Il magistero della Chiesa italiana sulla scuola
Dal numero estivo di Note di pastorale giovanile.
di Anna Peron
Se i fondamenti dell’interesse ecclesiale per la scuola si ritrovano in documenti della Chiesa universale, lo sviluppo del tema avviene in Italia grazie ai Vescovi e alle diverse Commissioni episcopali che hanno affrontato problemi differenti in base alle sfide culturali del momento. Vengono qui presentati in ordine cronologico, tenendo presente che i documenti, pur redatti da Autori diversi e rivolti a destinatari diversi, lanciano un richiamo all’intero popolo di Dio.[1] Ogni documento si conclude con orientamenti di ordine pratico che danno concretezza al testo.
L’educazione sessuale nella scuola. Orientamenti pastorali (1980)
Un primo documento di interesse della Chiesa per la scuola è curato dall’Ufficio per la pastorale scolastica della CEI e tocca il tema della sessualità. In questi anni, infatti, alcune proposte di legge e un clima culturale profondamente cambiato avevano creato disagi sia all’interno delle famiglie cristiane che delle scuole e c’era bisogno di dare risposte ai numerosi interrogativi posti al problema. L’Ufficio nazionale fa una proposta chiara in linea con il magistero della Chiesa, affermando che «non c’è autentica educazione sessuale se non inserita nel processo educativo globale della persona, quale suo momento integrante». Il testo apre anche nuove prospettive di riflessione.
La scuola cattolica oggi in Italia (1983)
È il primo testo che tratta sistematicamente della scuola cattolica in Italia. Porta la firma della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università e si pone in continuità con Gravissimum Educationis e con il documento La scuola cattolica emanato dalla Congregazione per l’educazione cattolica il 19 marzo 1977, adattandone le indicazioni alla situazione italiana. Conferma l’impegno della Chiesa per la scuola cattolica e offre opportune indicazioni per l’attuazione in essa di un efficace progetto educativo.
Fare pastorale della scuola oggi in Italia (1990)
Il sussidio dell’Ufficio Nazionale CEI per l’educazione, la scuola e l’università rileva una acquisita cultura pastorale. Indica i principi guida teologici, culturali e pastorali per una promozione pastorale in questo settore. Ritiene infatti decisivo per la vita delle giovani generazioni e per il futuro della stessa società attivare, con opportuni strumenti, una pastorale specifica per l’ambiente scuola incoraggiando anche un’azione d’insieme che veda coinvolti i diversi settori pastorali diocesani. Con la pubblicazione del documento, l’Ufficio nazionale dichiara la propria volontà di attenzione e sostegno agli Uffici e alle Consulte diocesane per la scuola.
Per la scuola. Lettera agli Studenti, ai Genitori, a tutte le Comunità educanti (1995)
La lettera della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università ha lo scopo di richiamare alla necessità di un rinnovato impegno educativo da parte di tutti coloro che sono impegnati nel campo dell’educazione e della scuola. Si sollecita l’elaborazione di un Progetto Educativo che esprima una visione positiva ed esigente della vita: «Si tratta di pensare alla formazione di un’umanità nuova. Si tratta di capire che il futuro è legato alla scelta dell’educazione».
Per un sistema formativo di istruzione e formazione in risposta alle domande dei giovani, delle famiglie e della società (2006)
Di fronte al quadro culturale, sociale, economico, scolastico, istituzionale profondamente mutato, l’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università e l’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro propongono una riflessione sull’educazione, sulla libertà di scelta educativa, sui diritti del cittadino, sulla scuola e in particolare sull’Istruzione e Formazione professionale. Il sussidio pone l’attenzione su un nuovo modo di concepire l’ambiente scolastico: «la scuola non può pensarsi al di fuori di un sistema formativo allargato e sempre più integrato». Ciò significa riconoscere e armonizzare i diversi percorsi formativi orientandoli ad un unico scopo: maturare insieme la persona, il cittadino e il lavoratore. La Chiesa si impegna perciò in un’azione congiunta della pastorale della scuola e della pastorale dei problemi sociali e il lavoro per una politica educativa di grande respiro.
La Chiesa per la scuola (2013)
La pubblicazione di questo breve fascicolo riporta l’esperienza del laboratorio nazionale “La Chiesa per la scuola” (Roma, 3-4 maggio 2013), promosso dalla Segreteria Generale della CEI.[2] Esso socializza le problematiche affrontate durante il percorso, con il desiderio di coinvolgere l’intera comunità cristiana a prenderle a cuore e ad essere vigile e partecipe nelle scelte della società civile. Se infatti «la scuola è una risorsa per tutti, a tutti è richiesto di averne cura».
La scuola cattolica risorsa educativa della Chiesa locale per la società (2014)
La nota pastorale della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università, si pone in continuità con il documento pastorale sulla scuola cattolica del 1983 con uno sguardo nuovo sulla realtà contemporanea e sulla scuola cattolica in Italia. I Vescovi, pur non nascondendo i problemi relativi alla gestione delle scuole cattoliche, incoraggiano le comunità locali a sostenere tali istituzioni che sono nate per «testimoniare uno spazio di libertà che è fondamentale in ambito educativo». Ricordano che l’identità della scuola cattolica è quella di essere una originale e specifica proposta culturale, impegnata a fare sintesi tra fede, cultura e vita.