Un bene che è “comune”

di Alessio Cantaluppi, per la rubrica “I mille volti della solidarietà”

“Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica”
Questa frase di don Lorenzo Milani mi ha accompagnato nel percorso politico che mi ha portato ad essere dapprima Consigliere Comunale e in seguito Sindaco di Lipomo, il paese in cui sono cresciuto e in cui, fin da piccolo, ho frequentato l’oratorio e la parrocchia.
Ho scelto proprio questo motto perché sono convinto che politica è occuparsi del bene comune, cioè farmi carico dei problemi degli altri come se fossero problemi miei.
Da questo approccio derivano alcune interpretazioni del concetto di politica per me imprescindibili.
Fare politica significa schierarsi, non rimanere indifferenti.
Fare politica significa lavorare per creare comunità.
Fare politica significa non lasciare indietro nessuno.
Fare politica è, in un certo senso, una forma di amore. Una forma di carità.
Non ho frequentato una vera e propria scuola di politica, ma gli anni di formazione ed educazione cristiana sono stati importanti perché intuissi che anche io -come tutti- avrei potuto contribuire alla costruzione di una società più giusta.
E una società giusta è quella in cui i più deboli non sono lasciati soli e in disparte.
Nel cammino di crescita ho avuto la fortuna di incontrare persone che con le parole, ma soprattutto con l’esempio della loro vita, mi hanno mostrato cosa significhi dare concretezza a questi pensieri. Don Roberto Malgesini è stata la persona che più di tutte mi ha insegnato il significato e la bellezza di mettersi a servizio degli altri.
Ci tengo a sottolineare che non c’è un unico modo di mettersi al servizio degli altri. La politica è uno di questi, ma non è certo l’unico. Anzi sono convinto che ciascuno nella propria vita può trovare la strada che più è nelle sue corde. Quel che conta e che può fare la differenza è il coraggio di scegliere. Nel lavoro, in famiglia, nelle relazioni personali. È lo sguardo con cui ci approcciamo ad ogni ambito di vita che fa la differenza.
Personalmente ho provato ad esprimere la ricerca del bene comune attraverso l’impegno politico nel mio paese. Una scelta impegnativa, perché ogni giorno mi pone di fronte a situazioni in cui non è sempre semplice intuire quale sia la cosa giusta. Negli anni mi sono costruito una “bussola”, indispensabile per orientarmi.
Fermo restando che politica e religione non sono e non devono essere la stessa cosa, sono proprio i valori e lo stile di vita cristiano ad essere la mia bussola.
Attenzione ai più deboli, dialogo, ricerca del bene comune, sostenibilità ambientale: ecco alcuni punti cardinali che orientano le mie scelte.
Si sente spesso dire che la politica è una cosa sporca e che “tanto sono tutti uguali”.
Al contrario io sostengo con forza che la politica che guarda al bene comune è una cosa bella.
Ciascuno può dare il proprio contributo.