Un ponte tra la Sicilia e il Senegal: con “Infanzia missionaria”, a costruirlo sono i bambini
Un gruppo di quaranta bambini tra i 4 e i 7 anni, catechiste e animatrici, un giovane salesiano e un sogno: costruire un ponte tra la Sicilia e il Senegal. Il progetto “Infanzia Missionaria”, concluso il 24 maggio, è nato dalla necessità di spiegare ai bambini il valore dell’accoglienza, del sostegno. Grazie alla collaborazione con l’associazione “Don Bosco 2000” che opera anche in Senegal, don Alfredo Calderoni, giovane salesiano che si trova nell’oratorio di Gela, ha messo su un programma da febbraio a maggio, coinvolgendo animatori e catechisti, i bambini e le loro famiglie.
“Ogni mese – spiega – sceglievamo un tema, partendo dalla carità, e poi realizzavamo concretamente dei piccoli oggetti riciclando materiale portato da casa. Gli incontri iniziavano sempre con una piccola formazione, poi passavamo all’attività. Ogni mese, raccolti i soldi dei loro risparmi, li mandavamo in Senegal per acquistare i kit scuola“. Il progetto si è concluso il 24 maggio, solennità di Maria Ausiliatrice, con uno spettacolo e la festa dei popoli. “Abbiamo coinvolto gli adulti, partendo dai piccoli: facendo vedere loro che i risparmi raccolti qui hanno realizzato concretamente qualcosa in Senegal è stato più facile avere la loro fiducia”, racconta ancora don Alfredo. Da questo progetto è nato anche il “mini grest”, una mini estate ragazzi dedicata ai più piccoli e soprattutto, il “ponte” costruito all’oratorio ha portato frutti. “Una scuola vicino a noi, viste le foto, i video e i disegni che ci hanno spedito dal Senegal per ringraziarci, hanno voluto raccogliere dei fondi durante il saggio di fine anno e spedirli in Senegal con Don Bosco2000”. “Abbiamo gettati le basi per costruire un ponte e un progetto che sicuramente proseguirà”, conclude don Alfredo.