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Spagna – Più di 15.000 giovani sono pronti a prendere parte alle numerose attività estive dei Salesiani di Don Bosco

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – L’estate salesiana è arrivata! Dopo un intenso anno accademico, migliaia di bambini, adolescenti e giovani si apprestano a vivere alcune delle tante proposte che i Salesiani hanno preparato per il periodo estivo. Tra giugno e settembre sono previste circa 150 attività, tra campi, colonie e corsi di formazione. Anche se le cifre non sono ancora definitive, le previsioni parlano di circa 15.000 partecipanti tra tutte le iniziative dell’Estate Salesiana. Queste proposte sono state rese possibili grazie al coinvolgimento di circa 300 salesiani e di oltre 2.750 animatori, giovani che dedicano parte delle loro vacanze all’accompagnamento di bambini e adolescenti.

Le iniziative sono varie, sempre con l’obiettivo di offrire spazi di svago e tempo libero, con il sostegno dei valori del carisma salesiano. Per questo, per la realizzazione delle tante attività, merita di essere valorizzato il lavoro delle delegazioni di Pastorale Giovanile delle due Ispettorie Salesiane della Spagna e dei rispettivi Centri Giovanili.

Tra le iniziative proposte, ci sono quelle delle Piattaforme Sociali Salesiane, che sono rivolte in particolare a centinaia di giovani a rischio di esclusione. Viene offerta ai giovani l’opportunità di collaborare con il loro tempo a disposizione a questi programmi socio-educativi. Si tratta di un’esperienza di solidarietà, di qualche settimana, in una zona di missione, che permette ai partecipanti di mettere il proprio tempo e le proprie competenze al servizio della popolazione locale. Le ONG salesiane “BoscoGlobal” e “Jóvenes y Desarrollo” sono le forze trainanti di questa iniziativa.

Va citata, nell’ambito del “Progetto Libano” – iniziato dall’Ispettoria di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX), e coordinato dall’Ispettoria “Gesù Adolescente” del Medio Oriente (MOR) – la Scuola di Formazione per Animatori, condotta presso la casa salesiana di El Houssoum (Jbeil). La Scuola mira a facilitare la formazione di animatori provenienti dalle case salesiane in Siria e Libano, compresi gli animatori iracheni che vivono come rifugiati nel Paese e lavorano in una scuola salesiana di Beirut. Al programma parteciperanno sette giovani animatori salesiani dell’Ispettoria SMX, accompagnati da José Luis Navarro, Coordinatore Ispettoriale dell’Animazione Missionaria, e sei animatori dell’Ispettoria del Medio Oriente, accompagnati da don Simon Zakerian, Direttore della presenza salesiana in Libano.

Ci si prepara, inoltre, alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Lisbona dal 1° al 6 agosto 2023 e che avrà come tema “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39). Quasi 2.200 giovani del Movimento Giovanile Salesiano della Spagna parteciperanno a questo grande evento globale per testimoniare la loro fede ed esprimere il loro sostegno al Papa.

Le reti sociali saranno inondate di immagini di tutte queste iniziative raggruppate sotto l’hashtag #VeranoSalesiano, ossia “Estate Salesiana”.

Spagna: le piattaforme sociali salesiane hanno accompagnato più di 56.000 persone nel 2021

Nel 2021 in Spagna oltre 56.000 persone hanno beneficiato dei 572 progetti delle Piattaforme Sociali Salesiane. Di seguito la notizia riportata dal sito ANS.

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Le Piattaforme Sociali Salesiane della Spagna hanno presentato il loro rapporto sulle attività realizzate nel 2021: oltre 56.000 sono state le persone beneficiate attraverso i 572 progetti delle Piattaforme.

Il Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane ha presentato il rapporto 2021, che comprende tutto il lavoro che le entità aderenti e tutte le persone che ne fanno parte hanno svolto a favore delle persone più vulnerabili della società. Un’attività che è stata caratterizzata da nuovi modi di lavorare e di continuare a svolgere la missione salesiana nel contesto della pandemia e del post-pandemia.

Nel corso del 2021, ben 56.164 persone hanno partecipato ad uno degli oltre 600 progetti che le diverse Piattaforme Sociali Salesiane hanno sviluppato in un totale di 77 comuni della nazione iberica, grazie all’impegno di 3.718 operatori e oltre 1.500 volontari, con la collaborazione di diversi enti patrocinatori e sostenitori.

“Il 2021 è stato anche un anno in cui si sono presentate nuove opportunità che, grazie al lavoro dell’équipe tecnica del Coordinamento, si sono poi concretizzate nei nuovi progetti avviati lo scorso gennaio 2022. Di particolare rilievo è il Programma di Innovazione per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione Infantile (PIPII), che durerà fino al 2024, e che apporta un valore di innovazione, rete e prevenzione che ci rende particolarmente orgogliosi. Si tratta di un progetto che costituisce un inno all’infanzia emancipata, che ha voce in capitolo nelle decisioni che riguardano i suoi processi vitali”

ha affermato Paco Estellés, Presidente del Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane, durante la presentazione della pubblicazione.

Tra i progetti curati direttamente dal Coordinamento, si segnalano: una nuova edizione di “Toma las Riendas” (Prendi le redini) praticamente online, la prosecuzione del programma di accoglienza per i giovani richiedenti protezione internazionale e del programma di orientamento legale, il rinnovo del Sistema di protezione dei minori, dei giovani e delle persone vulnerabili e la pubblicazione di una ricerca qualitativa sulle donne migranti “Tantas vidas en una vida” (Tante vite in una sola vita). A tutto questo va aggiunto il lavoro dell’area economica del Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane – attraverso il quale vengono convogliate tutte le richieste di sussidi, le loro giustificazioni e le esigenze che generano – che occupa gran parte degli sforzi e del tempo di lavoro dell’équipe che anima il Coordinamento.

Le piattaforme sociali salesiane continuano a lavorare per rimanere un punto di riferimento significativo per le iniziative e le politiche sociali ed educative in Spagna, al fine di consolidarsi come spazio di riflessione, formazione e innovazione della risposta salesiana nell’ambito sociale.

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Spagna: la famiglia radiofonica salesiana cresce e dà voce alle Comunità Educativo-Pastorali

La radio si sta facendo strada nelle case salesiane in Spagna come mezzo dalle enormi potenzialità educative e di trasmissione di valori, e che dà voce a bambini e ragazzi anche di altre realtà. Dopo il successo dell’iniziativa “Salesianos.info/podcast”, sono molte le realtà salesiane che si stanno adoperando per avviare una propria radio salesiana. Di seguito la notizia pubblicata dal sito ANS.

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(ANS – Madrid) – Dopo il successo dell’iniziativa “Salesianos.info/podcast”, sono molte le realtà salesiane che si stanno adoperando per avviare una propria radio salesiana. È il caso, ad esempio, di Alcalá de Guadaíra e Morón de la Frontera, le ultime case entrate a far parte della “famiglia radiofonica salesiana”. Ma negli ultimi anni, e con un significativo incremento a partire dallo scoppio della pandemia, sono divenute sempre di più le presenze che hanno optato per questo mezzo per diffondere le proprie attività e dare protagonismo ai giovani.

Un esempio di tutto questo può essere visto nella prima stagione di “El Pódcast de Don Bosco”. Un format ideato dagli exallievi dell’opera salesiana di Alcalá de Guadaíra che hanno optato per la diffusione educativo-pastorale dell’opera di Don Bosco attraverso i media digitali e in formato audio. Questo podcast ha già presentato delle edizioni speciali dedicate a San Giovanni Bosco e a Maria Ausiliatrice nelle rispettive celebrazioni festive, trasmettendo episodi che hanno cercato di diffonderne la devozione a tutti gli ascoltatori. Hanno partecipato a quell’evento, sia a livello nazionale, sia internazionale, messaggi arrivati ​​da molti angoli della Spagna, della Colombia e dal centro giovanile salesiano di Aleppo in Siria. Con questa nuova stagione, “El Pódcast de Don Bosco”, continuerà a scommettere per scoprire e far conoscere tutte le realtà, i settori e i gruppi della Congregazione.

In altri casi è la scuola, attraverso la materia “Oratoria e Dibattito”, che mira a rendere gli studenti consapevoli dell’importanza e della portata di tutti i media, nonché a sviluppare tra gli allievi essi la padronanza del linguaggio e della trasmissione verbale. Per fare questo, gli studenti della scuola secondaria salesiana di Morón de la Frontera, nel loro studio radiofonico, hanno iniziato a realizzare le prime trasmissioni e registrazioni, accessibili dalle pagine social e dal sito della scuola. Questa iniziativa è stata accolta con grande interesse ed entusiasmo dagli studenti che l’hanno adottata, poiché la sua intenzione è chiara: continuare ad apprendere in modo significativo, raccontando attraverso i podcast tutto ciò che accade nella scuola salesiana.

Ancora, il podcast “Papeleta de Sitio” dei Salesiani di Triana ha recentemente completato con successo la sua quarta stagione. Il podcast, che può essere ascoltato dalla piattaforma Spotify, analizza l’attuale realtà delle confraternite salesiane di Siviglia ed è realizzato da studenti ed exallievi del Centro di Formazione Professionale di Triana. Quest’anno l’équipe è composta da un gruppo di 15 studenti, che hanno realizzato un totale di 6 programmi attraverso i quali hanno fatto riflettere sulle diverse figure della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo e avviato dibattiti sul contesto post-pandemia.

Da alcuni anni, e grazie ai progressi tecnologici, in Spagna stanno emergendo una moltitudine di iniziative per “dare voce” alla comunità educativa. La decana delle attuali radio salesiane nel Paese è “Don Bosco Radio”, dell’opera salesiana di Ibi, presso Alicante: da circa 15 anni nella regione de l’Alcoià è possibile sintonizzarvisi sulle frequenze 88.4 FM.

Una delle potenzialità della radio è la sua funzione educativa. Così la intendono anche alla scuola “San Juan Bosco” di Valencia, dove “Radio Bosco” è nata più di tre anni fa.

E con la stessa idea di radio educativa, nell’anno accademico 2017/2018 è emerso “Salesianos LAM”, uno spazio digitale della scuola “Salesianos La Almunia”, presso Saragozza. Nell’ultimo anno altri centri sono stati incoraggiati a lanciare la propria radio scolastica, come centri “Salesianos Padre Aramburu” a Burgos, “Salesianos Lugo” e “Salesianos La Orotava”. A queste iniziative se ne aggiungono altre più specifiche, come i laboratori radiofonici organizzati da alcuni centri come “Salesianos Los Boscos” a Logroño, “Salesianos Cruces” a Barakaldo (Vizcaya), “Salesianos Monzón” (Huesca) e “Salesianos Santander”. E altri progetti sono già conclusi, come Radio Familia dei “Salesianos Antequera”, a Malaga, e Radio Bosco della parrocchia “Jesús Obrero” di Siviglia.

In ogni caso, la radio si sta facendo strada nelle case salesiane come mezzo dalle enormi potenzialità educative e di trasmissione di valori, e che dà voce a bambini e ragazzi anche di altre realtà.

Un esempio recente lo si vede con #DameLibros, il canale podcast con il quale l’editrice salesiana “Edebé” si vuole avvicinare a insegnanti, librai e lettori, al fine di consolidare una comunità che promuova la letteratura per bambini e giovani. Lì, gli studenti di centri come Rota o Córdoba hanno potuto condividere i loro consigli in una puntata dedicata alla giornata del libro.

Le Piattaforme Sociali Salesiane, invece, hanno recentemente aderito all’iniziativa radiofonica con il progetto “Déjameque te cuente” (Lascia che te lo racconti) con l’obiettivo di recuperare il concetto di amore fraterno e utilizzarlo per generare una comunicazione che abbatta barriere e muri, che unisca le persone, valorizzi la diversità e l’incontro con altre culture, e faccia della gioia uno strumento per diffondere amore.

Fonte: Salesianos.info

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Le Piattaforme Sociali Salesiane lanciano il progetto “Agenti di Uguaglianza”

Dalla Spagna, le educatrici e gli educatori delle Piattaforme Sociali Salesiane accompagneranno 20 ragazzi e ragazze della I edizione di “Agenti di Uguaglianza”: un programma di empowerment dei giovani come agenti di uguaglianza e prevenzione della violenza che è iniziato a Madrid. L’obiettivo del progetto è offrire formazione nel campo della prevenzione della violenza di genere ai giovani che hanno fatto parte dei progetti delle piattaforme sociali salesiane, affinché possano lavorare con loro come agenti di cambiamento positivamente e direttamente nei loro gruppi di amici e conoscenti. Il programma, avviato a marzo, vanta la collaborazione del Ministero degli Affari Sociali e del programma Agenda 2030.

Di seguito l’articolo pubblicato da ANS.

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(ANS – Madrid) – Marta, Alba, Carmen, Elsa, Ana, Miquel, Carmen, Laura, Natalia e Diana sono la prima generazione di educatrici ed educatori delle Piattaforme Sociali Salesiane che accompagneranno 20 ragazzi e ragazze della I edizione di “Agenti di Uguaglianza”: un programma di empowerment dei giovani come agenti di uguaglianza e prevenzione della violenza che è iniziato a Madrid.

Questo progetto mira a offrire formazione nel campo della prevenzione della violenza di genere ai giovani che hanno fatto parte dei progetti delle piattaforme sociali salesiane, affinché possano lavorare con loro come agenti di cambiamento positivamente e direttamente nei loro gruppi di amici e conoscenti.

Il ruolo dell’équipe educativa è molto importante, poiché la sua missione è quella di generare spazi di empowerment. Il programma, avviato a marzo, vanta la collaborazione del Ministero degli Affari Sociali e del programma Agenda 2030.

Nella prima fase è stata sviluppata una formazione di due giorni con 10 educatori di riferimento delle diverse piattaforme sociali salesiane. L’obiettivo di questa prima formazione è stato quello di acquisire strumenti e conoscenze sulla partecipazione e la violenza di genere, stabilire adeguate sinergie, calendarizzare il processo e, soprattutto, condividere le proprie esperienze ed emozioni.

Con l’accompagnamento di Paula Roldán Gutiérrez i partecipanti hanno raggiunto con successo l’obiettivo di queste giornate formative. “Il ritorno alle giornate di formazione in presenza dopo due anni ha favorito la motivazione del gruppo, il quale si è mostrato determinato a vivere l’esperienza e ad applicare la metodologia di empowerment e la prospettiva di genere utilizzata in questo progetto nelle rispettive entità”, afferma Gema Rodríguez, responsabile dei programmi del Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane.

Recuperare lo sguardo attento, saper ascoltare ed essere ascoltati, crescere e conoscere sono alcune delle priorità che i partecipanti hanno condiviso in questo viaggio. Che proseguirà ora attraverso la formazione online e il lavoro in rete.

In questo modo, si faciliteranno la conoscenza e il senso di appartenenza al programma, lavorando su aspetti fondamentali della prevenzione della violenza di genere e la generazione di spazi sicuri e di fiducia che facilitino la partecipazione e la conoscenza delle abilità e dei sogni giovanili.

Dopo la formazione online si passerà alla fase seguente, che prevede un incontro di due giorni dove poter combinare i concetti più teorici con le attività, il lavoro personale e di gruppo. Una volta completate queste fasi, sarà ancora necessario un processo di accompagnamento continuo nelle diverse entità.

Fonte: Salesianos.info

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