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L’avventura missionaria di Padre Francesco Convertini

Dal sito dell’agenzia salesiana ANS.

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In occasione della 16a Marcia della pace, della solidarietà e della cura fraterna, tenutasi domenica 7 febbraio 2021 nei luoghi natali del Venerabile Francesco Convertini, missionario salesiano in India, e promossa dalla Associazione Pro-Marinelli “Padre Francesco Convertini”, con la partecipazione delle comunità civili ed ecclesiali di Locorotondo e Cisternino (Puglia), è stato presentato il fumetto “Metti amore”, dell’Editore Giacovelli e opera di Mario Lisi, fumettista che ha tratteggiato l’avventura del salesiano missionario, ultimo fra gli ultimi con una vita dedicata ai poveri, con spirito ecumenico e di fratellanza universale.

Nella Presentazione, don Pierluigi Cameroni, SDB, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, scrive: “Padre Francesco, da bambino, ha vissuto situazioni non facili di povertà affettiva ed economica, ma grazie all’aiuto e alla compassione di tante persone buone ha imparato a ‘mettere amore‘ in ogni cosa che faceva. Grazie alla sua bontà, tutti lo volevano come amico. Le case degli indù erano severamente vietate agli estranei, ma i bambini lo afferravano per la veste e lo tiravano dentro, nelle loro case. E lui parlava, con il suo stentato bengalese, ma soprattutto con gesti concreti di prossimità, a indù e musulmani, di Gesù e del suo amore per tutti… Per i bambini e ragazzi, colorare la vita a fumetti di padre Convertini sarà come un’avventura per imparare a dipingere la propria vita con i colori dell’amore e per affrontare il futuro con tutti i rischi e le sfide che comporta, ma anche con le potenzialità e le opportunità che offre. Padre Convertini è uno di quelli che, se lo sai incontrare, ti offre ragioni di vita e di speranza, diventa un compagno di strada sempre pronto a darti una mano”.

L’autore, il fumettista Mario Lisi, è nato a Siena il 16 ottobre 1953; ha svolto per 43 anni la professione di Direttore Amministrativo nelle segreterie di scuole ed istituti di ogni ordine e grado; Diplomato nel 1971 presso l’Istituto Magistrale di Siena, ha una laurea in Scienze Politiche ad indirizzo storico-politico; in qualità di Terziario Laico, appartiene all’Ordine dei Predicatori (Domenicani) con il nome, scelto in memoria della moglie Stefania, di Fra Stefano; da oltre dieci anni svolge attività di volontariato sui mezzi di trasporto disabili e soccorso della Misericordia di Siena; dal 2015 è volontario per l’UNITALSI e membro del Consiglio della Sottosezione di Siena; ha per puro hobby il disegno umoristico: da molti anni il suo libro “Storia di Siena raccontata a fumetti” è il lavoro che gli ha dato maggiore notorietà; recentemente ha collaborato con i suoi disegni al volume “Ricette in rima”.

 

Kanpur inaugurato il nuovo “Centro Don Bosco” per giovani aree rurali

Sabato 10 ottobre, l’Ispettoria salesiana “Gesù Buon Pastore” di India-Nuova Delhi (Inn) ha inaugurato il nuovo “Centro Don Bosco” di Maharajpur Nagar, a Kanpur.

“Il centro – riferisce l’agenzia salesiana Ans – intende promuovere l’educazione e la formazione tecnico-professionale di ragazzi e ragazze con scarse risorse e organizzerà attività per la formazione della personalità, programmi sociali e di autoconsapevolezza, per lo sviluppo del pensiero critico e creativo e delle competenze, e si occuperà anche di favorire il lavoro in rete, l’assistenza sanitaria di base e il sostegno psicosociale tra i suoi allievi”.

Kanpur attrae molti bambini e ragazzi che “dalle aree rurali scappano solamente per garantirsi la sopravvivenza. Ma lì molto di loro entrano in contatto con droghe e sostanze varie e subiscono abusi fisici e morali”.

Il “Centro Don Bosco” di Kanpur, con strutture per l’educazione, la formazione professionale, la cura della salute e altri programmi di sviluppo delle capacità, prenderà iniziative a favore di questi minori per il loro pieno reinserimento sociale.

In occasione della benedizione e dell’inaugurazione del nuovo “Centro Don Bosco”, mons. Raphy Manjaly, vescovo di Allahabad, ha esortato la popolazione locale a sostenere le iniziative salesiane. Il nuovo centro è frutto dell’impegno dell’Ispettoria Inn, e della collaborazione con la “Fondazione opera Don Bosco Onlus” di Milano e “Missioni Don Bosco” di Torino, e ha goduto anche del sostegno dell’impresa francese “Asha”.

(Sir Agenzia d’Informazione, 14 ottobre)

SIR Notizia

125° della nascita del Venerabile Stefano Ferrando

Oggi, 28 settembre 2020, ricorre il 125° della nascita del salesiano venerabile Mons. Stefano Ferrando,  missionario e vescovo di Shillong (India) e fondatore delle Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

(ANS – Roma) – Mons. Stefano Ferrando, Vescovo salesiano e fondatore delle Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani, nacque a Rossiglione (provincia di Genova e diocesi di Acqui Terme) il 28 settembre 1895. Oggi, pertanto, ricorre il 125° anniversario della sua nascita.

Stefano Ferrando frequentò le scuole dai salesiani, prima a Fossano e poi a Torino, rimanendo affascinato dalla vita di Don Bosco. Interruppe forzatamente gli studi allo scoppio della Prima guerra mondiale, alla quale partecipò come ufficiale, guadagnandosi una medaglia d’argento. Dopo l’ordinazione sacerdotale, nel 1923, partì per le missioni salesiane del Nord Est dell’India, dove divenne uno dei grandi pionieri dell’epopea missionaria salesiana in quella vasta regione.

Nel 1934 venne nominato da Pio XI vescovo della Diocesi di Krishnagar, ma dopo appena un anno, fu trasferito alla sede di Shillong, che diventerà per 35 anni il centro di tutta la sua feconda azione apostolica ed evangelizzatrice.

Il suo apostolato fu caratterizzato dallo stile salesiano: gioia, semplicità e contatto diretto con la gente. La sua umiltà, semplicità, l’amore per i poveri spingono molti a convertirsi e a richiedere il Battesimo. Ricostruì la grande Cattedrale e il complesso missionario. Diffuse la devozione a Maria Ausiliatrice e a Don Bosco. S’impegnò affinché gli Indiani divenissero i primi evangelizzatori della loro terra.

Da un primo gruppo di catechiste indiane avviò la fondazione delle Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani (MSMHC), aggregate alla Famiglia Salesiana il 27 giugno 1986.

Il 26 giugno 1969, dopo aver preso parte ai lavori del Concilio, rassegnò le dimissioni dalla propria Diocesi. Aveva trovato in Assam 4.000 cattolici, ne lasciava 500.000. In Italia l’anziano vescovo missionario si ritirò nella casa salesiana di Quarto (Genova). Morì il 20 giugno 1978.

Il 3 marzo 2016 Papa Francesco ne ha riconosciuto le virtù eroiche dichiarandolo Venerabile.

Preghiera

Dio onnipotente ed eterno, che vuoi la salvezza di tutti gli uomini,
noi ti rendiamo grazie perché hai donato a Stefano Ferrando
la vocazione ad essere sacerdote e religioso tra i figli di Don Bosco,
e ne hai fatto un intrepido missionario
tra i popoli dell’India del Nord-Est,
un vescovo buono e prudente,
il fondatore di una nuova famiglia religiosa.
Umilmente ti preghiamo,
per intercessione di Maria Aiuto dei Cristiani,
per la tua gloria e l’edificazione del popolo cristiano,
fa’ che la Chiesa riconosca in Stefano Ferrando
il segno della tua santità,
e il popolo cristiano possa trovare nella sua vita un esempio,
nella sua intercessione un aiuto,
nella comunione di grazia con lui un vincolo di amore fraterno.
E se ciò è conforme alla tua volontà concedici,
per sua intercessione, la grazia che imploriamo dalla tua bontà.
Per Cristo nostro Signore.

Amen.

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