Quando Benedetto XVI è stato a casa di Don Bosco
Una raccolta delle numerose occasioni in cui Joseph Ratzinger, in qualità di Romano Pontefice, ha visitato opere, case e strutture salesiane o animate dai Figli di Don Bosco, a cura dell’Agenzia iNfo Salesiana.
(ANS – Roma) – In occasione dei funerali del Papa Emerito Benedetto XVI, l’Agenzia iNfo Salesiana propone ai suoi lettori una raccolta delle numerose occasioni in cui Joseph Ratzinger, in qualità di Romano Pontefice, ha visitato opere, case e strutture salesiane o animate dai Figli di Don Bosco. Lasciando ovunque il segno.
La prima visita di Benedetto XVI ad una casa salesiana avvenne nel luglio del 2005, durante il suo primo anno di pontificato. Ereditando una tradizione già avviata da Giovanni Paolo II, il Santo Padre trascorse circa 20 giorni tra le Alpi valdostane, ospite della casa salesiana di Les Combes. Fu proprio nel ritiro valdostano, all’ombra del Monte Bianco e nelle lunghe passeggiate tra i boschi, che il Papa iniziò a elaborare la sua prima enciclica, la “Deus Caritas Est”.
Nella casa salesiana di Les Combes il Papa tornerà anche per le vacanze estive del 2006 e del 2009.
Come vescovo di Roma, invece, Benedetto XVI, ha incontrato i salesiani per la prima volta il 24 febbraio del 2008, III domenica di quaresima, quando si recò in visita alla parrocchia salesiana “Santa Maria Liberatrice”, nel popolare quartiere romano di Testaccio. La visita pastorale servì anche a celebrare il centenario della consacrazione e apertura al culto della chiesa, avvenuta il 29 novembre 1908; in quell’occasione il Papa ricordò anche uno dei parroci storici di quella comunità, il venerabile don Luigi Maria Olivares, SDB, e invitò tutta la comunità parrocchiale “a perseverare nell’impegno educativo che costituisce il carisma tipico di ogni parrocchia salesiana”.
L’anno successivo, nel corso del viaggio apostolico che toccò Camerun e Angola, Benedetto XVI celebrò la messa nella parrocchia salesiana “San Paolo” di Luanda, precisamente in data 21 marzo 2009. Poiché la celebrazione era rivolta specialmente al clero, ai religiosi, ai catechisti e ai rappresentanti di movimenti ecclesiali dell’Angola e di São Tomé, circa 3000 persone, il Papa, con profonda umiltà disse: “Mi sia permessa infine una parola particolare di saluto ai Salesiani e ai fedeli di questa parrocchia di san Paolo che ci accolgono nella loro chiesa, senza esitare per questo a cederci il posto che abitualmente spetta ad essi nell’assemblea liturgica. Ho saputo che si trovano radunati nel campo adiacente e spero, al termine di quest’Eucaristia, di poterli vedere e benedire, ma fin d’ora dico loro: Grazie tante! Dio susciti in mezzo a voi e per mezzo vostro tanti apostoli nella scia del vostro Patrono”.
Nel suo viaggio apostolico in Benin, invece, sul finire del 2011, Benedetto XVI, pur non visitando alcuna struttura salesiana, in un certo modo poté beneficiare lo stesso delle attenzioni salesiane: il letto sul quale il Papa riposò in quei giorni venne infatti realizzato dai giovani dell’opera salesiana di Porto Novo; mentre alla cucina della Nunziatura apostolica, dove il Papa risiedeva, erano addette le Figlie di Maria Ausiliatrice e le loro allieve.
A queste occasioni di particolare vicinanza vanno aggiunte anche le numerose Messe celebrate dal Papa presso la parrocchia “San Tommaso da Villanova” di Castel Gandolfo in occasione della Solennità dell’Assunzione di Maria. La Messa nella parrocchia – animata dai Figli di Don Bosco sin dall’epoca di Papa Pio XI – è stato un appuntamento al quale Benedetto XVI si è mostrato molto fedele nei suoi anni di pontificato, a meno che non si trovasse impegnato in altre parti del mondo.