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Spagna – Il Cardinale Ángel Fernández Artime chiude il 24° Capitolo Ispettoriale di “Spagna – San Giacomo Maggiore”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Salamanca) – Dopo aver studiato i documenti finali preparati dalle cinque commissioni, il Capitolo Ispettoriale 2024 dell’Ispettoria “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM), svoltosi dal 31 marzo al 3 aprile 2024 a Santa Marta de Tormes, presso Salamanca, ha concluso i suoi lavori.

I Capitolari hanno studiato le due bozze di ciascuno dei temi preparati, fino ad arrivare ai testi definitivi che sono stati votati nella mattinata di mercoledì 3 aprile. Al termine dei lavori è stata celebrata l’Eucaristia conclusiva, presieduta dal Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco.

Tra i temi affrontati, ve ne sono alcuni che rispondono alle richieste del Capitolo Generale 29°, come “Animazione e cura della vera vita di ogni salesiano”; “Insieme, salesiani, Famiglia Salesiana e laici, ‘con’ e ‘per’ i giovani”; e “Una coraggiosa revisione e riprogettazione del governo della Congregazione a tutti i livelli”. A questi tre nuclei di riflessione si sono aggiunte due tematiche specifiche proprie dell’Ispettoria: la “Riorganizzazione delle presenze dell’Ispettoria” e una “Riflessione sulle Case della Salute”.

Al di là dei lavori assembleari o del lavoro nelle Commissioni, il pomeriggio del 2 aprile ha previsto nel finale anche un momento di fraternità in cui i salesiani in formazione iniziale, invitati al Capitolo Ispettoriale 24, hanno condiviso la loro storia vocazionale e la loro visione dell’orizzonte della vita e della missione salesiana. E durante l’Eucaristia della giornata, anche don Fabio Attard, Delegato del Rettor Maggiore a compiere la Visita Straordinaria all’Ispettoria SSM, ha condiviso una riflessione sull’esperienza del Signore Risorto.

La giornata si è conclusa con il discorso di chiusura dell’Ispettore SSM, don Fernando García che, in qualità di Presidente del Capitolo, ha ringraziato i partecipanti per il lavoro svolto, soprattutto quello del Regolatore, don Javier Valiente. Per l’Ispettore, quest’esperienza “è stata una pietra miliare molto importante nella vita dell’Ispettoria”, in quanto sta definendo la presenza e il ruolo dei Salesiani nel futuro. Ha inoltre elogiato la “generosità dei confratelli” in questo periodo del suo servizio come Superiore Ispettoriale e ha invitato l’assemblea a guardare alle sfide del futuro senza trascurare le situazioni del presente. Infine, ha esortato tutti a “raccontare ciò che si è vissuto qui”.

Dopo la chiusura ufficiale dei lavori, il Capitolo ha ricevuto la visita del Rettor Maggiore, Cardinale Ángel Fernández Artime, che ha presieduto l’Eucaristia conclusiva. In questa celebrazione, il Cardinale ha sottolineato il significato pasquale della festa e ha invitato tutti a vivere il presente nella speranza, evitando la tentazione del pessimismo e “la mancanza di fede dei credenti”. Per questo motivo, ha invitato a creare comunità formate realmente da “credenti” nel tempo attuale. E nell’occasione il Rettor Maggiore ha confessato che è la prima volta, nei suoi dieci anni di Rettorato, che presiede la chiusura di un Capitolo Ispettoriale.

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I Coordinatori Generali di Pastorale dell’Ispettoria “Spagna – San Giacomo Maggiore” nella terra di Don Bosco

Dall’agenzia ANS.

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Torino, Italia – febbraio 2024 – “Ritorno a Don Bosco” è stato il motto scelto per gli esercizi spirituali dei Coordinatori Generali della Pastorale Giovanile dei Salesiani dell’Ispettoria della “Spagna – San Giacomo Maggiore” (SSM), svoltisi dal 16 al 23 febbraio. I 46 partecipanti, tra cui quattro laici, accompagnati dal Rettor Maggiore Emerito, Don Pascual Chávez, si sono recati a Torino-Valdocco, luogo dove è nata l’opera salesiana. Don Xabier Camino, Delegato per la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria SSM, ha organizzato l’incontro, sottolineando che “quest’anno, segnato dal bicentenario del sogno dei 9 anni di Giovannino Bosco, abbiamo voluto realizzare questa esperienza a Valdocco (…) per illuminare il presente e proiettare il futuro a partire dalle origini, dalla fedeltà al carisma salesiano”. Dopo la prima giornata di riflessione al Colle Don Bosco e a Chieri, il resto delle giornate si è svolto presso la Casa Madre Salesiana di Valdocco. Ogni giorno Don Chávez ha condotto una riflessione, al mattino e al pomeriggio, seguita da un momento di riflessione. Momenti di preghiera, l’Eucaristia e alcune significative visite alla casa di Valdocco, hanno completato il programma. Gli esercizi Spirituali si son conclusi il 23 febbraio con la Messa presieduta da don Camino nella cappella allestita in quelle che erano le stanze in cui abitava Don Bosco, oggi parte del Museo Casa Don Bosco. Il giorno successivo Don Chávez ha presieduto la Messa nella Basilica di Maria Ausiliatrice.

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Spagna – Cinque chiavi fondamentali per presentare il carisma salesiano nella cultura di oggi

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Don Fabio Attard, SDB, nominato dal Rettor Maggiore Visitatore Straordinario nell’Ispettoria di “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM), durante il suo incontro realizzato con i Direttori delle opere salesiane dell’Ispettoria, avvenuto a León nei giorni del 9-10 ottobre scorsi, ha presentato le cinque chiavi fondamentali per proporre il carisma salesiano nella cultura di oggi. Questo è stato il primo incontro a livello ispettoriale che don Attard ha tenuto durante la sua Visita Straordinaria, iniziata il 3 ottobre ad Aranjuez e seguita poi da una riunione a Parla e da un incontro con la comunità educativa “Domingo Savio” a Madrid, il 10 ottobre.

Don Attard ha iniziato dunque la giornata di lavoro con i suoi confratelli di SSM facendo loro cinque proposte per vincere la sfida di condividere il carisma salesiano nel contesto attuale. Esse sono state:

– vivere le profonde e chiare convinzioni salesiane ed evangeliche;

– curare la formazione permanente;

– vivere e amare i “nuovi territori”;

– curare l’ascolto a 360º dei giovani, degli altri e di noi stessi;

– saper essere profeti, sforzandosi di leggere il presente per illuminarlo.

Da parte sua l’Ispettore di SSM, don Fernando García, ha proseguito esprimendo la sua soddisfazione per il fatto che i centri educativi siano davvero un muscolo che dà forza all’Ispettoria. Ha ricordato il momento significativo che SSM sta vivendo nella riconfigurazione delle opere, che richiede di passare a un nuovo modello organizzativo basato su una leadership distribuita, sull’unione intrinseca tra gestione e carisma e sulla cura della presenza viva dei salesiani nelle scuole.

“L’incontro è proseguito con l’informazione e il confronto su temi importanti come la formazione, l’innovazione, il patto educativo globale, la tutela dei minori, le nuove leggi e i requisiti nel campo del lavoro, della formazione professionale e dell’internazionalizzazione; e con momenti di riflessione comune sulla leadership e sulla qualità; senza dimenticare i momenti di festa e di convivialità, che aiutano a rafforzare i legami e a raccogliere le forze per un lavoro essenziale come quello di animare le nostre comunità educative”, ha spiegato don Óscar Bartolomé, Coordinatore ispettoriale delle Scuole.

La visita straordinaria di don Attard era iniziata il 3 ottobre precedente presso la casa salesiana di Aranjuez, un’opera strutturata in due ambienti: la scuola “Loyola”, che copre tutte le fasi educative, e il centro giovanile “Las Aves”, aperto a tutti i bambini e i giovani di Aranjuez e dintorni. “Las Aves” offre attività per il tempo libero e dispone, durante la settimana, di un Centro di Attenzione e Compensazione Educativa (CACE) per gli studenti che hanno bisogno di sostegno e aiuto, sempre in coordinamento con la scuola.

Durante la sua visita, il Visitatore Straordinario, oltre ad incontrare ogni salesiano della comunità, ha avuto l’opportunità di incontrare il Direttore del centro giovanile, l’équipe di gestione della scuola e di avere un colloquio personale con ciascuno dei direttori pedagogici e con l’amministratore del centro.

Ha avuto anche un incontro con l’équipe pastorale, con gli educatori della casa, con la Famiglia Salesiana e con il Consiglio della Comunità Educativo-Pastorale (CEP). Ha presieduto anche un’Eucaristia e durante i tre giorni trascorsi ad Aranjuez è stato sempre incaricato di offrire il “Buongiorno” agli studenti delle diverse tappe educative. È stato per lui un viaggio intenso nella realtà di Aranjuez, comprensivo anche di tempi di preghiera e di riposo, che si è concluso con l’incontro con la comunità, giovedì 5 ottobre.

Senza soluzione di continuità, nel pomeriggio del 5, ha iniziato la sua visita a Parla, che si è protratta fino al 7. Oltre agli incontri con i Salesiani della comunità, nello stesso pomeriggio ha incontrato i Salesiani Cooperatori. Il venerdì ha avuto modo di incontrare l’équipe pastorale dell’opera e la comunità educativa della Piattaforma Sociale “Valora”. Il pomeriggio è stato dedicato alla parrocchia, con momenti di condivisione con i catechisti, i rappresentanti della Caritas, i responsabili della pastorale della salute e i Salesiani Cooperatori. Ha chiuso la giornata con un incontro con gli animatori del centro giovanile. All’agape fraterna che ha concluso la visita è stato accompagnato anche dal Segretario ispettoriale, don Luis Onrubia.

La visita prosegue in questi giorni, da martedì 10 a giovedì 12, nella comunità “Domingo Savio” di Madrid.

Tutte le informazioni, le notizie e una selezione di fotografie sono disponibili alla pagina web: https://www.salesianos.es/visita-extraordinaria-de-d-fabio-attard

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Spagna – Un’opportunità di crescita e di accompagnamento dei giovani attraverso il Servizio Civile

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Il 29 e 30 maggio scorsi, il Centro Nazionale di Pastorale Giovanile di Roma ha ospitato un incontro formativo e di valutazione con i giovani italiani che nel corso di quest’anno pastorale hanno svolto la loro esperienza di Servizio Civile all’estero, in alcuni dei centri giovanili dell’Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM).

Don Santi Domínguez, che coordina questo progetto dal 2002, spiega nel dettaglio: “Il governo italiano offre ai giovani tra i 18 e i 29 anni di investire 12 mesi della loro vita in un servizio di utilità sociale, partecipando attivamente alla vita delle comunità e delle istituzioni a livello locale, nazionale e internazionale. Può essere svolto in Italia o all’estero, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, partecipazione e inclusione. Il suo obiettivo principale è l’utilità sociale attraverso i progetti che vengono sviluppati, nel nostro caso nei centri giovanili”.

Da parte italiana, il progetto è coordinato da “Salesiani per il Sociale APS”, associazione senza scopo di lucro e di promozione sociale nata nel 1993 e promossa dalle Ispettorie salesiane d’Italia, che ha come suo scopo fondamentale la promozione integrale dei minori e dei giovani a rischio di esclusione sociale.

Coordinato a livello locale dalla Delegazione ispettoriale di Pastorale Giovanile, il progetto di Servizio Civile all’estero dei giovani italiani si rinnova in modo continuativo nei centri giovanili dell’Ispettoria SSM di Valladolid, León, Villamuriel de Cerrato, Ourense, Santiago de Compostela, Vigo e La Coruña.

Essendo un progetto continuativo, a settembre si svolgerà la formazione a Roma e poi dei nuovi volontari saranno inseriti nei centri giovanili di SSM; così come altri volontari verranno destinati all’altra Ispettoria dei Salesiani di Spagna, quella di “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX), e a quella delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

“Anche se la selezione dei volontari è molto complicata, dato che ci sono più di 100 volontari che fanno domanda ogni anno, e va assolta tutta la parte burocratica con il ministero italiano, possiamo davvero dire che è un progetto molto salesiano – continua don Domínguez –. Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium ci dice che siamo chiamati ad aggiornare la nostra pastorale partendo dai bisogni dei giovani, soprattutto dei più poveri. Le sfide sono fatte per essere superate. E noi siamo realisti, ma senza perdere la gioia, l’audacia e la dedizione fiduciosa. Non lasciamoci derubare della nostra forza missionaria”.

Conclude infine il salesiano: “Sono 20 anni in cui proponiamo ai giovani italiani un’esperienza di servizio, apprendimento e formazione nei nostri centri giovanili. Una grande ricchezza per loro e anche per noi”.

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Spagna – Lo sport “salesiano”: un elemento umanizzante, educativo e pastorale

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Sabato scorso, 25 marzo, la Casa Ispettoriale dei Salesiani a Madrid, Ispettoria di Spagna-San Giacomo Maggiore (SSM) ha ospitato la Giornata Salesiana dello Sport. Circa 40 responsabili delle attività sportive delle diverse case salesiane hanno partecipato all’evento.

L’incontro, organizzato dalla Commissione Sport Educativo delle Ispettorie salesiane di Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) ed SSM, è stata una celebrazione dello sport educativo da parte dei salesiani di Spagna, e ha visto la partecipazione dei responsabili locali dello sport educativo, degli insegnanti di educazione fisica, dei responsabili delle attività sportive, delle associazioni e dei club sportivi.

Il programma di quest’anno ha previsto le presentazioni di Iñaki Alonso, Responsabile della protezione dell’Athletic Club, che ha parlato della protezione e della creazione di spazi sicuri nello sport; di Alberto Martín, Direttore dell’area metodologia di allenamento del Real Betis, che ha spiegato l’applicazione di questi metodi nello sport di base; e di Gonzalo Quintana, della segreteria tecnica dell’Atletico Madrid, intervenuto sul tema del lavoro con il vivaio della società. Tre proposte sulla protezione dei minori nello sport, sulla metodologia e sul lavoro con i giovani nello sport.

“È stato un grande spazio per poter condividere le esperienze relative alla protezione dei minori nello sport, condividendo un tavolo con persone di altri club importanti. È stato molto bello”, ha manifestato Iñaki Alonso.

Inoltre, nel pomeriggio, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di dialogare in forma più ristretta.

Don Xabier Camino, Delegato di Pastorale Giovanile per i Salesiani di SSM, ha commentato lo stesso sabato su Twitter: “Oggi abbiamo celebrato la giornata salesiana dello sport educativo. Siamo stati accompagnati da esperti di tre importanti club, che ci hanno incoraggiato a curare lo sport nelle nostre case come elemento umanizzante, educativo e pastorale”. Sulla stessa linea si è espresso Diego Pérez Ordoñez, membro della Commissione per lo Sport Educativo di SMX.

Lo sport è educativo, nella varietà delle opere e delle presenze salesiane, quando è inquadrato nel Progetto Educativo-Pastorale del Centro, con obiettivi chiari e concreti, una struttura definita, al di là di ogni improvvisazione, e animato con concretezza da persone serie, responsabili e portatrici di valori. Questi elementi possono senza dubbio convalidare lo sport come mezzo educativo integrale, con la sua ricca gamma di possibilità.

Ma lo sport è anche una meravigliosa piattaforma per l’azione pastorale. Ci sono una serie di elementi che fanno dello sport un luogo di proposta evangelica e pastorale in chiave salesiana per bambini e ragazzi, come la sua ampia capacità di aggregazione e formazione di gruppo; lo sviluppo di valori come l’impegno, la solidarietà, la disciplina, l’altruismo, la preoccupazione per il lavoro degli altri; la possibilità di condividere esperienze e modelli di identificazione, con un grande senso di fiducia e di apertura verso gli altri membri della squadra e gli educatori sportivi.

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Spagna: la Formazione Professionale salesiana realizza 10 incubatrici per i bambini a rischio dell’Ucraina

Giovedì 16 giugno la piattaforma di associazioni e organizzazioni impegnate a favore della popolazione ucraina “Clúster SOS Ucrania” della Navarra ha ricevuto la donazione di 10 incubatricirealizzate da studenti e insegnanti dei Centri di Formazione Professionale salesiani. Di seguito la notizia riportata dal sito ANS.

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Giovedì 16 giugno, la piattaforma di associazioni e organizzazioni impegnate a favore della popolazione ucraina “Clúster SOS Ucrania” della Navarra ha ricevuto la donazione di 10 incubatrici realizzate da studenti e insegnanti dei Centri di Formazione Professionale salesiani, che saranno presto in viaggio verso l’Ucraina. Cinque saranno destinate alla regione di Kiev, tre a Zaporizhia e due a Mykolaiv.

Alla consegna di queste 10 incubatrici, insieme ai più importanti media della Navarra, erano presenti i rappresentanti delle entità che hanno donato i fondi per la loro costruzione e spedizione: il club sportivo Mulier, l’associazione “Farmacisti senza frontiere” e la compagnia assicurativa “IMQ” delle Asturie.

“Clúster SOS Ucrania” ha contattato i salesiani di Pamplona quando ha saputo del progetto che i centri salesiani stanno portando avanti. Si tratta del progetto “Incubatrici che salvano la vita”, in cui sono coinvolti otto Centri di Formazione Professionale salesiani dell’IspettoriaSpagna-San Giacomo Maggiore”.

La guerra in corso in Ucraina fa sì che le nascite premature avvengano in luoghi non attrezzati dal punto di vista medico. Le incubatrici progettate da “Medicina Abierta al Mundo” sono state costruite dagli studenti dei cicli di meccanizzazione di livello superiore degli otto CFP salesiani e i giovani del corso di Elettricità ed Elettronica del complesso salesiano di Pamplona hanno realizzato l’assemblaggio elettronica.

“Per noi – hanno detto gli studenti durante la presentazione – è un piacere lavorare alla costruzione di queste incubatrici per neonati prematuri. Impariamo a lavorare con nuovi materiali e ci sentiamo utili. È molto stimolante per tutti noi”.

La controparte ucraina del “Clúster SOS Ucrania” ha ordinato 50 unità, 10 delle quali sono state già inviate.

Il progetto “Incubatrici che salvano vite” è iniziato l’anno scorso con una collaborazione tra il CFP salesiano di Pamplona, e le ONG “Medicina abierta al Mundo” e “Ayuda Contenedores” ed è stato esteso quest’anno ad altri 7 centri. Prima dell’inizio della guerra in Ucraina, erano già stati inviati ad altri Paesi che avevano bisogno di questi apparati, soprattutto in Africa e in America.

Pablo Sánchez, il giovane ingegnere che ha partecipato alla progettazione delle incubatrici, ha affermato nella presentazione che la richiesta è alta e proviene da diversi luoghi, per questo si continuerà a produrne anche nel corso del prossimo anno accademico.

“Medicina abierta al Mundo” ha sviluppato l’idea, progettato il prototipo e costruito le prime incubatrici “ma i centri salesiani sono diventati la forza del progetto” hanno affermato.

Molte aziende sono state interessate a contribuire con il loro granello di sabbia attraverso la fornitura di materiali o la fabbricazione di piccole parti delle incubatrici su una scala più ampia di quella che può offrire un centro educativo. Questo è il caso della collaborazione dell’azienda “M Torres”, che fornisce la stampa 3D di piccole parti per completare il dispositivo, o della Moshy, che ha donato le fodere per i materassini delle incubatrici. Inoltre, il progetto gode anche del sostegno dell’impresa bancaria “La Caixa”, attraverso l’iniziativa “FPDualiza”.

LiLy Shyshkovska, rappresentante dell’associazione “Alas de Ucrania”, che fa parte del “Clúster SOS Ucrania”, si è rivolta al pubblico augurandosi che non debbano essere inviate molte altre culle nel suo Paese perché la guerra possa presto concludersi, e ha infine affermato:

“Grazie a tutte le persone che partecipano a questo progetto. Siete incredibili. Pur fra tanto male in questo mondo, grazie a voi sta tornando la fiducia nella bontà degli esseri umani”.

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