Sedici anni: mestiere di vita
Dalla presentazione della rubrica “Sedici anni – mestiere di vivere” di Note di Pastorale Giovanile a cura di Marco Pappalardo.
Sedici anni! Io non li ho più da quasi trent’anni, ma la professione di docente nella secondaria di II grado e il servizio in ambito salesiano mi mettono costantemente in contatto con chi ha questa età ricca di luci e ombre, di sogni e di delusioni, di progetti e di passi indietro, di amore e di odio, di relazioni vere e di solitudine, di desiderio di crescere e di voglia di non essere adulti.
Sedici anni! Benché un’età precisa, sono anche un tempo della vita, il cuore dell’adolescenza, per cui nel rifletterci ci stanno dentro tutti gli adolescenti, poiché poi è solo questione di delicate sfumature dai 14 ai 18.
Sedici anni! E per parlarne in poche righe ho già fatto il classico errore da adulto che pensa di sapere già tutto sull’argomento, quasi pronto a scriverci un trattato; in realtà posso essere forte solamente perché li ho avuti anch’io, dunque ci sono passato, seppur in un’altra epoca…e di epoca si tratta davvero visto che internet esisteva già, ma non per la gente comune, quindi come se non ci fosse per me e i miei coetanei. In effetti, però, c’è qualche altro punto di forza, una carta e più a mio favore: di aver creduto e di credere nella forza degli adolescenti, di aver scelto di camminare accanto a loro, di prestargli sempre tutto l’ascolto possibile e necessario, di avergli offerto delle opportunità, di essere stato presente con discrezione, di essermi impegnato ad amare ciò che loro amano, di riconoscere davanti a loro i miei sbagli, di affidargli delle responsabilità. Nonostante ciò in questa rubrica che si chiama proprio “Sedici anni” non sarò io a scrivere per raccontare il loro mondo e come vedono il mondo, anzi proprio a partire da quei punti di forza saranno loro stessi ad aprire il cuore e, facendolo, sono sicuro che apriranno anche il nostro.
Sedici anni! “Prof. – hanno esclamato quando gli ho rivolto la proposta di gestire loro due volte a mese uno spazio sul sito della rivista – lei sa quali rischi corre? Qualcuno di noi non ha ancora neppure le chiavi di casa e lei ci affida una rubrica?”. Non sono arrivati a dirmi “è folle!”, ma credo l’abbiano pensato, pur felici di mettersi in gioco. Beh!, se questa è follia ben venga, perché il loro tempo opportuno è già oggi, quel presente in cui non possono continuamente venire messi in stand-by fino chissà a quando. Le riflessioni che leggeremo periodicamente sono, allora, il frutto di un gruppetto di adolescenti della mia terra, alunni di un bel liceo a 70 chilometri dal capoluogo etneo (I.S. Majorana-Arcoleo di Caltagirone), chi con la passione per la scrittura, chi con la voglia di aggrapparsi a qualcosa di più grande in questo tempo difficile, chi alla ricerca di sé stesso. Dal profondo Sud, connessi come sono con il mondo, tracceranno con semplicità e spontaneità l’identikit di una generazione e avranno molto da insegnarci!