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Spagna – “Una pastorale giovanile per il nostro tempo”

Dall’agenzia ANS.

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Sanlúcar la Mayor, Spagna – giugno 2024 – L’equipe di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria Salesiana Spagna-Maria Ausiliatrice (SMX) ha celebrato il 26 e 27 giugno l’ultima sessione dell’anno accademico 2023/24 con un incontro ampliato che ha riunito i rappresentanti delle équipe degli ambienti di Scuole, Oratori e Centri Giovanili, Parrocchie, Piattaforme di Educazione Sociale, insieme ai settori di Animazione Vocazionale, Animazione Missionaria, Itinerario di Educazione alla Fede, all’ONG Bosco Global e alla Delegazione di Comunicazione. La prima sessione di lavoro è stata incentrata sulla revisione dei processi catechetici, nell’ambito delle azioni previste nel Progetto Educativo Pastorale Salesiano Ispettoriale (PEPSI), centrato soprattutto sui cambiamenti di tappa e sulla riflessione avviata dall’Itinerario di Educazione alla Fede. Il secondo blocco di lavori, dopo la riunione d’équipe e l’incontro del gruppo di lavoro per l’inserimento socio-lavorativo, è stato dedicato alla proposta di evangelizzazione digitale. “Per il prossimo anno accademico, in linea con il PEPSI, vogliamo realizzare un’iniziativa di evangelizzazione digitale. Per questo riteniamo importante fare una riflessione preliminare che ci porti a dire cosa intendiamo per evangelizzazione digitale e quali iniziative promuovere”, ha spiegato don Jordi Lleixà, Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile. Nella seconda giornata si è riflettuto sul “protagonismo giovanile”, nell’ambito delle opzioni previste dal Progetto Organico Ispettoriale e dopo la recente celebrazione del Capitolo Ispettoriale, dove sono state approfondite le modalità per concretizzarlo, insieme alla riflessione sul libro “Una pastorale giovanile per il nostro tempo”. L’incontro si è concluso con la revisione degli obiettivi PEPSI, delle informazioni trasversali e una revisione degli obiettivi e del calendario di cui tenere conto.

Incontro tra i Centri Nazionali di Roma e Madrid, condivisione di calendari ed esperienze

Dal 18 al 21 giugno si è svolto a Madrid l’incontro tra i centri nazionali salesiani di Italia e Spagna, due giorni di confronto e lavoro sui prossimi seminari e sulle attività da portare avanti insieme.
All’incontro hanno partecipato la comunità San Lorenzo del CNOS con i tre laici che compongono il consiglio della CEP del Cnos e, oltre ai componenti del Centro nazionale di Madrid, anche i due delegati spagnoli di Pastorale Giovanile.
Il primo giorno è stato di presentazione del Centro Nazionale di Italia e di Spagna, di una delle ispettorie della Spagna oltre alla verifica del seminario sui Migranti che si è svolto a Malaga lo scorso anno, grazie al contributo in collegamento di don Rafael Bejarano e don Alberto Ares, SJ. I lavori sono andati avanti con la riflessione sul seminario sul Primo annuncio che si svolgerà a Madrid in autunno e sull’organizzazione.
Il secondo giorno, spazio alla presentazione della seconda ispettoria della Spagna e confronto sul lavoro del Settore di PG sull’affettività e l’educazione sessuale. Collegati da Roma don Andrea Bozzolo – Rettore dell’Università Pontificia salesiana –  e Antonella Sinagoga, psicoterapeuta e autrice con il Consigliere Generale Miguel Ángel García Morcuende e e Monica Ronchi, psicologa del volume: “Una pastorale giovanile che educa all’amore”. Don Andrea Bozzolo ha offerto un inquadramento teorico e presentato i nodi educativi, mentre Antonella Sinagoga ha presentato le buone prassi e passi da compiere forte dell’esperienza maturata a partire dal volume pubblicato.
L’incontro si è concluso con la condivisione di alcuni appuntamenti comuni, a partire dal prossimo seminario regionale sul primo annuncio che si terrà a Madrid in autunno. Prossimo incontro tra i due centri nazionali: Roma, giugno 2025.

Spagna – Conferenza delle Scuole Salesiane di Arti Grafiche

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Pamplona) – L’11 e il 12 giugno 2024 i salesiani di Pamplona hanno ospitato la seconda conferenza tecnica per gli insegnanti di arti grafiche. Vi hanno partecipato circa 40 persone provenienti da scuole salesiane di arti grafiche di tutta la Spagna.

All’inizio di ogni giornata di lavoro, i partecipanti hanno assistito a due presentazioni su due temi che stanno cambiando il mondo: il modo in cui si impara e il modo di fare le cose. Sul primo versante, ad esempio, si è parlato di Intelligenza Artificiale, con la relazione dal titolo “Come migliorare l’apprendimento con l’IA”, tenuto dai professori dell’Università di Navarra, Francesc Pujol e Alejandro N. García.

“In un mondo riconfigurato dall’IA, in 5 anni il 70% dei posti di lavoro subirà una profonda trasformazione. Sarà un potenziale molto forte per migliorare il processo di apprendimento degli studenti o per rovinarlo” hanno osservato. I due professori dell’Università di Navarra hanno proposto agli insegnanti partecipanti alla conferenza la sfida di integrare l’IA a beneficio del processo di apprendimento, mostrando come utilizzarla sulla base della “regola d’oro”, che consiste nell’utilizzare l’IA per migliorare ciò che già si conosce.

La seconda giornata è iniziata con l’intervento di Fernando Valera, fondatore “Materialigth” ed esperto di stampa funzionale, che ha mostrato le possibilità di questo ramo delle arti grafiche, presentandolo come una proposta dirompente, come una nicchia di mercato per il futuro. “È possibile orientare il business della stampa tradizionale verso il mondo della stampa funzionale. Ma per questo è essenziale estendere la formazione nelle Arti Grafiche verso questa nuova nicchia di mercato”, ha affermato.

Nell’occasione è stato presentato il Progetto “INFINITE”, di cui l’Istituto Salesiano di Pamplona è partner, insieme al Cluster della Stampa Funzionale, al Governo della Navarra e a un nutrito gruppo di enti di vari Paesi. Questo progetto fa parte dell’Agenzia Esecutiva Europea per l’Educazione e la Cultura (EACEA, in inglese) ed è finanziato dall’Unione Europea.

L’obiettivo del progetto è promuovere e valorizzare la stampa funzionale nella regione. A tal fine, tra le altre attività, i Salesiani di Pamplona intendono creare un corso di specializzazione in stampa funzionale, e ciascuno dei partner svilupperà invece una formazione sul tema nei rispettivi Paesi.

In questa prima azione di diffusione del progetto, i partner della Navarra hanno svolto due attività: la presentazione di INFINITE alle scuole salesiane di arti grafiche in Spagna; e delle interviste con i direttori di dipartimento di queste scuole, per ottenere un’analisi delle esigenze da considerare per l’attuazione di questa innovativa formazione.

Miren Garate, Direttrice del dipartimento di Arti Grafiche dei Salesiani di Pamplona, da parte sua ha presentato i diversi canali di finanziamento che il suo dipartimento ha cercato negli ultimi anni, i progetti realizzati e le alleanze create.

E tutti i partecipanti hanno anche avuto l’opportunità di una visita all’azienda “DS SMITH PACKAGING BERTAKO”.

Questa seconda conferenza è servita allo scambio di buone pratiche di lavoro tra le scuole salesiane e all’acquisizione di nuove competenze da parte degli insegnanti partecipanti. Come ha detto don Ángel Miranda, Direttore dei Salesiani di Pamplona, all’apertura della conferenza: “Queste giornate non servono solo a conoscere un’altra scuola e a condividere esperienze. Sono giornate per condividere la vita, per camminare insieme e costruire progetti che ci permettano di sognare”.

 

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Spagna – Le presenze salesiane “di corsa” in onore di Maria Ausiliatrice

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Durante il mese di maggio, o già dalla fine di aprile e fino a giugno, centinaia di sportivi in Spagna hanno partecipato a varie corse di solidarietà realizzate in tante parti del Paese in onore di Maria Ausiliatrice, la cui celebrazione liturgica si svolge il 24 maggio. Sono molte le presenze salesiane che organizzano gare di vario tipo: cross notturne, corse popolari o corse per bambini. Tutti eventi che incoraggiano le comunità educative pastorali e la Famiglia Salesiana ad unirsi e a correre per varie cause benefiche.

Le corse coprono solitamente una distanza compresa tra i 4 e i 10 chilometri e attraversano le vie vicine alle presenze salesiane. I partecipanti sono suddivisi in categorie di età, dai più giovani ai più anziani. I primi a raggiungere il traguardo ricevono un premio, ma più che mai l’importante non è vincere, ma partecipare ad una causa caritatevole che unisce le case salesiane attorno ad un unico obiettivo.

Il 12 maggio i salesiani di Cordova hanno realizzato la XLII edizione della Corsa Popolare in onore di Maria Ausiliatrice, organizzata dal Club Sportivo “Salesianos Córdoba”. La corsa ha riunito circa 300 atleti provenienti da diverse parti della Provincia di Cordova, tra cui Rocío Marqués Córdoba di Montilla, che gioca per il “Califas Athletics Club” dell’Università di Córdoba. L’8 maggio, invece, i più piccoli già avevano potuto partecipare ad una corsa per bambini presso la scuola salesiana, anch’essa organizzata dal Club Sportivo Salesianos Córdoba.

Il 19 maggio si è svolta una grande festa dello sport nella città di Villa de la Orotava, a Tenerife, con la celebrazione della XLVI edizione della “Cross María Auxiliadora”. All’evento, il più longevo dell’arcipelago delle Canarie, e che ha subito un’interruzione solo durante la pandemia, hanno partecipato circa 1.800 corridori. Molti sono stati gli appassionati che si sono accalcati su entrambi i lati della strada per incitare tutti i corridori che hanno sofferto nella famosa “subida de la Marquesa” (la salita della Marquesa). Secondo i dati ottenuti, La Orotava ha accolto più di 5.000 persone, tra pubblico e partecipanti, lungo i diversi punti del percorso.

La Corsa di Solidarietà “María Auxiliadora” dei salesiani di Las Palmas, realizzatasi lo scorso 4 maggio, è un evento sportivo che è diventato sempre più popolare in città e che è giunto quest’anno alla sua 15ª edizione. Dai 50 partecipanti delle prime edizioni, è arrivato a superare nel 2023 i 1.600 corridori, di tutte le età.

Ad Algeciras la XLIII edizione del “Cross María Auxiliadora”, organizzata dall’associazione delle Madri e dei Padri della scuola salesiana, si è svolta il 21 aprile. Questa corsa, che è uno degli eventi sportivi più tradizionali della città e il più antico del Campo de Gibraltar, è anche un evento sociale, educativo e culturale, che riunisce tutta la famiglia. Due le modalità previste: una corsa di 5 km e una di 10 km.

Un’altra corsa che sta consolidando una sua tradizione è quella di Montilla, dove il 22 giugno si terrà la 21ª edizione, organizzata dall’Associazione Exallievi di Don Bosco, con l’obiettivo di promuovere i valori trasmessi dallo sport in generale e dall’atletica in particolare.

Il 10 maggio, i salesiani di Alcoy hanno organizzato la quinta edizione del “Cross Nocturno Salesiano Ciutat D’Alcoi”, un evento di solidarietà i cui proventi sono destinati alla ONG salesiana “Bosco Global”, in particolare ai progetti che essa porta avanti sia in Siria, sia in Ucraina.

I salesiani di Úbeda hanno invece realizzato la loro 8ª corsa di solidarietà, organizzata dal Club Sportivo Salesiano. La gara ha visto la partecipazione di circa 800 partecipanti che hanno goduto di uno splendido pomeriggio di sport e convivialità. Anche in questo caso il ricavato è stato devoluto all’ONG “Bosco Global” ed è stato destinato al quartiere di Gourle Diadie a Tambacounda (Senegal), dove l’obiettivo è quello di sviluppare la zona per costruire un campo sportivo che fornisca agli abitanti un’area decorosa per la pratica sportiva.

Proprio nel giorno della festa di Maria Ausiliatrice si è svolta la gara di 4 km che ha attraversato le strade del quartiere “Cruces” di Barakaldo, rivolto agli alunni dal 6° anno della Primaria al 4° anno delle Superiori. Anche gli Exallievi e le famiglie del centro sono stati invitati a partecipare, in un evento che è stato accompagnato anche dal giorno precedente con le “olimpiadi scolastiche”, terminate poi con le premiazioni nel giorno di Maria Ausiliatrice.

La corsa di solidarietà che si svolge intorno al mese di Maria Ausiliatrice a Ciudad Real, con distanze che variavano a seconda delle categorie, quest’anno si è svolta domenica 28 aprile, con una partecipazione di quasi 300 studenti e famiglie.

Infine, sotto l’hashtag: #Correportucole (traducibile con: #corriperlatuascuola), a Guadalajara, domenica 26 maggio, si è svolta la 40ª edizione del Cross MAUX di Guadalajara, organizzato dai salesiani e sostenuta dal Comune di Guadalajara, dal Consiglio Provinciale e dalla Giunta della Comunità Autonoma di Castilla-La Mancha.

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Spagna – Il salesiano don Emmanuel Lokossou è stato insignito della IX edizione dei CEU Awards for Life

Dall’agenzia ANS.

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Madrid, Spagna – maggio 2024 – Il 17 maggio il sacerdote salesiano Emmanuel Lokossou della comunità Salesiana di Parla (Madrid), ha ricevuto il Premio della IX edizione del concorso “La creatività in difesa della vita degli studenti universitari CEU” indetto ogni anno dall’Istituto di Studi Familiari l’Università stessa. I “Premi CEU in Difesa della Vita” hanno l’obiettivo di contribuire al dibattito e alla promozione dei valori legati al rispetto e alla dignità della vita umana in tutte le sue fasi. La cerimonia di consegna è stata presieduta da Alfonso Bullón, presidente dell’Associazione Cattolica dei Propagandisti, con la presenza del Rettore dell’Università CEU San Pablo di Madrid, Rosa Visiedo Claverol. È stato poi consegnato il premio, che quest’anno è andato al sacerdote salesiano Emmanuel Lokossou, studente del secondo anno del corso di Laurea in Comunicazione Audiovisiva. Nel suo saggio intitolato “Assistenza agli anziani: sfide, eredità e prospettive future”, don Lokossou sostiene che si dovrebbe considerare la vecchiaia come un’opportunità e non come una fatalità. Gli anziani hanno contribuito molto alla società e, sebbene non siano più nel momento vitale per svolgere determinate attività, continuano ad essere una fonte di saggezza e ispirazione.

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Spagna – Il contributo salesiano alla storia di Salamanca

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Salamanca) – Nei giorni scorsi, ad aprile, nell’ambito delle celebrazioni per i 125 anni di presenza salesiana a Salamanca, si è svolto un interessante convegno sul tema: “L’eredità salesiana a Salamanca: un contributo per i 125 anni della loro presenza”, condotto da don Joaquín Torres e Miguel Ángel Fernández, entrambi membri della Delegazione Salesiana dei Beni Culturali dell’Ispettoria di “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM).

Il convegno ha offerto una visione della storia della città di Salamanca, a partire dai beni culturali che custodiscono un ricco carisma salesiano, per valorizzarne e salvaguardarne la memoria.

“Salamanca è stata una fucina di numerose vocazioni salesiane che, insieme ad Exallievi, Salesiani Cooperatori e membri della Famiglia Salesiana, si diffusero nel mondo”. Così ha iniziato il suo intervento don Torres, affermando che Salamanca non può essere compresa senza i salesiani, così come non si possono intendere i salesiani senza Salamanca.

L’obiettivo del convegno è stato dunque far conoscere parte del ricco patrimonio salesiano di Salamanca e risvegliare un interesse ad essere trasmettitori di quel patrimonio.

Durante il convegno non poteva non essere menzionata la ricchezza architettonica dei centri “San José” di Pizarrales e di “Maria Ausiliatrice”, che sorge accanto alla scuola salesiana “Don Bosco”. Sono state mostrate immagini e cronache contenute nel ricco archivio delle case e che permettono di compiere un percorso nella storia salesiana della città.

Storia che inizia il 30 dicembre 1898 con l’arrivo dei primi salesiani, che mossero i loro primi passi nella parrocchia di San Benito dove venivano impartiti gli insegnamenti elementari di disegno, modellismo, muratura e musica.

Con la proiezione di alcune fotografie sono state poi descritte le fasi successive del lavoro: l’acquisto di un terreno per costruire la scuola “Maria Ausiliatrice”, l’11 luglio 1900; l’inizio dei lavori nel 1902; l’inaugurazione e la benedizione della nuova scuola il 9 ottobre 1909; l’inizio della costruzione della nuova chiesa di Maria Ausiliatrice e la sua inaugurazione il 14 giugno 1945.

La scuola “San Benito” fu ufficialmente chiusa il 1° luglio 1955, data in cui il centro fu ceduto alla diocesi. Sempre in quella data, poi, la comunità salesiana si spostò alla scuola “Maria Ausiliatrice”, insieme ad un gruppo di 160 alunni che frequentavano i corsi estivi. Nel mese di settembre dello stesso anno, nel quartiere Pizarrales, aprì i battenti la nuova scuola “San José”. Si trattava della nuova presenza salesiana in città, che da quel momento in poi offrirà i corsi di Formazione Professionale e accoglierà gli studenti della scuola “San Benito”.

Nel corso di quei primi anni andarono ad accumularsi diverse immagini e opere artistiche che oggi compongono un ricco catalogo, che viene conservato ed è a disposizione di chi è interessato a studiarne il valore artistico o scientifico.

Insieme al patrimonio materiale, la città di Salamanca può vantare un prezioso patrimonio culturale e religioso. Il contributo del sistema educativo salesiano al mondo dell’istruzione della città ha prodotto generazioni di “buoni cristiani e onesti cittadini”, che si sono diffuse in tutta la Castiglia e oltre.

I diversi gruppi della Famiglia Salesiana, con il loro particolare carisma, sono un altro dei contributi di cui gode la città. E non si può non menzionare la grande devozione a Maria Ausiliatrice, visibile nelle strade e nelle case, con la presenza delle cappelle domestiche.

La presenza salesiana a Salamanca si apre ora al futuro, con rinnovato slancio. La memoria storica diventa, per ciascuno dei suoi destinatari, educatori, animatori, famiglie e membri della Famiglia Salesiana, una sfida fatta profezia: continuare a rispondere ai bisogni di educazione e di evangelizzazione cristiana delle nuove generazioni che saranno il futuro della Chiesa e della società, nella città di Salamanca e nel mondo intero.

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Spagna – La Facoltà di Teologia di Siviglia ospita il II Convegno su Sport e Fede

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Siviglia) – La Facoltà di Teologia “San Isidoro” di Siviglia ha ospitato, nei giorni 4 e 5 aprile, il II Convegno su Sport e Fede, organizzato dall’Arcidiocesi di Siviglia, in collaborazione con la Congregazione Salesiana. Un centinaio di partecipanti, di cui 30 provenienti da ambienti salesiani, hanno preso parte a questo evento, rivolto in particolare agli operatori legati alla Pastorale dello Sport, ovvero insegnanti, allenatori, catechisti, sacerdoti, sportivi e chiunque sia coinvolto nell’ambito educativo-sportivo. Vi hanno partecipato anche dirigenti, allenatori e sportivi di riconosciuto prestigio.

Nelle giornate si sono susseguiti diversi interventi e tavole rotonde, come quella tenuta dagli ex calciatori Javi Varas e Juan Carlos Unzué, nonché dall’arbitro di Prima Divisione Jorge Figueroa Vázquez, quest’ultimo exallievo della scuola salesiana di Nervión, denominata “Come vivere la fede nello sport professionistico”. Nel corso dell’intervento, Unzué ha spiegato il processo della SLA, malattia di cui soffre e che lo costringe su una sedia a rotelle, e ha colto l’occasione per lanciare un appello alle autorità pubbliche: “Non possiamo permettere che persone che vogliono vivere si sentano obbligate a morire per un problema economico, perché sentono che stanno gravando sulle loro famiglie”. Juan Carlos Unzué da quando ha scoperto di essere affetto da SLA vive con la missione di migliorare le condizioni delle persone che ne soffrono.

Da parte sua, Jorge Figueroa Vázquez ha espresso il desiderio di “umanizzare maggiormente la figura dell’arbitro, per mettere in evidenza il nostro lato personale”. Raccontando alcuni episodi personali e familiari derivati dalla sua attività di arbitro, ha affermato che i gesti che mostrano l’identità e la pratica religiosa degli sportivi non sono così rari. Cosa che ha confermato anche Javi Varas con alcuni dei suoi interventi.

La successiva tavola rotonda si è concentrata sul superamento di sé e dei limiti nello sport, e ha visto gli interventi del maratoneta José M. Roas, del nuotatore paralimpico Paco Salinas e dei membri della squadra del “Nastic de Tarragona”, Rubén Cano e Álvaro Almazán. Roas, che corre le maratone con suo figlio Pablo, affetto da paralisi cerebrale, ha detto che “Pablo è una benedizione in sé, perché è la prova che Dio esiste e ci sostiene”.

Da parte loro, Cano e Almazán hanno delineato il percorso che li ha portati a dedicare il loro tempo a questa nuova esperienza, in cui sono già coinvolte mille persone. Paco Salinas, invece, ha raccontato le esigenze di allenarsi ai massimi livelli con le modalità paralimpiche e ha riconosciuto che la fede gli dà la forza di andare avanti.

Javier Tebas, Presidente della Liga Calcio, ha chiuso la giornata inaugurale con un discorso in cui ha messo in relazione la pratica sportiva e le esigenze che comporta, con gli impegni che derivano da una vita di fede. Per farlo, ha utilizzato la prima lettera di San Paolo ai Corinzi: “La vita è una corsa spirituale, e dobbiamo fare ogni sforzo possibile”. Su questa linea, ha poi spiegato perché lo sport è paragonabile al cammino di fede: “Anche la fede si allena, con l’adempimento dei comandamenti”.

Alla sessione inaugurale hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti delle due squadre di calcio della città, il presidente del “Sevilla FC”, José María del Nido Carrasco; e il Direttore delle Relazioni istituzionali del “Real Betis”, Rafael Gordillo; insieme anche a Minerva Salinas, Consigliera del Comune di Siviglia con delega allo Sport.

Venerdì 5 aprile sono state organizzate altre due tavole rotonde e una presentazione finale. La giornata è iniziata con un intervento su come educare alla fede attraverso lo sport, con la partecipazione di suor Guadalupe Escudero, Consacrata nell’Ordine delle Vergini, responsabile della casa di spiritualità del Monastero di Zamartze in Navarra; il coordinatore sportivo delle “Escuelas Católicas Sevilla”, Manuel García; e Gema Saez, docente di pallacanestro presso l’Università “Francisco de Vitoria” di Madrid e Direttrice del gruppo di ricerca “Sport e fatti religiosi” della stessa università. L’intervento, rivolto principalmente ad allenatori e insegnanti di sport, è stato moderato da Gabino Carmona, allenatore sportivo e direttore di “Talent Executive Coaching”, un programma di processi di coaching per allenatori, squadre e giocatori di sport professionistici e di base.

La giornata si è quindi conclusa con l’intervento dell’atleta paralimpico di nuoto Enhamed Enhamed, che ha raccontato brevemente la storia di come ha superato la perdita della vista. A questo proposito, ha invitato a vivere con gratitudine, a chiedere aiuto agli altri quando ce n’è bisogno e a confidare in Dio. Al tempo stesso, ha mostrato al pubblico quanto non sia stato facile raggiungere queste convinzioni; tuttavia, nel momento in cui ha toccato il fondo nella sua carriera sportiva, ha cercato e trovato aiuto e un accompagnamento.

Durante la giornata, inoltre, Javier Trigo ha presentato il libro “Dio è uno sportivo”, con 20 storie che illustrano questa affermazione. Successivamente, lo stesso Trigo e Carlos Balbé hanno presentato l’embrione della “Fondazione Defe”, che ha l’obiettivo di creare un forum di discussione e riflessione in cui emergano formule e strategie per lavorare con lo sport in ambito educativo.

Per concludere la giornata di sabato 6 aprile, si è svolto il I Torneo “Sport e Fede” sul campo di “Sevilla 3000”.  La competizione era rivolta ai più giovani dell’Arcidiocesi di Siviglia, bambini di età compresa tra gli 8 e i 12 anni, e ha evidenziato l’importanza dell’integrazione anche tra i più giovani.

Grande soddisfazione è stata espressa, infine, da Diego Pérez Ordóñez, Responsabile dello Sport educativo per i Salesiani di Siviglia e membro del comitato organizzatore della Giornata di Sport e Fede, definita come “un magnifico incontro di integrazione ed evangelizzazione attraverso lo sport nell’Arcidiocesi di Siviglia”.

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Il Cardinale Ángel Fernández Artime alla prima di “Sueños, el musical”: “Un bellissimo musical sul sogno di Don Bosco”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Nella serata di giovedì 4 aprile, nel teatro dell’opera “Paseo” dei salesiani di Madrid, ha avuto luogo la prima di “Sueños, el musical”, opera del sacerdote Toño Casado, già autore e compositore di altri musical di successo, come “33 el musical” e “Viacrucis”. L’opera racconta la storia di San Giovanni Bosco e dei suoi sogni, o meglio, del sogno premonitore che ebbe all’età di nove anni e che segnò per sempre la sua vita. Alla prima del musical erano presenti anche il Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana, il Cardinale José Cobo Cano, Arcivescovo di Madrid, e il Cardinale Carlos Osoro Sierra, Arcivescovo Emerito di Madrid.

“Congratulazioni a questi artisti per le loro voci e coreografie e per aver trasformato in realtà questa bellissima opera. Mi congratulo anche con tutti coloro che sono dietro le quinte”, ha detto il Card. Ángel Fernández Artime al termine dello spettacolo. “Si dirà che noi salesiani siamo folcloristici. Eppure, in un’ora e mezza di spettacolo, si riassume l’affascinante vita di San Giovanni Bosco”, ha sottolineato il cardinale salesiano.

Il progetto di “Sueños” è stato presentato dallo stesso Toño Casado anche a Papa Francesco, in Vaticano. Come in altre occasioni, il Pontefice in quell’occasione si è mostrato interessato e ha applaudito il progetto, incoraggiando il sacerdote a continuare la sua opera di evangelizzazione attraverso il suo talento artistico.

Come ha sottolineato l’autore, “Sueños” è un musical per tutta la famiglia: divertente, emozionante e sorprendente, per credenti e non credenti (…) un’impresa artistica di prim’ordine, per avvicinare quel sogno programmatico ai nostri tempi, aiutandoci a (ri)scoprirlo con un linguaggio fresco e giovanile”.

E il musical vuole cantare e raccontare la forza di un sogno: il sogno che ebbe un umile bambino delle campagne piemontesi, che però cambiò per sempre la sua vita e quella di migliaia di persone, soprattutto quella di altri bambini e adolescenti e giovani di tutto il mondo.

Nei 90 minuti della durata del musical, “Sueños” riesce davvero ad emozionare il pubblico. Certamente, è uno spettacolo rivolto soprattutto a chi già conosce e apprezza la storia, la vita e la missione di Don Bosco e dei salesiani. Ma è anche un’opera artistica importante, con musiche che coinvolgono, voci che emozionano, e un richiamo entusiasta ad impegnarsi e ad andare sempre oltre, un atteggiamento dal valore universale.

Una divertente compagnia circense è, in questa occasione, la confezione perfetta che il compositore utilizza per sognare e proporre idee folli intorno a un episodio fondamentale della storia di Don Bosco. Nel musical spiccano così i personaggi Don Bosco (ben interpretato da Adrián Salzedo), la Signora del Trapezio, cioè Maria, (la sempre brava María Virumbrales), Mamma Margarita e il doppio personaggio Max/Gesù, che fa da cerimoniere. Sono loro gli artefici principali di una messinscena che diverte ed appassiona. Al contempo, nello spettacolo c’è anche molta danza, con una compagnia di personaggi che si lasciano emozionare ed emozionano. Perché, come ha sottolineato Toño Casado alla fine, “tutti voi avete un sogno nel cuore”. E perché, forse oggi più che mai, in mezzo a polarizzazioni, guerre, odio, stress e nervosismo, “abbiamo bisogno di sognare, di sperare, di andare avanti”, e perché “i sogni sono costruiti da tutti noi”.

Lo spettacolo andrà in scena fino a metà maggio al teatro dell’opera salesiana “Paseo” di Madrid; e tra gli scopi di questo progetto artistico, come ha spiegato don Javier Valiente, Delegato Nazionale di Comunicazione Sociale salesiana per la Spagna, c’è anche quello “che tutti i ragazzi e le ragazze che fanno parte degli oltre trenta gruppi teatrali che esistono nelle diverse scuole salesiane di tutta la Spagna abbiano un riferimento e una guida per poi mettere in scena il musical nelle loro rispettive scuole”.

I salesiani sperano anche che “Sueños, el musical” diventi uno strumento prezioso per approfondire il sogno vocazionale di Don Bosco, incoraggiando il lavoro educativo e pastorale di tante persone che vivono e lavorano al servizio di centinaia di bambini e ragazzi che Dio ha loro affidato. Anche il materiale didattico che verrà offerto sarà una risorsa importante in questo senso”, hanno sottolineano gli organizzatori.

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 I Salesiani di Don Bosco in Europa rafforzano il benessere socio-emotivo nelle loro scuole

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Roma) – Il Settore per la Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana realizzerà nel mese di aprile 2024 un’indagine sul benessere socio-emotivo nelle comunità educative salesiane d’Europa.

A seguito dell’analisi dello studio “Educobarometro”, un questionario che ha permesso di conoscere in maniera diretta l’opinione del personale direttivo delle scuole dei Salesiani di Don Bosco (SDB) in Europa, la Commissione Scuole Salesiane d’Europa ha incaricato l’Università Salesiana “Don Bosco” di Madrid di organizzare un’indagine a cui parteciperanno tutte le scuole delle Ispettorie SDB di Spagna, Italia, Portogallo, Regno Unito, Irlanda, Germania, Francia, Belgio, Croazia, Turchia e dell’Ispettoria di Polonia-Varsavia. Parteciperanno, inoltre, anche le scuole delle Ispettorie delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) di Spagna, Ungheria e Polonia.

Si prevede, pertanto, un sondaggio con più di 100.000 risposte, che fornirà al Settore per la Pastorale Giovanile indizi utilissimi per migliorare ulteriormente il benessere emotivo degli allievi e degli educatori dei centri salesiani.

L’équipe incaricata della ricerca è composta dai seguenti professori:

– Gregorio Pérez Bonet (Capo Ricercatore);
– Antonio Rodríguez López;
– Rubén Iduriaga Carbonero;
– Lorena Silva Balaguera;

Antonio Rodríguez, coordinatore della Commissione Scuole dei Salesiani di Don Bosco in Europa e membro del Settore per la Pastorale Giovanile, ha spiegato che ci saranno tre moduli del questionario: quello per gli allievi di età compresa tra i 10 e i 16 anni, quello per gli allievi dai 17 anni in su, e quello per gli insegnanti.

Ogni scuola e ogni Ispettoria avrà accesso ai propri risultati, così da poter ricevere validi spunti per progettare strategie di sostegno socio-emotivo per l’intera comunità educativa, dagli studenti agli insegnanti e fino ai dirigenti, e in definitiva promuovere azioni che aiutino la propria comunità a vivere meglio e anche più felicemente.

Il tema del benessere socio-emotivo è fondamentale per l’accompagnamento fornito dal Sistema Preventivo di Don Bosco nelle scuole salesiane. Soprattutto perché gli educatori dei centri salesiani sono chiamati, per carisma, ad accompagnare i giovani affinché sappiano riconoscere le emozioni, rafforzare i legami, risvegliare l’ottimismo ed esprimere/regolare adeguatamente il proprio mondo emotivo.

“Le nostre scuole potranno sfoggiare un nuovo logo che ci identifica come centri che si prendono squisitamente cura del benessere socio-emotivo delle nostre comunità educative” ha commentato in materia il Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile Salesiana, don Miguel Angel García Morcuende.

Nei prossimi mesi verranno condivise ulteriori notizie e informazioni su questa iniziativa, che si concentra sulla prevenzione e sulla felicità nelle scuole salesiane in Europa.

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Spagna – Visita Straordinaria di don Fabio Attard all’Ispettoria “San Giacomo Maggiore”: una ricarica di energia

Dall’agenzia ANS.

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Valladolid, Spagna – marzo 2024 – Nel mese di marzo è ripresa la Visita Straordinaria di don Fabio Attard all’Ispettoria salesiana di Spagna “San Giacomo Maggiore” (SSM). Dal 2 al 5 marzo si è recato nella casa salesiana di Valladolid, dove con i presenti ha condiviso parte delle sue esperienze personali trasmettendo un messaggio chiaro: la necessità di ascoltare, unirsi e crescere insieme. “Non solo ha portato il saluto del Rettor Maggiore, ma ci ha anche ricordato l’importanza della carità pastorale e dell’intelligenza pedagogica come fondamenti essenziali dell’opera salesiana” raccontano dalla casa salesiana. Nei suoi incontri nei diversi ambienti, don Attard ha invitato a riflettere sulle sfide di questa società liquida e così mutevole. Una società in cui le persone impegnate continuano ad essere così necessarie. Persone che danno il meglio di sé nella vita quotidiana basandosi sull’accoglienza, sul rispetto e sulla vicinanza. Durante le quattro giornate don Attard ha partecipato attivamente ai vari settori salesiani, creando legami con la comunità. Ha presieduto anche l’Eucaristia parrocchiale della domenica e ha partecipato agli incontri dei diversi gruppi. “Con il suo carattere ottimista, don Attard ci ha dato una ricarica di energie, facendo risaltare che quello che facciamo qui ha un peso enorme e che il nostro lavoro quotidiano e il nostro impegno a favore dei giovani e della società è fondamentale”, affermano dalla casa salesiana.

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