Spagna: La “Fundación Don Bosco” per l’accoglienza e l’integrazione dei giovani migranti
Yassin e Jimmy, due esempi di giovani che si sono salvati grazie a Don Bosco. Condividono le loro storie di riscatto, realizzate grazie all’impegno dei salesiani, dei laici e dei volontari della “Fundación Don Bosco”, dell’Ispettoria Spagna-Maria Ausiliatrice, a pochi giorni dalla conclusione del Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani.
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Quanti sono i giovani per cui Don Bosco significa crescita, salvezza, punto di svolta nella propria vita? A partire dai tempi di Valdocco fino ai giorni nostri, milioni, perché l’opera iniziata dal Santo piemontese viene portata avanti nel suo nome ancora oggi. Yassin e Jimmy sono solo due tra i tantissimi esempi che si potrebbero riportare. A pochi giorni dalla conclusione del Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani, che ha ribadito la centralità e offerto nuovi impulsi all’azione salesiana per la promozione umana integrale dei giovani più bisognosi, condividiamo le loro storie di riscatto, realizzate grazie all’impegno dei salesiani, dei laici e dei volontari della “Fundación Don Bosco” (FDB), dell’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX).
Yassin Halim, un giovane che ha ricevuto assistenza nelle case del “Progetto Buzzetti” della FDB, ha battezza con gratitudine il suo negozio da parrucchiere recentemente aperto a Santa Cruz de Tenerife proprio con il nome di “Don Bosco”.
“Perché l’hai chiamato ‘Don Bosco?’” – gli ha chiesto un cliente mentre il giovane barbiere era impegnato a tagliargli la barba.
“Perché Don Bosco mi ha tolto dalla strada”.
In verità, si tratta di una domanda che viene rivolta spesso a Yassin da quando ha inaugurato i locali dell’attività.
Circa quattro anni fa, è arrivato in barca, con i suoi sogni stretti in uno zaino e tante incertezze. Mesi di strada, di pasti presso la Caritas Diocesana e di lezioni di lingua con la Fondazione Don Bosco, finché un ordine di espulsione per mancanza di documenti lo ha confinato in una delle case del “Progetto Buzzetti” della FDB a Tenerife.
Oggi Yassin vede il suo sogno realizzarsi ed è orgoglioso di spiegare spesso perché ha messo Don Bosco sull’insegna del luogo in cui lavora e s’impegna per la crescita professionale.
Jimmy Samuel, invece, è un giovane di 21 anni di origine venezuelana, giunto in Spagna neanche due anni fa. Parlare con lui significa ascoltare la storia di un percorso di continuo auto-miglioramento, alla ricerca di quelle opportunità che gli erano state negate nel suo Paese.
La sua è una storia di duro lavoro, di molto lavoro, di perseveranza, di gratitudine per il sostegno e le opportunità che gli sono state date. La FDB, infatti, lo ha accompagnato in un percorso di crescita integrale: assistenza nelle pratiche burocratiche, orientamento negli studi, educazione formale.
“Jimmy ci ha conquistati con quel sorriso che non perde mai, con il racconto melodioso della sua storia e con il suo sguardo soddisfatto quando afferma che è riuscito a laurearsi” – affermano dall’ufficio dei Progetti di Educazione Sociale della FDB
La sua storia è una delle tante testimonianze che danno un volto al nostro lavoro come Piattaforme Sociali Salesiane.
Sul canale YouTube della FDB sono disponibili un breve video che presenta il negozio di parrucchiere di Yassin e un altro video in cui è lo stesso Jimmy a raccontare il suo percorso alla ricerca di un futuro migliore.
La “Fundación Don Bosco” sviluppa progetti di assistenza residenziale, inserimento socio-educativo e socio-occupazionale, sostegno all’educazione formale, lotta al divario digitale, promozione della comunità e iniziative di volontariato sociale, che ha alla base di ogni sua azione la metodologia del Sistema Preventivo. È caratterizzato da un’educazione completa e da un accompagnamento personalizzato, con la persona protagonista del suo processo e in un’atmosfera familiare.