Articoli

Cinque giorni di open day all’oratorio dei Salesiani di Caserta

A partire dalla giornata di oggi, 6 settembre, fino al 10 settembre l’Oratorio salesiano di Caserta organizza 5 giornate di open day accogliendo i ragazzi dai 6 ai 13 anni per vivere insieme 5 pomeriggi con attività, laboratori e sport. Di seguito l’articolo pubblicato su Caserta News.

***

Cinque giorni di open day all’oratorio dei Salesiani
Don Giancarlo d’Ercole: “I nostri ragazzi hanno bisogno di una comunità di educatori giovani e di adulti in cui sentirsi accolti”

L’oratorio salesiano di Caserta, presidio educativo per ragazzi e giovani della città, riparte con cinque giorni di open day. “Dopo i fatti di via Vico, rafforziamo ulteriormente la funzione educativa dell’oratorio come strumento preventivo per la crescita sana e completa dei ragazzi e delle ragazze”, ha affermato don Giancarlo d’Ercole. I Salesiani sono pronti ad accogliere, dal 6 al 10 settembre, i ragazzi dell’età compresa da 6 ai 13 anni. Cinque pomeriggi dedicati ai laboratori, attività e sport, che si svolgeranno durante tutto l’anno.

“I nostri ragazzi – spiega don Giancarlo d’Ercole, direttore dell’oratorio salesiano di Caserta – oggi più che mai, hanno bisogno di una comunità di educatori giovani e di adulti in cui sentirsi accolti, voluti bene e preparati ad inserirsi nella società da cittadini onesti e responsabili. L’oratorio ancora oggi è uno spazio sicuro e significativo per la crescita integrale dei ragazzi, soprattutto di quelli più poveri di risorse economiche. Prossimità, solidarietà, corresponsabilità e fede sono valori irrinunciabili per il nostro oratorio e chiunque lo frequenta li respira, perché l’oratorio di don Bosco è casa per tutti e madre per molti. Dopo gli ultimi fatti tragici accaduti nella nostra città, ancora una volta viene alla luce l’emergenza educativa che non può essere affrontata solo con più controlli e maggiori divieti. Gli adolescenti hanno bisogno di una comunità che in sinergia alla famiglia si prenda cura di loro, li aiuti ad affrontare le loro paure, le educhi a gestire le loro pulsioni e dia sostegno e futuro ai loro sogni. Per questo l’oratorio, pensato da don Bosco come strumento preventivo per la crescita sana e completa dei ragazzi e delle ragazze, conserva tutta la sua urgente attualità”.

Caserta, l’oratorio resta aperto: la mobilitazione ha funzionato

Dal quotidiano Avvenire.

***

Ha funzionato la protesta per non far chiudere completamente l’oratorio salesiano di Caserta, accusato da alcuni vicini di fare rumore. Per difenderlo sono scesi in piazza «tutti gli uomini dell’oratorio»: attori, musicisti, sportivi e rappresentanti delle istituzioni. E così, nell’ultima decisione prima dell’estate, il giudice civile del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha respinto tutte le richieste incidentali di abbattimento del palatenda o di stop delle attività oratoriane nei cortili interni; restano validi solo i blocchi già stabiliti negli anni passati. Una vittoria momentanea, perché il giudice ha rinviato tutto alla chiusura del processo (la prossima udienza si terrà a fine anno); ma intanto le attività andranno avanti – se non fosse per il covid che ne ha bloccata una parte, momentaneamente, per alcuni contagi. Nello stesso tempo il Coordinamento civico per l’oratorio non si ferma, organizzando per l’autunno nuove clamorose iniziative. «Ci stiamo preparando – conferma Mauro Giaquinto, responsabile del Coordinamento – per spiegare l’importanza dell’oratorio a tutti i casertani». Si è mobilitato addirittura l’attore Toni Servillo, principe del teatro e del cinema italiano nonché ex allievo dei salesiani di Caserta: «In questo oratorio – ha spiegato Servillo in un video – ho visto i primi film importanti della mia vita: da Tarkovskij a Rossellini, Bergman, Pasolini. E grazie a chi favoriva la musica, il teatro e il cinema ho avuto le mie prime esperienze in palcoscenico». Anche Franco Marcelletti, l’unico allenatore di basket italiano ad aver vinto uno scudetto con una squadra del Sud (la JuveCaserta, allora Phonola) viene da qui: «Gran parte della mia adolescenza – racconta – l’ho trascorsa ai salesiani da convittore. È stato il periodo più impegnativo della mia vita, segnato da sacerdoti fondamentali per la mia crescita e la mia educazione. Lo studio era molto selettivo, ma non abbiamo fatto mai assenze a scuola, proprio perché ci sentivamo parte di un progetto». E poi il questore di Roma, Carmine Esposito, è stato un ragazzo dell’oratorio di Caserta: «Nell’istituto Sacro Cuore di Maria ho trascorso un tempo felice tra entusiasmo e interminabili tornei di calcio. Quanta serenità c’era tra noi, con sentimenti di cristiana fraternità. Il campetto di sola terra battuta ha lasciato spazio ad altre importanti strutture, ma con lo stesso valore. L’oratorio è anche luogo di studio e preghiera: un presidio contro l’illegalità». A spendere la voce per i ragazzi che vogliono continuare a giocare e crescere nell’oratorio anche Peppe Servillo, fratello di Toni e vincitore con gli Avion Travel del Festival di Sanremo 2000: «Lo ricordo come un’esperienza importante e complessa per me. Intorno a don Alfonso Alfano si raccolse la migliore gioventù casertana di quel tempo e con lui diede vita a un’intensa attività sportiva, musicale e culturale. Ci è stato insegnato soprattutto un valore in particolare: l’arte della condivisione e del saper ascoltare gli altri». Sulla pagina Fb del Coordinamento civico altri interventi di uomini delle istituzioni come Gerardo Bianco, ex ministro dell’Istruzione, e di tante altre
“normali”. «Abbiamo ricevuto tanto affetto. E tanto ne restituiremo», assicura don Antonio D’Angelo, direttore dell’Istituto.

 

Avvenire – Caserta, oratorio chiuso. È protesta

Su Avvenire, firma di Luigi Ferraiuolo, un articolo parla della chiusura dell’oratorio salesiano di Caserta, dovuta a una sentenza del tribunale: gli abitanti della zona vicina all’oratorio ne avevano chiesto la chiusura per i rumori.

***

Dietro le maglie della rete dei campetti di calcio non c’è più nessuno. È spento l’oratorio salesiano di Caserta. Spento da un’ordinanza giudiziaria che lo obbliga a installare dei pannelli fonoassorbenti estremamente costosi e irraggiungibili per le finanze dei salesiani (ma anche in conflitto con le norme urbanistiche della città). La storia comincia qualche anno fa, con alcuni vicini infastiditi dall’ultima creatura dell’istituto: una tensostruttura che fa da palazzetto sportivo coperto; uno spazio necessario, perché tutti gli altri erano all’aperto e sotto la pioggia notoriamente non si può giocare, e poi si tratta comunque di un investimento che – insieme ai campetti di calcio o di basket -, è messo a servizio dei ragazzi dell’oratorio e degli alunni delle scuole. I quali però evidentemente disturbano; così cominciano le trafile giudiziarie. Le udienze si susseguono, le decisioni sembrano giocare a rimpiattino tra ricorsi cautelari urgenti e procedimenti ordinari; ancora il prossimo 1° aprile è prevista una seduta a
Palazzo di giustizia. Intanto è arrivata la pandemia: in pratica le attività sportive sono ferme e l’oratorio sopravvive attraverso gli incontri on line, segno evidente della resilienza di oratoriani, laici e sacerdoti.

«L’oratorio di Caserta – spiega don Antonio D’Angelo, direttore dell’Istituto salesiano – da cent’anni e più offre opportunità ai giovani, ma purtroppo ora stiamo vivendo un momento critico per una serie di cause che ci impediscono di restare aperti. Una società è civile nella misura in cui è attenta ai più deboli e appunto i giovani sono una fascia debole all’interno della società, un mondo che va protetto: per loro bisogna inventarsi qualsiasi cosa, pur di offrire degli spazi per incontrarsi, per crescere in spiritualità, cultura e socializzazione». Così i casertani si sono costituiti in un Comitato civico per chiedere che l’oratorio della città – che accoglieva anche gli ultimi, quelli che non hanno nemmeno un posto per ritrovarsi – ritorni a vivere e pulsare.

«Non possiamo più attendere – interviene infatti Mauro Giaquinto, responsabile del Coordinamento cittadino a favore dell’organismo salesiano -. Ora, accanto al già esistente comitato San Giovanni Bosco di sostegno all’Istituto, è nato un gruppo specifico per chi ha a cuore l’oratorio. Rispettiamo le necessità di tutti, ma l’oratorio c’è da sempre con le sue attività sportive e faremo di tutto per far capire che non si può fermare. L’oratorio è della città intera e la gioia dei ragazzi non deve diventare un incubo». Forse la soluzione si potrebbe trovare con un po’ di buona volontà, abbandonando le carte bollate e sedendosi a un tavolo; alla fine, basterebbe regolare gli orari di apertura. La speranza dei casertani è che ci sia un giudice anche a Santa Maria Capua Vetere.

 

Concerti e primo CD per l’orchestra della scuola “Don Bosco” di Caserta

Da ANS

Il 15 dicembre presso il Monastero di Santa Chiara a Napoli si è svolta la prima serata dei concerti itineranti della giovane orchestra degli alunni del Don Bosco di Caserta, ed è stato presentato ufficialmente il loro primo CD dal titolo “Don Bosco is coming to Orchestra”. La serata è stata condotta dal prof. Stefano Laudadio alla presenza del Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. L’orchestra è composta da 65 elementi di età compresa tra i 7 e i 18 anni, con arrangiamenti e direzione musicale a cura del prof. Enzo Anastasio, assistito dal prof. Massimo Barone, con il supporto del direttore dei salesiani di Caserta, don Gino Martucci. Dopo quella del 15, è stata la volta del 18 dicembre nella chiesa dei salesiani Don Bosco di Napoli e della chiesa del Buon Pastore a Caserta e, nel 2020, il 4 gennaio l’orchestra si è esibita all’Istituto Penitenziario Minorile di Airola, a favore dei ragazzi detenuti.