorsi, con tanti esponenti “continentali” dei C.G.S. (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) volati a Cagliari da Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Campania, e anche dalla Sicilia per condividere il momento dell’Assemblea Nazionale Ordinaria e, quest’anno, anche Straordinaria.
Importanti gli adempimenti statutari, tra cui i necessari adeguamenti al Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 3 luglio 2017, n.117) e alla Circolare Ministeriale del 27.12.2018, che rendono i C.G.S. esplicitamente APS (Associazione di Promozione Sociale). Poi relazioni e bilanci dei Coordinamenti territoriali in cartella e, a viva voce, i resoconti del Presidente Cristiano Tanas e del tesoriere Emilio Santoro, la storia associativa recente snodata nel percorso dell’ultimo anno, con la fatica e la convinta perseveranza di tutti: rassegne cinematografiche, laboratori di Cinema e Teatro, spettacoli, campi di formazione al Festival di Giffoni e alla Mostra del Cinema di Venezia, produzione di cortometraggi, progetti ministeriali, editoria, convegni, incontri con registi, corali e spettacoli musicali, iniziative con le scuole e per le città, siti web.
Per essere sempre “sul pezzo”, anche l’avvocato Emanuele Tanas ha aggiornato l’assemblea sul GDPR in materia di protezione dei dati personali; l’identità “civilistica” cala fino in fondo il percorso associativo nel contesto legislativo italiano ed internazionale, in continua evoluzione sulla questione “dati”.
Dietro l’angolo, nelle vicinanze, talvolta luogo delle sedi C.G.S., un oratorio, una scuola, una sala cinema o teatro dei salesiani… Il sigillo dell’inizio, celebrato nel 50° dello scorso anno, continua a rivelarsi vitale e con lui la spinta a comunicare, sempre, da protagonisti, anche contro ogni speranza ragionevole.
In questa direzione sono andati gli interventi degli ospiti, a partire da quello di Mons. Giulio Madeddu, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Cagliari e di “Radio Kalaritana”, realista nella fotografia dell’esistente quanto profetico nell’affermazione della necessaria “resilienza” cristiana e salesiana in campo comunicativo. E questa capacità di ridefinizione hanno trasmesso le realizzazioni presentate all’Assemblea nel corso del pomeriggio di sabato 6 aprile.
Il giovane filmaker cagliaritano Andrea Mura ha introdotto la visione della puntata pilota della sua serie web Sardinia green trip, la narrazione dell’esperienza di un giovane regista che decide di girare un progetto video in Sardegna seguendo personaggi, aziende e realtà impegnate nella ricerca di un modo di vivere e di consumare rispettoso della natura, usando mezzi a loro volta “sostenibili”, che gli fanno imparare alla fine nuove pratiche rispettose dell’ambiente. Molto coinvolgente anche la visione del corto conseguente ad un laboratorio di scrittura filmica collettiva con un gruppo di mutuo aiuto…Una convincente interpretazione del titolo scelto per l’Assemblea, “SpettAttori”.
Anche il sottotitolo “Non stare a guardare, entra in scena!” si è concretizzato subito nella presentazione di “Senza figli – Storie di paternità controcorrente”, da parte di don Enrico Cassanelli (Delegato per le Comunicazioni sociali dell’Ispettoria Salesiana Italia Centrale) co-autore, con Fabrizio Marini del corto-docu fiction di 20’ su tre figure di “padri” degli ultimi, sulla scia di Don Bosco: don Ricca, Marco Naso e don Faoro. Storie oggi coraggiose e molto controcorrente, di chi si mette a servizio, sulla strada, accanto a quelli che disturbano una nuova, egoistica “sicurezza” fatta di respingimenti e chiusure.
A sera, dopo un caparbio giro cagliaritano sotto l’acqua battente, il palcoscenico si è concretamente animato, nel salone-Teatro dell’oratorio salesiano San Paolo, con lo spettacolo curato dai CGS della regione Sardegna: Il Mosaico, Mario Serafin con il piccolissimo coro “Pikku Peikko” e il “Piccolo Coro Non Siamo Angeli”, CGS Phoenix, CGS Black Soul Gospel Choir, CGS La Giostra.
Abolita la “quarta parete” grazie alla forza comunicativa e alla professionalità messa in scena, indipendentemente dalle età anagrafiche degli “Attori”, subito gli “Spettatori” sono diventati quegli SpettAttori del “brand” scelto per questa Assemblea Nazionale CGS 2019, fatta di incontri, riflessioni, formazione, grande ospitalità, definizione di altre distanze da attraversare, seguendo i voli dei fenicotteri e degli aerei che hanno riportato i Circoli al proprio lavoro quotidiano nel complesso mondo della Comunicazione.