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I Lions Club di Udine consegna 37 attestati agli studenti dell’istituto Bearzi

Martedì 31 maggio saranno consegnate le certificazioni europee Cetop, “Formazione giovani: l’intelligenza delle mani”, a 37 ragazzi del Centro di Formazione Professionale dell’Istituto Bearzi, con lo scopo di aiutare questi giovani studenti, che non sempre hanno le possibilità economiche per sostenere i costi dei corsi di specializzazione per entrare nl mondo del lavoro.

Di seguito si riporta l’articolo pubblicato su ilFRIULI.it

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Implementare le competenze dei giovani studenti per agevolarli nella ricerca di un impiego professionale qualificante. È questo uno degli obiettivi di “Formazione giovani: l’intelligenza delle mani”, il progetto sostenuto del Distretto 108 Ta2 del Lions Club, con capofila il Lions Club Udine Host, e realizzato in collaborazione con l’Istituto Salesiano Bearzi.

Protagonisti dell’iniziativa 37 studenti del Centro di Formazione Professionale dell’istituto udinese – nel dettaglio 22 del corso P1 pneumatica, 11 del corso H1 oleodinamica e 4 del corso H2 oleodinamica – che, nei mesi scorsi, hanno partecipato al corso, tenutosi al di fuori dell’orario scolastico, atto a conseguire il patentino europeo Cetop (Comité Européen del Trasmissions Oleohydrauliques et Pneumatiques) che rappresenta un’ulteriore specializzazione spendibile nel mondo del lavoro.

La consegna degli attestati a una rappresentanza dei 37 studenti coinvolti avverrà martedì 31 maggio, alle 18.45, nella sede dell’Istituto Bearzi. “Con questo service – spiega la presidente di Zona D del Lions Club Marinella Michielie grazie alla collaborazione con l’Istituto Bearzi abbiamo voluto aiutare giovani studenti, che non sempre hanno la possibilità economica per sostenere i costi dei corsi di specializzazione, nell’acquisizione di nuove competenze che li renderanno più competitivi sul mercato del lavoro. Tra le conseguenze negative della pandemia c’è infatti un pericoloso aumento della percentuale di abbandono degli studi ed è proprio in quest’ottica che abbiamo deciso di aiutare i ragazzi ad avere degli strumenti pratici per affrontare il mondo del lavoro con più fiducia e ottimismo”.

Alla cerimonia di consegna degli attestati parteciperanno il direttore dell’Istituto Bearzi don Lorenzo Teston, la presidente di zona D dei Lions Club Marinella Michieli, l’assessore all’Istruzione del Comune di Udine Elisabetta Marioni, il vicegovernatore del Distretto 108 Ta2 Nerina Fabbro oltre ai 5 presidenti dei Lions Club di Udine appartenenti alla zona D.

Il Messaggero Veneto – Giovani alle prese con il futuro: promesse scritte sulla pelle

Pubblichiamo un articolo de Il Messaggero veneto su una iniziativa dell’istituto salesiano Bearzi di Udine.

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Da sempre attento alla realtà giovanile, l’Istituto Salesiano Bearzi di Udine presenta al pubblico il suo nuovo progetto musicale, “Le promesse che ho scritto sulla pelle”, un brano nato con lo scopo di raccontare il mondo dei giovani attraverso i giovani stessi. Al centro del progetto ci sono infatti i pensieri degli studenti di cinque classi delle scuole superiori del Bearzi che, guidati dai loro insegnanti, hanno condiviso le loro preoccupazioni sulla vita, sulle loro scelte, ed in generale sul loro futuro, timori e domande che ovviamente sono amplificati in questo particolare momento storico e ai quali la Dad, la didattica a distanza, non offre di certo facili risposte ed adeguato supporto.

“Chi l’ha detto che la strada è facile?”, inizia proprio così la canzone “Le promesse che ho scritto sulla pelle”, che prosegue tra le mura della “mia stanza” trasformata in questi tempi “nel mio grande universo”, dove i giovani si chiedono “come faccio a cercare un senso”. Dopotutto, adesso basta “una felpa che mi protegga da tutti i miei guai” e un’“antenna per amplificare il Wi-Fi”, e poi tutto sembra funzionare. I giovani possono però ancora contare su chi si accosta a loro aiutandoli a capire che ognuno di loro ha “un’anima enorme” e che “su questo palco” i veri attori sono proprio loro. “Credere che tutto sia possibile anche quando è incomprensibile”, infatti, non è solo il ritornello della canzone, ma anche il messaggio di speranza che questo brano vuole portare a tutti i ragazzi.

Disponibile in rete dal 31 gennaio con un videoclip su YouTube e sulle principali piattaforme musicali digitali, il brano non coinvolge però soltanto i giovani ma anche diversi talenti musicali attivi in alcune case salesiane del Triveneto, a partire dall’autore del brano, il rapper Proph (Alberto Boldrini, docente al collegio salesiano Astori di Mogliano Veneto) che lo ha cantato assieme a Caterina Cesca (maestra all’Istituto Bearzi), per arrivare poi al chitarrista Gianni Montagner (volontario all’oratorio don Bosco di San Donà) ed al produttore della canzone Simone Rizzi (formatore al Cfp Bearzi di Udine) che vi ha suonato anche il basso. —