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Spagna: La Formazione Tecnico-Professionale dei Salesiani di Don Bosco in Europa: la conferenza finale del progetto “DBWAVE” a Siviglia

A Siviglia (Spagna) dal 26 al 28 aprile si è tenuta la conferenza finale sul progetto “DBWAVE”, acronimo di “Don Bosco Web for a more Accessible and inclusive VET in Europe” (Rete Salesiana per una Formazione Professionale più accessibile e inclusiva in Europa, che contiene anche un rimando all’onda salesiana nell’acronimo “DB Wave”). In questa circostanza, oltre ai risultati e ai successi del progetto, sono state presentate a tutti gli attori coinvolti alcune idee concrete e una strategia per il futuro di questa rete. Di seguito la notizia pubblicata dal sito ANS.

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(ANS – Siviglia) – Con 196 Centri di Formazione Tecnico-Professionali in 19 Paesi europei, i Salesiani di Don Bosco stanno sostenendo oltre 60.000 giovani del Vecchio Continente nel loro passaggio dalla scuola al lavoro, attraverso una proposta educativa integrale. “DBWAVE” è l’acronimo di “Don Bosco Web for a more Accessible and inclusive VET in Europe” (Rete Salesiana per una Formazione Professionale più accessibile e inclusiva in Europa, che contiene anche un rimando all’onda salesiana nell’acronimo “DB Wave”), e costituisce un progetto finanziato dal programma europeo “Erasmus+”. L’incontro finale dei partner di questo progetto e la sua conferenza finale si sono svolti dal 26 al 28 aprile a Siviglia, in Spagna. In questa circostanza, oltre ai risultati e ai successi del progetto, sono state presentate a tutti gli attori coinvolti alcune idee concrete e una strategia per il futuro di questa rete.

L’8 febbraio 2022, meno di tre mesi fa, i Salesiani di Don Bosco hanno celebrato il 170° anniversario del primo contratto di apprendistato siglato in Italia. Infatti, l’8 febbraio 1852, nel pieno della prima rivoluzione industriale a Torino, Don Bosco firmò questo contratto insieme al giovane apprendista Giuseppe Odasso, al padre di questi, e al datore di lavoro del giovane, per garantire il rispetto dei diritti e dei doveri elencati nel contratto stesso. Questi diritti comprendevano un tempo limitato di lavoro giornaliero e settimanale, l’accesso ad una retribuzione dignitosa e ad una formazione di qualità, il riposo nei giorni di festa, compreso un giorno settimanale libero dal lavoro, la domenica. Meno di due secoli dopo, i Centri di FORMAZIONE PROFESSIONALE ispirati a questa originale esperienza sono sparsi nei cinque continenti. In alcune di queste regioni, come l’Africa, l’India e il Sud-Est asiatico, sono anche raggruppati in reti regionali di centri di formazione professionale salesiani, noti anche come “Don Bosco Tech” o, più abbreviato, “DB Tech” (Don Bosco Tech IndiaDon Bosco Tech Africa e Don Bosco Tech ASEAN).

Questo non è stato il caso dell’Europa – fino ad ora – perché le strutture nazionali o sub-regionali sono emerse molto tempo fa. Il progetto DBWAVE, tuttavia, ha rappresentato un’opportunità unica per esplorare il caso di una rete regionale di Formazione Tecnico-Professionale salesiana in Europa, lanciata verso una possibile rete “Don Bosco Tech Europe”.

Infatti, nel 2011 un gruppo di insegnanti, formatori e responsabili dei progetti dei Centri di Formazione Professionale salesiani in Europa, ha iniziato una cooperazione e un coordinamento con il supporto del Settore per la Pastorale Giovanile dei Salesiani. Da allora, tale gruppo si riunisce ogni anno in un diverso Paese europeo, al fine di far progredire la cooperazione e sostenersi a vicenda nella realizzazione della mobilità internazionale, sia del personale e sia degli studenti dei centri, e anche per esplorare la possibilità di adesione ai progetti più avanzati sostenuti dall’Unione Europea.

Nel 2019, poi, è stato preparato il progetto “DBWAVE”, con l’ente che coordina la Formazione Tecnico-Professionale salesiana in Italia, il CNOS-FAP, (Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione e Aggiornamento Professionale Italia), come capofila, e che venne approvato per il finanziamento dalla Commissione Europea. Altre sei reti di Formazione Professionale delle Ispettorie dei Salesiani di Don Bosco in Europa hanno aderito al progetto: AMDB, dalla Francia; DBOC, dall’Ispettoria del Belgio Nord e Olanda (BEN); le Ispettorie della Germania (GER) e di Spagna-Maria Ausiliatrice; SZIF, dall’Ungheria; e Tech Don Bosco dall’Ispettoria Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM), più il Don Bosco International (DBI), ufficio di collegamento dei Salesiani di Don Bosco presso le istituzioni europee a Bruxelles.

Il progetto DBWAVE ha permesso ad ogni partner di sviluppare la propria strategia di internazionalizzazione, attraverso attività di apprendimento tra pari e l’utilizzo della metodologia della revisione tra pari (peer review). Il progetto ha anche finanziato la realizzazione di un database online per tracciare il successo formativo degli studenti che hanno beneficiato della Formazione Tecnico-Professionale salesiana di Don Bosco in Europa. Da un’indagine realizzata dai partner di DBWAVE nel 2021, emerge che la media del successo formativo degli studenti salesiani in Europa è dell’88,5%: ad un anno dal conseguimento della qualifica o del diploma, il 34,46% degli studenti ha un’occupazione/lavoro stabile, il 54% sta continuando i suoi studi verso un diploma o un percorso di formazione superiore, mentre solo il 7,3% è ancora disoccupato (il 5% del gruppo target non ha risposto all’indagine). Questi dati confermano che non solo la Formazione Tecnico-Professionale offerta dai Salesiani è una proposta educativa integrale, che fornisce ai giovani valori e competenze umane per l’inclusione nella società e per un apprendimento permanente, ma è anche rilevante per la loro transizione immediata dalla scuola al lavoro, evitando il rischio di essere intrappolati nella disoccupazione o in condizione di NEET (Not in Employment, Education and Training – cioè in stallo, senza lavoro, e nemmeno impegnati nell’educazione formale o nella formazione professionale).

Dopo due giorni di riunione dei partner, la conferenza finale del DBWAVE è stata ospitata dall’opera salesiana di Trinidad, a Siviglia, in Spagna, giovedì 28 aprile. Più di 50 persone hanno partecipato in presenza alla conferenza, che ha previsto la traduzione simultanea in inglese, spagnolo e italiano, mentre oltre 100 persone hanno seguito la diretta online. Oltre ai responsabili delle attività tematiche in rappresentanza dei partner del progetto, alla conferenza sono intervenuti come relatori don George Tharanyil, Direttore del Don Bosco Tech Africa, e Giulia Meschino, Direttore e segretario generale dell’EVTA (Associazione Europea della Formazione Professionale), oltre a Markus Espeter, Responsabile dei Programmi dell’EVBB (Associazione Europea degli Istituti per la Formazione Professionale), che ha guidato come formatore la sessione pomeridiana di formazione sui Centri di Eccellenza Professionale.

Il database del DBWAVE, che in questo momento sta raccogliendo dati sui corsi di formazione offerti dai Salesiani di Don Bosco in 6 paesi Europei, può essere consultato registrandosi sul sito DBWAVE. Tutte le pubblicazioni del progetto DBWAVE, comprese le linee guida per la creazione di uffici di servizi per il lavoro nei centri di formazione professionale, possono essere scaricate liberamente dallo stesso sito web.

Il progetto DBWAVE ora è finito, ma la comunità DBWAVE è ancora viva. Infatti, alcuni materiali di formazione sono disponibili per le entità che intendono siglare un memorandum d’intesa con i partner DBWAVE, e attualmente sono oltre 50 le organizzazioni da diversi Paesi dell’Unione Europea che hanno già firmato tali accordi.

C’è, dunque, tutto il potenziale per un possibile “Don Bosco Tech Europe”, sostenendo l’internazionalizzazione dei Centri di Formazione Tecnico-Professionale dei salesiani in questa regione e collegandoli con tutti gli attori dell’“ecosistema delle competenze” in Europa, avanzando verso una rete efficace di eccellenza professionale.

Spagna: Riunione della Conferenza Iberica e incontro della Regione Mediterranea

Dal 25 al 27 aprile la comunità salesiana di Sanlúcar la Mayor, presso Siviglia (Spagna), ha ospitato due importanti eventi di coordinamento salesiano: la riunione della Conferenza Iberica e l’incontro della Regione Mediterranea. L’incontro, che si è concluso con una visita culturale a Siviglia, è stato ritenuto da tutti un tempo di dialogo fraterno per valutare e programmare al meglio le iniziative salesiane nella Regione. Di seguito l’articolo pubblicato sul sito dell’ANS.

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(ANS – Siviglia) – Dal 25 al 27 aprile la comunità salesiana di Sanlúcar la Mayor, presso Siviglia, ha ospitato due importanti eventi di coordinamento salesiano: la riunione della Conferenza Iberica – che raduna le due Ispettorie salesiane della Spagna e quella del Portogallo – e l’incontro della Regione Mediterranea, che prevede la partecipazione degli Ispettori e dei Delegati della Pastorale Giovanile di tutte le Ispettorie di questa regione: oltre a quelle già citate della Spagna e del Portogallo, anche le sei Ispettorie d’Italia e quella del Medio Oriente. Durante queste giornate di intenso lavoro e di proficua animazione, sono intervenuti anche don Gildasio Mendes, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, e il sig. Jean Paul Muller, Economo Generale, oltre a don Juan Carlos Pérez Godoy, che, in qualità di Consigliere per la Regione Mediterranea, ha convocato e presieduto gli appuntamenti.

Tra i temi trattati dalla Conferenza Iberica si segnalano lo studio degli statuti del Centro Nazionale Salesiano di Pastorale Giovanile, la formazione in Europa e varie informazioni su progetti in corso e le attività generali, come la partecipazione salesiana alla Giornata Mondiale della Gioventù 2023 di Lisbona, lo sviluppo della prossima edizione del “Campobosco” e le operazioni di accoglienza dei rifugiati.

All’incontro della Regione Mediterranea sono spiccati, in particolare, gli interventi di don Mendes e quello di don Joan Lluís Playà, Delegato Centrale del Rettor Maggiore per il Segretariato per la Famiglia Salesiana, che era accompagnato dal salesiano coadiutore vietnamita Dominic Nguyen Duc Nam, Delegato Mondiale per i Salesiani Cooperatori e gli Exallievi; inoltre, sono stati ascoltati con interesse la proposta fondativa del “Don Bosco Tech-Europe” e l’approfondimento sulla collaborazione con l’Ispettoria del Medio Oriente (MOR).

Programmando poi i prossimi eventi nella Regione, sono state date informazioni sui lavori di preparazione del Congresso delle Piattaforme Sociali, che avrà luogo all’inizio del prossimo anno accademico, sul seminario per la promozione delle vocazioni, quello dei giovani migranti, gli Esercizi Spirituali e il corso per i Vicari ispettoriali.

L’incontro, che si è concluso con una visita culturale a Siviglia, alla sua Cattedrale e alle sue bellezze artistiche, è stato ritenuto da tutti un tempo di dialogo fraterno per valutare e programmare al meglio le iniziative salesiane nella Regione.

Fonte: Salesianos.info

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Spagna – Il musical “Getsemani”

Il debuto del musical “Getsemani” il 19 marzo scorso e la replica del 2 aprile nella casa salesiana “Sant’Ignacio” di Cadice: un progetto nato nel 2019 dall’Assemblea dei Salesiani Cooperatori (SSCC) della Provincia di Maria Ausiliatrice. Di seguito la notizia riportata dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS.

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(ANS – Siviglia)– Il progetto del musical “Getsemani” nacque nel 2019 all’Assemblea dei Salesiani Cooperatori (SSCC) della Provincia di Maria Ausiliatrice: un gruppo di membri dell’associazione, di varie parti dell’Andalusia, preparò un piccolo musical sulla passione e morte di Gesù come momento di preghiera, concepito come una semplice rappresentazione scenica per i presenti. Ma le emozioni suscitate tra quelle persone diedero lo stimolo a ripetere e perfezionare il progetto, coinvolgendo, nell’anno successivo un numero maggiore di persone. Tuttavia, a pochi giorni dalla prima rappresentazione, la pandemia obbligò alla sospensione dello spettacolo. Era una battuta d’arresto, ma l’équipe tecnica e il cast di artisti sono rimasti uniti nell’attesa che arrivassero le condizioni per portare in scena lo spettacolo.

 Due anni dopo, “Getsemaní, el musical” ha potuto debuttare in un formato diverso e più ambizioso, nel teatro della casa salesiana “Santissima Trinità” di Siviglia, in occasione della festa di San Giuseppe, sabato 19 marzo. Poi, è stato portato in scena anche nella casa salesiana “Sant’Ignacio” di Cadice, sabato 2 aprile, anche qui – come a Siviglia – con due spettacoli per data.

Tutto il ricavato della vendita dei biglietti e dei prodotti collegati allo spettacolo viene destinato al progetto “Buzzetti” della “Fundación Don Bosco Salesianos Social”, finalizzato alla cura e alla promozione dei giovani fuoriusciti, per motivi di età, dai progetti di assistenza ai minori.

Il cast del musical è composto da oltre 120 persone che, tutte in forma volontaria, collaborano alla realizzazione di questo progetto. Nella direzione musicale, Javier Romero; nella direzione artistica, Rafael Sánchez Cazorla, SDB, e Ana Abad; nella scenografia, Rubén Fernández, nel disegno grafico, Javi Comino; e molte altre persone meno note che hanno dato il loro tempo, i loro doni e la loro dedizione, persone provenienti da molte case salesiane di tutto il Paese: i centri salesiani di Cadice, Rota, Jerez, San José del Valle, Algeciras, Siviglia, Sanlúcar la Mayor, Utrera, Palma del Río, Mérida, Alicante, Madrid…

A livello di struttura il musical consta di 18 scene, legate dalla figura di un centurione romano di nome Cornelius che fa da contrappunto al dramma rappresentato; nello sviluppo della trama si ascoltano canzoni conosciute di musical come “Godspell” e “Jesus Christ Superstar” e del gruppo Brotes de Olivo, oltre ad altri motivi meno noti che compongono un musical molto realistico e al tempo stesso in grado di commuovere.

E l’accoglienza del pubblico a Siviglia e a Cadice è stata elevata e calorosa.

Dopo l’ultima sua rappresentazione di Cadice, per il musical “Getsemani” si è aperto un nuovo orizzonte di altre possibili rappresentazioni. È già stato richiesto da diverse case salesiane nelle province di Cadice, Siviglia, Cordoba e Madrid, e ci sono anche diverse parrocchie e realtà diocesane interessate ad averlo.

In tutti i casi gli organizzatori assicurano che quest’iniziativa manterrà i suoi caratteri propri, diffondendo il messaggio di Gesù di Nazaret nello stile di Don Bosco, e preservando lo scopo caritatevole e solidale di aiutare i più bisognosi.

https://fundaciondonbosco.es/

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