Storie per la Buonanotte per bambini gentili – Quaresima 2021

Per far vivere al meglio la Quaresima ai bambini, ecco 40 storie della Buonanotte per accompagnare i più piccoli in questo cammino attraverso l’ascolto e la riflessione. Grazie alle parole di don Bruno Ferrero, direttore del Bollettino Salesiano, e ai suoi racconti, i bambini potranno immergersi nella Quaresima attraverso le “Buonanotti”, un momento serale tanto caro a Don Bosco.

La buonanotte è un’invenzione della sapienza educativa di don Bosco. Ma prima ancora è l’invenzione di mamme, papà e nonni che amano i propri figlioli.
Sono poche parole regalate ai ragazzi prima del riposo, per aiutarli a riprendere la giornata, a riconoscervi i doni di Dio, gli spazi di crescita, le promesse per il domani.
Nella casa di don Bosco i ragazzi imparano che la vita si dispiega giorno per giorno con il fascino di un racconto, con un suo senso, una sua coerenza, un suo orientamento.
I pensieri di don Bosco che accompagnano l’augurio della buonanotte aiutano a rileggere i fatti per trovarvi la direzione che ad essi imprime lo sguardo paterno e il cuore misericordioso di Dio.
“La buonanotte non è solo dire alla sera una buona parola, dare un’informazione o un buon messaggio. La buonanotte aiuta a fare sintesi evitando la dispersione e la frammentazione, aiuta a fare una lettura credente della vita, della storia”

Don Pascual Chavez

Di seguito la prima storia dedicata a questo giorno e il rimando alla pagina ufficiale dove poter trovare tutte le storie per ciascun giorno della Quaresima.

ICP: cammino quaresimale 2021

La Pastorale Giovanile e il Movimento Giovanile Salesiano ICP propongono un cammino quaresimale in preparazione alla Santa Pasqua 2021.

Il materiale a disposizione è stato pensato per vivere tutto il periodo della Quaresima (dal 17 febbraio) come un tempo di silenzio, di ascolto e di riflessione, un’esperienza di “deserto” di 40 giorni, sulle orme del Signore. C’è bisogno infatti di qualcuno che del deserto abbia già fatto esperienza prima di noi, per poterci dire che il deserto si può attraversare. Che il deserto e la morte non sono l’ultima parola.

Il cammino comprende una proposta per la liturgia del Mercoledì delle Ceneri, con un momento penitenziale; per ciascuna settimana della Quaresima invece, una Via Crucis divisa in 6 tappe, una parola chiave con il video correlato e un fatto di attualità per riflettere.

Il percorso è stato pensato per le medie, le superiori (biennio e triennio) e per i CFP e man mano saranno resi disponibili tutti i contenuti per ciascuna sezione.

Il Triduo pasquale conterrà una proposta anche per i giovani, gli universitari e le famiglie.

Vai al Cammino Quaresimale 2021

Dossier Catechista: la sfida del digitale

Si riporta la notizia proveniente da “La voce e il tempo” a cura di don Valter RossiDirettore di Dossier Catechista – riguardo la grande sfida che, l’Editrice Elledicì e lApostolato digitale, hanno scelto di affrontare: il digitale.

Dossier Catechista la «sfida» del digitale con l’équipe dell’Apostolato

La collaborazione tra l’équipe dell’Apostolato digitale e la rivista della Elledici Dossier Catechista inizia in un momento ben preciso ed importante. Coincide (casualmente?) con l’uscita del Nuovo Diretto-rio per la catechesi, redatto dal Pontificio Consiglio per la Promozione della nuova evangelizzazione. Il documento, approvato da Papa Francesco il 23 marzo 2020, memoria liturgica di San Turibio di Mogrovejo che, nel XVI secolo, diede forte impulso all’evangelizzazione e alla catechesi, sarebbe stato pubblicato nel mese di giugno, ma il testo iniziava a circolare nella nostra redazione. Erano i giorni del primo lockdown e scoprivamo che la tecnologia ci dava la possibilità di vederci e lavorare restando comodamente seduti sul divano.

Un Meet ci unì, e iniziammo a scambiarci idee ed intuizioni proprio su un punto che stava segnando la novità di quel Direttorio così innovativo: il digitale. Lo confesso, avevo la consapevolezza di parlare con un esperto (don Luca Peyron – coordinatore del Servizio per l’apostolato digitale), per cui mi limitavo ad annuire e confermare, ma dentro di me cresceva la convinzione che le riflessioni che stavamo facendo di fronte ai primi segnali di una «rivoluzione Covidiana» ormai iniziata non potevano fermarsi chiudendo quella conversazione virtuale (ma assai reale). E le parole del Direttorio che stavo leggendo avevano un peso eccezionale: l’educazione al buon uso del digitale, l’accompagnamento nel mondo virtuale, l’esigenza di essere presenti testimoniando i valori del Vangelo… Mi chiedevo: «Ma i nostri catechisti e le nostre catechiste sono pronte ad affrontare questa sfida?».

Non solo per quanto riguarda l’aspetto tecnico-pratico(per quello basta forse un nipote con molta pazienza e un proposito quaresimale), quanto piuttosto per un approccio mentale nuovo, non terrorizzato, né ingenuo, ma sapienziale e fruttuoso. Non potevo lasciarmi scappare l’occasione di incastrare don Luca e la sua équipe nella redazione della rivista, e così arrivammo al dunque. Si trattava di fare un po’ di spazio nella rivista per una riflessione slegata dalla praticità del «fotocopia, distribuisci e colora» che rende tanto felici catechisti e bambini. Due pagine di riflessione e di formazione al digitale, ma non per questo meno utili, anzi indispensabili. Una nuova rubrica che desse punti di riferimento e rispondesse alle richieste del Nuovo Diretto-rio di far crescere «una più profonda comprensione della cultura digitale, aiutando a discernere gli aspetti positivi da quelli ambigui» (n° 216). A mio parere si trattava di una sfida. Non tanto per l’indubbia capacità dell’Apostolato Digitale di centrare i problemi importanti, quanto piuttosto per le difficoltà di coinvolgere nella riflessione «il grande pubblico», soprattutto in un momento in cui si speravano soluzioni immediate a problemi complessi e a sfide che ci avevano volto, come comunità ecclesiali, impreparati.

La sospensione delle Messe persino a Pasqua, la chiusura degli oratori, l’interruzione della catechesi, la socialità ridotta, il distanziamento non potevano trovare risposte a basso prezzo ma chiedevano un surplus di faticosa riflessione. Ora stiamo impaginando l’ultimo numero di questa faticosa annata che ci ha tolto molto catechismo in presenza ma ci ha dato l’occasione di pensare, e viene naturale provare a fare sintesi. Ci siamo riuniti nel consiglio di redazione e ci siamo chiesti quanto siano stati apprezzati questi articoli. Forse non abbastanza, ma un primo percorso è iniziato e non intendiamo fermarci. Anche noi rischiamo di diventare prigionieri della «cultura dell’istantaneo». «La sfida dell’evangelizzazione comporta quella dell’inculturazione nel continente digitale» (372), afferma il Direttorio, ribadendo l’importanza di offrire spazi di esperienza di fede autentica, capaci di fornire chiavi interpretative per temi forti, come la corporeità, l’affettività, la giustizia e la pace. Come salesiani, proprio nei dintorni della festa nostro santo fondatore, ribadiamo che: «Quando si tratta di qualche cosa che riguarda la grande causa del bene, Don Bosco vuol essere sempre all’avanguardia del progresso».

Editrice Elledici
Dossier Catechista
Apostolato Digitale

Avvenire – Mostra dedicata a don Paolo Albera, secondo successore di Don Bosco

Su Avvenire è uscito un articolo a firma di Antonio Carriero sulla mostra dedicata a don Paolo Albera al “Museo Casa Don Bosco” di Valdocco.

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In occasione del primo centenario della morte di don Paolo Albera (1921-2021), secondo successore di don Bosco, “Museo Casa Don Bosco” di Valdocco (Torino) ha organizzato la mostra “Il mondo negli occhi”, composta di 29 postazioni espositive, 17 tra lettere e documenti e 26 foto. «Non appena si alza il velo della storia e si inizia a diventare più familiari con i tratti della vita e della eredità carismatico-spirituale del ” petit don Bosco “, come lo chiamavano in Francia, Paolo Albera conquista per la sua modernità», racconta don Silvio Roggia, che insieme a don Aldo Giraudo e Paolo Vaschetto ha curato i testi e le ricerche per la mostra. Don Albera è stato tra i primi salesiani a vedere don Bosco all’opera. Divenuto rettor maggiore dei salesiani, viaggiando in nave, in carrozza, a cavallo e in automobile, ha potuto rendersi conto dell’espansione dello spirito di don Bosco ai quattro angoli del mondo, dall’America alla Terra Santa al Nord Europa. «È stato sorprendentemente internazionale per i suoi tempi – prosegue don Roggia -. Apre una presenza salesiana in Francia; affronta un lungo viaggio di tre anni per visitare tutte realtà missionarie salesiane in America, dalla Terra del Fuoco a New York e, successivamente, la Palestina e molti Paesi europei. Parla e scrive correntemente in francese e dai sessant’anni in poi anche in inglese. Durante la prima guerra
mondiale, che arruola circa la metà dei salesiani sui vari fronti, intrattiene una corrispondenza intensissima con loro, moltiplicando le forze con quelli rimasti per prendersi cura dei tanti orfani, qualunque sia la loro nazionalità». Don Albera è stato un testimone oculare del passaggio tra il XIX e il XX secolo, un momento delicato per la sua Congregazione, la Chiesa e il mondo intero, che culminerà con la Grande Guerra, uno degli spartiacque più drammatici della storia contemporanea. Attualmente, e per tutto l’anno centenario, la mostra è su www.donalbera.museocasadonbosco.it e, in presenza, non appena si potrà circolare liberamente.

In libreria la nuova edizione di don Bosco confessa i suoi ragazzi

Presso la libreria Valdocco Shop è disponibile la nuova edizione di don Bosco confessa i suoi ragazzi, di Gianni Asti, edizione Elledici.
Di seguito la descrizione del libro proposta da Elledici:
Ordinalo su Valdocco Shop

A grande richiesta ritorna uno dei libretti più amati del santo dei giovani. L’autore lo ripropone in una forma rivista ma che non tradisce la bellezza del suo primo lavoro. In un tempo in cui il senso del peccato è praticamente smarrito e di conseguenza il desiderio del perdono con il sacramento della Riconciliazione, don Gianni Asti ci offre la nuova edizione di Don Bosco confessa i suoi ragazzi.

«Questo semplice volumetto contiene gli insegnamenti più preziosi che Don Bosco offriva ai suoi ragazzi circa il Sacramento della Riconciliazione, del Perdono, che noi familiarmente continuiamo a chiamare Confessione… La grande stima che aveva del Sacramento della Confessione l’ha manifestata servendosene come una colonna del suo sistema educativo…» (dall’Introduzione dell’Autore).
Presentazione a cura di don Pascual Chávez, IX successore di Don Bosco.

Pagine di storia che attingono dai testi delle Memorie biografiche dello stesso Don Bosco e dalle testimonianze dei protagonisti, e offrono un quadro straordinario di saggezza pastorale.
A conclusione di ogni capitolo, suggerimenti tematici e importanti spunti di riflessione.

Bra: all’Istituto Salesiano è entrato in azione uno spartineve “da riciclo”

Dal sito Idea Web Tv la notizia di uno spartineve creato da un insegnante del CFP di Bra, in Piemonte.

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Le copiose nevicate dei giorni scorsi, anche, a Bra hanno innevato i cortili dell’Istituto Salesiano di viale Rimebranze. Per ripulire tutti gli spazi, i Salesiani braidesi hanno messo in azione uno spartineve assemblato “in casa”.

Grazie al brevetto del prof. Gianfranco Morra, docente di meccanica d’auto presso il nostro CFP. Con un lavoro lungo è riuscito a realizzare questo prototipo, con la collaborazione dei colleghi e degli allievi. Il risultato è stato un assemblaggio di quattro parti, con materiale di recupero: la carrozzeria di una Ypsilon 10 in rottamazione, il motore di un Ducato, il telaio di un fuoristrada e una lama pluridirezionale. Dopo molti tentativi, il prototipo ha avuto il suo collaudo. Negli ampi cortili dell’Istituto, ha dato ottima prova di sé: agile, affidabile ed efficace. Un utilizzo che sarà limitato ai nostri spazi interni, perchè difficilmente la Motorizzazione ne consentirebbe un utilizzo in luoghi pubblici. Complimenti professore per l’ottimo lavoro!“, hanno commentato dall’Istituto Salesiano.

Vai al sito

 

Museo Casa Don Bosco: la mostra per i 100 anni dalla morte di don Paolo Albera

In occasione del primo centenario della morte del secondo successore di don Bosco (1921 – 2021), Museo Casa Don Bosco organizza una mostra intitolata a don Paolo Albera.

Per ovviare alla situazione attuale di emergenza sanitaria, la mostra sarà visitabile online grazie al nuovo sito dedicato che debutterà il 14 gennaio alle ore 19.21: un orario simbolico per ricordare il momento della dipartita verso il Cielo di don Paolo Albera.

donalbera.museocasadonbosco.it

Don Bosco doveva sceglierne uno che prendesse posto sull’inginocchiatoio in atto di fare l’accusa. Si guardò intorno e sorridendo chiamò: «Paolino, vieni qui. Mettiti in ginocchio ed appoggia la tua fronte alla mia, così non ci muoveremo!».

Don Bruno Ferrero

 

Don Paolo Albera è stato uno dei “Salesiani della prima ora“, coloro i quali hanno potuto vedere don Bosco in azione. Ha respirato l’aria di Valdocco e, con don Rua e altri Salesiani l’ha “esportata” a Mirabello. Ha poi testimoniato l’espansione dell’opera salesiana anche fuori dal Piemonte, prima in Liguria e poi in Francia. Ha infine ricoperto l’incarico di Direttore Spirituale della Congregazione e, in ultimo, quello di Rettor Maggiore dei Salesiani, come secondo successore di don Bosco. Con questo incarico di responsabilità ha visto (viaggiando in nave, carrozza, cavallo, automobile…) l’espansione dello spirito di don Bosco ai quattro angoli del mondo, dall’America alla Terra Santa a al Nord Europa.

Don Paolo Albera è stato un testimone oculare del passaggio tra il XIX e il XX secolo, in un momento delicato per la sua Congregazione, la Chiesa e il mondo intero, che culminerà con uno degli spartiacque più drammatici della storia contemporanea, la Grande Guerra.

Grazie alla nuova mostra dedicata al II successore di don Bosco si potrà non soltanto ripercorrere il cammino di vita di questo umile Salesiano con i suoi occhi, ma anche esplorare il mondo del “petit don Bosco” che tanto si è adoperato per consegnare la Congregazione salesiana così come la conosciamo oggi.

La Mostra:

TESTI E RICERCHE: DON ALDO GIRAUDO SDB, DON SILVIO ROGGIA SDB, PAOLO VASCHETTO SDB
GRAFICA: MATTANA GRAFICA & SERVIZI
ALLESTIMENTO: BERRONE LIVIO & C. S.N.C.
CURATELA: DOTT.SSA STEFANIA DE VITA

Scopri la mostra - Don Paolo Albera

Giornata della Scuola: diretta streaming 22 gennaio 2021 con la presenza di Mons. Mariano Crociata

Educare, infinito presente.

(Ispettoria ICP) – Educare è una missione nella quale una comunità intera è coinvolta. A conclusione del decennio sull’educare alla vita buona del Vangelo ci fermiamo a riflettere sul perché educhiamo, sulla spiritualità che sta alla base della nostra scelta di collaborare al presente della vita di tanti ragazzi e ragazze.

“Quello dell’educazione è un dossier che non può mai essere considerato chiuso” e che necessita “di un impegno che si presenta accresciuto per urgenza e novità di esigenze”. Per la Chiesa e la Congregazione salesiana, il mondo scolastico è una realtà da amare e in cui stare con passione e competenza, contribuendo alla costruzione del progetto scolastico.

Il 22 gennaio avremo modo di riflettere e di rimotivare la nostra decisione di essere educatori “con e per i giovani”. Mons. Mariano Crociata (Vescovo di Latina, Presidente della Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università) ci introdurrà nella presentazione del sussidio con un taglio rivolto prettamente a noi docenti che ogni giorno cerchiamo di “coniugare al presente” l’educazione nella scuola salesiana.

Giornata della Scuola
Venerdì 22 gennaio 2021 – in diretta streaming
dalle ore 17.00 alle ore 19.00

 

Segui la diretta
Canale YouTube

Museo Casa Don Bosco: “Tutto per gioco, nulla per gioco”

Museo Casa Don Bosco, in collaborazione con Museo Etnografico Missioni Don Bosco presenta “Tutto per gioco, nulla per gioco”: l’attività formativa per educatori, insegnanti e associazioni culturali
promossa dal progetto “Crescere in città” della Città di Torino. Un progetto rivolto agli insegnanti della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado e agli educatori di cooperative e associazioni culturali.

Tra gli obiettivi che si prefigge il progetto, far conoscere e promuovere le diverse realtà del museo Casa Don Bosco e Museo Etnografico Missioni don Bosco; diffondere il concetto del “Museo come luogo di incontro, relazione e formazione”; far comprendere che il gioco è empatia: il ragazzo costruisce rapporti con i coetanei, impara a stare con gli altri; favorire l’inclusività trasformando il gioco individuale del ragazzo al gioco di squadra che introduce un nuovo elemento, l’“altro”; trasmettere l’importanza delle dinamiche del gioco all’interno del sistema educativo: il gioco è educazione, attraverso di esso il ragazzo fa suoi i grandi ideali della vita come la lealtà, la generosità, l’onestà, lo spirito di sacrificio, l’impegno.

Data del primo incontro:
18 marzo 2021
dalle ore ore 17.00 alle ore 18.00
(in sede del primo appuntamento, verranno concordate con i partecipanti le date successive)

Per partecipare

Per partecipare occorre registrarsi entro il 12.03.21 al seguente indirizzo: info@museocasadonbosco.it
Numero partecipanti: 30/35
Costi: gratuito

Referenti organizzativi:
Stefania De Vita, direttrice museo Casa Don Bosco;
Elisabetta Gatto, curatrice Museo Etnografico Missioni Don Bosco.

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Scarica il programma

Museo Casa Don Bosco entra nel circuito Abbonamento Musei

Museo Casa Don Bosco entra a far parte del circuito Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta: il modo migliore per conoscere l’offerta culturale della regione grazie alle molte convenzioni di sconto e riduzione su stagioni teatrali e concertistiche, al cinema e presso festival, nell’editoria e su itinerari di visita.

L’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta è la carta che permette di accedere liberamente nei musei, Residenze Reali, castelli, giardini, fortezze, collezioni permanenti e mostre temporanee di Torino, del Piemonte e della Valle d’Aosta aderenti al circuito.

Museo Casa Don Bosco

Abbonamento Musei