Gen Rosso a Ragusa: “Il mondo ha bisogno della cultura del dialogo e della pace”

Il Gen Rosso è un gruppo musicale multietnico, nato a Loppiano all’interno del Movimento dei Focolari. In questi giornisi trovava in Sicilia per tre concerti di cui il primo è stato a Ragusa lo scorso 9 febbraio al teatro tenda di via Spadola.

In questa occasione, la comunità salesiana ha invitato il Gen Rosso a partecipare alla S. Messa chiedendo di animare la celebrazione con i canti specifici del gruppo musicale.

Successivamente i componenti della band, con un momento intitolato “Gen Rosso incontra…”,  hanno  condiviso la loro missione in un Teatro Don Bosco gremito di persone. Ai giovani e adulti presenti, attraverso il linguaggio della musica, i musicisti e i cantanti del gruppo, hanno raccontato e testimoniato la cultura del dialogo e della pace con forti messaggi di umanità radicati in Dio e nel fratello.

Dopo l’entusiasmante incontro in teatro, la comunità salesiana ha condiviso con i Gen e i “focolarini” presenti, un’agape fraterna.Naturalmente è stata l’occasione per far conoscere le tantissime bontà culinarie ragusane, dolci e salate, preparate dai vari gruppi intervenuti.

“Stupore, bellezza, gioia”: gli studenti del Ranchibile di Palermo incontrano i detenuti dell’Ucciardone

“22 gennaio 2019, data indimenticabile. Uso questo termine perché non ci sarebbero altri modi per esprimere ciò che questo incontro ci ha dato: stupore, bellezza, gioia. E un momento ricco di ciò non può che essere ricordato, giorno dopo giorno”. Claudia Lo Cascio, studentessa del Don Bosco Ranchibile di Palermo, racconta così l’incontro con ex-tossicodipendenti e carcerati dell’Ucciardone di Palermo.

Un incontro virtuale, attraverso un video-collegamento che ha lasciato i ragazzi senza parole: “Non pensavamo minimamente che da un carcere, da una delle strutture più grigie quasi emarginate di una città potesse sorgere nei volti e nell’animo nostro, una tale serenità e gioia al suono di quelle parole ed emozioni trasmesse da quegli uomini speciali. Ognuno di loro aveva qualcosa da raccontare. Parlare della propria vita non è mai facile, sopratutto se questa è stata fonte di dolore e tristezza. Ma nel momento in cui la vergogna passa in secondo piano e si dà spazio alle proprie emozioni, allora questo diventa uno dei gesti più belli che si possano compiere per qualcuno. E proprio loro, quelli che per alcuni possono essere considerati gli scarti della società , quegli esseri che sono stati in grado solo di provocare del male, hanno preso dal loro cuore il loro dolore e ce l’hanno raccontato”, scrive ancora Claudia.

Il Rettor Maggiore a Messina per i 50 anni dell’istituto teologico “San Tommaso”

Il 29 novembre, con l’accoglienza all’aeroporto di Catania da parte di una delegazione di confratelli che lo ha accompagnato all’Istituto Teologico San Tommaso di Messina, è iniziata la visita a Messina del Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, in occasione del 50mo anniversario dell’istituto teologico “San Tommaso”. Il Rettor Maggiore ha presieduto la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2018-2019, con una prolusione sul tema: “Il Sinodo sui giovani: una Chiesa con realismo e speranza”.

La visita è proseguita con l’incontro con i confratelli e la Famiglia Salesiana.

Leggi qui il racconto della visita, qui invece le foto.