Articoli

Equipe di esperti a raduno per una revisione del nuovo documento salesiano sulla comunicazione

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Torino) – Fare una revisione accurata del nuovo documento sulla comunicazione, che accompagnerà il cammino della Congregazione Salesiana nei prossimi anni: è stato questo l’impegno di una équipe di esperti in mass media e comunicazione, che si è riunita dal 22 al 25 gennaio 2024 a Torino, nella casa salesiana di Valdocco.

Hanno partecipato ai lavori, sotto la guida di don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale: Luca Caruso, giornalista; don Fabio Díaz, Delegato per la Pastorale Giovanile e la Comunicazione Sociale dell’Ispettoria “San Luigi Bertrando” di Colombia-Medellín (COM); Margherita Ferro, scrittrice; Flavia Trupia; docente di retorica, scrittura e comunicazione, amministratore di “Per La Retorica”.

Durante la permanenza a Valdocco, l’équipe ha avuto l’opportunità di incontrare il Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani, e i membri del Consiglio Generale della Congregazione, vivendo in un clima di fraternità e di condivisione del carisma salesiano, che ha favorito la riflessione e il lavoro del gruppo.

L’incontro degli specialisti si è svolto, inoltre, anche nel giorno della ricorrenza di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e grande comunicatore, scelto da Don Bosco quale modello e da cui deriva il nome della Congregazione. La sua festa è stata celebrata con una Messa solenne presieduta dal Rettor Maggiore nella Basilica di Maria Ausiliatrice, la sera del 24 gennaio.

A conclusione dei lavori, don Gildasio Mendes ha ringraziato i partecipanti per il loro grande impegno e la loro dedizione nella revisione del testo. Adesso, sulla base delle proposte e dei suggerimenti raccolti, sarà preparata una seconda bozza del documento, sulla quale si continuerà a lavorare.

Nel prossimo mese di giugno, poi, il testo sarà presentato al Consiglio Generale, per lo studio e la revisione finale.

 

Convegno Comunicazione 2024: “Shaping Tomorrow”

Dall’agenzia ANS.

***

Dall’1 al 7 agosto 2024, presso le strutture dell’Università Pontificia Salesiana (UPS) di Roma, avrà luogo il Convegno Comunicazione 2024, dal titolo “Shaping Tomorrow” (Dare forma al domani), un’iniziativa del Settore per la Comunicazione della Congregazione Salesiana e della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’UPS.

Il Convegno avrà un carattere scientifico, educativo e pratico e sarà anche una continuazione delle attività e dei temi della Scuola di Comunicazione e in parte degli eventi legati al Bicentenario del Sogno di Don Bosco dei 9 anni. Inoltre, darà l’opportunità ai partecipanti di visitare Roma, i luoghi salesiani e i media legati al Vaticano.

“Stiamo organizzando questo evento principalmente per i Delegati per la Comunicazione di tutto il mondo e per chi lavora con loro. Pertanto, oltre ai Delegati, sono invitate a partecipare all’incontro anche altre persone coinvolte nel lavoro di comunicazione”

afferma don Maciej Makula, coordinatore dell’iniziativa.

L’obiettivo principale del convegno, che si sviluppa lungo le linee guida del Settore per una comunicazione evangelica, sinodale, salesiana, convergente e artistica, è quello di aiutare a orientare la comunicazione sociale nella Famiglia Salesiana (FS), come pure aiutare ad educare a una comunicazione sociale corretta ed efficace all’interno della stessa FS. Contemporaneamente, il Convegno Comunicazione 2024 mira anche a conoscere ed approfondire sempre di più il mondo della comunicazione dei giovani, con i giovani e per i giovani, e di creare reti mondiali di narrazione comunicativa, per far crescere cristiani maturi e cittadini onesti. Perché comunicare per i salesiani significa sempre anche educare e testimoniare.

Tanti saranno gli argomenti che verranno affrontati durante il programma; ecco di seguito i principali temi di confronto:

  • Comunicare per crescere insieme e farsi prossimo;
  • Cambiamento epocale: cultura digitale e Intelligenza Artificiale;
  • Educatori e comunicatori nell’infosfera;
  • Creatori di nuovi linguaggi e paradigmi per l’evangelizzazione;
  • Comunicazione interna ed esterna nella Chiesa e nella Congregazione salesiana;
  • Ecologia, cambiamenti climatici, migranti e i rifugiati;
  • La comunicazione dell’incontro;
  • Linee guida della comunicazione salesiana.

Presentando il Convegno Comunicazione 2024, ideato e fortemente sostenuto dal Settore per la Comunicazione Sociale (CS), il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes, ha commentato:

“Si tratta di un appuntamento davvero rilevante, perché è parte importante del ‘sogno’ che coltiviamo per la comunicazione della Congregazione. Attraverso di esso intendiamo formare i Delegati di tutto il mondo sui temi più emergenti della realtà odierna, dare vita ad una rete di comunicazione aperta, integrata ed efficace al servizio della Chiesa e arricchirci mutuamente nello scambio reciproco di esperienze e visioni”.

Attualmente sono ancora aperte le iscrizioni da parte dei Delegati per la CS e degli altri loro collaboratori che intendano partecipare; mentre nelle prossime settimane e nei mesi a seguire verranno offerti ulteriori spunti e comunicazioni che illustreranno con maggiore ricchezza i vari contenuti, significati, relatori e finalità dell’evento.

Sin da ora, intanto, è possibile visitare il sito: https://www.shapingtomorrowsdb.org/.

Vai alla notizia

“Condividere il nostro percorso di vita e di fede nel mondo digitale”: il “Don Bosco Digital Forum”

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Roma) – Il Settore per la Comunicazione Sociale della Congregazione Salesiana lancia quest’anno il nuovo progetto del “Don Bosco Digital Forum”: si tratta di un nuovo canale di ascolto, dialogo e partecipazione con i Delegati per la Comunicazione Sociale e soprattutto con i giovani direttamente coinvolti nella Comunicazione delle Ispettorie e Visitatorie salesiane di tutto il mondo. Scopo ultimo di questa iniziativa, come ben sintetizza il titolo, è quello di “Condividere il nostro percorso di vita e di fede nel mondo digitale”.

L’iniziativa del Don Bosco Digital Forum sorge dal riconoscimento della realtà giovanile attuale. “Le ragazze e i ragazzi che abitano in questo universo digitale vivono le sfide che il mondo affronta: crisi familiari, difficoltà a portare avanti gli studi e a trovare un lavoro, problemi di salute fisica ed emotiva, violenza e talvolta mancanza di speranza” spiega don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale.

Al tempo stesso i giovani oggi sono “nativi digitali: vivono all’interno di un vero e proprio acquario globale. Sono immersi nei colori, nei suoni, nelle immagini e nelle interazioni – prosegue don Gildasio Mendes –. In quell’acquario nuotano con amici e conoscenti, intessono rapporti di lavoro, festeggiano gli eventi che stanno loro a cuore, condividono i sentimenti e la visione della vita”.

I giovani di oggi, soprattutto, hanno le loro voci, hanno molto da dire e vogliono essere ascoltati; e possono trovare nei salesiani proprio chi sia disposto a sentirli con gentilezza e vera apertura, d’orecchi e di cuore.

Ecco, dunque, il perché del “Don Bosco Digital Forum”, pensato per essere un pratico e agile strumento che permetta ai giovani comunicatori di condividere loro esperienze e il loro vissuto.

A livello operativo, si tratterà di diversi appuntamenti digitali, che sono partiti nell’autunno del 2023 e che riprenderanno a partire dall’inizio del 2024: nella prima fase, il Consigliere per la Comunicazione Sociale, in contatto con il Delegato per la Comunicazione delle Ispettorie, definirà il giorno e l’ora dell’incontro per il Forum, e il Delegato inviterà e motiverà i giovani a partecipare, coordinando poi l’effettivo incontro online e favorendo il dialogo in ogni modo. Nella seconda fase, il Delegato è invitato ad organizzare altri Forum, in base agli interessi emersi dal confronto con i giovani coinvolti.

Con questa nuova iniziativa il Settore per la Comunicazione Sociale porta avanti il suo progetto di animazione nel proprio settore e tra i giovani del mondo, realizzando la missione tipicamente salesiana di stare insieme ai giovani, conoscerli ed amare le cose che essi amano, per poi poter loro proporre le cose amate dai salesiani.

Il Don Bosco Digital Forum è un progetto in linea con la proposta di Papa Francesco su una comunicazione che ascolta con il cuore, coinvolge le persone e genera comunione e fraternità. Inoltre, è anche in piena sintonia con la proposta n° 3 delle linee programmatiche del Rettor Maggiore per la Congregazione Salesiana dopo il Capitolo Generale 28° (“A vivere il ‘SACRAMENTO SALESIANO DELLA PRESENZA’”), che riguarda la vocazione e missione dei Figli di Don Bosco nello stare in mezzo ai giovani, nell’ascoltarli, nell’essere per loro degli amici e nel fare insieme con loro un cammino di fede al servizio degli altri.

“Papa Francesco nel suo messaggio al Capitolo ci ha parlato de ‘l’opzione Valdocco e il carisma della presenza’, quel carisma che mi permetto liberamente di qualificare come ‘sacramento salesiano’ della presenza. Il Papa scrive che ‘prima delle cose da fare, il salesiano è il ricordo vivente di una presenza dove disponibilità, ascolto, gioia e dedizione sono le note essenziali per risvegliare i processi. La gratuità della presenza salva la Congregazione da ogni ossessione attivista e da ogni riduzionismo tecnico-funzionale. La prima chiamata è quella di essere una presenza gioiosa e libera in mezzo ai giovani’” (Atti del Consiglio Generale 433).

Vai al sito

“Come i salesiani abitano e rispondono pastoralmente ai giovani nella cultura digitale”: in dialogo con don Gildasio Mendes, SDB

Dal sito infoANS.

***

Nella sezione “Orientamenti e Direttive” degli Atti del Consiglio Generale n°440, relativi ai mesi di luglio-dicembre 2023, è pubblicata una lettera a firma di don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, intitolata: “Camminare con i giovani nella cultura digitale”.

Il documento, motivato dalle richieste giunte da varie parti del mondo salesiano, è frutto di un lavoro di insieme realizzato nel Settore della Comunicazione Sociale, dopo dialoghi con ogni Delegato, visite e numerosi incontri. Esso viene consegnato ad ogni salesiano come un invito a conoscere sempre meglio questi mezzi ormai indispensabili della nostra vita quotidiana, per imparare a relazionarsi con essi e a farne un buon uso pastorale con i giovani.

ANS ha per questo intervistato il Consigliere Generale e in quest’intervista, rispondendo a 10 domande, don Gildasio Mendes illustra il documento e ne spiega senso e finalità.

Per quale motivo il Settore per la Comunicazione Sociale ha pubblicato questa Lettera “Camminare con i giovani nella cultura digitale”?

Stiamo vivendo una rivoluzione nel mondo della comunicazione e niente sarà mai più come prima. Noi Salesiani siamo chiamati a dare una risposta alle domande epocali che questo enorme cambiamento sta comportando. La tecnologia cambia, ma i valori cristiani restano invariati. La Lettera ribadisce questi valori, che sono per noi un punto di riferimento imprescindibile per l’educazione dei giovani. In questo contesto in evoluzione è importante per noi interpretare la realtà digitale, a partire da una prospettiva salesiana.

La Lettera nasce da una domanda: “Come possiamo vivere e trasmettere Don Bosco e il suo carisma nel mondo digitale, senza perdere l’anima?”. Ecco, come possiamo farlo?

Il nostro obiettivo è rimanere sempre al passo con i tempi. Insieme ai laici   vogliamo essere interpreti del mondo contemporaneo: ascoltare le nuove generazioni; accompagnare gli adolescenti nei loro mondi social; trovare nuovi linguaggi e nuovi metodi per educarli all’amore, al senso della vita e della responsabilità personale e sociale, alla costruzione del loro progetto, a partire dai valori del Vangelo e del Sistema Preventivo. Cioè, comunicare ed evangelizzare. Comunicare e educare.

Nella Lettera si afferma che dobbiamo fare in modo che “lo spazio online non sia solo sicuro, ma anche spiritualmente vivificante”. Come fare?

Il digitale per noi non è una moda. È un’occasione per comunicare con i giovani nel loro habitat. In questo ambiente le ragazze e i ragazzi portano i loro sogni, le loro storie, loro sfide e la loro creatività. Non solo. Cercano risposte a domande cruciali per la loro vita. Ecco perché è fondamentale stabilire un dialogo con loro. Essere riconosciuti come un punto di riferimento. Questo significa capire il loro linguaggio, accompagnarli nel loro percorso, indicare i valori senza farli sentire giudicati. Attraverso questo affiancamento, nasce un cammino condiviso e vivificante.

Se vogliamo avere un impatto sulla vita dei giovani, dobbiamo formare apostoli e missionari digitali. Pensa che i salesiani li abbiano formati a sufficienza?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo considerare le raccomandazioni della Chiesa, che ha sempre colto le grandi sfide della contemporaneità. Ci invita infatti ad approfondire la dimensione antropologica ed etica del mondo digitale. Il Documento finale del Sinodo dei Vescovi sui i Giovani, “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” afferma che «L’ambiente digitale rappresenta per la Chiesa una sfida su molteplici livelli; è imprescindibile quindi approfondire la conoscenza delle sue dinamiche e la sua portata dal punto di vista antropologico ed etico» (n. 145).

Recentemente il Documento della Prima Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi ha affermato che non possiamo evangelizzare la cultura digitale senza averla prima compresa” (n. 17, d). Con l’aiuto dei teologi e educatori, è importante approfondire e incoraggiare le esperienze che ormai abbiamo acquisito in questo campo.

Educazione ed evangelizzazione sono i due pilastri della missione salesiana. Quali sono gli sforzi che la Congregazione sta facendo per evangelizzare l’ambiente digitale?

La Congregazione Salesiana ha creato un movimento di comunicatori che seguono continuamente l’evoluzione del digitale. Abbiamo attivato una riflessione interdisciplinare, avvalendoci dell’esperienza dei ricercatori delle nostre università. Inoltre, il settore della comunicazione – insieme a quelli della Pastorale Giovanile, della Formazione, della Missione e dell’Economia – ha messo a punto un fitto programma di incontri formativi e di eventi per comprendere e gestire questo fenomeno in modo intelligente e creativo. In questo processo i giovani sono sempre protagonisti, attraverso produzioni video, film, musica, danza e ogni forma di arte.

La relazione del Sinodo afferma che è importante creare reti di influencer che includano persone di altre religioni, o addirittura che non professano alcuna fede, ma che desiderano collaborare su cause comuni per promuovere la dignità umana, la giustizia e la cura della Casa Comune. Cosa ne pensa?

La missione della Chiesa e della Congregazione è l’evangelizzazione che parte dall’interculturalità. È opportuno mantenere un dialogo vivo, nel rispetto dei diversi punti di vista. Lavorare con persone di altre religioni, o lontane da un approccio religioso, è molto importante per noi. Insieme possiamo far crescere il lievito della vita, dell’amore, dello spirito solidale che c’è in ogni persona. Non si vince da soli. Siamo un grande movimento di persone che agiscono in diverse culture e continenti, al servizio dei giovani, soprattutto i più poveri. Solo così possiamo curare la Casa Comune e costruire la pace. Come comunicatore siamo sempre educatori dei giovani.

Lei ha detto che, se Don Bosco fosse stato qui oggi, sarebbe stato un esploratore digitale e si sarebbe subito dedicato ai media digitali per comunicare e raggiungere i giovani. Cosa avrebbe fatto?

Don Bosco affermava che i Salesiani devono “camminare con i tempi”, “amare le cose che i giovani amano”. Questo significa essere dove sono i giovani, stare al loro fianco. Don Bosco è stato all’avanguardia, e immagino che vorrebbe esserlo anche oggi. Non avrebbe un atteggiamento di rifiuto nei confronti del digitale, ma di ascolto delle istanze, delle opportunità e dei pericoli che nascono in esso.

Come preparare i salesiani ad affrontare il futuro digitale?

Oggi siamo immersi nella rivoluzione digitale e dell’Intelligenza Artificiale. In un contesto di cambiamento è sempre importante partire dalla nostra identità di salesiani consacrati ai giovani. Il tema del Capitolo Generale 29 è “Appassionati per Gesù Cristo, dedicati ai giovani. Per un vissuto fedele e profetico della nostra vocazione salesiana”. Dobbiamo essere fedeli alla nostra vocazione e dare testimonianza del nostro amore a Cristo e ai giovani più poveri.

Dobbiamo garantire una competenza educativa e tecnologica, per mantenere una vita emotiva e spirituale sana. Inoltre, è importante coltivare uno spirito critico nei confronti del digitale, per comprenderne i meccanismi e i giochi di potere. La nostra missione è umanizzare il digitale, a partire dai valori del Vangelo, sempre facendo in modo che i giovani siano i protagonisti di questo processo e non lo subiscano.

Nonostante tutte le innovazioni tecnologiche, qual è l’importanza della comunione fraterna nella comunicazione?

Nella Lettera sul digitale è stato sottolineato che la base della comunicazione cristiana è nel Vangelo. Comunicare a partire dal Vangelo vuol dire affermare i valori della fraternità, della misericordia, della compassione, della carità e della solidarietà verso i più poveri. Anche nella comunicazione digitale, il nostro messaggio affonda le radici nelle esperienze che viviamo tutti i giorni attraverso le nostre opere, che sono al servizio degli altri.

In conclusione, riprendendo una domanda posta in apertura della Lettera: come continuare a essere comunicatori, fedeli a Don Bosco e al suo carisma, in un mondo che cambia?

A mio avviso è importante per noi continuare a vivere e testimoniare il carisma salesiano a livello mondiale. I giovani sono il grande dono che Dio ci offre. Stare in mezzo a loro, ascoltarli, camminare al loro fianco, come ci ha insegnato Don Bosco, è il modo migliore per non perdere il contatto con loro. Don Bosco ha sempre affermato che c’è sempre un progetto per ciascuno di noi: vivere con gioia e generosità la vita che Dio ci ha donato. Questo è il cuore della vera comunicazione!

Vai alla notizia

RMG – Poster della Strenna per il 2024: il concorso internazionale giunge alla fase finale

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Roma) – Con una partecipazione di grande rilevanza – sia dal punto di vista qualitativo, sia dal punto di vista quantitativo – si è conclusa la fase di raccolta delle proposte per il Poster della Strenna del Rettor Maggiore per il 2024, che avrà per tema: «“Il sogno che fa sognare”. Un cuore che trasforma i “lupi” in “agnelli”». A giorni è prevista la scelta del vincitore da parte del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Al concorso internazionale lanciato dal Settore per la Comunicazione Sociale (CS) hanno partecipato decine di grafici, illustratori e designer di tutto il mondo. In totale le proposte pervenute negli uffici del Settore per la CS sono state 32 proposte, giunte da 20 diversi Paesi (con un paio di autori che hanno presentato due proposte diverse).

In questi giorni don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, e i membri della sua équipe, hanno lavorato per procedere alla catalogazione e ordinamento del materiale. Si è giunti, dunque, ora alla fase di finalizzazione, con la quale il Rettor Maggiore in persona provvede all’individuazione del Poster ufficiale della Strenna, e anche dei due altri poster individuati come seconda e terza migliore proposta. Ai primi tre selezionati, infatti, verrà assegnato, anche il premio in denaro corrispondente (2.000, 1.250 e 750 euro).

“È stata una scelta che ha premiato quella di indire questo concorso per il Poster della Strenna – ha commentato ad ANS don Gildasio Mendes –. Abbiamo riscontrato ancora una volta quanto ci sia interesse, anche al di fuori del mondo strettamente salesiano, verso la figura di Don Bosco e verso i suoi insegnamenti. E abbiamo ricevuto una quantità davvero importante di elaborati, tutti pregevoli e rappresentativi anche della globalità del nostro carisma”.

Per dare riconoscimento a tutti coloro che hanno colto questa sfida e hanno sottoposto i loro lavori creativi, il Settore per la CS rende noto, senza alcun ordine di merito, la lista dei partecipanti al concorso:

– Francisco José Enríquez Zulaica SDB, Messico

– Sebastian Koladiyil SDB, Kenya

– Oscar Alberto Arévalo SDB, El Salvador

– Nicolas Leon Lamprea, Colombia

– Jorge Leonardo Lopez, Argentina

– Orliany Hernández, Venezuela

– Agustín Coca Roura, Messico

– Kishi-Bhee (Nakamura), Giappone

– Rodrigo Alves, Brasile

– Federica Lavia, Italia

– Douglas Azevedo Duarte, Portotallo

– Dusabemungu Ange de la Victoire, Rwanda

– Solene Tshilobo, R.D. del Congo

– Roan Grace Lorenzo, Filippine

– Georgia Beaumont-Jessop, Australia

– Nuno Quaresma, Portogallo

– Ar. Crisostomo Miguel T. Ordoño III, Filippine

– Agustina Contreras, Uruguay

– Regina Angela Silva, Filippine

– Andy Batakela, R.D. del Congo

– Jerome Quinto, Filippine

– Maria Fernanda Bastidas, Colombia

– Eduardo Delgado, Ecuador

– Daniel Baldazo Sánchez, Spagna

– Salmi Medina, Paraguay

– Lionel Floribert, R.D. del Congo

– Yurico Ayllon, Perù

– Marcela Palomo, El Salvador

– José Gomes, Portogallo

– Selene Berit

L’annuncio ufficiale del poster vincitore del concorso è atteso a breve.

Vai al sito

Italia – XIII edizione delle Giornate Salesiane di Comunicazione: “Leggere e interpretare per annunciare”

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Roma) – Sabato 28 e domenica 29 aprile 2023, a Roma, presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS), si è svolta la XIII edizione delle Giornate Salesiane di Comunicazione, due giornate di riflessione e formazione sui temi legati alla comunicazione.

Organizzate dal Dicastero per la Comunicazione Sociale dei Salesiani di Don Bosco (SDB), dall’Ambito per la Comunicazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’UPS e dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma, le Giornate sono state ispirate dal Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (GMCS) 2023, “Parlare col cuore. ‘Secondo verità nella carità’” (Ef 4,15), e hanno approfondito il tema “Leggere e interpretare per annunciare”. Complessivamente, hanno visto la partecipazione di circa 120 giovani in formazione della Famiglia Salesiana, con i loro formatori e formatrici.

In particolare, si segnala la presenza dei Novizi SDB del Colle Don Bosco e dei salesiani in formazione delle comunità “Zeffirino Namuncurà”, di Via della Bufalotta, e “San Tarcisio”, entrambe a Roma; e quelle delle novizie FMA dei Noviziati Internazionali “Suor Teresa Valsè Pantellini” di Via Appia, a Roma; e Maria Ausiliatrice di Castelgandolfo.

In apertura dei lavori, hanno offerto i loro saluti i due Consiglieri Generali per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes e suor Maria Ausilia De Siena; la Consigliera Generale per la Formazione FMA, suor Nilza Fátima de Moraes; il Superiore della Visitatoria UPS, don Maria Arokiam Kanaga; il Rettor Magnifico dell’UPS, don Andrea Bozzolo, e don Fabio Pasqualetti, Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale presso l’UPS.

Successivamente, il dott. Vincenzo Corrado, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ed exallievo dell’UPS, ha proposto una riflessione a partire dal Messaggio di Papa Francesco per la GMCS 2023.

Nel suo intervento, ha ripreso il trittico dei temi lasciati da Papa Francesco per le GMCS degli ultimi tre anni, invitando ad “andare a vedere” tra le pieghe del mondo, ad ascoltare le sue debolezze con il cuore e quindi a parlarne: “La comunicazione, prima che dell’utilizzo di strumenti concreti di comunicazione, ha proprio bisogno di riscoprire questa vocazione di porsi in una dimensione spirituale rispetto all’umanità”. Seguire questa via significa somministrare all’organismo comunicativo la “terapia della speranza” in un mondo in cui, sempre di più, si fatica a sperare.

Successivamente, dopo alcune domande dei presenti, i giovani formandi si sono suddivisi in gruppi per condividere le rispettive modalità di informazione e discutere su una tematica di attualità, che spaziava dalla testimonianza di Chiesa di Papa Francesco al mondo giovanile, dai social alla divisione tra repubblicani e democratici, fino al tema più “caldo” delle guerre.

Grazie alla guida di don Andrea Lonardo, Direttore del Servizio per la Cultura e l’Università della Diocesi di Roma, in serata, la parola è stata lasciata a Caravaggio, grande comunicatore della bellezza, attraverso le sue opere presenti nella basilica di Sant’Agostino in Campo Marzio e nella chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma.

La mattinata di sabato si è aperta con la Celebrazione dell’Eucaristia nella cappella dell’UPS, nella Festa di S. Caterina da Siena, Patrona d’Europa, presieduta da don Mendes e concelebrata da tutti i sacerdoti presenti. Nell’omelia il Consigliere, riprendendo la testimonianza di San Paolo, grande comunicatore, ha detto: “Leggere e interpretare per annunciare, richiede una chiara opzione di comunicare a partire dalla nostra esperienza di Cristo risorto. Il nostro impulso a comunicare non parte da noi stessi, dalla nostra autoreferenzialità, ma dal Regno di Dio”.

Per questo don Mendes ha messo in guardia dal perdere la visione integrale del senso della comunicazione: “La nostra interpretazione della realtà del mondo digitale, delle tecnologie dell’informazione e dell’intelligenza artificiale richiede sempre, ovunque, lo sguardo biblico, lo sguardo di Gesù. Perdere la referenzialità del Vangelo è un rischio per tutti noi: il rischio di perdere la nostra missione profetica di comunicare nel tempo di oggi.

Così, ha concluso: “Continuiamo a comunicare come annunciatori del Vangelo e proclamatori del Cristo Risorto”.

A seguire, si sono svolti i diversi Seminari proposti – a scelta di ciascuno – sui temi della comunicazione mediatica: sviluppo, economia e povertà; La “guerra” e le altre guerre: geopolitica del mondo; Il racconto mediatico delle migrazioni e del sud del mondo; Il mondo dall’ottica dei diritti umani dei giovani; L’arte narratrice della contemporaneità; Post Covid-19 ed emergenza educativa; I giovani occidentali e l’irrilevanza delle religioni; Uomo – intelligenza – artificiale: il caso ChatGPT; Disordine informativo e ricerca della verità.

Nei diversi gruppi, tenuti da esperti e appassionati del settore, si è avuta l’occasione, oltre che di imparare molto, di porre domande, di condividere e riflettere insieme.

Successivamente, i giovani formandi hanno ricevuto la visita dei Consiglieri Generali per la CS, i quali li hanno esortati a perseguire il loro cammino di ricerca della verità e di approfondimento della dimensione della comunicazione.

La giornata si è infine conclusa con un momento di condivisione assembleare su quanto vissuto e un tempo di agape fraterna tra tutti, nella consapevolezza di tutti i presenti di aver potuto godere di un’occasione speciale di riflessione, di comunione e di rilancio della missione della comunicazione secondo la visione di Don Bosco.

Vai alla notizia

Incontro internazionale dei responsabili del Bollettino Salesiano: una grande rete al servizio della gioventù

Dal 22 al 25 aprile, a Valdocco, si è svolto l’incontro internazionale dei responsabili del Bollettino Salesiano, quasi 80 partecipanti. Alla cerimonia inaugurale erano presenti il Vicario del Rettor Maggiore, don Stefano Martoglio, il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes e il Superiore della Circoscrizione Speciale Piemonte e Valle d’Aosta don Leonardo Mancini, il quale ha ricordato come nel 17° volume delle Memorie Biografiche Don Bosco afferma che il Bollettino Salesiano era il miglior mezzo di propaganda mai concepito, perché Don Bosco stesso dava questa rivista sia a chi aveva il piacere di leggere e di essere informato, sia a chi non aveva alcun interesse: è proprio questo il segreto.

La prima sessione dell’incontro si è aperta con l’intervento di don Stefano Martoglio  che ha parlato sul tema “La dimensione carismatica del Bollettino Salesiano”. “Il Bollettino Salesiano è una rivista centenaria nata dal cuore e dalla mente di Don Bosco. Tutti i redattori del Bollettino Salesiano devono essere coinvolti nel cammino e nella missione della Congregazione. Il Bollettino Salesiano è uno strumento per esprimere il cuore della Congregazione e la mente del Rettor Maggiore, che ne è il Capo Redattore”, ha affermato. Don Martoglio ha esortato che il lavoro del Bollettino Salesiano è una missione condivisa. Mentre lavoriamo per la salvezza dei giovani attraverso questo ministero mediatico, dobbiamo collaborare anche con i laici. Fin da quando Don Bosco iniziò il suo lavoro alla Cappella Pinardi, i laici furono attivamente coinvolti nella sua missione. È quindi essenziale lavorare in armonia con i laici, che diventano parte integrante della nostra missione. Questo grande lavoro deve essere sempre fatto come una missione condivisa”.

La seconda giornata dell’Incontro Internazionale è iniziata con il messaggio di don Giuseppe Costa, Co-portavoce della Congregazione Salesiana, che ha parlato sul tema: “La dimensione salesiana e professionale del Bollettino Salesiano”. Don Costa ha iniziato il suo intervento presentando il contesto in cui assunse questa responsabilità come Direttore del Bollettino Salesiano. Fu un grande passaggio dal bianco e nero alla quadricromia, e furono apportati numerosi cambiamenti. Ha ricordato che in quel periodo il BS aveva il compito di aderire fedelmente al magistero del Rettor Maggiore, alla devozione mariana legata alla basilica, allo sviluppo della missione. Don Costa ha poi fatto un’affermazione suggestiva: “Anche se i salesiani sono di meno, si possono moltiplicare con la presenza del Bollettino Salesiano”, convinto che il BS possa avere un impatto maggiore, comunicare e costruire in un territorio anche se i salesiani sono diminuiti. “Il Bollettino Salesiano è ancora un potente strumento di comunicazione della Missione Salesiana. È stato anche un veicolo per la raccolta di fondi, attraverso il quale i lettori potevano essere trasportati verso un particolare bisogno in una terra di missione, e la propaganda del BS ha portato molto sviluppo e benedizioni alla Missione Salesiana”, ha detto.

C’è stato spazio poi per il confronto sul lavoro fatto nei Continenti: Christoph Sachs, in rappresentanza della Germania e dell’Austria, ha presentato il tema “Come il Bollettino Salesiano può raggiungere le persone in una società sempre più secolare in Europa”, mentre Clarence Watts della Repubblica Sudafricana ha illustrato il tema “Il Bollettino Salesiano al servizio della solidarietà e della pace”. Don Bobby Kannazhath dall’India ha presentato il tema “Comunicare lo spirito salesiano attraverso il Bollettino Salesiano nel contesto della diversità culturale e religiosa”. È stata un’opportunità per conoscere, capire e imparare alcune strategie dagli altri e ha offerto spunti di riflessione su ciò che è necessario fare per rafforzare il Bollettino Salesiano in ciascuna delle Ispettorie.

Nella terza giornata dell’Incontro Internazionale dei Responsabili del Bollettino Salesiano si è svolta la sessione guidata da Flavia Trupia, nota professionista della comunicazione con una forte passione e preparazione sulla retorica. Ha iniziato la sua presentazione descrivendo l’importanza della costruzione del marchio del Bollettino Salesiano che offre la propria identità ed equità. “Il Bollettino Salesiano non è solo una rivista, ma una carta d’identità della Famiglia Salesiana nel mondo”, ha affermato nel suo discorso di apertura. Ha parlato di quanto il BS sia diverso dalle altre riviste, sottolineando la necessità di costruirlo come un marchio internazionale unico e al pari di brand famosi in tutto il mondo come Coca Cola, Ferrari, Tiffany, ecc. Ha indicato i Bollettini Salesiani di varie parti del mondo e ha chiesto ai presenti se fossero in grado di identificarli come un unico marchio. È emerso che erano diversi l’uno dall’altro, e quindi ecco che la volontà di  costruirlo come un unico marchio diventa una necessità. Ha suggerito ai presenti di mantenere un certo rilievo sul mercato accogliendo il cambiamento con i propri tempi, ma li ha anche avvertiti che è importante stare attenti a non perdere l’identità del BS quando si vive una trasformazione simile.

Dopo l’intervento di Flavia Trupia, c’è stato spazio per una tavola rotonda con la relatrice, con  Luca Priuli, Amministratore Delegato dell’editrice salesiana Elledici, insieme a don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione. L’incontro, moderato da don Maciej Makula, ha visto protagonista la platea con domande che hanno stimolato il dibattito. Il nostro modo di comunicare è assolutamente cambiato dopo l’avvento del digitale, si preferisce una comunicazione rapida e magari anche piena di messaggi visuali senza utilizzare tante parole. Ad oggi le persone mostrano pigrizia nell’approfondimento e nell’analisi comunicativa, per questo è necessario modificare la comunicazione adattandola agli interessi comuni dei nostri lettori. Questo vuol dire che se vogliamo fare arrivare un messaggio dobbiamo conoscere i nostri seguaci, dobbiamo studiare un nuovo metodo che possa essere efficace per loro.

Il pomeriggio del terzo giorno è stato dedicato alla relazione di Jean Paul Muller, Economo Generale della Congregazione Salesiana che ha presentato il tema  “Comunicare oggi con identità salesiana, credibilità e visibilità in una società in trasformazione”. Il suo intervento ha toccato tutti i temi di attualità e ha offerto numerosi spunti di riflessione su come il Bollettino Salesiano deve comunicare oggi e sulle sfide da affrontare. Il sig. Muller ha spiegato l’obiettivo e lo scopo del Bollettino Salesiano. Ha detto ai partecipanti: “I nostri lettori devono capire cosa stiamo facendo oggi, quali sono le nostre preoccupazioni, i punti di forza del sistema preventivo, la necessità dei religiosi e l’efficacia della missione dei laici”. Parlando di universalità e di una visione più ampia, il sig. Muller ha affermato: “Dobbiamo affrontare le sfide insieme come Congregazione e Famiglia Salesiana. Non possiamo chiuderci solo nella nostra regione e provincia, perché dobbiamo lavorare come un’unica entità. Siamo chiamati a ispirare i giovani ad assumersi responsabilità e a lavorare insieme in modo sostenibile in un contesto di enorme complessità, creando positività per le generazioni future”.

Don Bosco è stato scrittore, Don Bosco è stato giornalista, Don Bosco è stato un grande comunicatore della Chiesa. Ha scritto una varietà di testi come agiografie, testi storici sulla Chiesa, ma anche scritti di educazione, religione e formazione in genere. Si contano 1.174 suoi documenti. Non solo. Il nostro fondatore è stato anche un giornalista. Nel 1877 fondò il Bollettino Salesiano e vi collaborò fino alla morte”, dice don Gildasio Mendes. “Ogni rete di comunicazione partiva da una pulsione interiore: un sogno, una passione, un proposito. Il suo sistema di comunicare era un vero caleidoscopio. Un mosaico con colori e disegni. Ogni suo gesto era mirato a coinvolgere i suoi giovani, promuovendone il protagonismo e la crescita per la gloria di Dio e grazie all’impulso di Maria Ausiliatrice. Il Bollettino Salesiano di oggi deve essere l’espressione di una rivista che attiva una rete. Deve essere un canale di informazione mondiale, una rivista per creare legami, mostrare il bene che fanno i salesiani per i giovani poveri nel mondo, per esprimere la forza e la bellezza dell’amore. Noi siamo Don Bosco che comunica!”, conclude.

 

 

 

Italia – Giornate Salesiane di Comunicazione 2023

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Roma)  Il 28 e il 29 aprile 2023, a Roma, presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS), si tiene la XIII edizione delle Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale (GSCS), appuntamento annuale che coinvolge giovani in formazione iniziale dei Salesiani di Don Bosco, delle Figlie di Maria Ausiliatrice e di altre Congregazioni religiose, per favorire la formazione alla comunicazione.

Le due giornate di riflessione sono organizzate dal Dicastero per la Comunicazione sociale dei Salesiani di Don Bosco, dall’Ambito per la Comunicazione sociale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’UPS e dalla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» di Roma.

All’evento – ispirato come di consueto al Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (GMCS) 2023, Parlare col cuore. “Secondo verità nella carità” (Ef 4,15), e in cui verrà approfondito il tema “Leggere e interpretare per annunciare” – sono attesi un centinaio di partecipanti. Durante i lavori delle Giornate saranno presenti i Consiglieri generali per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes, SDB, e suor Maria Ausilia De Siena, FMA.

Il programma prevede, in apertura, la relazione di Vincenzo CorradoDirettore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana, sul tema del Messaggio della GMCS 2023. A seguire, un tempo di riflessione e di condivisione in gruppi misti su come leggere e interpretare il mondo in cambiamento, in un’epoca che interroga e interpella il proprio modo di essere cristiani, religiosi/e e Chiesa.

Quest’anno, valorizzando le ricchezze culturali di Roma, si realizzerà nella serata del 28 aprile una visita notturna alla Basilica di Sant’Agostino e alla Chiesa di San Luigi dei Francesi. Don Andrea Lonardo, Direttore dell’Ufficio per la Cultura e l’Università della Diocesi di Roma, condurrà i partecipanti in un viaggio tra le preziose tele di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, contenute in queste chiese, aiutandone a leggere i caratteri di modernità impressi nelle forme e nei colori dipinti dal celebre pittore.

Nella mattinata di sabato, dopo la Celebrazione Eucaristica presieduta da don Gildasio Mendes, proseguiranno i lavori nei Seminari scelti dai partecipanti su argomenti inerenti il tema, con l’attenzione alla dimensione della comunicazione e condotti da esperti: Sviluppo, economia e povertàLa “guerra” e le altre guerre: geopolitica del mondoIl racconto mediatico delle migrazioni e del sud del mondoIl mondo dall’ottica dei diritti umani dei giovaniL’arte narratrice della contemporaneitàPost Covid-19 ed emergenza educativaI giovani occidentali e l’irrilevanza delle religioniUomo – intelligenza – artificiale: il caso ChatGPTDisordine informativo e ricerca della verità.

L’esperienza delle Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale, avviata nel 2012, evidenzia l’attenzione delle due Congregazioni della Famiglia Salesiana ad attivare tra i propri membri, a partire dai più giovani, processi di formazione alla comunicazione di ampio respiro. La formazione proposta, pertanto, non mira soltanto a offrire tecniche e strumenti da utilizzare con i/le giovani, quanto a maturare una coscienza e un agire comunicativo a servizio delle persone che si incontrano nella missione, a partire da una lettura cristiana della contemporaneità.

Vai alla notizie

Incontro dei Coordinatori Regionali di Comunicazione Sociale: verso la convergenza, la sinergia e l’eccellenza professionale

Dal sito InfoANS.

***

Il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes, insieme ai membri del Settore per la Comunicazione Sociale, ha incontrato in modalità digitale, venerdì 17 febbraio, i Coordinatori Regionali della Comunicazione Sociale di tutto il mondo salesiano.

Per i partecipanti è stata un’occasione per riconnettersi, diversi mesi dopo il loro incontro a Lisbona per la Consulta Mondiale e condividere così i punti salienti e di forza della regione. Ogni Coordinatore Regionale ha condiviso piani, progetti e attività per l’anno nella propria Regione.

Rivolgendosi ai presenti, don Mendes ha sottolineato la necessità di essere rilevanti e visibili nel campo della Comunicazione Sociale. Ha ricordato a tutti di lavorare per l’unità e l’armonia con la Chiesa e la Congregazione salesiana. Ha incoraggiato tutti a sostenere il nuovo progetto “Voices”, che intende sottolineare l’importanza della pace nel mondo nel mezzo della crescente situazione di violenza, disuguaglianze, ingiustizia sociale, migrazioni, oppressione, emarginazione… e ha sottolineato che è indispensabile per il Settore delle Comunicazioni Sociali dare voce a quelle voci inascoltate e ridotte al silenzio.

Ha ringraziato i Coordinatori Regionali per la loro dedizione, il loro impegno e per il lavoro di pianificazione in ciascuna delle loro Regioni. Ha parlato del nuovo documento di comunicazione e ha annunciato che il Settore si occuperà specificamente di Intelligenza Artificiale e dell’applicazione “ChatGPT”. “Comprendere la trasformazione e seguire il ritmo della tecnologia è fondamentale oggi per chi si occupa di comunicazione”, ha affermato.

Durante i tempi di condivisione i Coordinatori Regionali hanno individuato vari punti di convergenza. Il “sacramento salesiano” della presenza nel mondo digitale e il Patto Globale per l’Educazione di Papa Francesco sono stati presentati sotto vari punti di vista. Nonostante le differenze linguistiche ed etniche, le diverse regioni si stanno impegnando per cercare possibilità di assistenza, lavoro in rete e collaborazione. È stato illustrato il piano di rafforzamento della presenza su diverse piattaforme mediatiche – audio, stampa e media digitali. Si è discusso anche del richiamo alla cruda realtà della guerra in Ucraina, che si avvicina al suo primo anno, della necessità di solidarietà e del lavoro pastorale.

Don Maciej Makula ha presentato l’incontro dei Direttori del Bollettino Salesiano che si terrà dal 21 al 26 aprile 2023, a Valdocco, che vedrà la partecipazione di 70 partecipanti – Direttori e redattori del Bollettino Salesiano – provenienti da tutto il mondo. L’incontro sarà in linea con le cinque dimensioni del Settore Comunicazione Sociale: vivere la comunicazione in modo evangelico, sinodale, salesiano, convergente e artistico.

“Dopo un intervallo di tre anni, questo nuovo incontro servirà ad animare, accompagnare e rinnovare la politica di informazione del Bollettino Salesiano, che si sforza di mettere in evidenza il carisma salesiano in tutto il mondo”

ha detto don Makula.

Tutti i dettagli del Don Bosco Global Youth Film Festival 2023 (DBGYFF), il cui tema è “L’amore costruisce la pace e la solidarietà”, sono stati illustrati da don Harris Pakkam, Coordinatore del progetto. Questi ha accennato brevemente alle peculiarità della seconda edizione del festival e ha sottolineato la partecipazione della Famiglia Salesiana. Ha esortato tutti a promuovere il festival in tutte le Regioni e ha concluso affermando che la data ultima per la presentazione dei film sarà il 31 luglio e che il festival si terrà in tutto il mondo nei giorni 13-14 ottobre 2023.

Don Makula ha preso nuovamente la parola per informare sul Convegno di Comunicazione che si terrà dal 1° al 7 agosto 2024. Si parlerà della Comunicazione nella Chiesa e nella Congregazione e guarderà al futuro con i migranti e i rifugiati, affrontando anche i temi dell’ambiente digitale e della “comunicazione dell’incontro”. Nella circostanza è prevista anche una visita ai media di Roma e presso Radio Vaticana.

Don Ricardo Campoli, da parte sua, ha condiviso con tutti gli obiettivi e i sogni di “Salesian Spotify”, il podcast musicale digitale che mira a raccogliere tutti brani e i canti dedicati a Don Bosco e al carisma salesiano di tutto il mondo. Ha affermato che si tratta di creare insieme una ricca risorsa di canti salesiani e materiale digitale, e ha invitato tutti ad unire le forze per partecipare a questo progetto.

Per il 2023 sono previsti altri tre incontri con i Coordinatori Regionali: l’8 maggio, l’8 settembre e il 5 dicembre.

Vai alla notizia

RMG – Una nuova edizione del “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF): “L’amore costruisce la pace e la solidarietà”

Dall’agenzia salesiana ANS.

***

(ANS – Roma) – Dopo il grande successo della prima edizione del “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF), realizzato in tutto il mondo nel novembre del 2021, il Settore per la Comunicazione Sociale della Congregazione Salesiana ha deciso di proporre una seconda edizione del festival cinematografico giovanile salesiano di livello mondiale, finalizzata anche in questo caso a riunire e coinvolgere i giovani di tutto il mondo, e specialmente questa volta quelli degli ambienti salesiani, per essere portatori di un messaggio di pace e di speranza ed essere protagonisti del cambiamento di cui il mondo ha bisogno. “L’amore costruisce la pace e la solidarietà” è il motto guida di quest’edizione, che si realizzerà concretamente il 13-14 ottobre 2023.

La prima edizione del DBGYFF è stata ritenuta da tutti un significativo successo: con il tema “Mossi dalla speranza”, ha ricevuto 1.686 opere da 116 Paesi, che sono state visionate dai 100 membri della Giuria Preliminare (tra cui molti salesiani) provenienti da diverse parti del mondo, e successivamente dai membri della Grande Giuria, che hanno selezionato una lista ristretta di opere e hanno poi decretato i vincitori dei premi. Il festival è stato organizzato in 260 località di 50 Paesi, ed è stato davvero una voce globale che ha fatto risuonare nel mondo il nome di Don Bosco, la Gioventù e la Speranza.

“Dopo la valutazione e il discernimento fatti al termine della prima edizione del DBGYFF, abbiamo deciso di rendere annuale quest’iniziativa – ha spiegato don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale –. Essa, infatti, offre un’opportunità d’oro: per i nostri giovani, di incontrarsi ed esprimersi, generando in loro tanto entusiasmo, energia e corresponsabilità; per i nostri salesiani, di accompagnare, guidare e motivare i giovani nella loro ricerca creativa; e per riunire i membri della Famiglia Salesiana, e far conoscere il nome di Don Bosco e la nostra missione per i giovani in tutto il mondo”.

In questa seconda edizione, che sarà sostenuta, come la prima, dalla Fondazione DON BOSCO NEL MONDO, sono state previste due diverse categorie di iscritti: gli Juniores (14-19 anni) e i Seniores (20-25 anni), tutti appartenenti alle realtà della Famiglia Salesiana (scuole, Centri di Formazione Professionale, Istituti di Educazione Superiore, Parrocchie, Oratori…).

“La prima edizione è stata proposta a livello globale per definirci di fronte a tutti, ed era aperta a tutto il mondo. Questa seconda edizione vuole essere un viaggio ad intra, ripensata in modo specifico per il mondo salesiano, per avvicinare i giovani delle nostre case e istituzioni” ha affermato il Direttore del Festival, don Harris Pakkam.

Che poi ha proseguito individuando le finalità del DBGYFF 2023: “Vogliamo arrivare a dialogare con i giovani del mondo salesiano, con i loro linguaggi, e coinvolgerli nella trasformazione della società; incoraggiarli ad esprimere il loro talento e a creare contenuti visivi sul tema; e formare e motivare i giovani a diventare apostoli e ambasciatori d’amore”.

Come dati tecnici, anche quest’anno potranno partecipare cortometraggi (fino a 5 minuti di durata) di qualsiasi genere (video musicali, documentari, commedie, film muti, d’animazione…). E quale ulteriore incentivo alla partecipazione, saranno assegnati 100.000 euro complessivi ai vincitori. Verranno premiati i migliori corti a livello globale (10 premi da 2.000 euro), e i migliori a livello regionale (10 premi da 1.000 euro per le sette Regioni salesiane), e ci saranno anche 100 premi locali.

Anche il meccanismo di selezione dei corti è stato affinato, sulla base della prima edizione: ogni équipe regionale giudicherà i film dell’area geografica di pertinenza e premierà i migliori 10. Inoltre, i 25 film ritenuti migliori in ogni regione saranno ammessi alla competizione di livello globale per essere sottoposti al voto della giuria globale.

Inoltre, la stessa organizzazione del festival sarà significativa e fruttuosa per la Congregazione, la Famiglia Salesiana e i giovani: “L’esperienza di sinergia e di lavoro in rete deve essere vista come un frutto reale di quest’iniziativa tra i giovani, i Salesiani delle Ispettorie e la Famiglia Salesiana… Questo nuovo progetto contribuirà in modo tangibile alla trasformazione della società e che avrà dei risvolti molto positivi tra i giovani” ha concluso con entusiasmo don Mendes.

Per ulteriori informazioni sul festival è possibile scrivere a: dbgyff@sdb.org o visitare il sito: https://www.dbgyff.com

Vai alla notizia