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Salesiani L’Aquila, il sindaco Biondi visita l’oratorio per l’Estate ragazzi

Il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, si è recato in visita presso l’Oratorio Salesiano dell’Aquila nella mattinata del 3 luglio per incontrare i ragazzi e i giovani che partecipano alle attività estive 2020.  Biondi ha accolto l’invito fatto dal direttore dell’Opera, Don Stefano Pastorino: “Per noi salesiani è stato importante che il primo cittadino sia venuto a conoscerci in questo momento particolare, dato che si è potuto rendere conto di come abbiamo strutturato l’oratorio secondo le normative anti-Covid”. Un’apertura, quella dei salesiani, mai messa in discussione. Una continuità mai interrotta nel corso degli anni, compresa l’estate del post sisma 2009.

Sono 120 i ragazzi iscritti alle attività estive, ai quali si aggiungono una cinquantina tra educatori, animatori e volontari. L’attività è stata calibrata sulle necessarie normative di distanziamento fisico, i ragazzi sono stati divisi in piccoli gruppi, con i rituali di accesso all’Oratorio che abbiamo ormai imparato a conoscere.

Il Primo Cittadino ha rivolto un saluto ai giovanissimi concittadini, sottolineando l’importanza educativa della missione salesiana e la strategicità dell’Oratorio in chiave logistica: “Ho accettato con grande piacere l’invito di don Stefano e ho colto l’occasione per salutare le ragazze e i ragazzi che ogni giorno frequentano il centro estivo situato all’interno di uno dei luoghi storici di questa città”. 

A breve prenderà il via anche l’attività VENTI20diNovità, un progetto dedicato agli adolescenti che si prefigge l’obiettivo di stimolare la riflessione a partire dai 17 “goals” dell’Agenda ONU 2030, rielaborati in otto proposte educative abbinate al nome di un vento. Il progetto è promosso dalla Circoscrizione Salesiana Italia Centrale e verrà realizzato nelle realtà salesiane presenti in sette regioni d’Italia (Lazio, Umbria, Marche Abruzzo, Toscana, Sardegna e Liguria).

“Lavoriamo con l’obiettivo di formare buoni cristiani e onesti cittadini – commenta don Stefano – per questo la nostra attività è un servizio ai ragazzi di oggi, che saranno donne e uomini di domani, e alla collettività”.