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“Human rights work in challenging times”: l’incontro sui diritti umani con la testimonianza di un giovane di Salesiani per il Sociale

Salesiani per il Sociale ha preso parte all’evento della FRA, l’Agenzia dell’UE per i diritti fondamentali, dal titolo “Human rights work in challenging times – ways forward”, svoltosi il 1° febbraio, grazie al Don Bosco International (DBI), che è l’ente che rappresenta i salesiani di Don Bosco presso le istituzioni europee ed è membro della Fundamental Right Platform (FRP). L’incontro ha permesso il confronto tra organizzazioni della società civile, rappresentanti delle istituzioni europee, delle Nazioni Unite ed esperti sui temi dei diritti umani soprattutto ponendo l’attenzione sugli sforzi, sfide e soluzioni affrontate durante il periodo pandemico. 

L’incontro è stato aperto dal direttore della FRA Michael O’Flaherty, con la presenza della Commissaria dell’UE Helena Dalli e Mary Lawlor,  relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei difensori dei diritti umani.

Salesiani per il Sociale ha preso parte alla sessione Promoting the rights of young third-country nationals in alternative care services , condotta da Renato Cursi, Segretario Esecutivo del DBI, attraverso la testimonianza di Momodou  Jallow, che ha raccontato la sua storia, le sfide che ha affrontato una volta in Italia, ma soprattutto le opportunità che è riuscito a cogliere grazie all’accoglienza e all’accompagnamento educativo all’interno della realtà salesiana del Don Bosco di Napoli.

Questa sessione ha avuto proprio l’obiettivo di riflettere sul tema dei minori stranieri non accompagnati e dei giovani cittadini di paesi terzi che hanno ricevuto supporto soprattutto durante la pandemia di Covid-19. 

Momodou è un giovane del Gambia,  che è stato accolto dalla realtà del Don Bosco di Napoli in questi anni, è arrivato in Italia come minore ed è stato accompagnato nel percorso educativo e lavorativo. Ama il calcio, studiare, è attivo con il volontariato e ha iniziato da poco un tirocinio. È stato supportato all’interno del centro diurno e dell’housing attivati nell’ambito del progetto M’Interesso di te, promosso da Salesiani per il Sociale, e finanziato dal Fondo di Beneficienza Intesa San Paolo.

La testimonianza di Mamadou è stata intensa. Il dibattito all’interno della sessione ha messo in luce alcuni punti cardine che ruotano attorno al tema dell’accoglienza dei minori e dei giovani adulti, come il focus sulla transizione dei giovani migranti verso l’età adulta e il rischio di uscire dai percorsi di accoglienza, il dare voce ai giovani migranti, alle loro esperienze, il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze pregresse nel paese di origine. Momodou ha lanciato un messaggio alle istituzioni, chiedendo sempre più supporto per i giovani, pensando anche ai tanti suoi coetanei che hanno bisogno di un indirizzo e una guida, ma allo stesso tempo di mettere a servizio degli altri e della comunità, in cui vivono, le proprie capacità, la propria creatività con volontà e determinazione. Mamadou è un ragazzo che si è messo in gioco e sta continuando a farlo e anche durante il Covid ha supportato la comunità con raccolta e distribuzione di beni alimentari, aiutando lì dove ha ricevuto il sostegno e un’opportunità di crescita.