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Libano – Insediamento del nuovo Superiore dell’Ispettoria salesiana del Medio Oriente

Dall’agenzia ANS.

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El Houssoun, Libano – luglio 2024 – La sera di sabato 6 luglio, nella casa salesiana di El Houssoun, in Libano, è stata celebrata la cerimonia di insediamento del nuovo Superiore dell’Ispettoria salesiana “Gesù Adolescente” del Medio Oriente (MOR), don Simon Zakerian. La cerimonia è stata presieduta da Juan Carlos Pérez Godoy, Consigliere per la Regione Mediterranea, in rappresentanza del Rettor Maggiore. Per l’occasione, si è mobilitata la Famiglia Salesiana del Libano, con una nutrita rappresentanza proveniente dalle case salesiane della Siria: Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, Salesiani Cooperatori, collaboratori, animatori, giovani e amici di Don Bosco. Tutto queto in comunione spirituale con le altre comunità dell’Ispettoria MOR (Egitto, Terra Santa), che per vari motivi (viaggi, confini, difficoltà della zona) non hanno potuto partecipare. Tutti hanno circondato d’affetto don Alejandro José León, già Ispettore MOR, e don Simon Zakerian. Don Godoy ha ringraziato don León per il suo servizio di animazione e governo dell’Ispettoria MOR in momenti di speciali difficoltà, e ha augurato al nuovo Ispettore don Zakerian di essere centro di unità fraterna per continuare la testimonianza cristiana e salesiana nel Medio Oriente ferito. I momenti salienti del rito, durante la celebrazione eucaristica, sono stati: la lettura del decreto di nomina, l’omelia, la professione di fede e la firma del documento di accettazione, le parole di ringraziamento di don León e quelle di fiducia e incoraggiamento di don Zakerian, per un futuro di speranza. Il rito si è concluso con la benedizione di Maria Ausiliatrice ed è stato seguito da un momento conviviale e di festa salesiana all’aperto, in un clima di spontaneità e allegria.

Vaticano – “Coraggiosi, i salesiani!”. Papa Francesco riceve organizzatori e artisti del Concerto di Natale in Vaticano 2021

Dal sito dell’agenzia ANS.

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(ANS – Città del Vaticano) – Al mattino di oggi, mercoledì 15 dicembre, Papa Francesco ha ricevuto in udienza i promotori, gli organizzatori e gli artisti del Concerto di Natale in Vaticano, promosso dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica, e il cui ricavato sarà devoluto a favore della Fondazione Pontificia “Scholas Occurrentes” e della Procura Missionaria salesiana “Missioni Don Bosco” di Torino. Da parte salesiana hanno partecipato all’udienza il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e don Daniel Antúnez, Presidente di “Missioni Don Bosco”, insieme con don Simon Zakerian, Direttore dell’opera di Al Fidar, in Libano, e don Danijel Vidović, incaricato dell’accoglienza presso la Casa Madre dei Salesiani a Torino.

“Il Natale ci invita a fissare lo sguardo sull’evento che ha portato nel mondo la tenerezza di Dio – una parola che sottolineo, tenerezza, ci manca tanto – e così ha suscitato e continua a suscitare gioia e speranza. Tenerezza, gioia, speranza: sentimenti e atteggiamenti che anche voi artisti sapete ravvivare e diffondere con i vostri talenti. Grazie” ha esordito il Pontefice, creando subito un clima di grande apertura con l’uditorio.

Poi, dopo aver richiamato le espressioni di tenerezza presenti nella vita quotidiana (le carezze tra fidanzati, la cura dei genitori per i propri figli), così come nella scena del presepe, il Papa ha parlato della gioia frutto dell’amore: quella stessa gioia che sanno suscitare sempre i bambini, cioè i destinatari dei progetti sostenuti dal Concerto di Natale.

“Nel Concerto di Natale voi offrite le vostre qualità artistiche per sostenere progetti educativi, destinati soprattutto a bambini e ragazzi in due Paesi che versano in condizioni assai precarie: Haiti e il Libano” ha continuato il Santo Padre, che non ha mancato di dare lui stesso una carezza ai salesiani, aggiungendo: “Coraggiosi, i salesiani, che sempre inventano qualche cosa per andare avanti. E questa è promessa di vita”.

Con uno sguardo alle tante difficoltà del mondo di oggi, il Santo Padre ha poi rimarcato che “la pandemia ha purtroppo aggravato il divario educativo per milioni di bambini e adolescenti esclusi da ogni attività formativa. E ci sono altre ‘pandemie’ che impediscono il diffondersi della cultura del dialogo e della cultura dell’inclusione. Oggi domina la cultura dello scarto, purtroppo”.

Ma a fronte di questo, “la luce del Natale ci fa riscoprire il senso della fratellanza e ci spinge alla solidarietà con chi è nel bisogno. E voi nell’arte subito create fratellanza; davanti all’arte non ci sono amici e nemici, siamo tutti uguali, tutti amici, tutti fratelli. È un linguaggio fecondo il vostro”.

L’intervento del Pontefice si è chiuso con un autentico inno all’educazione, che ogni salesiano potrebbe fare proprio: “Investire nell’educazione significa far scoprire e apprezzare i valori più importanti e aiutare i ragazzi e i giovani ad avere il coraggio di guardare con speranza al loro futuro. Nell’educazione abita il seme della speranza: speranza di pace e di giustizia, speranza di bellezza, speranza di bontà; speranza di armonia sociale”.

Dopo i ringraziamenti finali, il Papa si è congedato dai presenti augurando a tutti loro “Buon Natale di fraternità e di pace”.

Il Concerto di Natale in Vaticano 2021, giunto alla 29° edizione, avrà luogo domani, giovedì 16 dicembre, alle ore 19:00 (UTC+1) presso l’Auditorium Conciliazione a Roma, e verrà mandato in onda alla Vigilia di Natale su Canale 5, in prima serata. Le grandi voci internazionali del pop, del rock, del soul, del gospel, della lirica, si esibiranno per festeggiare insieme la ricorrenza del Natale in un concerto che ripropone i motivi più classici e più evocativi della festa e che ogni anno costituisce anche uno sprone alla solidarietà.

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