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“Siamo Umani”, un modello di inclusione nel cortile del Sacro Cuore di Roma

Pubblichiamo da ANS un approfondimento a firma di Gianfrancesco Romano

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“SiamoUmani” è un progetto realizzato dalla Cooperativa Sociale “Siamo” all’interno del Centro Giovanile “Sacro Cuore” di Roma, sito accanto alla Stazione Termini e alla Basilica del Sacro Cuore fondata dallo stesso Don Bosco. Esso mira a favorire l’inserimento lavorativo di giovani rifugiati ed italiani ed è stato recentemente selezionato come modello di inclusione al “Global Refugee Forum” a Ginevra.

Ci sono Soheila, iraniana, e Amira, somala, che mettono a frutto i loro talenti artistici nella realizzazione di bomboniere e gadget per eventi e ricorrenze; c’è Viviane, originaria della Costa d’Avorio, che presta assistenza leggera agli anziani nel centro di Roma; c’è Mirvat, un’appassionata fotografa arrivata dalla Siria, che cura un blog e aspira a diventare un’influencer sulle reti sociali per trasmettere un messaggio di integrazione ai giovani; e c’è Morteza, giovane arrivato in Italia dall’Afghanistan, che si mette a disposizione come video-maker. Ci sono tutti loro, insieme ad altri ragazzi e ragazze, italiani e stranieri, dentro alla Cooperativa Sociale “Siamo”, fondata nel 2014 da quattro animatori e volontari dell’opera “Sacro Cuore” di Roma.

Quando Cristina e Giuseppe, Francesco e Antonella – due giovani coppie di sposi, ancora molto attivi presso l’opera salesiana – presero la decisione di fondare “Siamo” (www.siamocoop.it), intendevano dare soluzione, in un unico colpo, a diversi problemi: da un lato, creare delle opportunità di lavoro per i giovani rifugiati accolti presso il “Sacro Cuore”; dall’altro, andare incontro alle esigenze manifestate da diverse persone anziane e bisognose residenti nel quartiere; soprattutto, volevano che si creasse un ambiente dove i giovani coinvolti potessero valorizzare i loro specifici talenti e dove regnasse un clima di collaborazione e amicizia tra italiani e stranieri, così da essere testimonianza viva verso l’esterno.

A distanza di quattro anni si può dire che “Siamo” stia riuscendo nei suoi intenti. Dai primi servizi di assistenza leggera offerti agli anziani, le iniziative di “Siamo” sono cresciute e sono state diversificate: ora le attività prioritarie sono quelle della realizzazione di gadget e bomboniere solidali e la vendita di prodotti biologici e a km 0, realizzata grazie al coinvolgimento di diversi produttori presenti sul territorio.

Diversi sono i tratti tipici “salesiani” che animano il progetto. Anzitutto, la missione educativa: più che dare essa stessa un lavoro ai ragazzi, la cooperativa li accompagna nello scoprire e coltivare i talenti che hanno, favorendone l’imprenditorialità. In secondo luogo, c’è un “contagioso” clima di famiglia. Poi c’è anche l’accompagnamento offerto ai membri della cooperativa dai Salesiani e dalla Missionarie di Cristo Risorto. E, infine, anche i valori di umanità e integrazione nei confronti dei giovani immigrati e a rischio, che hanno portato la cooperativa a lanciare la campagna social dal titolo #siamoumani, per la sensibilizzazione sul tema dei rifugiati e su quello che la cooperativa fa.

“Siamo”: un piccolo progetto nato dallo spirito di iniziativa di alcuni laici formatisi negli ambienti salesiani e desiderosi di trasformare il mondo con il lavoro e l’impegno nel sociale.