Articoli

Portogallo – 27° edizione dei Giochi Nazionali Salesiani

Dall’agenzia ANS.

***

(ANS – Évora) – Dal 28 aprile al 1° maggio, la città di Évora, in Portogallo, ha ospitato la 27ª edizione dei Giochi Nazionali Salesiani. Dopo una pausa di tre anni dovuta alla pandemia, 760 atleti, supportati da 80 membri dello staff tecnico, si sono sfidati nelle gare di Futsal, Pallavolo, Pallacanestro e Ping-Pong, per l’edizione 2023 dei Giochi Nazionali Salesiani.

Sotto il motto “Dai il meglio di te”, l’evento, organizzato dalla “Fundação Salesianos” e dai salesiani di Évora, ha voluto promuovere valori come il lavoro di squadra, il rispetto, la solidarietà e la sportività tra i giovani di diverse scuole e centri giovanili dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice di tutto il Paese.

L’organizzazione della competizione ha coinvolto anche 150 volontari, tra alunni, loro genitori, tutori e parenti, e circa 100 persone tra insegnanti e personale scolastico.

Per il Direttore dei salesiani di Évora, don Sebastião Coelho, lo svolgimento di questa edizione nella città è motivo di grande gioia. “È stato un bellissimo evento di convivialità, sport e vita di valori. È anche un momento di famiglia, che ha riunito le varie case dei Salesiani e delle FMA. Ed è qualcosa di molto positivo, perché gli studenti si preparano durante tutto l’anno con l’aspettativa di partecipare ai Giochi Nazionali Salesiani”.

E riguardo al senso della competizione, il salesiano aggiunge: “Non si tratta di essere i migliori, ma di dare il meglio di sé, alla squadra, all’evento, alle delegazioni”.

Il 28 aprile, alle 21:00, l’arena sportiva di Évora ha ospitato la cerimonia di apertura. La celebrazione ha previsto anche gli interventi del sindaco di Évora, Carlos Pinto de Sá, del Vicario dell’Ispettoria del Portogallo (POR), don João Chaves; di don Sebastião Coelho; e del direttore di Artisport dei Salesiani di Évora, Jorge Malarranha.

Dopo il giuramento degli atleti e degli arbitri, il palco dello spazio polifunzionale è stato affidato agli studenti della scuola ospitante, per uno spettacolo di apertura che ha previsto varie coreografie.

Le gare sono poi proseguite nei giorni 29 e 30 aprile, a partire dalle 9 del mattino. Parallelamente, l’organizzazione ha previsto un programma culturale, con una passeggiata al termine della giornata di sabato, una visita ad alcuni monumenti della città di Évora, e varie attività di animazione presso i locali dei salesiani di Évora, al termine delle gare di domenica.

Lunedì, alle ore 10, si è svolta la cerimonia di chiusura, con l’Eucaristia e la consegna dei premi.

La prima edizione dei Giochi Salesiani si svolse a Torino, nel 1914, nell’ambito delle celebrazioni del 50° anniversario della fondazione della Congregazione. L’evento fu un successo e da allora i Giochi Salesiani si tengono regolarmente in diversi Paesi, con l’obiettivo di promuovere l’integrazione dei giovani salesiani provenienti da diverse regioni, incoraggiando la pratica dello sport e promuovendo valori come l’amicizia, la solidarietà e la fraternità.

In Portogallo, la prima edizione dei Giochi Nazionali Salesiani si è svolta nel 1992, a Mogofores. L’evento riunì gli atleti e le comunità educativo-pastorali dei Salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice in un incontro familiare, di celebrazione e di festa, secondo il particolare stile educativo e di evangelizzazione salesiano.

Portogallo – Una vasta collaborazione, nel segno di Don Bosco, a favore dei giovani “NEET” e nei percorsi di reinserimento sociale

Dall’agenzia salesiana ANS.

***

(ANS – Porto) – Sin dalla sua fondazione, nel 2019, le iniziative del Servizio Sociale dei Salesiani (SolSal) di Porto si concentra sulla creazione di opportunità di formazione e lavoro per i giovani “NEET” (Not in Education, Employment or Training), cioè giovani che non frequentano la scuola, né sono inseriti nel mercato del lavoro o nella formazione tecnica. Uno dei progetti di SolSal attualmente in corso è il “Circo Elettrico”, una risposta ispirata a San Giovanni Bosco, che utilizzava alcune tecniche circensi per motivare i giovani a sognare e a progettare il loro futuro.

Il “Circo Elettrico” è il risultato di una collaborazione della divisione “SolSal” di Porto con il Centro Sociale “Soutelo” di Rio Tinto, la Compagnia “Erva Daninha” e la Fondazione “Salesianos”; gode, inoltre, del finanziamento del programma “Cittadini Attivi” di EEA Grants per il potenziamento sociale dei gruppi vulnerabili, e il sostegno del consorzio composto dalla Fondazione “Calouste Gulbenkian” e dalla Fondazione “Bissaya Barreto”, che gestisce il programma in Portogallo.

Il progetto, iniziato nel maggio 2022, continuerà fino a luglio 2023, coinvolgendo circa 30 giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni dei comuni di Porto e Gondomar.

Il “Circo Elettrico” si basa metodologicamente sulle arti circensi come processo motivazionale e di rafforzamento sociale e responsabilizzazione dei giovani NEET. In questa logica, l’obiettivo principale è quello di avviare questi giovani verso il lavoro, attraverso l’animazione di laboratori settimanali sulle competenze personali e sociali, sull’occupabilità e sulle arti circensi, concentrandosi sullo sviluppo personale. Oltre ai laboratori, e sulla base di una visione sistemica, il progetto prevede anche un sostegno psicosociale individualizzato e laboratori occasionali di rafforzamento delle competenze per le famiglie e le aziende.

Più recentemente, “SolSal” Porto e i suoi collaboratori del Centro Sociale “Soutelo” e della Companhia “Erva Daninha” hanno unito le forze per applicare le basi di questo progetto ad un’altra realtà. Nell’ottobre 2022 è nato “Q-CIRCO”, per costruire una risposta all’inserimento professionale dei giovani accolti nei percorsi di reinserimento sociale del Centro Educativo “Santo António” di Porto e del Centro di Riabilitazione “Areosa”.

Questo secondo progetto è iniziato ad ottobre 2022 e durerà fino al 2025, ed è realizzata con il sostegno della Fondazione “Calouste Gulbenkian” e della Fondazione “La Caixa”, attraverso l’iniziativa “Partis & Arts For Change”.

Il 18 gennaio scorso, inoltre, il “Q-CIRCO” è stato uno dei progetti visitati dal Ministro della Cultura Pedro Adão e Silva, nell’ambito del percorso “Cultura che siamo”, dedicato alle iniziative di inclusione attraverso le arti. In quell’occasione i ragazzi del Centro educativo “Santo António” hanno ricevuto il Ministro, la Supervisora dell’Istituto, Catarina Sarmento e Castro, e il Segretario di Stato per l’Inclusione, Ana Sofia Antunes, che hanno potuto conoscere l’azione di “Q-CIRCO” e comprendere l’impatto di questo intervento sui che stanno scontando misure detentive.

Vai alla notizia