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Al servizio del “soffio dello Spirito”: il girotondo della santità della Famiglia Salesiana

Dal sito infoANS.

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Tempo per fare sintesi, rinnovare la comunione tra tutti e, infine, coltivare la passione per quello che, è stato ribadito, è un vero ministero: questo è stato il senso dell’ultima sessione del seminario per la promozione delle Cause di Beatificazione e Canonizzazione della Famiglia Salesiana, conclusosi nella mattinata di domenica 10 settembre 2023.

Una sessione che ha visto anche la presenza continua del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, che non ha perso l’occasione per incoraggiare a far emergere la santità della Famiglia di Don Bosco:

“Bisogna assicurare che quanto di bello abbiamo vada avanti, perché non sono cose nostre – ha affermato –. Noi siamo al servizio del soffio dello Spirito, e dobbiamo aiutare a far sentire questo soffio”.

La mattinata si era aperta dapprima con la celebrazione comunitaria dell’Eucaristia domenicale, nella quale sempre il Rettor Maggiore, con riferimento alle letture del giorno, aveva consegnato tre punti chiave: amare il prossimo come sintesi di tutti i comandamenti; evitare i pettegolezzi come prima forma di carità; la mutua preghiera quale espressione di autentica carità tra fratelli e sorelle.

Nell’ultimo momento di confronto in aula, poi, don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, ha aggiornato per sommi capi sul lavoro compiuto dalla Postulazione Generale rispetto al precedente seminario (con 7 inchieste chiuse, 5 aperte, 6 positio consegnate, solo per citare quache dato).

Soprattutto, ha rinnovato l’invito a tutti i presenti a concepire il proprio servizio dell’animazione in maniera organica e completa, intessendo sinergie e collaborazioni a tutti i livelli.

Non sono mancati, inoltre, i suggerimenti sui passi da compiere per favorire la conoscenza della santità, la diffusione delle devozioni, e in definitiva, la promozione delle Cause.

A motivo della particolarità e della significatività di quest’esperienza, nell’ultima sessione dei lavori ha trovato spazio anche la presentazione della collezione dell’Archivio Storico del Perù sul Servo di Dio don Luis (Luigi) Bolla, SDB.

Il lavoro di raccolta della straordinaria documentazione sulla vita del salesiano, che spese tutta la sua vita missionaria (60 anni) tra gli indigeni Achuar e Schuar di Ecuador e Perù, è avvvenuto in accordo con quelle comunità e ha richiesto l’impegno di personale dedicato e altamente qualificato, ma alla fine ha messo insieme un patrimonio documentario straordinario, sia per conoscere la vita del Servo di Dio, sia a livello etnografico in relazione alle popolazioni indigene: 25 serie di reperti, con documenti di ogni tipo, decine di diari, mappe, fotografie, cartoline… e oggetti personali di don Bolla, come il suo tawásap, la corona di piume simbolo del suo status presso gli Achuar; o i suoi stivali, contenenti ancora il fango della Foresta Amazzonica da lui percorsa.

Le parole conclusive le ha pronunciate “a braccio” il X Successore di Don Bosco. Toccato dagli interventi cui aveva assistito nei giorni precedenti e dalla relazioni da lui lette, ha voluto raccontare con la sua testimonianza diretta quanto sia commovente, viva e vera la santità salesiana in tutto il mondo:

“Nei miei viaggi in 118 Paesi del mondo ho vissuto in questi anni delle realtà bellissime: ho potuto constatare quello di cui avete parlato vedendolo sul campo: ho conosciuto direttamente la storia dei martiri spagnoli della Guerra Civile; ho ammirato la storia di don Vincenzo Cimatti attraverso il suo bellissimo museo in Giappone; posso parlarvi della Causa di don Silvio Galli a Chiari o dello stesso don Bolla in Perù; sono stato accanto alle suore Ferrandine nei momenti difficili di rallentamento nella Causa del loro fondatore, e ho gioito con le Salesiane Oblate del Sacro Cuore quando è ripartita quella di Mons. Giuseppe Cognata…”.

Dopo aver elogiato le relazioni di alto livello e la qualità riscontrata durante tutto il seminario, il Rettor Maggiore, da un lato ha messo in guardia dal pericolo “che la nostra pigrizia e distrazione rovini quello che la grazia ha compiuto”, ma dall’altro ha proseguito il suo messaggio di incoraggiamento facendosi testimone del “bellissimo movimento” di persone impegnato a “rintracciare e recuperare tante storie salesiane”.

Nella consapevolezza che “ogni santo mostra una parola di Dio”, Don Á.F. Artime ha infine esortato a perseverare con tenacia nel servizio:

“Trasmettete e condividete tutto questo, con gli attori delle cause, nelle diocesi e con il resto della Famiglia Salesiana!”.

Proprio in quest’ottica la Postulazione Generale ha già proposto alcuni piccoli passi possibili per dare continuità ai processi in corso: in vista del IV seminario, fissato per il 2026, realizzare degli appuntamenti online ogni 6 mesi tra tutti gli animatori delle Cause; e, a livello spirituale, dedicare ciascuno un momento di preghiera ogni sabato per affidare a Maria Ausilitrice tutte le cause della Famiglia Salesian, e in particolare quella di Mamma Margherita.

RMG – “Nel girotondo dei santi”: III Seminario di promozione delle Cause di Canonizzazione e Beatificazione della Famiglia Salesiana

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Dal 6 al 10 settembre si svolgerà a Torino, presso la Casa Madre salesiana, il III Seminario di promozione delle Cause di Beatificazione e Canonizzazione della Famiglia Salesiana, dopo quelli organizzati nel 2016 e nel 2018.

Uno dei frutti più belli nati da Don Bosco è la schiera di santi e di candidati alla santità che in forme e condizioni diverse hanno incarnato il suo carisma. “Infatti, mentre esprimiamo un profondo e religioso senso di gratitudine e di lode per la santità già riconosciuta nella nostra Famiglia e per quella in via di riconoscimento, siamo consapevoli di aver ricevuto una preziosa eredità che merita di essere conosciuta e valorizzata, sotto diversi aspetti: liturgico-celebrativo, spirituale, pastorale, ecclesiale, educativo, culturale”, sottolinea don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana.

L’iniziativa del Seminario si propone pertanto di promuovere la conoscenza, l’imitazione e l’intercessione di questi fratelli e sorelle della Famiglia Salesiana che il Signore ha donato come modelli di vita, compagni di viaggio e intercessori, nonché di illustrare e approfondire alcune dinamiche legate a come una Causa viene concretamente trattata, sia da un punto di vista giuridico, che teologico. Nello specifico: “il Seminario si propone di valorizzare il patrimonio spirituale, pastorale ed educativo di santità nato da Don Bosco; comprendere il vero significato e le finalità di una Causa di canonizzazione; offrire orientamenti e buone pratiche al fine di promuovere le Cause dei candidati alla santità canonizzata della Famiglia Salesiana; aiutare nell’accertamento e accompagnamento di asseriti miracoli”.

Sono circa 80 i partecipanti, in rappresentanza delle oltre 60 Cause seguite dalla Postulazione. Si tratta di un evento ecclesiale, perché le Cause di Beatificazione e Canonizzazione sono un bene della Chiesa, e insieme un incontro di Famiglia Salesiana, considerando che circa la metà dei 32 gruppi hanno almeno una Causa in corso.

Ospitato a Valdocco, quest’anno il Seminario permetterà di vivere i luoghi di Don Bosco, visitare la Casa-Museo con lo spazio a tema per le figure di santità della Famiglia Salesiana, “risalire” in preghiera al Colle Don Bosco e andare a trovare Mamma Margherita a Capriglio. Tutti luoghi che parlano di una santità incarnata e della concretezza dei legami grazie ai quali tanti giovani sono divenuti santi a casa di Don Bosco: luoghi che insegnano ad essere tessitori di vangelo nelle rispettive case e comunità.

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