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Sicilia, salesiani e laici: comunione, condivisione e corresponsabilità

Dal sito dei Salesiani di Sicilia.

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Sabato 25 febbraio si è svolto on line il terzo incontro di formazione congiunta tra sdb e laici. L’ispettoria salesiana sicula ha avviato già da qualche anno un percorso di sempre maggiore condivisione tra le due principali componenti delle proprie realtà educative pastorali.

Durante questo anno sociale, 2022 – 2023, ha definito in maniera precisa questo percorso attraverso un itinerario formativo che prevede cinque tappe. A voler essere più precisi, sei, considerando l’incontro di programmazione ispettoriale svoltosi a fine agosto a Montagna Gebbia.

Un vero e proprio spin-off, l’incontro di Montagna Gebbia, nato dalla necessità impellente di definire le modalità di realizzazione concreta del processo di Comunione, Condivisione e Corresponsabilità tra laici e salesiani nelle opere della nostra ispettoria.

Dopo i momenti iniziali di preghiera, saluto e introduzione all’incontro, siamo stati guidati in questa approfondita riflessione da Don Fabio Attard, per 12 anni Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile della Congregazione, e dal 2020 Responsabile per la Formazione Permanente dei salesiani e dei laici in Europa. Un incarico fino a quell’anno inesistente in congregazione a sottolineare quanto il processo di coinvolgimento e corresponsabilità sia importante per la stessa.

71 utenti collegati in modalità online,  per un centinaio, forse più,  di persone a seguire la presentazione in un percorso attraverso la storia degli ultimi cinquant’anni della congregazione salesiana. A partire, però, dalla necessaria riflessione sulle radici e sulle origini della missione di don Bosco. Perché se non si parte dalla lettura storica, concreta dei fatti e delle azioni del nostro Padre fondatore e di coloro che lo hanno guidato e accompagnato nella sua incondizionata disponibilità all’agire dello Spirito Santo, si rischia di commettere un errore interpretativo.

Don Bosco si è calato completamente nell’epoca storica del periodo, del territorio in cui è vissuto e della realtà ecclesiale, sociale, politica che ha incontrato. Ha sentito forte la necessità di dovere e potere accedere a tutte le risorse intellettuali e spirituali alla sua portata per poter dare risposte concrete alle necessità dei giovani poveri, emarginati e abbandonati di Torino del diciannovesimo secolo.

Lo ha fatto perché, affidandosi allo Spirito e riconoscendone l’azione, sapeva che:

… tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole. Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, […] Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra.

Per cui ha riconosciuto in ognuna delle persone che ha incontrato il suo peculiare carisma, ha condiviso con esse la propria missione, affinché essa si proiettasse nel tempo e in tutta la terra.

Rimanere saldamente connessi alle proprie radici e alla propria storia non significa però rimanere immobili in uno stato di celebrazione perpetua del passato, significa comprenderne gli avvenimenti attualizzandoli nel presente e nel posto in cui ci troviamo, mostrandoci capaci di lasciarci guidare, come fece don Bosco, dallo Spirito Santo per attualizzarne l’azione.

Nel tempo costanti sono state le precisazioni, gli inviti, le indicazioni da parte della Chiesa e della congregazione a recuperare la dimensione della comunione tra il laicato impegnato e i salesiani che operano nelle diverse realtà sui territori. Tante le esperienze avviate, nella congregazione a livello mondiale ma anche nella nostra Ispettoria, con alterne vicende, a testimonianza di impegno  e di volontà in tal senso. Un percorso sempre più intenso, in crescita, ricco di esperienze, di contributi, irto di difficoltà e di tentazioni a recedere la cui spinta propositiva ad andare avanti sembra al momento vigorosa.

Ad ulteriore testimonianza di questo percorso la creazione in ispettoria di una equipe di formazione sdb-laici realizzata a seguito delle indicazioni emerse dall’ultimo capitolo ispettoriale è inserite nel POI 2022-2026, costituita da membri laici ed sdb è impegnata da diversi mesi ad elaborare un progetto di formazione congiunta che ha come obiettivi principali proprio la realizzazione attraverso percorsi formativi, di incontro e confronto.

La riflessione di don Attard ha recuperato alle nostre memorie e al nostro bagaglio informativo e culturale la necessaria definizione del “nostro essere Chiesa”, e “del nostro servizio pastorale” che si realizza attraverso un “servizio comunitario offerto ai giovani specialmente più poveri da parte della comunità salesiana che anima e coordina la comunità educativo pastorale” che a sua volta fa riferimento al CGS20 e ai CG24 e 28, concludendo con l’invito a rileggere attentamente questi documenti.

Papa Francesco a ottobre 2021, a inizio del percorso sinodale, infine, grazie alla sua immensa capacità di sintesi utilizzando tre parole ci forniva un ulteriore strumento di lettura per muoverci in questo percorso di costruzione : Comunione – Partecipazione – Missione. La prima e la terza non possono essere realizzate se non attraverso la effettiva realizzazione di percorsi partecipativi veri.

 

Sicilia, Meeting sulla santità per i giovani del Movimento Giovanile Salesiano

Pubblichiamo il resoconto del Meeting del MGS Sicilia.

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Nei giorni dal 3 al 5 Gennaio 2023, noi ragazzi del MGS Sicilia, abbiamo avuto la possibilità di confrontarci, divertirci e ascoltare con molto interesse gli incontri formativi proposti dall’equipe, durante un campo animatori chiamato “Meeting”.

Le tematiche principali sono state la santità e l’importanza di scoprire se stessi non temere di esserlo.

Il primo giorno, in seguito a un momento di animazione e di lancio del tema, è iniziato il primo incontro formativo, guidato da don Marco Piana, sulla tematica dell’Essere, nel quale abbiamo approfondito il tema della Santità: in quanto figli amati da Dio, siamo stati chiamati per nome da lui e per questo ognuno di noi è già prezioso, bello e inimitabile. In quanto figli, dobbiamo ricordarci di avere un padre, perché in caso contrario, potremmo dimenticare la nostra unicità e il valore che ognuno di noi ha: per questo è importante “seguire la voce che ci ricorda la nostra bellezza“. Successivamente, abbiamo riflettuto sulla nostra identità provando a dare un senso al nostro passato, al nostro presente e al nostro futuro, tramite delle domande di riflessione. In seguito, ci siamo confrontati in piccoli gruppi.

Il secondo giorno, vi sono stati due incontri formativi sulle tematiche dell’essere Con e dell’essere Per.

Durante il primo momento abbiamo approfondito, con l’aiuto di don Dario Spinella , la tematica dell’essere Con, partendo dall’ascolto della canzone “Io sono l’altro” di Niccolò Fabi: l’altro è diverso da noi, spesso rapportarsi è una fatica, ma questo non ci permette di giudicare, perché l’altro “è un terreno sacro sul quale togliersi i sandali”. L’altro, per la vita di ognuno di noi, è una ricchezza, perché evita la monotonia, e i suoi feedback ci aiutano a crescere, a far conoscere i nostri difetti e le nostre potenzialità. Dobbiamo stare sempre attenti però, perché ciò che ci viene detto non sempre è la verità e solo Dio ci conosce veramente e ci può dire veramente chi siamo. Successivamente, partendo dalla lettura della prima lettera di San Paolo ai Corinzi (1 Cor 12,12-27), abbiamo capito l’importanza dell’altro, perché in quanto fratelli, ci interessa la sua vita. Non dobbiamo provare invidia, ma empatia e compassione perché essendo tutti membra di Cristo, siamo tutti Cristo e ciò che facciamo agli altri lo facciamo a Cristo (Mt 25,40).

Nel pomeriggio abbiamo approfondito con l’aiuto di una Salesiana Cooperatrice, Angela Caradonna, la tematica dell’essere Per, declinato in 3 modi:

  • Alla luce della Parola di Dio: Essere sale della terra e luce del mondo (Mt 5, 13-16)

Grazie a questo versetto abbiamo capito l’importanza di lasciare il segno di Gesù e di noi stessi donando i nostri talenti, in ogni ambiente che frequentiamo… il nostro essere deve essere coerente.

  • Alla luce delle parole di Papa Francesco

EG 273 “Io sono una missione per la vita degli altri”. Sull’esempio di Maria che fa visita alla cugina Elisabetta, abbiamo capito quanto sia importante e bello mettersi al servizio di ogni persona che incontriamo, perché ogni missione porta felicità a chi riceve e a chi dona.

  • Alla luce della Spiritualità Giovanile Salesiana

Il servizio responsabile: abbiamo capito quanto sia importante e delicato il nostro servizio, perché ognuno di noi, donando i propri talenti, dà l’esempio… e per essere dei bravi Animatori Salesiani, dobbiamo essere buoni cristiani e onesti cittadini in qualsiasi posto ci troviamo, non solo in oratorio.

I primi due giorni si sono conclusi confrontandoci in gruppi sulle tematiche affrontate, recitando le preghiere dei vespri (la mattina iniziando con le lodi), vivendo dei momenti di fraternità insieme ai coordinatori, ascoltando delle testimonianze di alcuni ragazzi e partecipando al “laboratorio di santità”. Il laboratorio di santità consisteva nell’approfondire la vita di alcuni santi.
Il secondo giorno si è concluso con l’adorazione Eucaristica ascoltando delle testimonianze sulla vita della santa Chiara Corbella Petrillo.
Il terzo giorno i membri dell’equipe ci hanno guidato a costruire il nostro “modellino” di santità confrontandoci con la vita dei santi e le nostre qualità.

Il meeting si è concluso con la Celebrazione Eucaristica, alla presenza di don Giovanni D’Andrea e suor Angela Maria Maccioni, per rendere grazie a Gesù per la crescita spirituale, l’amicizia, la grazia e il divertimento che ci ha donato in questi giorni, come ripartenza per questo nuovo anno!

La presenza costante degli SDB e delle FMA è stata di fondamentale importanza, perché senza di loro non avremmo potuto vivere in pienezza questa esperienza. Con la loro gioia e la loro allegria riescono a trasmettere il carisma salesiano anche tramite uno sguardo, un abbraccio e – soprattutto – attraverso l’ascolto.

 

Salesiani Sicilia: XXIV Corso Nazionale per gli Insegnanti di Religione Cattolica

Si è aperto il 30 novembre, il XXIV Corso nazionale per gli Insegnanti di Religione Cattolica (IRC). Un centinaio circa i partecipanti che provengono da varie parti d’Italia.

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Si è aperto ieri, 30 novembre, presso l’Istituto Teologico “San Tommaso” di Messina il XXIV Corso Nazionale per gli Insegnanti di Religione Cattolica (IRC), approvato dal “Servizio Nazionale per l’Insegnamento della Religione Cattolica” della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione della Repubblica Italiana, coordinato dal prof. don Antonino Romano e dall’Equipe del Centro di Pedagogia Religiosa “Giovanni Cravotta”. I partecipanti sono circa un centinaio e provengono da varie parte d’Italia e della Diocesi di Messina.

Il XXIV Corso, in conformità con le direttive emanate dal Ministero dell’Istruzione, è finalizzato all’aggiornamento professionale degli Insegnanti di Religione cattolica.

L’ambito di aggiornamento del presente XXIV Corso concerne il rapporto tra “Flipped Classroom” e IRC. L’esigenza dell’aggiornamento professionale, in questo caso, ha stimolato anche il ripensamento dei modelli didattici e, in generale, della formazione religiosa nella scuola italiana. Il programma del Corso coniuga queste due esigenze teorico-pratiche attraverso le quattro sessioni di conferenze e di laboratori metodologici. Però, come ricorda nella sua Lettera ai Corsisti, il nuovo Responsabile dell’Ufficio della CEI, il prof. Ernesto Diaco, è centrale nel compito formativo il posto della persona in formazione, perché cristianesimo e umanesimo, come afferma Papa Francesco, sono inscindibili.

In particolare, i corsisti si stanno esercitando nelle seguenti dimensioni:

  • comprensione del metodo “flipped classroom”;
  • ripensamento globale della didattica IRC in prospettiva di “flipped classroom” per l’IRC;
  • gestione della didattica in queste competenze;
  • valutazione didattica e autovalutazione delle proprie abilità in questa nuova didattica disciplinare.

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Sicilia, primo incontro online formazione sdb-laici

 

Sabato 26 novembre 2022 si è svolto il primo incontro on Line, tappa di una nuova avventura formativa per i salesiani e i laici di Sicilia avviata ad Agosto in occasione dell’avvio dell’anno pastorale. Si tratta di un percorso pensato per i Consigli delle Comunità Educativo Pastorali (CEP) dell’Ispettoria Sicula, l’idea è stata portata avanti su richiesta del Capitolo Ispettoriale 31.
Il percorso prevede diverse tappe online e la conclusione in presenza e sarà utile per crescere nella progettazione pastorale in vista dell’elaborazione o dell’aggiornamento del PEPS locale che vedrà coinvolte tutte le CEP. Di riflesso questo percorso aiuterà il consolidamento dei consigli delle CEP. La prima tappa vissuta il 26 novembre dalle 9.30 alle 11.30 ha tratto spunto dalla Evangelii Gaudium di Papa Francesco e dal Patto Educativo Globale riletto in ottica Salesiana, grazie anche al quadro di Riferimento della Pastorale Giovanile Salesiana. Don Franco Di Natale, vicario ispettoriale, è stato il primo relatore. Un grazie va all’equipe di Pastorale Giovanile, della Comunicazione sociale e a quella del Progetto SDB-Laici. Il “processo” di condivisone del carisma e della missione continua e porterà molti frutti.

 

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Sicilia – Campo giovani confratelli: “Cercate in oratorio Bartolomeo Garelli”

Si è svolto dal 30 Agosto al 2 Settembre presso l’Ostello Don Bosco (Playa) di Catania il consueto incontro annuale dei giovani confratelli dell’Ispettoria Salesiana Sicula in formazione iniziale (dal primo anno di professione al primo anno di sacerdozio).
I confratelli hanno vissuto giornate di fraternità, relax e formazione con al centro il tema della progettualità, svolto attraverso il Laboratorio Projectus, strumento realizzato da Gigi Cotichella e presentato da don Alberto Anzalone e don Dario Spinella. La simulazione del laboratorio ha mirato alla progettazione in ambito vocazionale per la fascia dei preadolescenti.
La terza giornata del campo è stata caratterizzata da due momenti principali: la visita di Mons. Luigi Renna, Arcivescovo della diocesi di Catania, che ha evidenziato l’importanza del fronte salesiano della missione in un momento di grave emergenza educativa, sottolineando l’importanza di “cercare in oratorio il Bartolomeo Garelli” e l’incontro di confronto tra il gruppo operativo del centro ispettoriale e i giovani confratelli presenti.
Il campo si è concluso con il pellegrinaggio dei confratelli al Santuario della Madonna di Valverde e la Celebrazione Eucaristica presieduta dall’ispettore, don Giovanni D’Andrea.
Conclusione, questa, che riapre alle attività pastorali dell’inverno che vedranno impegnati, nei fronti della missione salesiana, i confratelli che hanno vissuto insieme momenti di fraternità prima di ripartire!
Vivere e lavorare insieme é davvero un’esigenza fondamentale, non é, anzi, non può essere solo una regola universale, deve diventare pratica nel concreto del reale per essere impronta di una missione che ci chiama in comunità, insieme, mai soli. Vocazione al vivere la comunione nei piccoli momenti, nei piccoli incontri, nelle occasioni più varie che però fanno vivere il senso di sentirsi parte di un sogno, parte di una grande famiglia. Come voleva don Bosco.
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ISI – Campo Savio 2022

Dal 30 luglio al 1 agosto 2022, dopo 2 anni di stop, si è svolto a Montagna Gebbia (EN) il Campo Savio dedicato ai ragazzi delle scuole medie. Di seguito la notizia a cura di Adele Marino e Desiree Clemente (Oratorio Salesiano Marsala) apparsa sul sito dei Salesiani di Sicilia.

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Dopo due lunghissimi anni di stop, dal 30 luglio al 1 agosto si è svolto a Montagna Gebbia (EN) il Campo Savio dedicato ai ragazzi che frequentano le scuole medie.

Il campo leader, intitolato “Una vita al top”, ha visto come temi principali l’allegria, l’amicizia e la solidarietà prendendo esempio dalle vite di tre giovani che hanno fatto la differenza.

Prima del campo inoltre l’equipe si è incontrata a Catania per vivere insieme i due giorni che lo hanno preceduto. Giorni vissuti con tanta allegria e utili per istaurare legami all’interno del gruppo. Diventando una grande squadra, abbiamo assicurato a noi stessi e ai ragazzi che abbiamo incontrato durante questa esperienza di vivere in un ambiente di famiglia, dove ognuno fa la sua parte per il bene comune.

Testimonianza di Desiree Clemente da Marsala:

La mattina della 30 luglio ero super emozionata, non vedevo l’ora di arrivare per fare questa bellissima esperienza. In passato, sentendo gli altri ragazzi del mio oratorio parlare di questi campi animatori, avevo sempre nutrito una certa curiosità e finalmente era arrivato il nostro grande giorno!

Nonostante tutta l’adrenalina, avevo anche una sorta di “paura”: di non riuscire a socializzare o comunque non trovarmi a mio agio con gli altri ragazzi, dimenticandomi che tutti eravamo ragazzi di Don Bosco. Fin da subito ho fatto amicizia con gli altri ragazzi, quindi tutte le paranoie che mi ero fatta si sono rivelate non veritiere. Ho instaurato un rapporto d’amicizia non solo con i miei coetanei, ma anche con i salesiani e le FMA.

I tre personaggi principali di cui abbiamo parlato durante le formazioni sono stati: Domenico Savio, Laura Vicuña e Carlo Acutis. Di questi tre ragazzi mi porto a casa 3 cose fondamentali:

  1. essere sempre felici nonostante magari la vita non ci sorrida, e se non sorride guardate quella faccina al contrario ;);
  2. offrire il nostro amore e la nostra amicizia a tutti senza avere pregiudizi. Penso anche che tutto il bene dato in qualche modo ci tornerà indietro;
  3. non ignorare chi ci sta vicino, il nostro prossimo, ma offrire sempre il nostro aiuto.

Seguite queste tre cose e vivrete anche voi una vita al top!

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MGS Sicilia – pellegrinaggio sui luoghi salesiani

Dal 6 al 12 agosto 40 giovani del MGS di Sicilia hanno vissuto un pellegrinaggio nei luoghi salesiani. Di seguito la notizia riportata dal sito dei Salesiani di Sicilia.

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Dal 6 al 12 Agosto 40 giovani del MGS di Sicilia, accompagnati da 4 SDB e 2 FMA, hanno vissuto un pellegrinaggio sui luoghi salesiani. L’iniziativa, “alle origini del carisma salesiano”, si inserisce nell’anno celebrativo dei 150 anni dalla fondazione dell’istituto delle FMA e nel cammino di preparazione al 50° della nascita del MGS in Sicilia.

I giovani hanno affrontato la tematica del discernimento vocazionale confrontandosi con la vita di Don Bosco e Madre Mazzarello, alla scoperta del “per chi sono io“.  Il pellegrinaggio è stato arricchito dalla presenza e dalle buone notti del regionale della Mediterranea, Don Juan Carlos Pérez Godoy, e del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime. Il X successore di Don Bosco ha esortato i giovani a prendere in mano con coraggio la propria vita superando il rischio della mediocrità.

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Palermo: nulla per forza, tutto per amore

Il 13 e il 14 maggio a Palermo si terrà un seminario sul nodo tematico ”Dall’intuizione di San Francesco di sales alle sfide della post-modernità: evangelizzare ed educare”, che ha il suo fondamento nella frase del Santo: “Nulla per forza, tutto per amore“. Di seguito la notizia riportata dal sito Insieme – Salesiani Don Bosco Sicilia.

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Evangelizzare ed educare è come dire cuore e annuncio. Sono queste le parole chiave del seminario che si svolgerà il 13-14 maggio a Palermoorganizzato dalla Scuola don Bosco Villa Ranchibile per celebrare il IV Centenario della morte di San Francesco di Sales. La kermesse di due giorni si svolgerà presso il salone teatro dell’Istituto Don Bosco in Via della Libertà 199.

Il nodo tematico del Seminario ”Dall’intuizione di San Francesco di sales alle sfide della post-modernità: evangelizzare ed educare” ha il suo fondamento nella frase del Santo:

Nulla per, forza tutto per amore

assunta quale diamante degli approfondimenti da parte di specialisti, vescovi, allievi. Le relazioni, infatti, previste nel pomeriggio del 13, dalle ore 15.30 alle 19:00, e quelle del sabato, dalle ore 9:30 alle 13:00, esamineranno le sfaccettature di questa pietra miliare.

Avvierà i lavori il saluto del direttore della Casa don Bosco, don Domenico Saraniti, l’arcivescovo mons. Michele Pennisi; l’ispettore dei salesiani, don Giovanni D’Andrea e la segreteria ispettoriale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, suor Lucia Siragusa. Seguiranno quattro interventi. Il primo in programma il Prof Don Andrea Bozzolo, Magnifico Rettore Università Pontificia Salesiana; il prof. Giuseppe Gioia, docente all’Università di Palermo; Suor Maria Trigila, docente di lettere e dell’Istituto don Bosco e la studentessa della medesima scuola, Chiara Lanotte.

L’indomani daranno il via ai lavori l’Arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice e il prof. Fra Rosario Pistone, preside della Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia. Seguiranno quattro approfondimenti da parte del Vescovo di Acireale mons. Antonino Raspanti, tra l’altro anche vicepresidente della CEI e presidente della CESIil prof. Don Vito Impellizzeri direttore della Pontificia Facoltà Teologica di Siciliala prof.ssa Anna Staropoli, sociologae lo studente della Scuola Don Bosco, Tommaso Caserta.

La coralità delle varie voci, dal mondo accademico ai banchi di scuola, è una scelta strategica degli organizzatori salesiani perché, oggi più che mai, è richiesta la testimonianza di sinodalità dei saperi e del confronto generazionale, a partire da argomenti vitali come l’educazione e l’evangelizzazione. Cartina di tornasole in questo momento storico.

-Sr Maria Trigilia

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PGS Sicilia, a Ragusa la PGSFest che ha inaugurato la stagione sportiva

Sabato 4 dicembre è stato una giornata importante per le Polisportive Giovanili Salesiane (P.G.S.) di Ragusa, si è tornati in campo con la PGSFest. La PGSFest, evento che segna l’inaugurazione della stagione sportiva, ha visto in campo i più piccoli.

L’edizione 2021 è stata celebrata presso l’Oratorio Centro Giovanile di Ragusa, che grazie alla disponibilità dei padri salesiani, è tornato ad essere teatro di un pomeriggio all’insegna dello sport: sano e salesiano.

Al fine di evitare assembramenti e affollamenti, si è scelto di far scendere in campo solo la categoria MINI del calcio a 5, e garantire tornei individuali di tennis tavolo e calcio balilla, così da rendere più facile e sereno il rispetto delle norme anticovid.

Alla manifestazione hanno preso parte circa 60 atleti delle società: OR.SA RG, OR.SA Modica e Real Modica, inoltre per i giovani oratoriani e i ragazzi della catechesi sono stati organizzati tornei di tennis tavolo e calcio balilla.

A conclusione dei tornei Alessandro Giannì, presidente provinciale, ha rivolto un breve saluto ai presenti, e poi don Enrico Frusteri, nuovo incaricato dell’Oratorio Salesiano di Ragusa, ha rivolto il pensiero di buonanotte salesiana, sottolineando la bellezza del tornare a giocare e dello stare insieme in allegria.

Le mattonelle dell’oratorio sono tornate a scricchiolare felicemente sotto il peso felice di palloni, ragazzi e genitori, che sono stati una presenza bella e significativa.

“Il nostro comitato – afferma Alessandro Giannì – riparte! per questo devo ringraziare coloro che portano avanti la missione delle PGS qui in provincia, le associazioni che hanno creduto nella PGSFest, come momento di gioco e di relazione. Un grazie alla BAPR che ha supportato questa importante iniziativa. Un grazie ai Salesiani di Ragusa per il supporto logistico e l’accoglienza. Il covid ci ha fermato per un po’, ora è tempo di ripartire, ritrovare passione e voglia di fare: perché lo sport è vita, e una pandemia non può farci arrendere”.

Il comitato territoriale ha in programma tanti iniziative nel breve e nel lungo periodo. I prossimi appuntamenti importanti saranno il corso di BLSD, i tornei di Calcio a 5 per tutte le categorie (attività di base – giovanile – libera), il torneo di Padel (settore giovanile e libera). Da gennaio 2021 avranno inizio attività dedicate al tennis tavolo e al basket.

Avvio Anno Pastorale MGS Sicilia

Dal sito dei Salesiani di Sicilia.

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L’estate salesiana si è conclusa in presenza – finalmente – con il Giò Beach Party, evento che da qualche anno coinvolge adolescenti e giovani del Movimento Giovanile Salesiano di Sicilia, svoltosi lo scorso 26 settembre alla Playa di Catania.

Grazie a questo evento, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, circa 150 animatori delle Case Salesiane di tutta la Sicilia sono riusciti a incontrarsi in presenza, dopo mesi di incontri on-line ed eventi riservati a pochissimi partecipanti, per conoscere la proposta pastorale del nuovo anno: “Amati e Chiamati”.

L’evento è stato preceduto dall’Assemblea MGS, a cui hanno partecipato due giovani per ogni Casa, per approfondire meglio le quattro parti del Quaderno Giovani, strumento di lavoro indirizzato a giovani, animatori, educatori, catechisti, in generale alle CEP che lavorano con la proposta Pastorale del MGS Italia. Nel secondo anno in preparazione al bicentenario del “Sogno dei nove anni”, si lavorerà sulla chiamata ricevuta da Giovannino proprio in quel sogno: “Renditi umile, forte e robusto”.

Dopo una breve introduzione del tema dell’anno, Gabriele e Soraya, i giovani presentatori dell’evento, hanno introdotto i testimoni che sono stati invitati a raccontarsi, per rendere concreto e vivo il tema proposto: don Dario Spinella, Suor Luisa Nicolosi FMA, la famiglia di Stefano, Rosa Linda e Laura Di Maria e la giovane animatrice Costanza Licitra hanno brevemente raccontato di come, nella loro vita, si sono sentiti amati e chiamati. In particolare, Costanza, la testimone più giovane, ha raccontato dell’incontro con Gesù avvenuto prima in oratorio e poi in tanti altri momenti della sua vita, in ultimo, ma non meno importante, nella quotidianità vissuta attraverso il progetto “Lascia la tua impronta che permette a tanti giovani ragazzi da tutta l’Italia di condividere un’esperienza di servizio convivenza presso il Sacro Cuore di Roma. La giornata è seguita con momenti di gioco e fraternità, in pieno spirito salesiano.

Contemporaneamente, si è svolto presso la Casa Salesiana di Cibali, il Forum Educatori, anch’esso per presentare ai responsabili della formazione dei giovani i temi della proposta pastorale con focus sul tema: “Gustare la vita spirituale secondo gli insegnamenti di San Francesco di Sales”, trattato da don Franco Di Natale, vicario ispettoriale. Nel pomeriggio, gli intervenuti hanno lavorato suddivisi in tre gruppi per elaborare il decalogo dell’educatore salesiano secondo le tre parole che ci accompagnano: chiamatiresponsabili unici.

La giornata si è conclusa con la partecipazione alla professione perpetua di don Stefano Cortesiano e don Tonino Garufi, svoltasi presso l’Istituto di San Francesco di Sales, sede dell’Ispettoria SdB di Sicilia e Tunisia. I giovani si sono uniti ai tanti membri della famiglia salesiana e alle famiglie dei due giovani salesiani, in un clima di festa e fraternità, proprio come in una vera e propria famiglia.

L’augurio per il nuovo anno è di camminare insieme, seguendo il percorso della proposta pastorale per continuare a costruire insieme il sogno: ecco perché l’hashtag di quest’anno è proprio #makethedream.

Rosa Linda Romano, Salesiana Cooperatrice della Segreteria regionale del MGS Sicilia

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