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Il Cardinale Ángel Fernández Artime alla prima di “Sueños, el musical”: “Un bellissimo musical sul sogno di Don Bosco”

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Nella serata di giovedì 4 aprile, nel teatro dell’opera “Paseo” dei salesiani di Madrid, ha avuto luogo la prima di “Sueños, el musical”, opera del sacerdote Toño Casado, già autore e compositore di altri musical di successo, come “33 el musical” e “Viacrucis”. L’opera racconta la storia di San Giovanni Bosco e dei suoi sogni, o meglio, del sogno premonitore che ebbe all’età di nove anni e che segnò per sempre la sua vita. Alla prima del musical erano presenti anche il Cardinale Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana, il Cardinale José Cobo Cano, Arcivescovo di Madrid, e il Cardinale Carlos Osoro Sierra, Arcivescovo Emerito di Madrid.

“Congratulazioni a questi artisti per le loro voci e coreografie e per aver trasformato in realtà questa bellissima opera. Mi congratulo anche con tutti coloro che sono dietro le quinte”, ha detto il Card. Ángel Fernández Artime al termine dello spettacolo. “Si dirà che noi salesiani siamo folcloristici. Eppure, in un’ora e mezza di spettacolo, si riassume l’affascinante vita di San Giovanni Bosco”, ha sottolineato il cardinale salesiano.

Il progetto di “Sueños” è stato presentato dallo stesso Toño Casado anche a Papa Francesco, in Vaticano. Come in altre occasioni, il Pontefice in quell’occasione si è mostrato interessato e ha applaudito il progetto, incoraggiando il sacerdote a continuare la sua opera di evangelizzazione attraverso il suo talento artistico.

Come ha sottolineato l’autore, “Sueños” è un musical per tutta la famiglia: divertente, emozionante e sorprendente, per credenti e non credenti (…) un’impresa artistica di prim’ordine, per avvicinare quel sogno programmatico ai nostri tempi, aiutandoci a (ri)scoprirlo con un linguaggio fresco e giovanile”.

E il musical vuole cantare e raccontare la forza di un sogno: il sogno che ebbe un umile bambino delle campagne piemontesi, che però cambiò per sempre la sua vita e quella di migliaia di persone, soprattutto quella di altri bambini e adolescenti e giovani di tutto il mondo.

Nei 90 minuti della durata del musical, “Sueños” riesce davvero ad emozionare il pubblico. Certamente, è uno spettacolo rivolto soprattutto a chi già conosce e apprezza la storia, la vita e la missione di Don Bosco e dei salesiani. Ma è anche un’opera artistica importante, con musiche che coinvolgono, voci che emozionano, e un richiamo entusiasta ad impegnarsi e ad andare sempre oltre, un atteggiamento dal valore universale.

Una divertente compagnia circense è, in questa occasione, la confezione perfetta che il compositore utilizza per sognare e proporre idee folli intorno a un episodio fondamentale della storia di Don Bosco. Nel musical spiccano così i personaggi Don Bosco (ben interpretato da Adrián Salzedo), la Signora del Trapezio, cioè Maria, (la sempre brava María Virumbrales), Mamma Margarita e il doppio personaggio Max/Gesù, che fa da cerimoniere. Sono loro gli artefici principali di una messinscena che diverte ed appassiona. Al contempo, nello spettacolo c’è anche molta danza, con una compagnia di personaggi che si lasciano emozionare ed emozionano. Perché, come ha sottolineato Toño Casado alla fine, “tutti voi avete un sogno nel cuore”. E perché, forse oggi più che mai, in mezzo a polarizzazioni, guerre, odio, stress e nervosismo, “abbiamo bisogno di sognare, di sperare, di andare avanti”, e perché “i sogni sono costruiti da tutti noi”.

Lo spettacolo andrà in scena fino a metà maggio al teatro dell’opera salesiana “Paseo” di Madrid; e tra gli scopi di questo progetto artistico, come ha spiegato don Javier Valiente, Delegato Nazionale di Comunicazione Sociale salesiana per la Spagna, c’è anche quello “che tutti i ragazzi e le ragazze che fanno parte degli oltre trenta gruppi teatrali che esistono nelle diverse scuole salesiane di tutta la Spagna abbiano un riferimento e una guida per poi mettere in scena il musical nelle loro rispettive scuole”.

I salesiani sperano anche che “Sueños, el musical” diventi uno strumento prezioso per approfondire il sogno vocazionale di Don Bosco, incoraggiando il lavoro educativo e pastorale di tante persone che vivono e lavorano al servizio di centinaia di bambini e ragazzi che Dio ha loro affidato. Anche il materiale didattico che verrà offerto sarà una risorsa importante in questo senso”, hanno sottolineano gli organizzatori.

Spagna – Una Pastorale Giovanile Salesiana per un’Europa dai mille colori

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Dal 5 al 9 febbraio si è svolto a Madrid l’Incontro dei Delegati ispettoriali per la Pastorale Giovanile delle due Regioni europee (Mediterranea ed Europa Centro e Nord), convocato da don Miguel Angel García Morcuende, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile.

Durante il raduno sono stati offerti numerosi argomenti per la riflessione. In primo luogo, la presentazione e lo studio del testo rinnovato su “L’Oratorio-Centro Giovanile” del Quadro di Riferimento per la Pastorale Giovanile, pubblicato in diverse lingue. I Delegati hanno condiviso la novità e la rilevanza della riflessione per le rispettive Ispettorie. È stato ricordato che l’Oratorio dà un particolare colore carismatico alla casa salesiana e che è organicamente integrato nella pastorale di ogni casa; ci si è confrontato sulla sostenibilità economica del settore e sui vari modelli operativi in Europa. È stata condivisa, inoltre, l’importanza della presenza dei salesiani in questo ambiente, che continua ad essere un’esperienza di evangelizzazione, prevenzione, trasformazione e maturazione vocazionale e missionaria.

In secondo luogo, la riflessione si è concentrata su un documento motivante sul “Primo Annuncio e la Pastorale Giovanile Salesiana”, scritto da don García Morcuende. Tutti i giovani dovrebbero avere l’opportunità di esplorare la fede ovunque si trovino geograficamente e anche nel proprio cammino di fede. Si è insistito sul fatto che il modo migliore per iniziare l’annuncio è da persona a persona, come amici o attraverso la propria storia. Il Consigliere Generale, da parte sua, ha affermato che “nell’evangelizzazione, la prima cosa è innamorarsi di Gesù; senza questa conversione non è possibile il primo annuncio. Dobbiamo essere più testimoni che maestri”.

In terzo luogo, si è svolto un dialogo sull’animazione vocazionale. Si è riflettuto sulla situazione e sulle strategie che si stanno adoperando e si è evidenziata la promozione della “cultura vocazionale”, con l’obiettivo di favorire la concezione della vita come vocazione. È stato sottolineato che questa responsabilità non spetta solo alla comunità religiosa, ma è un compito di tutti. Una delle sfide più significative è quella di promuovere esperienze accompagnate di comunità, che facilitino un percorso di sequela di Gesù per le vocazioni religiose specifiche, basate su un adeguato accompagnamento. “Abbiamo bisogno di comunità e di salesiani che sappiano infondere energia, passione pastorale, entusiasmo e positività” è stato sottolineato nella circostanza.

Una mattinata è stata dedicata alla presentazione del lavoro con i Coordinatori ispettoriali delle scuole e di “Don Bosco International” in Europa. Antonio Rodríguez e Sara Sechi, membri del Settore per la Pastorale Giovanile, hanno presentato idee molto motivanti per le Ispettorie europee.

Molto apprezzata sono state la visita alla casa di Atocha e l’idea di coordinare l’intera opera attorno ad un unico progetto. Particolarmente ricco è stato il momento di preghiera con i giovani del Centro Giovanile.

Le giornate di lavoro, guidate da don García Morcuende, si sono aperte sempre con la Lectio Divina offerta da don Francisco Cervantes, membro del Settore di Pastorale Giovanile, seguendo il testo evangelico (Mc 3,13-19) che guida la convocazione del Capitolo Generale 29° della Congregazione Salesiana. Inoltre, sono state presentate, confrontate e dibattute diverse buone pratiche sviluppate nelle varie Ispettorie d’Europa.

Altri temi di dialogo e riflessione hanno riguardato il Sinodo Salesiano dei Giovani, una delle iniziative per la celebrazione del bicentenario del “Sogno dei Nove Anni” di Don Bosco di quest’anno 2024; la formazione congiunta di laici salesiani; alcune informazioni fornite da Antonella Sinagoga sugli itinerari che accompagnano il testo “Una pastorale giovanile salesiana che educa all’amore”; le iniziative promosse dal Settore per la Pastorale Giovanile sulla salute mentale; e il Corso di Alta Formazione per laici in Europa.

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Spagna – Riprendono i lavori della Commissione Scuola Salesiana in Europa SDB-FMA

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Dal 25 al 28 ottobre 2023 si è svolto a Madrid l’incontro delle Scuole Salesiane d’Europa, al quale hanno preso parte 37 persone, rappresentanti di tutte le Ispettorie – sia dei Salesiani di Don Bosco (SDB), sia delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) – dell’Europa e del Medio Oriente.

Si è trattato del primo incontro in presenza per quest’importante commissione inerente alle scuole salesiane del Vecchio Continente dopo gli anni di sosta forzata a causa della pandemia.

Nella prima giornata di lavori, Antonio Rodríguez, membro del Settore Salesiano di Pastorale Giovanile e coordinatore della Commissione da parte SDB, ha presentato i risultati dell’indagine “Educobarometro” realizzata già alcuni anni fa, che ha contribuito a far conoscere i risultati e le necessità delle scuole salesiane in Europa. Le équipe di gestione delle scuole sono responsabili della definizione e dello sviluppo dell’azione educativa realizzata negli istituti. Il loro alto livello di motivazione, professionalità e sensibilità alla proposta educativa salesiana, insieme al lavoro di squadra e alla formazione continua, sono i fattori che maggiormente favoriscono la qualità dell’insegnamento offerto. In questo senso, attraverso le 402 risposte ricevute in quell’indagine, sono state suggerite alcune linee di lavoro comune, come: la formazione alle metodologie attive e la formazione specifica per aiutare il benessere emotivo di tutti i membri delle comunità educativo-pastorali. Ogni Ispettoria, inoltre, ha presentato la propria analisi dei dati, indicando punti di forza, aree di miglioramento, minacce e opportunità della propria realtà.

Da parte sua, Emanuela Chiang, anch’ella membro del Settore per la Pastorale Giovanile, guidato dal Consigliere Generale, don Miguel Angel García Morcuende, ha sviluppato una stimolante riflessione sull’Educazione Integrale, che è servita a tracciare alcune linee di azione per l’immediato futuro.

La scelta della sede dell’incontro a Madrid ha permesso di conoscere due presenze significative dell’opera salesiana in quella città: l’istituto ultracentenario “San Juan Bautista – Salesianos Estrecho”; e il Centro di Insegnamento Superiore in Scienze Umane e Scienze dell’Educazione “Don Bosco” (meglio noto come “CES Don Bosco”).

Un obiettivo importante di questo incontro è stato quello di presentare una linea di ricerca sul benessere emotivo degli allievi e dei docenti dei centri salesiani, che sarà portata avanti dall’Università Salesiana di Madrid, al fine di comprendere meglio la realtà quotidiana in cui vivono gli studenti e il personale.

Oltre a tutto ciò che è stato condiviso e celebrato in questi giorni, da parte degli organizzatori e del Settore per la Pastorale Giovanile si ribadisce la necessità di camminare insieme, Salesiani ed FMA, in un contesto scolastico e internazionale. Questi incontri, infatti, sfidano ad essere seminatori di speranza di fronte alla crisi dell’essere e alla complessità e all’ambivalenza del mondo di oggi.

Le scuole SDB-FMA hanno una lunga tradizione educativa che è stata arricchita dalla loro esperienza e dalla loro riflessione sull’essere e sull’operare delle scuole; sono state, sono e saranno piattaforme di evangelizzazione in cui si cerca di fare in modo che gli allievi possano integrare la loro vita, la loro cultura e la loro fede. Anche dai confronti dell’incontro di Madrid è stato osservato come i centri salesiani continuino a promuovere un’apertura verso tutti coloro che desiderano sceglierli, senza discriminazioni economiche, sociali, religiose, razziali o di nascita. Inoltre, tutte le persone che compongono la Comunità Educativo-Pastorali diventano protagoniste dell’azione educativa dei loro centri.

I Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice si impegnano per la formazione integrale degli allievi in tutte le loro sfaccettature, cosa che favorisce la loro crescita come individui nel rapporto con gli altri e con Dio. La proposta dei valori della scuola salesiana, insieme all’accompagnamento e all’attenzione personalizzata per ogni allievo o allieva, sono elementi chiave dell’offerta educativa salesiana.

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Spagna – Cinque chiavi fondamentali per presentare il carisma salesiano nella cultura di oggi

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Don Fabio Attard, SDB, nominato dal Rettor Maggiore Visitatore Straordinario nell’Ispettoria di “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM), durante il suo incontro realizzato con i Direttori delle opere salesiane dell’Ispettoria, avvenuto a León nei giorni del 9-10 ottobre scorsi, ha presentato le cinque chiavi fondamentali per proporre il carisma salesiano nella cultura di oggi. Questo è stato il primo incontro a livello ispettoriale che don Attard ha tenuto durante la sua Visita Straordinaria, iniziata il 3 ottobre ad Aranjuez e seguita poi da una riunione a Parla e da un incontro con la comunità educativa “Domingo Savio” a Madrid, il 10 ottobre.

Don Attard ha iniziato dunque la giornata di lavoro con i suoi confratelli di SSM facendo loro cinque proposte per vincere la sfida di condividere il carisma salesiano nel contesto attuale. Esse sono state:

– vivere le profonde e chiare convinzioni salesiane ed evangeliche;

– curare la formazione permanente;

– vivere e amare i “nuovi territori”;

– curare l’ascolto a 360º dei giovani, degli altri e di noi stessi;

– saper essere profeti, sforzandosi di leggere il presente per illuminarlo.

Da parte sua l’Ispettore di SSM, don Fernando García, ha proseguito esprimendo la sua soddisfazione per il fatto che i centri educativi siano davvero un muscolo che dà forza all’Ispettoria. Ha ricordato il momento significativo che SSM sta vivendo nella riconfigurazione delle opere, che richiede di passare a un nuovo modello organizzativo basato su una leadership distribuita, sull’unione intrinseca tra gestione e carisma e sulla cura della presenza viva dei salesiani nelle scuole.

“L’incontro è proseguito con l’informazione e il confronto su temi importanti come la formazione, l’innovazione, il patto educativo globale, la tutela dei minori, le nuove leggi e i requisiti nel campo del lavoro, della formazione professionale e dell’internazionalizzazione; e con momenti di riflessione comune sulla leadership e sulla qualità; senza dimenticare i momenti di festa e di convivialità, che aiutano a rafforzare i legami e a raccogliere le forze per un lavoro essenziale come quello di animare le nostre comunità educative”, ha spiegato don Óscar Bartolomé, Coordinatore ispettoriale delle Scuole.

La visita straordinaria di don Attard era iniziata il 3 ottobre precedente presso la casa salesiana di Aranjuez, un’opera strutturata in due ambienti: la scuola “Loyola”, che copre tutte le fasi educative, e il centro giovanile “Las Aves”, aperto a tutti i bambini e i giovani di Aranjuez e dintorni. “Las Aves” offre attività per il tempo libero e dispone, durante la settimana, di un Centro di Attenzione e Compensazione Educativa (CACE) per gli studenti che hanno bisogno di sostegno e aiuto, sempre in coordinamento con la scuola.

Durante la sua visita, il Visitatore Straordinario, oltre ad incontrare ogni salesiano della comunità, ha avuto l’opportunità di incontrare il Direttore del centro giovanile, l’équipe di gestione della scuola e di avere un colloquio personale con ciascuno dei direttori pedagogici e con l’amministratore del centro.

Ha avuto anche un incontro con l’équipe pastorale, con gli educatori della casa, con la Famiglia Salesiana e con il Consiglio della Comunità Educativo-Pastorale (CEP). Ha presieduto anche un’Eucaristia e durante i tre giorni trascorsi ad Aranjuez è stato sempre incaricato di offrire il “Buongiorno” agli studenti delle diverse tappe educative. È stato per lui un viaggio intenso nella realtà di Aranjuez, comprensivo anche di tempi di preghiera e di riposo, che si è concluso con l’incontro con la comunità, giovedì 5 ottobre.

Senza soluzione di continuità, nel pomeriggio del 5, ha iniziato la sua visita a Parla, che si è protratta fino al 7. Oltre agli incontri con i Salesiani della comunità, nello stesso pomeriggio ha incontrato i Salesiani Cooperatori. Il venerdì ha avuto modo di incontrare l’équipe pastorale dell’opera e la comunità educativa della Piattaforma Sociale “Valora”. Il pomeriggio è stato dedicato alla parrocchia, con momenti di condivisione con i catechisti, i rappresentanti della Caritas, i responsabili della pastorale della salute e i Salesiani Cooperatori. Ha chiuso la giornata con un incontro con gli animatori del centro giovanile. All’agape fraterna che ha concluso la visita è stato accompagnato anche dal Segretario ispettoriale, don Luis Onrubia.

La visita prosegue in questi giorni, da martedì 10 a giovedì 12, nella comunità “Domingo Savio” di Madrid.

Tutte le informazioni, le notizie e una selezione di fotografie sono disponibili alla pagina web: https://www.salesianos.es/visita-extraordinaria-de-d-fabio-attard

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Spagna – La comunicazione salesiana apre strade alle nuove tendenze digitali con la IX Giornata Nazionale di Comunicazione

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – Il 1° marzo si è svolta a Madrid la IX Giornata Nazionale della Comunicazione, sul tema “Apriamo strade: nuove tendenze della comunicazione, condividendo esperienze e creando progetti per migliorare la nostra comunicazione e la presenza salesiana nell’ambiente digitale”. All’evento hanno partecipato 90 responsabili di comunicazione delle presenze salesiane della Spagna, guidati da don Javier Valiente, Delegato Nazionale per la Comunicazione Sociale salesiana, e Carlos Martín, Delegato di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria “Maria Ausiliatrice” (SMX).

Il relatore principale, Jordi San Ildefonso, Amministratore Delegato dell’azienda “Metricool”, ha analizzato le nuove tendenze digitali e le sfide e le opportunità che esse offrono. Ha incoraggiato i partecipanti a continuare a migliorare le reti sociali delle presenze salesiane; ad utilizzare i podcast, lo strumento che cambierà la formazione; a fare brevi video nelle varie reti sociali e a lavorare sull’autenticità per creare legami emozionali e generare fiducia. Il tutto con uno sguardo all’Intelligenza Artificiale.

L’incontro è servito a riflettere su come integrare e adattare queste tendenze nel lavoro quotidiano di comunicazione; e ad avere l’opportunità di iniziare a lavorare su una proposta formale di educazione alla comunicazione per le scuole, sfruttando la possibilità offerta dalla nuova legge sull’educazione. Insomma, a continuare ad aprire strade per la comunicazione.

Con le parole di don Valiente: “La comunicazione per noi salesiani serve a raccontare la nostra vita, chi siamo, cosa facciamo, e per costruire ponti e stabilire relazioni utilizzando tutti i canali possibili con il nostro ambiente. Come istituzione, a livello Ispettoriale o locale, ci aiuta a stabilire un rapporto con il nostro pubblico, con la Famiglia Salesiana, gli educatori, i lavoratori, le famiglie, altre entità, l’amministrazione pubblica e la società in generale”.

“In questa direzione – prosegue il Delegato Nazionale per la Comunicazione Sociale della Spagna salesiana – un’altra sfida è influenzare l’opinione pubblica, trasmettere la nostra visione, il nostro essere Salesiani e Chiesa, per aiutare a costruire un mondo secondo la logica del Vangelo. E, seguendo l’esempio di Don Bosco, la comunicazione ci aiuta anche a mettere al centro la vita dei giovani, a dar loro voce e a mobilitarci per lavorare a favore dei giovani, soprattutto di quelli più in difficoltà”.

La X Giornata Nazionale di Comunicazione Sociale, che si svolgerà nel 2024, promette già ora di essere il culmine di dieci anni di investimento salesiano nella comunicazione e di dare slancio alle presenze salesiane per continuare ad investire sulla comunicazione.

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Spagna – “Osa seguire il tuo cammino”. La campagna vocazionale salesiana per il 2023

Dall’agenzia di stampa ANS.

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(ANS – Madrid) – All’inizio del nuovo anno, e con la festa di Don Bosco già in vista, giunge nelle presenze salesiane in Spagna una proposta educativo-pastorale per continuare a promuovere e consolidare un’autentica cultura vocazionale. Si tratta di una campagna vocazionale, sintetizzata dal motto “Atrévete a seguir tu camino” (Osa seguire il tuo cammino) che può godere di un’ampia gamma di risorse, accessibili al sito https://salesianos.info/abrimoscaminos/vocacional/.

La campagna vocazionale 2023 è una proposta educativo-pastorale che intende continuare a curare la promozione e il consolidamento di un’autentica cultura vocazionale in tutte le case delle due Ispettorie salesiane della Spagna: San Giacomo Maggiore (SSM), con sede a Madrid; e Maria Ausiliatrice (SMX), con sede a Sevilla.

La nuova campagna vocazionale si colloca nell’ambito della campagna pastorale annuale “Abrimos Caminos” (Apriamo cammini), e viene accompagnata dall’immagine biblica del Buon Pastore (Gv 10, 1-15) e dalle parole di Papa Francesco contenute nella sua Esortazione Apostolica Christus Vivit. Il suo obiettivo è “proporre uno sguardo di fede sulla propria vita che aiuti a scoprire il nostro essere più profondo e riveli il cammino – la proposta vocazionale – che Dio ha per ciascuno di noi: una missione che riempie la vita di significato e ci spinge a costruire il mondo intorno a noi; una missione alla quale lo Spirito stesso ci abilita”.

“Vi invitiamo ad attuare la campagna nelle vostre realtà locali: articolando le strategie, facilitando i tempi, coordinando i responsabili e gli ambienti, incoraggiando i diversi gruppi della Famiglia Salesiana; in breve, diffondendo la campagna vocazionale”, motivano don José Carlos Sobejano e José Luis Navarro, responsabili dell’Animazione Vocazionale rispettivamente in SSM e SMX.

Risorse comuni per le proposte locali

La stessa campagna offre risorse per il coordinamento dei responsabili dei diversi ambienti e per incoraggiare tutti i gruppi della Famiglia Salesiana a realizzare azioni incentrate sul consolidamento della cultura vocazionale. Tutti i materiali sono disponibili sul sito https://salesianos.info/abrimoscaminos/vocacional e sui siti web delle due Ispettorie: www.salesianos.edu e www.salesianos.es

“Speriamo che riusciremo a coinvolgere nelle diverse iniziative tutti gli ambienti delle comunità educativo-pastorali locali che sono già previsti nei materiali che offriamo, e speriamo anche che possono essere programmate altre e nuove azioni a livello locale e/o Ispettoriale”, aggiungono i coordinatori.

La campagna avrà anche un supporto audiovisivo e una diffusione sulle reti sociali, grazie ai video motivazionali che serviranno da supporto e che saranno condivisi sulle pagine istituzionali dei salesiani su Twitter, Facebook, Instagram, YouTube e TikTok.

Spagna: emozionante Concerto di Natale di solidarietà di “Misiones Salesianas” presso l’Auditorium Nazionale

Il 10 dicembre scorso, nella Giornata dei Diritti Umani, si è tenuto a Madrid, in Spagna, il Concerto di Natale di solidarietà della Procura Missionaria salesiana “Misiones Salesianas”. I dettagli nella notizia qui di seguito, a cura del sito ANS.

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Più di 1.800 persone hanno assistito al Concerto di Natale di solidarietà della Procura Missionaria salesiana “Misiones Salesianas”, tenutosi sabato scorso a Madrid presso l’Auditorium Nazionale della Musica.

Sono state due ore emozionanti che hanno incluso una dozzina di brani del compositore Juan Antonio Simarro, eseguiti dall’Orchestra Sinfonica “Carlos Cruz-Diez”. Il ricavato del concerto, che si è tenuto nella Giornata dei Diritti Umani, il 10 dicembre, sarà destinato ai progetti che i salesiani sviluppano per difendere e preservare i diritti dei bambini e degli adolescenti in tutto il mondo.

Più di cinquanta musicisti, tre direttori d’orchestra, sei cori con più di 60 persone in totale, un soprano, un baritono, un pianista, un violinista e il folto e caloroso pubblico presente in sala sono stati i protagonisti del brillante Concerto di Natale realizzato da “Misiones Salesianas” sabato scorso presso l’Auditorium Nazionale.

Nell’insieme del repertorio, 10 composizioni sono state eseguite da Juan Antonio Simarro, che, oltre a fare da maestro di cerimonia, ha partecipato ad alcune di esse al pianoforte, all’ukulele, al bongo o alla bacchetta, interagendo sempre con il pubblico. Simarro ha introdotto il concerto definendosi “salesiano per formazione, in quanto exallievo”. Ha inoltre ringraziato la Procura Missionaria salesiana di Madrid Missioni Salesiane per “il grande lavoro che svolge nei cinque continenti con i bambini più svantaggiati”. E ha anche ringraziato la partecipazione dei vari organismi che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento, il gruppo Sigma, la società PWACS, la fondazione privata Layret, la società McYadra e la Federazione spagnola dei Club Unesco (FECU).

Da parte sua, il direttore di “Misiones Salesianas”, don Luis Manuel Moral, ha ringraziato orchestra, Direttori e pubblico. Sono loro gli artefici, ha detto,

“della realizzazione di questo concerto di Natale, che farà tanto bene ai minori che serviamo in tutto il mondo”.

Il concerto ha presentato un programma vario che ha dato risalto ai diversi gruppi strumentali dell’Orchestra Sinfonica “Cruz-Diez”. Simarro ha spiegato la storia di ogni brano musicale, il momento in cui è stato composto e il suo simbolismo. Il brano “Divertimento” per ukulele e orchestra d’archi ha segnato l’inizio del concerto, e ha poi lasciato spazio alla commovente “Ouverture per i Diritti Umani”.

Il pubblico ha applaudito ogni brano, così come la magistrale direzione di Manuel Jurado e Carlos Riazuelo. Anche i giovani musicisti venezuelani residenti in Spagna che compongono l’orchestra “Cruz-Diez” hanno dimostrato la loro qualità. Il concerto ha presentato diverse prime assolute, come il brano “De Sol a Sol”, composto per pianoforte ed eseguito per la prima volta con un’orchestra sinfonica; e il canto natalizio “Esta noche es Navidad”, che, come ha raccontato il suo autore, Simarro, “ho composto una notte di fine agosto e la registreremo nei prossimi giorni”.

Altri brani di spicco sono stati “Mi camino”, composto da Simarro dopo aver superato il Covid-19 e come inno all’amore, all’amicizia e al Cammino di Santiago; “Vals feliz”, commissionato dalla Società Turistica Austriaca; e “Tango para dos amantes”, musica con cui la squadra femminile di nuoto sincronizzato ha partecipato con successo a diversi campionati.

Negli spazi dell’orchestra della Sala Sinfonica dell’Auditorio Nacional si sono esibiti anche il soprano Angelica de la Riva, il baritono Víctor Sierra, la pianista Isabel Pérez Dobarro e il violinista Rubén Darío Reina.

La lunga ovazione finale per l’orchestra e i cori partecipanti alla Federación Coral de Madrid ha reso necessaria l’esecuzione di un ulteriore brano in omaggio.

Il Concerto Solidale di Natale si è concluso con i ringraziamenti al pubblico e gli auguri di buon Natale.

La registrazione del concerto sarà trasmessa in televisione, sul canale spagnolo “TRECE TV”, la mattina della vigilia di Natale alle ore 9:30 locali (UTC+1), ed è ancora possibile partecipare con una donazione per contribuire a preservare e difendere i diritti dei minori accompagnati dai salesiani in tutti i Paesi in cui essi operano.

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Le Piattaforme Sociali Salesiane lanciano il progetto “Agenti di Uguaglianza”

Dalla Spagna, le educatrici e gli educatori delle Piattaforme Sociali Salesiane accompagneranno 20 ragazzi e ragazze della I edizione di “Agenti di Uguaglianza”: un programma di empowerment dei giovani come agenti di uguaglianza e prevenzione della violenza che è iniziato a Madrid. L’obiettivo del progetto è offrire formazione nel campo della prevenzione della violenza di genere ai giovani che hanno fatto parte dei progetti delle piattaforme sociali salesiane, affinché possano lavorare con loro come agenti di cambiamento positivamente e direttamente nei loro gruppi di amici e conoscenti. Il programma, avviato a marzo, vanta la collaborazione del Ministero degli Affari Sociali e del programma Agenda 2030.

Di seguito l’articolo pubblicato da ANS.

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(ANS – Madrid) – Marta, Alba, Carmen, Elsa, Ana, Miquel, Carmen, Laura, Natalia e Diana sono la prima generazione di educatrici ed educatori delle Piattaforme Sociali Salesiane che accompagneranno 20 ragazzi e ragazze della I edizione di “Agenti di Uguaglianza”: un programma di empowerment dei giovani come agenti di uguaglianza e prevenzione della violenza che è iniziato a Madrid.

Questo progetto mira a offrire formazione nel campo della prevenzione della violenza di genere ai giovani che hanno fatto parte dei progetti delle piattaforme sociali salesiane, affinché possano lavorare con loro come agenti di cambiamento positivamente e direttamente nei loro gruppi di amici e conoscenti.

Il ruolo dell’équipe educativa è molto importante, poiché la sua missione è quella di generare spazi di empowerment. Il programma, avviato a marzo, vanta la collaborazione del Ministero degli Affari Sociali e del programma Agenda 2030.

Nella prima fase è stata sviluppata una formazione di due giorni con 10 educatori di riferimento delle diverse piattaforme sociali salesiane. L’obiettivo di questa prima formazione è stato quello di acquisire strumenti e conoscenze sulla partecipazione e la violenza di genere, stabilire adeguate sinergie, calendarizzare il processo e, soprattutto, condividere le proprie esperienze ed emozioni.

Con l’accompagnamento di Paula Roldán Gutiérrez i partecipanti hanno raggiunto con successo l’obiettivo di queste giornate formative. “Il ritorno alle giornate di formazione in presenza dopo due anni ha favorito la motivazione del gruppo, il quale si è mostrato determinato a vivere l’esperienza e ad applicare la metodologia di empowerment e la prospettiva di genere utilizzata in questo progetto nelle rispettive entità”, afferma Gema Rodríguez, responsabile dei programmi del Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali Salesiane.

Recuperare lo sguardo attento, saper ascoltare ed essere ascoltati, crescere e conoscere sono alcune delle priorità che i partecipanti hanno condiviso in questo viaggio. Che proseguirà ora attraverso la formazione online e il lavoro in rete.

In questo modo, si faciliteranno la conoscenza e il senso di appartenenza al programma, lavorando su aspetti fondamentali della prevenzione della violenza di genere e la generazione di spazi sicuri e di fiducia che facilitino la partecipazione e la conoscenza delle abilità e dei sogni giovanili.

Dopo la formazione online si passerà alla fase seguente, che prevede un incontro di due giorni dove poter combinare i concetti più teorici con le attività, il lavoro personale e di gruppo. Una volta completate queste fasi, sarà ancora necessario un processo di accompagnamento continuo nelle diverse entità.

Fonte: Salesianos.info

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ANS: Spagna – I salesiani tornano ad organizzare gli incontri giovanili di Pasqua

I Salesiani di Madrid offrono per Pasqua a circa 1.600 giovani, un’esperienza comunitaria che tocca gli argomenti della Passione, della Morte e della Risurrezione. Gli incontri si svolgeranno a livello locale in varie case salesiane dei comuni di Andalusia, Aragona, Isole Baleari, Isole Canarie, Catalogna, Comunità di Valencia, Estremadura e Regione di Murcia.

Di seguito la notizia dell’ANS:

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(ANS – Madrid) – Un’intensa esperienza comunitaria di quello che è al centro della fede e della vita cristiana: la Passione, Morte e Risurrezione del Signore. Questo è ciò che i salesiani vogliono offrire a circa 1.600 giovani e famiglie che partecipano agli incontri speciali di Pasqua preparati per quest’anno. Il miglioramento della situazione sanitaria fa prevedere di poter realizzare queste celebrazioni con i canoni abituali.

In sintonia con il suo motto pastorale, i salesiani dell’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice” (SMX) presentano la loro proposta pasquale salesiana come “Segnati dalla speranza”. “Ogni incontro pasquale lascia un segno in noi, soprattutto se incontriamo il Risorto”, ha spiegato José Luis Navarro, coordinatore dell’Itinerario di Educazione alla Fede di SMX.

Gli incontri si svolgeranno a livello locale in varie case salesiane dei comuni di Andalusia, Aragona, Isole Baleari, Isole Canarie, Catalogna, Comunità di Valencia, Estremadura e Regione di Murcia. Un sito web contiene i materiali comuni elaborati per questo appuntamento, cui si sono iscritti complessivamente circa 1.000 partecipanti.

Nel caso dell’Ispettoria di “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM), lo slogan scelto per gli incontri è “Appassionati nel dare la vita”, anche questo in linea con la campagna pastorale ispettoriale di quest’anno. La partecipazione attesa è di circa 600 persone e gli incontri avverranno, come in passato, suddivisi per tre livelli d’età.

Ma non finisce qui. Il programma pasquale dei salesiani di Spagna prevede anche altre iniziative: ci saranno incontri per famiglie e giovani a Mohernando (Guadalajara) e Somalo (La Rioja). “L’esperienza di riunire famiglie e giovani genera una ricchezza particolare, perché mescola diverse generazioni e unisce la freschezza dei più giovani e l’esperienza accumulata dagli adulti”, spiega don Xabier Camino, Delegato di Pastorale Giovanile dell’Ispettoriale di SSM.

Inoltre, viene offerta la possibilità di vivere la Pasqua lungo il Cammino de Santiago. “Il Cammino, come la vita, è un’esperienza aperta all’incontro, chiede flessibilità, porta alla condivisione con il tuo gruppo, ma anche con altri i tanti altri compagni di viaggio che s’incontrano ad ogni tappa. Questo è ciò che vogliamo offrire in termini di convivenza e spirito salesiano” aggiunge ancora don Camino.

Tutte le case salesiane organizzeranno diverse attività per la Settimana Santa. Le parrocchie riuniranno migliaia di persone per la celebrazione del Triduo Pasquale. Inoltre, negli ambienti salesiani, a giovani, educatori, salesiani e altri membri della Famiglia Salesiana viene offerta l’opportunità di partecipare ad attività come esercizi spirituali, ritiri e pellegrinaggi.

In alcune case, poi, vengono realizzate delle rappresentazioni sulla Passione di Cristo. Si segnalano in particolare quelle presso i Salesiani di Cadice (“Getsemani”), Siviglia-Trinidad (“Agnus Dei”) e Huesca (“La Passione”). Inoltre, 29 confraternite e sodalizi di ispirazione salesiana faranno le loro processioni pasquali; tra queste, spiccano quelle de “L’Asinello” a Ciudad Real; “La Santa Cena” ad Alicante; “Lo Spogliato” a Cadice; “L’Arresto”, a Cordoba; e “Le Pene” a Malaga.

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Spagna – Il sindaco di Madrid visita l’opera salesiana di “Estrecho” nel giorno della festa di Don Bosco

Dall’agenzia ANS.

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(ANS – Madrid) – In coincidenza con la celebrazione del Santo della Gioventù, San Giovanni Bosco, lo scorso 31 gennaio, il sindaco di Madrid, José Luis Martínez Almeida, si è recato in visita nella scuola salesiana situata nel quartiere madrileno di Tetuán – popolarmente conosciuta come “Salesianos Estrecho”, per la vicina fermata della metropolitana – e ha omaggiato in questo modo il centenario di questa casa salesiana. Dopo essere stato ricevuto dal Direttore e dall’Amministratore della scuola, il sindaco ha salutato i giovani della scuola che aspettavano con impazienza il suo arrivo.

I ragazzi lo hanno accolto nel centro e gli hanno posto diverse domande: sul suo lavoro politico, sui suoi studi e anche sul campionato di calcio. In seguito, il Primo Cittadino, assistito da una studentessa della scuola, ha svelato la targa che commemora il centenario della casa salesiana.

Una targa in cui compare incisa una delle frasi più popolari di Don Bosco: “Vi amo con tutto il mio cuore, e basta che siate giovani perché io vi ami”.

Successivamente Martínez Almeida è stato accompagnato dagli stessi allievi del centro lungo il percorso della mostra fotografica che, attraverso ogni genere di scatti ed immagini, commemora i 100 anni di vita dell’opera di Estrecho; e sono stati gli stessi ragazzi a illustrare all’illustre ospite i passaggi chiave di ciascuno dei pannelli.

In seguito, il sindaco ha visitato le strutture della scuola, guidato da don Sergio Huerta, il Direttore dell’istituto. Ha compiuto così un giro nel cortile, ha visitato gli impianti sportivi e ha concluso il suo cammino nella chiesa parrocchiale, che ospita la seconda maggiore cupola della città.

Poi ha dedicato un po’ del suo tempo ad ammirare le targhe che rendono omaggio ai martiri salesiani e al fondatore dell’opera, don Antonio Torm; e ha concluso la sua visita condividendo un momento di gioco con i giovani e gli educatori nel cortile. Lì ha giocato a calcio balilla, ha chiacchierato con gli studenti e ha posato per più di una fotografia. Quindi ha ringraziato i salesiani per l’invito e per il loro lavoro nel quartiere e ha augurato a tutti i presenti una felice festa di San Giovanni Bosco e i migliori successi per i prossimi anni di servizio alla gioventù.

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