San Giovanni Paolo II
ci racconta don Bosco
Karol Woytila nasce a Wadowice (Polonia) il 18 maggio 1920, in una famiglia molto religiosa che gli trasmetterà un grande spirito di preghiera e una grande fiducia in Dio. Vive l’occupazione nazista e comunista della Polonia. A causa della guerra frequenterà il seminario clandestino, e lavorerà in fabbrica per poter guadagnarsi da vivere. Nel 1946 viene ordinato sacerdote, nel 1964 arcivescovo della stessa di Cracovia, nel 1967 viene nominato cardinale da Papa Paolo VI. Parteciperà ad alcune sessioni del Concilio Vaticano II. Il 16 ottobre 1978 viene eletto Papa col nome di Giovanni Paolo II. Il suo pontificato sarà segnato da un magistero profondo e vario, da numerosi viaggi apostolici in tutto il mondo, dalla lotta al comunismo e da un attenzione particolare al mondo dei giovani. Gravemente malato muore il 2 aprile 2005. Il 27 aprile 2011 è stato proclamato santo da Papa Francesco.
La sua statura di santo lo colloca, con originalità, tra i grandi Fondatori di Istituti religiosi nella Chiesa. Egli eccelle per molti aspetti: è l’iniziatore di una vera scuola di nuova e attraente spiritualità apostolica; è il promotore di una speciale devozione a Maria, Ausiliatrice dei cristiani e Madre della Chiesa, è il testimone di un leale e coraggioso senso ecclesiale, manifestato attraverso mediazioni delicate nelle allora difficili relazioni tra la Chiesa e lo Stato; è l’apostolo realistico e pratico, aperto agli apporti delle nuove scoperte; è l’organizzatore zelante delle missioni con sensibilità veramente cattolica; è, in modo eccelso, l’esemplare di un amore preferenziale per i giovani, specialmente per i più bisognosi, a bene della Chiesa e della società; è il maestro di un’efficace e geniale prassi pedagogica, lasciata come dono prezioso da custodire e sviluppare. Per lui l’uomo formato e maturo è il cittadino che ha fede, che mette al centro della sua vita l’ideale dell’uomo nuovo proclamato da Gesù Cristo e che è coraggioso testimone delle proprie convinzioni religiose. Non si tratta – come si vede – di una religione speculativa e astratta, ma di una fede viva, radicata nella realtà, fatta di presenza e di comunione, di ascolto e di docilità alla grazia.
Preghiera per le vocazioni
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria;
Sia lodato e ringraziato in ogni
momento il Santissimo e Divinissimo
Sacramento; Salve Regina;
Maria, aiuto dei Cristiani, prega per noi!
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Signore Gesù, come un giorno hai chiamato i primi discepoli per farne pescatori di uomini, così continua a far risuonare anche oggi il tuo dolce invito: “Vieni e seguimi!” Dona ai giovani e alle giovani la grazia di rispondere prontamente alla tua voce! Manda, Signore, operai nella tua messe e non permettere che l’umanità si perda per mancanza di pastori, di missionari, di persone dedicate alla causa del Vangelo. Maria, Madre della Chiesa, modello di ogni vocazione, aiutaci a rispondere “Sì” al Signore che ci chiama a collaborare al disegno divino di salvezza. Amen