Da ANS
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Un gruppo di 34 missionari provenienti da tutto il mondo – 13 Figlie di Maria Ausiliatrice, 2 suore francescane e 19 Salesiani di Don Bosco – partecipa al XXIII Corso di formazione in Pastorale Missionaria. L’ultima tappa è sulle orme di Gesù a Gerusalemme.
I missionari sono arrivati da India, Congo, Cambogia, Argentina, Siria, Regno Unito, Italia, Spagna, Filippine e Brasile. Alcuni hanno fatto parte della 150a Spedizione Missionaria Salesiana e così hanno ricevuto la Croce Missionaria, il 29 settembre scorso, nella basilica di Maria Ausiliatrice. In un modo o nell’altro, questi mesi di riflessione e approfondimento sono serviti a mantenere vive le parole di Papa Francesco: “Siamo missionari di una Chiesa in uscita… Infatti siamo missione, come la Chiesa è missione”.
Il percorso formativo di tre mesi svoltosi all’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma è iniziato con lo studio delle fonti del carisma salesiano a Valdocco e Mornese.
Non è stata solo un’esperienza di approfondimento dei temi missionari, teologici, pastorali ed ecclesiali, ma “un’esperienza di spiritualità profonda con gli Esercizi Spirituali nella Fraterna Domus di Sacrofano che spontaneamente ci ha invitato alla preghiera e alla profondità”, ha dichiarato suor Liliane Kaputo, FMA, che ha seguito il corso.
Durante le varie settimane i partecipanti hanno avuto l’opportunità di recarsi come pellegrini a Roma e in alcuni importanti luoghi dove sono nati e vissuti grandi figure spirituali, come Assisi (San Francesco), Siena (Santa Caterina) e Subiaco (San Benedetto). “Il pellegrinaggio non solo ci ha motivato, ma ci ha anche invitato ad entrare in comunione con questi grandi santi della Chiesa. Visitare le Catacombe di San Callisto, camminare sulle orme di San Paolo e visitare gli scavi della Tomba di San Pietro in Vaticano ci hanno permesso di entrare in armonia con una Chiesa dei martiri, una Chiesa minoritaria, una Chiesa in uscita” prosegue la religiosa.
I partecipanti al corso sono stati anche vicini a Papa Francesco in un’udienza del mercoledì. “Abbiamo potuto sentirlo così da vicino, sentirci in profonda comunione con lui e sentirci obbligati, sollecitati e anche inviati come missionari”.
Tutti i partecipanti confermano che è stato un momento di ricchezza spirituale e di rinnovamento missionario, grazie ad oltre 200 ore di formazione, con la partecipazione di esperti di vari argomenti importanti per l’impegno missionario.
“Le sfide sono ancora molte, ma siamo sicuri che dopo questo tempo di formazione, riflessione e preghiera, potremo partire con più entusiasmo e fiducia in Dio. Tutti siamo missione”, conclude suor Kaputo.