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Appello Missionario 2024 del Rettor Maggiore

Si riporta di seguito l’Appello Missionario per il 2024 del Rettor Maggiore, Card. Ángel Fernández Artime.

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Torino Valdocco, 18 dicembre 2023

Carissimi confratelli,
Un saluto fraterno dalla nostra Casa Madre a Valdocco.

Come ormai tradizione da alcuni anni, oggi, 18 dicembre, nel giorno in cui nel 1859 Don Bosco fondo la nostra “Pia Società di San Francesco di Sales”, é una bella occasione per sottolineare lo spirito missionario come elemento essenziale del carisma di Don Bosco, inviandovi il mio appello missionario annuale.

Nel 2024 celebreremo il secondo centenario del sogno dei nove anni di Giovannino Bosco. Don Pietro Stella diceva che è il sogno che “condizionò tutto il modo di vivere e di pensare di Don Bosco”. Per noi oggi seguire la riflessione sul sogno dei nove anni di Don Bosco richiede di sottolineare la sua fiducia nella Provvidenza: «A suo tempo tutto comprenderai».

Il sogno dei nove anni ci insegna che Dio parla in tanti modi, opera grandi cose con “strumenti semplici”, anche nel profondo del nostro cuore, attraverso i sentimenti che si muovono dentro di noi. Oggi il sogno di nove anni continua a farci sognare e a invitarci a pensare chi siamo e per chi siamo.

E interessante notare che nel quinto sogno missionario, che ha avuto luogo mentre era in visita ai confratelli a Barcellona nella notte tra il 9 e il 10 aprile 1886, Don Bosco ha visto un profondo legame con il suo sogno dei nove anni. Nel suo quinto ed ultimo sogno missionario vide una grande folla di ragazzi che correvano verso di lui gridando: “Ti stavamo aspettando. Ti abbiamo aspettato cosi a lungo. Ora finalmente sei qui. Sei tra noi e non ci sfuggirai!

La pastorella che conduceva un immenso gregge di agnelli lo aiutò a comprenderne il significato chiedendogli: “Ti ricordi il sogno che hai fatto quando avevi dieci anni?”, poi ha tracciato una linea da Valparaíso a Pechino per sottolineare l’immenso numero di giovani che attendono i salesiani.

Effettivamente, oggi in tutti i continenti ci sono giovani che hanno bisogno di essere trasformati da “lupi” in “agnelli”. Oggi Don Bosco ha bisogno dei Salesiani che si rendono disponibile come “strumenti semplici” per realizzare il suo sogno missionario.

Con questa lettera faccio appello ai confratelli che sentono nel profondo del loro cuore, attraverso i sentimenti che si muovono dentro di loro, la chiamata di Dio, dentro la nostra comune vocazione salesiana, a rendersi disponibili come missionari con un impegno per tutta la vita (ad
vitam), dovunque il Rettor Maggiore li invierà.

Al mio appello del 18 dicembre 2022 scorso 42 salesiani hanno risposto inviandomi la lettera della loro disponibilità missionaria. Dopo un attento discernimento, 24 sono stati scelti come membri della 154a spedizione missionaria di settembre scorso. Gli altri continuano il loro discernimento. Auspico che altrettanti, o anche di più, si mettano generosamente a disposizione quest’anno.

Invito gli Ispettori, con loro Delegati per l’animazione missionaria (DIAM), ad essere i primi ad aiutare i confratelli a facilitare il loro discernimento, invitandoli, dopo il dialogo personale, a mettersi a disposizione del Rettor Maggiore per rispondere ai bisogni missionari della Congregazione. Poi il Consigliere Generale per le Missioni, a nome mio, continuerà il discernimento che porterà alla scelta dei missionari per la 155a spedizione missionaria che si terrà, Dio volendo, domenica 29 settembre 2024, nella Basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco, come si e fatto sin dal tempo di Don Bosco.

Il dialogo con il Consigliere Generale per le Missioni e la riflessione condivisa all’interno del Consiglio Generale mi permette di precisare le urgenze individuate per il 2024, dove vorrei che un numero significativo di confratelli potesse essere inviato:

  • nelle nuove frontiere del continente africano: Botswana, Niger, Nordafrica, ecc…
  • nelle nuove presenze che inizieremo in Grecia e a Vanuatu;
  • in Albania, Romania, Germania, Slovenia e in altre frontiere del Progetto Europa;
  • in Azerbaijan, Nepal, Mongolia, Sudafrica e Yakutia;
  • nelle presenze con i popoli indigeni del continente americano.

Affido questo mio ultimo appello missionario all’intercessione della nostra Madre Immacolata e Ausiliatrice affinché noi salesiani manteniamo vivo l’ardore missionario di Don Bosco.

Vi saluto, cari confratelli, con vero affetto,

Card. Ángel Fernández Artime, SDB

Rettore Maggiore

L’appello missionario del Rettor Maggiore

Domenica 18 dicembre 2022 il Rettor MaggioreDon Ángel Fernández Artime, ha lanciato il suo appello missionario a tutti i suoi confratelli nel giorno in cui la Congregazione Salesiana ricorda quando, 163 anni faDon Bosco fondò la “Pia Società di San Francesco di Sales” a ValdoccoTorino. Di seguito la notizia a cura del sito ANS.

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Domenica 18 dicembre 2022 tutta la Congregazione Salesiana ricorda quando, 163 anni fa, il 18 dicembre 1859, Don Bosco fondò la “Pia Società di San Francesco di Sales” a ValdoccoTorino, con 17 membri oltre al fondatore.

Ed è proprio in questa ricorrenza che il Rettor MaggioreDon Ángel Fernández Artime, lancia il suo appello missionario a tutti i suoi confratelli, per sottolineare che fin dalla sua fondazione lo spirito e l’impegno missionario sono elementi essenziali della Congregazione Salesiana.

“Grazie allo spirito missionario nella nostra Congregazione, ci sono ancora confratelli che partono per donare la propria vita a Dio come missionari,”

scrive Don Á.F. Artime nel suo messaggio. Il Rettor maggiore vede tutto questo come un compimento di ciò che Don Bosco stesso disse nella sua omelia durante il primo Invio Missionario, l’11 novembre 1875:

“… Chi sa, che non sia questa partenza e questo poco come un seme da cui abbia a sorgere una grande pianta? … Chi sa che questa partenza non abbia svegliato nel cuore di molti il desiderio di consacrarsi a Dio nelle Missioni, facendo corpo con noi e rinforzando le nostre file? Io lo spero. …”

(MB XI, 385)

Nella sua lettera il Rettor Maggiore sottolinea che oggi “le missioni” non possono essere comprese solo come movimento verso “le terre di missione”, come una volta. Oggi i missionari salesiani provengono dai cinque continenti e sono inviati ai cinque continenti, non solo per rispondere al bisogno di personale ma, soprattutto, per testimoniare che per i Figli di Don Bosco non esistono frontiere, per contribuire al dialogo interculturale, all’inculturazione della fede e del carisma, e per innescare processi che possano generare nuove vocazioni locali.

Con questa lettera il X Successore di Don Bosco invita i salesiani, a pregare e a fare un attento discernimento per scoprire se il Signore li chiama, dentro la comune vocazione salesiana, ad essere missionari per tutta la vita (ad vitam).

Invita pure gli Ispettori, con i loro Delegati per l’animazione missionaria (DIAM), ad essere i primi ad aiutare i loro confratelli a coltivare il desiderio missionario e a facilitare il loro discernimento.

Il testo completo dell’appello missionario del Rettor Maggiore 2022 è disponibile CLICCANDO QUI.

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