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Papa Francesco nomina tre donne al Dicastero per i Vescovi, tra queste anche suor Yvonne Reungoat

Dal sito di Avvenire.

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Papa Francesco ha nominato tre donne come membri del Dicastero per i Vescovi.

Sono suor Raffaella Petrini, Fse, segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, suor Yvonne Reungoat, Fma, già superiora generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e Maria Lia Zervino, presidente dell’Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche. Le tre nuove nominate saranno dunque coinvolte nel processo per eleggere i nuovi pastori diocesani.

La settimana scorsa papa Francesco, in una lunga intervista con l’agenzia Reuters, aveva annunciato la sua intenzione. Il Pontefice aveva risposto a una domanda sulla presenza femminile in Vaticano, su quanto stabilito dalla nuova Costituzione apostolica Praedicate Evangelium che riforma la Curia e su quali dicasteri potranno in futuro essere affidati a un laico o a una laica. Questa la risposta di Francesco, come riferita dai media vaticani:

«Io sono aperto che si dia l’occasione. Adesso il Governatorato ha una vice governatrice… Adesso, nella Congregazione dei vescovi, nella commissione per eleggere i vescovi, andranno due donne per la prima volta. Un po’ si apre in questo modo».

Francesco aveva quindi aggiunto che per il futuro vede possibile la designazione di laici alla guida di dicasteri quali «quello per i laici, la famiglia e la vita, quello per la cultura e l’educazione, o alla Biblioteca, che è quasi un dicastero».

Attualmente il Dicastero per i vescovi ha membri che sono solo cardinali e vescovi, mentre i consultori sono presuli e sacerdoti e tra gli officiali c’è una suora.

Nella sua risposta il Papa aveva citato il caso di suor Raffaella Petrini, nominata lo scorso anno “segretario generale” e quindi numero due del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, che ora è entrata nel Dicasteri per i Vescovi.

Altre donne con incarichi “dirigenziali” in Vaticano sono la suora spagnola Carmen Ros Nortes “sottosegretario” al Dicastero per i religiosi, la suora francese Nathalie Becquart, “sottosegretario” del Sinodo dei vescovi, e la salesiana suor Alessandra Smerilli, “segretario” del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.

Tra le donne laiche che ricoprono incarichi di alto livello ci sono Francesca Di Giovanni, “sottosegretario” per il settore multilaterale della sezione per i rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, la professoressa argentina Emilce Cuda, “segretario” della Pontificia Commissione per l’America Latina, Linda Ghisoni e Gabriella Gambino, entrambe “sottosegretario” al Dicastero per i laici, la famiglia e la vita: e poi Barbara Jatta, la prima donna “direttore” dei Musei vaticani; la slovena Nataša Govekar, “direttore” della direzione teologico-pastorale del Dicastero per la comunicazione; e la brasiliana Cristiane Murray, vicedirettore della Sala Stampa della Santa Sede. La professoressa tedesca Charlotte Kreuter-Kirchof è poi vicecoordinatore del Consiglio per l’economia. Recentemente il cardinale Oscar Andres Rodriguez Maradiaga ha rivelato che il Papa voleva mettere una donna a capo del “Ministero per l’economia”, ma «non ha potuto perché ci sono retribuzioni, quali questa persona meritava per competenza e curriculum, che non possono essere pagate in Vaticano».